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giovedì 25 giugno 2015

Il punto della situazione, sorteggi europei - E Murphy disse: «Se qualcosa può andar male, andrà male»

Visto il periodo straordinariamente fortunato che stanno attraversando il calcio islandese e il calcio faroese, è forse opportuno fare una volta tanto una deroga alla norma e commentare, prima del solito, quest'avventura europea ormai alle porte. Un'avventura a cui l'Islanda soprattutto, ma un po' anche le Fær Øer, guarda con grande speranza, convinta che le imprese della nazionale possano trovare appoggio anche nel lavoro dei club. Un percorso in netta crescita negli ultimi due anni, ma che ora necessita del definitivo salto di qualità, o quantomeno di un ulteriore passo in avanti. Momento fondamentale, dunque, per gli islandesi, chiamati alla prova del nove; ma anche i faroesi devono dimostrare che questi ultimi meravigliosi mesi non sono stati un fuoco di paglia.
"Abbiamo sentimenti contrastanti. Certamente è fantastico affrontare il Celtic ma penso che siano la squadra più difficile che ci potesse capitare. Li abbiamo visti contro il KR lo scorso anno e ci sarà un duro lavoro da fare in difesa. Lo scorso anno abbiamo dimostrato che tutto è possibile se facciamo del nostro meglio". Parole di Daníel Laxdal, difensore ormai veterano dello Stjarnan. Tutto condivisibile, ma visto l'andamento degli azzurri in campionato l'impresa si preannuncia davvero dura.

lunedì 15 giugno 2015

Nazionali: quando il 2-1 è la formula perfetta che dà la felicità. E per le Fær Øer nasce una pazza idea...

Certe giornate, si sa, sono destinate ad essere memorabili in virtù della loro unicità. Speriamo però che le giornate appena trascorse siano memorabili non per la loro unicità, ma per aver inaugurato una lunga e fortunata serie. Una speranza, forse, destinata a restare pura utopia, ma se il vento che spira dal settore nordoccidentale del nostro continente, quello dove domina l'Atlantico ed è costellato da qualche arcipelago e da un'isola beata nella sua lontananza quasi onirica da noi, è per una notte dolce come il miele, perché non assaggiarlo e non inebriarsi di lui? Andando a memoria, non ricordo una volta in cui la nazionale islandese e quella faroese hanno regalato contemporaneamente una gioia ai loro tifosi. Magari un precedente ci sarà, nonostante il difficile passato di entrambe, ma poco importa, perché questa combinazione c'è stata qualche giorno fa!
Una gioia dionisiaca, quasi orgiastica, ha travolto le Fær Øer dopo l'inaspettato bis ai danni della Grecia. Tuttavia, gli incarichi politici comportano sempre sobrietà, anche nei festeggiamenti: da destra verso sinistra, la felicità moderata di Annika Olsen (ministro delle Politiche Sociali), Johan Dahl (ministro del Commercio e dell'Industria), Jacob Vestergaard (ministro della Pesca) e Bjørn Kalsø (ministro della Pubblica Istruzione).

martedì 9 giugno 2015

Úrvalsdeild, 7ª giornata: sorpresona Fjölnir al terzo posto, mentre lo Stjarnan sprofonda nell'oblio. Coppa d'Islanda, tutto come previsto...

Il calcio islandese non è nuovo alle classifiche sovvertite, a risultati imprevedibili, ma quello che sta succedendo in queste settimane ha dell'incredibile. Il Fjölnir, che tutti davano per retrocesso o comunque per destinato ad una salvezza stentata, sta dando letteralmente spettacolo e sta scalando la classifica a fari molto spenti. In parte favorito dal tracollo altrettanto inatteso di chi era chiamato alla riconferma, il club gialloblù, che ha meno di trent'anni di vita alle spalle, è in questo momento all'apice della propria storia. E allora, questa prima assoluta tra le grandi d'Islanda, vediamola insieme...
Con una doppietta, Patrick Pedersen ha demolito un KR troppo presuntuoso, infliggendogli una durissima lezione che in casa bianconera ricorda quella patita a Glasgow l'anno scorso...

lunedì 8 giugno 2015

Effodeildin, 15ª giornata: AB Argir tra eroismo e fortuna, quante emozioni tra Europa e retrocessioni... E in coppa per Tórshavn è una disfatta

Calcio spettacolo, sì, ma con le palpitazioni. Sembra essere questa la nuovissima filosofia dell'NSÍ Runavík, la capolista che non riesce ad ammazzare il campionato. Superata ormai la metà del campionato - ma niente paura, ne avremo ancora fino al 3 ottobre -, ci si aspettava di poter avere una favoritissima alla vittoria finale. Ma stavolta il posto è vacante. E questo, se da un lato rende il tutto maledettamente affascinante, dall'altro complica altrettanto maledettamente qualsiasi tentativo di fare un pronostico. L'unico modo per orientarci sembra essere prendere in considerazione  il "fattore coppe", che per ora vede piuttosto malconce le squadre della capitale.
Doppia sfida in pochi giorni tra HB Tórshavn e NSÍ Runavík: l'immagine dice in modo abbastanza eloquente chi ha avuto la meglio...