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domenica 16 ottobre 2016

[Storia del calcio islandese]: L’arrivo del calcio in Islanda e la fondazione del Fótboltafélag Reykjavíkur

Oggi iniziamo una nuova rubrica che ci porterà alla scoperta della storia del calcio della nostra isola preferita. In questa prima tranche di articoli, approfondiremo gli albori del calcio in Islanda, la fondazione di alcuni club che lasceranno un segno importantissimo nel calcio dell'isola e, infine, racconteremo del primo campionato svoltosi nell'estate del 1912.
Alcuni dei primi calciatori del FR, nell'articolo dedicato ai 40 anni della società
(da historiafutbolislandes.wordpress.cm)
Il mondo del calcio ha scoperto l’Islanda quest’anno durante gli Europei di Francia ma l’Islanda ha scoperto il calcio molto tempo fa, più precisamente almeno dal 16 febbraio del 1899, anno di fondazione del Fótboltafélag Reykjavíkur. Ma andiamo con ordine.
Come tutti sanno, il gioco del calcio fu inventato e regolamentato (un po’ come tutti gli sport) dagli inglesi nella seconda metà del XIX secolo. Dalla terra di Albione il football fu esportato prima in Europa e poi in Sud America grazie soprattutto alle navi mercantili della flotta inglese; non dobbiamo stupirci quindi che le prime società calcistiche furono create nelle città europee con grandi porti, come Genova, Copenaghen e la stessa Reykjavík. Oltre agli inventori del calcio grande merito dell’arrivo del football in Islanda deve essere dato anche ai danesi; gli abitanti dello Jutland, infatti, avevano iniziato a tirare calci alla palla già da molto tempo (la DBU, la Federazione calcistica danese è una delle più antiche del mondo, fondata nel 1889). Una menzione in questa alba del calcio islandese la merita anche James B. Ferguson; costui era un editore scozzese che lavorava presso la casa editrice islandese Ísafoldarprentssmiðja nella capitale. Oltre al lavoro di editore, si dilettava nel praticare il calcio che la ginnastica e fondò, nel 1895, la società di ginnastica di Reykjavík, che però ebbe vita breve sciogliendosi l’anno successivo quando Ferguson tornò in Scozia. Inoltre si prodigò per insegnare ai ragazzi della città le basi del football, molto amato nella sua terra natia. In quello stesso periodo alcuni studenti del Lærði skólinn, una delle scuole più antiche e prestigiose d’Islanda, iniziarono ad appassionarsi al nuovo gioco, grazie anche al loro professore di ginnastica Ólafur Rósenkranz Ólafsson (che ritroveremo più avanti nel nostro racconto). Fu proprio uno di questi studenti, Björn Pálsson Kalman, ad entrare di un regolamento del gioco del calcio in inglese e ad “istruire” i suoi compagni al nuovo sport.
Fu così che tra i banchi di scuola e i moli di Reykjavík nacque la passione per il calcio degli islandesi. Ma questa passione non si limitò solo a partitelle contro i marinai delle navi inglesi e danesi che approdavano nella baia fumosa; pochi anni “l’opera di divulgazione” di Ferguson in un negozio sito in via Aðalstræti, il 16 febbraio del 1899 un gruppo di ragazzi fondò il Fótboltafélag Reykjavíkur ovvero il “Football Club Reykjavík”. Il nome, come è facile capire, deriva da fótbolti, un’islandesizzazione del termine inglese football. Gli islandesi però, un po’ come i francesi, hanno una certa avversione per l’uso di parole straniere nella loro lingua; per questo la primigenia denominazione durò fino al 1915 quando venne sostituita dal più nobile knattspyrna, letteralmente “calciare la palla”; da qui nacque il Knattspyrnufélag Reykjavíkur, più semplicemente KR, la squadra, ad oggi, più titolata del paese.
Tra i fondatori vi erano i fratelli Pétur Á.Jónsson e Þorsteinn Jónsson; il primo, in seguito, divenne un famoso cantante d’opera lirica e nella sua autobiografia descrive le pessime condizioni in cui i giovani calciatori erano costretti a giocare, con i campi pieni di pietre e dai limiti irregolari, decisi volta per volta. Þorsteinn, invece, divenne il primo presidente della società nella prima riunione formale del club che si ebbe addirittura nel 1910.
Come colori sociali, sempre in quella prima riunione, vennero scelti il bianco e nero a strisce verticali, in onore del Newcastle, una delle squadre più forti del calcio inlgese del primo scorcio del XX secolo, anche se non tutte le fonti sono concordi.
Per circa un decennio i ragazzi del FR non ebbero avversari, nel vero senso della parola, poiché erano gli unici a praticare il calcio a Reykjavík; dovettero quindi accontentarsi di organizzare partite fra di loro, oppure sfidare i soliti marinai inglesi e danesi che giungevano nella remota isola dell’Atlantico. Come vedremo in seguito, questa situazione era destinata a mutare sensibilmente quando, sul finire del primo decennio del XX secolo, sorsero a  Reykjavík nuove realtà cittadine.
James B. Ferguson, colui che introdusse il calcio in Islanda alla fine del XIX secolo
(da historiafutbolislandes.wordpress.com)

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