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giovedì 27 luglio 2017

Champions League, terzo turno preliminare: l'FH esce sconfitto ma la qualificazione non è compromessa.

L'FH, unica superstite del contingente islandese in Europa, era impegnato in Slovenia contro i campioni del paese balcanico del Maribor. I bianconeri, dopo un inizio altalenante in campionato, stanno trovando la giusta forma e la giusta amalgama che li sta riportando nelle zone alte della classifica. Probabilmente la vittoria nel turno precedente a capito dei faroesi del Vikingur Gota, ha infuso nuove energie nella squadra. Il Maribor, che ha appena iniziato il suo campionato, ottenendo due vittorie di misura nelle prime due giornate, non può essere ancora al 100% ma ha superato, pur con qualche apprensione nel ritorno, i bosniaci del Zrinjski Mostar.. Vediamo come è andata la partita disputata mercoledì sera allo stadio Ljudski virt.

La formazione dell'FH prima della gara (dall'account Twitter FHingar.net)

martedì 11 luglio 2017

Coppe europee 2017, ritorno primo turno, le faroesi: ecatombe raccapricciante, si salva solo il Víkingur. E adesso sarà derby con l'FH...

Male, come peggio non poteva andare. In Europa League il viaggio finisce subito: tre squadre ai nastri di partenza, tre eliminazioni. Una più umiliante dell'altra, ma tutte con la stessa costante: nessuno tra B36, NSÍ e KÍ ha saputo sfruttare il potenziale vantaggio. Giustificati (fino ad un certo punto) gli azzurri, indecifrabile sconfitta per i gialloneri, figura indecorosa per i bianconeri. L'unica squadra a tenere alta la bandiera faroese è il Víkingur Gøta, che supera brillantemente l'esame Trepça e si appresta a sfidare l'FH nel primo derby di CIEF in 180 minuti dal risultato per niente scontato.

L'allenamento del Víkingur ad Hafnarfjörður (foto dalla pagine Facebook vikingur.fo)

sabato 1 luglio 2017

Coppe europee 2017, andata primo turno, le faroesi: Víkingur ok col Trepça, miracolo KÍ con l'AIK

La fase più appassionante della stagione calcistica nordeuropea è quella delle prime settimane di luglio, quella che coincide con i primi turni delle coppe europee. Ci si trova a confrontarsi con club sconosciuti ma anche con club di un certo blasone, ed è questo che dà un fascino incomparabile a queste partite. Primo turno, comunque, con più luci che ombre per le squadre faroesi, che portano a casa un bottino discreto fatto di una vittoria, un pareggio e due sconfitte. Ma la notizia più grande è che c'è la possibilità concreta di vedere tutte le quattro squadre passare al turno successivo. Certo, è difficilissimo, e non ci sono nemmeno precedenti in tutta la storia del calcio faroese, ma i risultati dei primi novanta minuti dicono proprio questo: siamo ancora in gioco.

Entusiasmo alle stelle in casa KÍ sia prima che (soprattutto) dopo la partita contro l'AIK: l'insperato 0-0 finale permette di andare a Stoccolma con due risultati su tre! (foto di nordlysid.fo)

venerdì 17 febbraio 2017

[Storia del calcio islandese]: Le grandi sfide europee dei club islandesi: il nuovo millennio

Ultima tappa del nostro viaggio nella storia delle avventure europee delle squadre islandesi; oggi vi racconteremo dei match del XXI secolo.

Come abbiamo già ricordato più volte, le riforme dei format delle coppe privano di incontri di spicco in questi anni. E non è un caso che nei primi dodici anni del nuovo millennio le squadre islandesi non affrontino team di caratura o con un nome glorioso.

lunedì 16 gennaio 2017

[Storia del calcio islandese]: Le grandi sfide europee dei club islandesi: Gli anni '90

Penultima tappa del nostro viaggio nella storia dei big match  europei dei club islandesi. L’ultimo decennio del XX secolo è un momento di grandi mutamenti nel calcio europeo; è in questa decade, infatti, che il format delle coppe europee viene modificato dopo quasi mezzo secolo, portando all’introduzione dei turni preliminari per l’accesso alla fase finale delle competizione. Questa trasformazione implica che i piccoli club, come quelli islandesi, siano costretti ad affrontare diverse partite prima di poter accedere ai grandi scontri con le big del continente le quali, al contrario, ricevono la qualificazione diretta. Nonostante questa risistemazione, si possono annoverare alcune grandi sfide per i club islandesi.

martedì 29 novembre 2016

[Storia del calcio islandese]: Le grandi sfide europee dei club islandesi: Gli anni '60

Avete mai immaginato di poter assistere ad un Fram-Barcellona? Oppure ad una sfida tra il Keflavik e le merengues del Real Madrid? E se la Vecchia Signora del calcio italiano, la Juventus, avesse sfidato i campioni d’Islanda come sarebbe andata a finire? Al giorno d’oggi poter anche solo fantasticare su queste sfide sembra un’utopia visto il format delle coppe europee, che obbligano le squadre dei paesi con il coefficiente più basso ad un serie infinita di partite di qualificazione al tabellone principale. Ma c’è stato un tempo in cui le grandi squadre europee prendevano l’aereo e volavano fino in Islanda per poter proseguire il loro percorso nella Coppa dei Campioni, in Coppa UEFA o nella defunta Coppa delle Coppe. Iniziamo oggi un viaggio alla scoperta di questi grandi match che hanno visto come protagoniste le piccole squadre islandesi contro i colossi del calcio europeo e mondiale.

giovedì 21 luglio 2016

Coppe Europee 2016/17, ritorno secondo turno preliminare: su Hafnarfjörður è notte fonda

Nazionale e club islandesi sono due cose ben distinte e purtroppo si vede. L'FH è la squadra dell'isola che nell'ultimo quinquennio ha accumulato più esperienza a livello europeo, ha a disposizione la rosa più competitiva e, nonostante ciò, esce miseramente al primo impatto col calcio continentale.

Il giustiziere è il Dundalk, squadra irlandese dell'omonima città. E' la seconda squadra con più titoli d'Irlanda e da due anni sta dominando campionato e coppe di casa propria. Avversario ostico sulla carta, ma di pari livello e contro il quale era lecito aspettarsi il passaggio del turno.

Kassim Doumbia è stato l'anello debole della difesa bianconera. Tutto il reparto ha patito i veloci attacchi degli avanti del Dundalk (visir.is)

Invece no. Dopo il buon pareggio fuori casa, l'FH riesce a dilapidare il match point che aveva a disposizione fra le mura amiche con una prestazione nervosa e ad intermittenza. Al contrario il Dundalk ha saputo tenere i nervi saldi nei momenti più difficili e ribaltare la partita grazie anche alle brillanti intuizioni del suo allenatore.

martedì 19 luglio 2016

Coppe Europee 2016/17, andata secondo turno preliminare: un KR immortale rimonta tre volte, l'FH può volare lontano

Pochi ma buoni. Così si potrebbero definire i club sopravvissuti all'ecatombe del primo turno preliminare delle coppe europee, mai pochi come quest'anno (almeno da quando esiste il blog): appena due. Ed entrambi, come sapete, sono islandesi, e per la precisione il meglio d'Islanda: KR Reykjavík e FH Hafnarfjörður, pur considerando le innumerevoli difficoltà che i bianconeri della capitale stanno avendo quest'anno.

Anzi, forse sono proprio i mille travagli del KR a renderne ancora più clamorosa l'impresa, perché contro gli svizzeri del Grasshopper di questo si è trattato. Alla fine, il bilancio non è né positivo né negativo, ma l'equilibrio è estremamente precario: due pareggi, uno in casa e uno in trasferta.

David McMillan segna il suo primo gol in Champions League proprio contro l'FH, che però di lì a poco annulla lo svantaggio (foto di David Maher/Sports file)

sabato 9 luglio 2016

Coppe Europee 2016, ritorno primo turno preliminare: è già ammainata la bandiera faroese, il KR tiene in vita l'Islanda!

Rispetto alla disastrosa andata, il ritorno di questo primo turno delle coppe europee regala ben poco in più. Il bilancio è molto triste, per non dire che è proprio raccapricciante: tra faroresi e islandesi, in campo scendevano ben sette club, ma di questi appena uno è riuscito a superare l'ostacolo. Certo, dal prossimo turno scenderà in campo anche l'FH, l'unica squadra su cui si possono riporre legittime speranze, ma la sensazione è che, dopo l'eliminazione della nazionale islandese dagli Europei, il 2016 non abbia più nulla da regalarci.

La desolazione dei giocatori del Glenavon dopo il sesto gol del KR (fonte glenavonfc.com)

sabato 2 luglio 2016

Coppe Europee 2016, andata primo turno preliminare: è un totale disastro, si rischia l'eliminazione di massa!

Che il percorso della nazionale islandese agli Europei potesse offuscare i campionati e i club era più che prevedibile, ma gli affascinanti turni preliminari delle coppe europee sono da sempre un appuntamento imperdibile, oltre che fondamentale per noi amanti del calcio nordico. Ma, ahinoi, forse sarebbe stato meglio che quest'anno una densa cortina di fumo avvolgesse questi preliminari, avarissimi di soddisfazioni per islandesi e faroesi. E se negli anni scorsi, tra un record e un altro, avevamo qualcosa a cui aggrapparci, quest'anno il quadro è ben poco lusinghiero: inutile premettere che c'è ancora il ritorno da giocare, perché rebus sic stantibus l'eliminazione in massa di islandesi e faroesi è un'ipotesi tremendamente concreta!

Nonostante un andamento in campionato drammatico, il KR è l'unica squadra tra quelle islandesi e faroesi che è riuscita a vincere. Se il buongiorno si vede dal mattino...

venerdì 24 luglio 2015

Coppe europee, ritorno secondo turno preliminare: l'Europa è (già) finita, andate in pace

Finalmente è finita. Questa (breve) maratona europea è finita. Non valeva infatti la pena continuarla, se le squadre islandesi dovevano continuare a subire gli affronti, le angherie, i soprusi e le umiliazioni di una sorte che aveva deciso già dal primo turno come doveva andare a finire. Se lei è contenta di aver portato subito a termine il suo piano e di aver fatto passare il turno in modo scandaloso a squadre indegne pure di un torneo parrocchiale, siamo contenti tutti. Perché conta poco il ranking se il sorteggio ti appioppa per due anni di seguito il Celtic, mentre ai maltesi dell'Hibernians (che hanno parecchi punti in meno rispetto allo Stjarnan) dà il Maccabi Tel Aviv e ai montenegrini del Sutjeska Nikšić (che avevano una marea di punti in meno rispetto al KR) l'anno scorso ha dato il "temibilissimo" Sheriff Tiraspol. Ma se non credete che la sfortuna sia stata l'elemento determinante, allora ciò significa che non avete visto Inter Baku - FH Hafnarfjörður.
Tutte e tre le islandesi escono a testa alta da questo turno europeo, soprattutto l'FH che ha dominato nei due incontri contro una squadra che ha rifiutato categoricamente di giocare seriamente. L'Inter Baku passa il turno, ma si dovrebbe vergognare per il nulla proposto in 180 minuti, nonostante la superiorità numerica all'andata e al ritorno.

venerdì 17 luglio 2015

Coppe europee, andata secondo turno preliminare: tre sconfitte su tre, si rischia il record negativo

Premessa: il sorteggio è stato durissimo quest'anno con le squadre islandesi, e la fortuna ha voltato loro le spalle fin dal primo minuto. Se le sensazioni erano negative alla vigilia di questa due giorni continentale, al termine della stessa sono gli umori a essere non negativi, ma sotto i piedi. Ci si aspettava potesse andare male, ma non fino a questo punto. Se al ritorno queste tre sconfitte non saranno ribaltate, l'Islanda rischia di trovarsi al terzo turno senza nemmeno una rappresentante: torneremmo agli stessi livelli del 2012, l'anno in cui l'Islanda toccò il punto più basso di tutta la sua storia calcistica, con il 131° posto nel ranking FIFA. Certo, ora c'è la nazionale che viaggia a livelli altissimi, ma a livello di club si rischia la clamorosa regressione.
Ancora difficoltà per il Rosenborg in Europa League, nonostante il dominio in campionato. Nonostante la sconfitta, il KR può anche pensare di andare a Trondheim e ribaltare la situazione (Styrm­ir Kári/mbl.is)

sabato 11 luglio 2015

Coppe europee, ritorno primo turno preliminare: faroesi tra l'umiliazione e l'orgoglio, islandesi avanti con il fiatone

Se non è ancora andata come peggio non poteva, è stato soltanto perché è mancato tempo. Tutte le previsioni fatte dopo le partite dell'andata, si sono avverate. Tutte. Nemmeno una sbagliata. E invece sarebbe servito, mai come stavolta, che gli errori fossero stati multipli. Se il disastro una settimana fa era solo annunciato, ora si è verificato, ma all'orizzonte già se ne profila un altro. Colpa di un sorteggio infame, di un destino che ama sfoderare la sua cattiveria contro chi cerca di emergere. La crescita del calcio faroese, per quanto fosse già poco rilevante, adesso rischia di trasformarsi in tracollo, mentre il calcio islandese è ad un passo da un risultato negativo che ci porterebbe troppo indietro nel tempo. Troppo.
Ulteriori guai in vista per lo Stjarnan, impegnato nel secondo turno preliminare di Champions League contro il Celtic: gli attuali campioni di Scozia, infatti, hanno liquidato ieri in amichevole la Real Sociedad per 1-0 col gol di Mackay-Steven, interessantissimo centrocampista arrivato pochi mesi fa dal Dundee United che si trova sempre meglio negli schemi di mister Deila.

venerdì 3 luglio 2015

Coppe europee, andata primo turno preliminare: un disastro da riscattare immediatamente

Una vittoria su sette partite. Basta questo dato per rendere l'idea di quanto l'andata del primo turno di Champions ed Europa League non abbia per nulla arriso non solo alle squadre faroesi, ma neanche a quelle islandesi. Chiariamo subito che non tutto è perduto, ma che la strada adesso è davvero in salita, e che questa salita diventasse così ripida fin da ora è del tutto sorprendente. Il sorteggio, lo si è detto fin da subito, non è stato favorevole, ma da qui a immaginare un esito così negativo ce ne voleva...
L'unica notizia positiva viene dalla Finlandia, da dove l'FH torna con in tasca una vittoria importantissima su un campo molto più insidioso di quanto si possa credere.

giovedì 25 giugno 2015

Il punto della situazione, sorteggi europei - E Murphy disse: «Se qualcosa può andar male, andrà male»

Visto il periodo straordinariamente fortunato che stanno attraversando il calcio islandese e il calcio faroese, è forse opportuno fare una volta tanto una deroga alla norma e commentare, prima del solito, quest'avventura europea ormai alle porte. Un'avventura a cui l'Islanda soprattutto, ma un po' anche le Fær Øer, guarda con grande speranza, convinta che le imprese della nazionale possano trovare appoggio anche nel lavoro dei club. Un percorso in netta crescita negli ultimi due anni, ma che ora necessita del definitivo salto di qualità, o quantomeno di un ulteriore passo in avanti. Momento fondamentale, dunque, per gli islandesi, chiamati alla prova del nove; ma anche i faroesi devono dimostrare che questi ultimi meravigliosi mesi non sono stati un fuoco di paglia.
"Abbiamo sentimenti contrastanti. Certamente è fantastico affrontare il Celtic ma penso che siano la squadra più difficile che ci potesse capitare. Li abbiamo visti contro il KR lo scorso anno e ci sarà un duro lavoro da fare in difesa. Lo scorso anno abbiamo dimostrato che tutto è possibile se facciamo del nostro meglio". Parole di Daníel Laxdal, difensore ormai veterano dello Stjarnan. Tutto condivisibile, ma visto l'andamento degli azzurri in campionato l'impresa si preannuncia davvero dura.

mercoledì 31 dicembre 2014

Il punto della situazione - Fær Øer, la presa di Atene è l'evento dell'anno

Se vi aspettate toni celebrativi come quelli usati nell'articolo sul 2014 islandese, la vostra attesa sarà vana, ma non certo per una particolare scelta stilistica. Che il calcio faroese si tolga molte meno soddisfazioni rispetto a quello degli altri paesi nordeuropei è cosa nota, ma qualche risultato degno di nota c'è stato, nonostante - giova sempre ricordarlo - il professionismo non alberghi nello sport feringio. Tuttavia, prima di addentrarci nella nostra analisi e nel nostro ultimo articolo del 2014, proprio per questo voglio cogliere l'occasione per augurare un sereno 2015 a voi e alle persone a voi più care!
Con quest'immagine presa dal sito del comune di Fuglafjørður, il blog vi augura un buon 2015!

venerdì 26 dicembre 2014

Il punto della situazione - Islanda: la crescita continua!

Siamo ancora nel pieno delle feste, ma ormai stiamo entrando in quella pausa che c'è tra Natale e Capodanno e che solitamente è dedicata a tracciare un bilancio sull'anno ormai quasi finito. E come l'anno scorso, anche quest'anno riassumiamo il meglio e il peggio del calcio islandese, mentre per quello faroese se ne parlerà nei prossimi giorni. Prima, però, voglio darvi una buona notizia: il digiuno sta per finire, perché la stagione 2015 ora ha anche una data d'inizio certa. Trattasi del 14 febbraio, il giorno degli innamorati, che la KSÍ ha già scelto in passato come "data d'esordio". Ovviamente, sarà la coppa di lega a dare il via. Ma non finisce qui: nei giorni scorsi è stato anche definito il programma della Reykjavík Cup, che partirà il 9 gennaio e si articolerà in due gironi. Il girone A con quattro squadre (Fjölnir, Fram, Fylkir e KR Reykjavík) e il girone B con cinque (Leiknir, Valur, Víkingur Reykjavík, ÍR Reykjavik e Þróttur). A qualificarsi alle semifinali saranno le prime due di ogni raggruppamento, con la coppa assegnata in finale unica.
Finale d'anno molto movimentato in casa KR: dopo l'addio del tecnico Rúnar Kristinsson, trasferitosi in Norvegia al Lillestrøm e sostituito (salvo capovolgimenti improvvisi) con Bjarni Guðjónsson, sembra ormai inevitabile un'altra clamorosa partenza. Óskar Örn Hauks­son, infatti, dal 2007 in maglia bianconera, è pronto a partire per il Canada, destinazione Edmonton, per giocare la MLS. Si tratta di un prestito con diritto di riscatto. Ormai si è ai dettagli, resta solo un ultimo ostacolo facilmente risolvibile: gli islandesi vorrebbero darlo ad aprile dopo la coppa di lega, mentre i nordamericani e il ragazzo stesso vorrebbero il trasferimento entro gennaio.

venerdì 25 luglio 2014

Ritorno secondo turno preliminare coppe europee: LA STORIA VA RISCRITTA!

Prendete due storici e mandateli l'uno a Tromsø (soprattutto) e l'altro a Garðabær, perché i libri di storia vanno aggiornati! Infatti, nonostante la prevedibile disfatta in Champions, ieri in Europa League si sono avuti dei risultati incredibili, senza precedenti. Ci scuserà l'FH se abbiamo ignorato la sua Hafnarfjörður, ma che i bianconeri vincessero era dato da tutti per scontato. D'altronde, è lui la garanzia dell'Islanda fuori dai confini nazionali. Invece, le imprese titaniche di Stjarnan e Víkingur Gøta vanno celebrate, affinché sia chiaro a tutti che le squadre islandesi non sono gruppi di rammolliti e che quelle faroesi non esistono per farsi prendere in giro.
Il Víkingur Gøta espugna l'Alfheim Stadion e supera due turni consecutivi in una coppa europea: un record storico per il calcio faroese che fa festeggiare la squadra all'uscita dall'impianto (in foto) e fa esplodere la gioia in patria! (foto presa da vikingur.fo)

lunedì 21 luglio 2014

Ritorno secondo turno preliminare coppe europee: Víkingur Gøta a caccia della storia, l'HB nella polvere e le islandesi col fiato sospeso

A differenza del ritorno del primo turno, stavolta nessuno può permettersi di giocare completamente rilassato. Forse, questo è un lusso che soltanto l'HB Tórshavn può prendersi, e certo non perché ha già passato il turno. Anzi, forse i rossoneri sono gli unici veramente senza speranza e quindi, davanti al pubblico amico, si apprestano a salutare l'Europa al secondo turno preliminare di Champions, come è sempre successo nella storia del calcio faroese. A meno di clamorosi miracoli...
L'HB giocherà in un Tórsvøllur ormai in ristrutturazione con tutta la zona vicina allo stadio: un'operazione da 40,2 milioni di corone danesi, pari a circa 5,4 milioni di euro. Da sinistra verso destra abbiamo Róin Schrøter, vicepresidente della FSF, Jógvan Arge, vicesindaco di Tórshavn, Heðin Mortensen, sindaco della capitale, e Sjúrður Olsen, l'uomo che ha mediato tra la federcalcio faroese e il comune di Tórshavn che danno il via ufficialmente ai lavori. (foto presa da oyggjatidindi.com)