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domenica 29 novembre 2015

Discovering a protagonist: interview with Birkir Már Sævarsson, a long trip around Iceland, Norway and Sweden

After the interview with first time national Oliver Sigurjonsson, it's time to talk about a Icelandic national veteran: Birkir Már Sævarsson. He was born in 1984 and he is a cornerstone of Lagerbäck's team with 54 caps and playing on both wings.

He is spending his career between Iceland, Norway and Sweden. He played for Valur and Brann before arriving to Hammarby this season. He is getting prestigious results both with his clubs and the national team. He has still got a strong bond to Valur, the team where he is grown, and many satisfaction to achieve with Hammarby and Iceland.

Birkir playing with Iceland

1) Birkir, 31 years old, 54 caps in the national team and many championships played through Iceland, Norway and Sweden. Are you satisfied about your career? What have been your best moments in these three countries?

giovedì 26 novembre 2015

Discovering a protagonist: interview with Oliver Sigurjonsson, from Breiðablik to Iceland national team


Iceland qualification to Euro 2016 is the tip of the iceberg of a football movement, the Icelandic one, which is rising quickly. Both male and female Icelandic youth teams are doing very well. Between them, U21 is standing out from the top of their European round ahead of France, Scotland, Ukraine, Macedonia and Northern Ireland.

During last friendly matches against Poland and Slovakia, Lagerbäck and Hallgrimsson have launched some talent coming from U21 team. At only 20 years, Oliver Sigurjonsson has gained his first cap and a good international experience. Thanks to our passionate colleague Mattia Giodice, we have talked to him the day after his debut.


Oliver debuting against Slovakia at Žilina stadium


1) Oliver, last week you received your first call from Iceland national team and last night you collected your first cap against Slovakia. How have you felt in these last days?

mercoledì 25 novembre 2015

Discovering a protagonist: interview with Signar í Homrun, EB/Streymur's chairman

Together with few other states, Faer Oer are a genuine exception to modern football, based on business and tv. Faer Oer national team has proudly faced best European teams, playing without overpayed professional players. We all remember when Italy played against Faer Oer in 2007, few months later having won FIFA World Cup in Germany. Azzurri won 2-1 with difficulty.

We begin our report on Faroese football with a former powerhosue team: EB/Streymur. This team was founded in 1993 by the merger of other two teams, EB and Streymur. Since then, it has won 2 championships, 4 national cups, 3 national super cups.

This year EB/Streymur has been relegated. We have a talk with Signar í Homrun, in the club board since 2010 and chairman since last summer. The team is passing thorugh a difficult generational change and it's taking on it with the head held high and believing in forthcoming success.

Streymnes, EB/Streymur homevillage (flickr.com)

1) In 2012 you won your last championship, in this season you've been relegated in 1 Deild. What's happened to EB/Streymur?

lunedì 23 novembre 2015

ESCLUSIVA - Birkir Már Sævarsson, terzino dell'Hammarby e della nazionale

Dall'esordiente Sigurjonsson della settimana scorsa, passiamo ad un veterano della nazionale islandese: Birkir Már Sævarsson. Classe 1984, con 54 presenze è uno dei pilastri dell'Islanda di Lagerbäck che lo impiega per presidiare tutte e due le fasce.

Ha speso la sua carriera fra Islanda, Norvegia ed ora Svezia, militando nei club principali di questi paesi e ottenendo risultati prestigiosi. La perla è ovviamente la storica qualificazione ottenuta con la nazionale. Ha ancora un forte legame con il Valur, la squadra dove è cresciuto, e qualche soddisfazione professionale da togliersi, come potrete leggere dall'intervista a cui ha risposto con molto entusiasmo.

Birkir in azione con la maglia della nazionale

1) Birkir, 31 anni, 54 presenze con la nazionale maggiore e molti campionati giocati fra Islanda, Norvegia e Svezia. Sei soddisfatto della tua carriera? Quali sono stati i tuoi momenti migliori in questi tre paesi?

sabato 21 novembre 2015

ESCLUSIVA - Oliver Sigurjónsson, centrocampista del Breiðablik e della nazionale: "Che emozione l'esordio in nazionale. Il mio futuro? Forse in Germania, magari un giorno in Italia. Campione d'Islanda 2016? Il mio Breiðablik!"

La qualificazione della nazionale maggiore è la punta dell'iceberg di un movimento, quello del calcio islandese, in crescita vertiginosa. Tutte le rappresentative giovanili, sia maschili che femminili, stanno ottenendo ottimi risultati. Fra queste brilla l'Under21 che guida il proprio girone davanti a nazionali blasonate come Francia (battuta con un epico 3-2), Scozia, Ucraina.

In occasione delle ultime due amichevoli, Lagerbäck e Hallgrimsson ne hanno approfittato per dare spazio ai giovani talenti più promettenti. Fra questi spicca Oliver Sigurjonsson che, a soli 20 anni, vanta già un'esperienza internazionale di tutto rispetto e numerosi riconoscimenti per le sue prestazioni. Grazie a Mattia Giodice, amico e collaboratore del blog, siamo riusciti a contattarlo proprio il giorno dopo il suo esordio con la nazionale maggiore.


Oliver al momento del suo esordio a Žilina contro la Slovacchia

giovedì 19 novembre 2015

Amichevoli: Islanda, perdere così è un peccato! Ma non si parli di crisi...

D'accordo, ci si sarebbe aspettati ben altro dall'Islanda, ma non è il caso di far partire i processi. Diciamo pure che era lecito attendersi una risposta da parte della nazionale islandese dopo aver chiuso il girone in sofferenza, e invece sono arrivate due nuove cocenti delusioni. Per carità, sono amichevoli e hanno una loro importanza, ma ci sono diversi fattori che ci impediscono di portare subito la truppa di Lagerbäck sul banco degli imputati. Innanzitutto, giusto per dirne una, la Polonia e la Slovacchia sono due avversarie di assoluto spessore, per cui perdere in casa ci può assolutamente stare.

Gylfi Þór Sig­urðsson nella partita contro la Repubblica Ceca quest'estate (mbl.is/​Golli)

lunedì 16 novembre 2015

Alla scoperta dei protagonisti - intervista ESCLUSIVA a Signar í Homrun, presidente dell'EB/Streymur

Le Faer Oer, insieme a pochi altri piccoli stati, rappresentano una genuina eccezione al calcio moderno basato su soldi e tv. La nazionale ha dato filo da torcere alle più titolate compagini europee schierando in campo più artigiani e pescatori che giocatori professionisti. Ricordiamo tutti il 2-1 con cui gli azzurri neocampioni del mondo batterono faticosamente gli isolani nel 2007.

Così come per l'Islanda, siamo andati a cercare i protagonisti della realtà del calcio feringio, iniziando con una “nobile decaduta”: l’EB/Streymur. La squadra, nata dalla fusione di due altre team nel 1993, vanta un palmarès di tutto rispetto: 2 campionati, 4 coppe nazioni, 3 supercoppe nazionali.

Quest’anno è arrivata la retrocessione con l’ultimo posto in classifica. Come ci spiega Signar í Homrun, dirigente del club dal 2010 e presidente da pochi mesi, la squadra sta vivendo un non facile cambio generazionale, affrontato tuttavia a testa alta e con la convinzione che servirà ad arrivare a nuovi successi.

Streymnes, villaggio dove gioca l'EB/Streymur (flickr.com)

1) Solamente tre anni fa, nel 2012, avete vinto il vostro ultimo campionato mentre quest’anno siete retrocessi in 1.deild. Cosa è successo all’EB/Streymur?

sabato 14 novembre 2015

SIAMO TUTTI FRANCESI, SIAMO TUTTI PARIGINI!

Questo blog si occupa di calcio, ma non può restare indifferente a quanto successo a Parigi dove peraltro l'amichevole fra Francia e Germania è stata uno degli obiettivi dei terroristi. In questi momenti in cui ci chiediamo come possano vivere fra noi persone capaci di simili atrocità, crediamo che il calcio e lo sport in generale servano a tenere insieme quei principi che queste bestie vogliono sgretolare: il piacere di vivere con tante persone dei momenti di festa e la vicinanza fra popoli e culture diverse.

La mia intenzione era di commentare la partita tra Polonia e Islanda, su cui ci sarebbe molto da dire. Ma oggi non si può, non si può parlare di calcio e di risultati dopo l'orrore parigino. Non importa ai tedeschi aver perso un'amichevole su cui è stato versato sangue innocente, come non interessa (per ora) a noi che l'Islanda ha perso in terra polacca. La redazione del blog condanna all'unanimità tali atti di barbarie ed esprime il suo profondo cordoglio a Parigi e a tutta la Francia. Oggi siamo tutti francesi, siamo tutti parigini. #PrayForParis 


martedì 10 novembre 2015

Alla scoperta dei protagonisti - Intervista ESCLUSIVA a Fabrizio Pratticò, ex portiere del BÍ/Bolungarvík

L'unico italiano che in questa stagione è stato protagonista fra le prime due serie islandesi è Fabrizio Pratticò, portiere, che a 25 anni è già alla sua terza esperienza estera. Cresciuto nelle giovanili della Reggina, è passato dalla Serie B svedese con il Syrianska al Western United delle Isole Salomone (con cui ha giocato anche la Champions dell'Oceania) approdando infine al BÍ/Bolungarvík, squadra di Ísafjörður, la cittadina pù importante dei fiordi dell'ovest. E' arrivato a campionato in corso e la sua è stata un'esperienza tutt'altro che facile sia per la situazione drammatica di classifica della squadra che per il contesto ambientale. I fiordi dell'ovest sono infatti la zona più selvaggia di un paese che, come sappiamo, è già impervio di suo.


Ísafjörður e il suo intreccio di fiordi

1) L'Islanda è stato il terzo campionato estero dove hai militato, dopo Svezia e Isole Salomone. Quali pregi e difetti hai riscontrato nel calcio di questi tre paesi?