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venerdì 23 dicembre 2016

Dalle candele ai Piparnøtur: il lunghissimo e bellissimo Natale di islandesi e faroesi.

Quello natalizio, si sa, è un periodo in cui l'atmosfera diventa quasi magica, indipendentemente dai significati religiosi che gli possono essere attribuiti. Si può credere o anche non credere, ma è innegabile che durante il mese di dicembre si respiri un'aria decisamente festosa. E uno dei posti dove il Natale assume tratti decisamente caratteristici è proprio il nostro amato Nord Europa, che col suo freddo pungente e il buio illuminato da luci e candele è un'ambientazione perfetta per una festa che nell'immaginario comune è sempre abbellita dalla neve. A dire il vero, la neve quest'anno soprattutto alle Fær Øer sta latitando, ma questo non ha impedito ai nostri amici faroesi di festeggiare lo stesso.
Una foto caratteristica della piazza centrale di Tórshavn con le decorazioni Natale

martedì 20 dicembre 2016

[Storia del calcio islandese]: Le grandi sfide europee dei club islandesi: Gli anni '70

Seconda tappa del nostro viaggio alla scoperta dei match dei club islandesi nelle contro le big del calcio europeo. Quest'oggi rivivremo le emozioni che hanno vissuto i tifosi della nostra isola preferita durante gli anni '70.

giovedì 15 dicembre 2016

Intervista ad Hallgrímur Jónasson: dalle radici di Húsavík al campionato danese

Hallgrímur Jónasson è nato a Húsavík nel 1986. Ha iniziato a giocare per il club della sua città natale, il Völsungur, tra le cui fila ha debuttato all'età di sedici anni. In Islanda, ha poi vestito le maglie del Þór Akureyri e del Keflavík.

Nel 2009 ha iniziato la sua carriera internazionale, quando si è trasferito al GAIS Göteborg, squadra del campionato svedese. Successivamente, nel 2011, si è trasferito in Danimarca, dove ha vestito le maglie di SønderjyskE e OB Odense. Attualmente milita tra le fila del Lyngby, nel massimo campionato danese.

Hallgrímur Jónasson con la Nazionale islandese (visir.is)

mercoledì 14 dicembre 2016

Islanda, la Storia. Capitolo VII: la fine della guerra civile e dell'indipendenza islandese (1242-1264)

Lo scorso capitolo si era concluso con la tragica morte di Snorri Sturluson, ma la scomparsa di questo straordinario protagonista non basta ad arrestare la guerra civile. Altri membri della famiglia Sturlungar continuano a battersi ed è curioso che il tramonto di questa famiglia coincida con quello dell'indipendenza della giovane colonia.


Le rive sinuose dell'Héraðsvötn nei pressi della sua foce (flickr.com)

La guerra civile infuria e l'Islanda è teatro delle battaglie più sanguinose della sua storia. I conflitti si concentrano nel nord del paese, in particolare nella regione che si affaccia sullo Skagafjörður. Nelle fertili terre intorno al fiume Héraðsvötn fioriscono agricoltura e pastorizia e vi risiedono le due famiglie protagoniste degli scontri più accesi: Ásbirningar e Sturlungar.

Come ricorda il celebre detto, fra i due litiganti, a gioire è un terzo: Gissur Þorvaldsson. Discendente di un'altra famiglia storica islandese radicata nel sud ovest del paese, gli Haukdælir, era riuscito a destreggiarsi fra battaglie e congiure, pagando con lo sterminio della propria famiglia. E' l'unico dei contendenti a sopravvivere fino ad essere nominato "Jarl" (titolo nobiliare tipicamente scandinavo che signica capo militare di un determinato territorio) dell'isola e e siglare, nel 1262, il trattato che sancisce la fine dell'indipendenza islandese.

lunedì 12 dicembre 2016

Intervista ad Áki Johansen: portare le Faer Oer nell'elite europea U17

Il calcio faroese sta vivendo un periodo brillante. Recentemente la nazionale faroese ha ricevuto numerose soddisfazioni, come le due vittorie contro la Grecia durante le qualificazioni a Euro 2016, un pareggio contro l'Ungheria dopo una buona partita e la grande vittoria in Lettonia per le qualificazioni a Russia 2018. Recentemente abbiamo parlato con Jákup Thomsen, uno dei giocatori faroesi più promettenti, che ci ha detto che il meglio deve ancora venire.

Áki Johansen mentre conduce un allenamento delle Fær Øer U17 (www.torsportal.fo)

Abbiamo quindi contattato Áki Johansen, l'allenatore delle Fær Øer U17 che hanno appena conquistato una magnifica qualificazione alla fase Élite di Euro 2017, per chiedergli cosa pensa di ciò:

mercoledì 7 dicembre 2016

Intervista con Kristinn Steindórsson: di ritorno dagli USA con l'Islanda in valigia

Kristinn Steindórsson è nato a Reykjavik nel 1990. Ha iniziato la sua carriera nel Breiðablik di Kópavogur. Faceva parte di quel dream team che è stato capace di vincere il primo e unico scudetto (2010) della storia dei biancoverdi, stessa cosa vale per la Coppa di Islanda (2009).


Kristinn Steindórsson in azione con il GIF Sundsvall (media.gettyimages.com)

Nel 2012 ha iniziato la sua carriera internazionale trasferendosi in Svezia, all'Halmstads BK, dove ha giocato per tre stagioni. Nel 2015 ha collezionato due convocazioni con la nazionale islandese, segnando due goal contro Canada e USA. Sempre nella stessa stagione si è trasferito in MLS dove ha militato fra le fila del Columbus Crew.

Quest'anno è tornato in Svezia, al GIF Sundsvall. Ecco a voi i ricordi migliori che ha condiviso con noi e cosa aspettarci dal suo futuro (l'intervista si è svolta più di un mese fa a campionato svedese ancora in corso, alla fine il GIF Sundsvall si è salvato per un solo punto, ndr):

venerdì 2 dicembre 2016

Islanda, la Storia. Capitolo VI: l'inizio della guerra civile e l'era degli Sturlungar (1208-1241)

Nelle prossime righe affrontiamo uno dei periodi più cruenti della storia islandese. Nel capitolo precedente avevamo celebrato il "libero stato islandese", momento in cui l'economia dell'isola era particolarmente florida, in coincidenza di una sostanziale anarchia politica.

In una società particolarmente violenta, dove l'equilibrio politico era basato sull'onore, bastava poco per far esplodere le rivalità fra i potentati dell'epoca. In particolare, l'Islanda di inizio XIII secolo era dominata da pochi clan, dislocati in diverse aree geografiche, ma costantemente in conflitto fra di loro.


La "pozza di Snorri" a Reykholt. Il passaggio aperto dietro si dice che conduca alla cantina dove Snorri Sturluson fu assassinato (guidetoiceland.is)

In questo contesto il sangue si mischia all'epica ed emergono molti fra i personaggi storici più apprezzati della storia islandese. Ne ricordiamo due su tutti, di sponde avverse, ma con la dote comune di essere egualmente bravi con penna e spada.

Il primo è Kolbeinn Tumason: è lui a scatenare il primo conflitto. Curiosità: uno studio genetico ha stabilito che da suo papà Tumi Kolbeinsson discendono ben 112.000 islandesi. E' divertente ricordare che Tumi era figlio illegittimo di Kolbeinn Arnórsson. Solo la storia islandese può annoverare una rivincita così eclatante per un "bastardo".

giovedì 1 dicembre 2016

Interview with Sigurður Grétar Benónýsson: how life changes from Vestmannaeyjar to North Carolina

Sigurður Grétar Benónýsson was born in 1996 in Heimaey. He has spent his life and football career in the archipelago until he has moved to USA at High Point University, North Carolina.

He has played both for KFS and IBV. He has debuted in Pepsideild at the beginning of this season, playing 8 matches and scoring 2 goals. Now he is playing in the "Big South Conference", a collegiate athletic conference affiliated with the NCAA's Division I, and he is doing even better: 18 matches played, 10 goals and 4 assists.

Sigurður has been nominated “Big South Men's Soccer Freshman of the Year” (twitter.com)

He is doing not only a football experience, he is majoring in Psychology and minoring in coaching too. We've talked to him about how life has changed by moving from Vestmannaeyjar to North Carolina. Enjoy!