Entusiasmo alle stelle in casa KÍ sia prima che (soprattutto) dopo la partita contro l'AIK: l'insperato 0-0 finale permette di andare a Stoccolma con due risultati su tre! (foto di nordlysid.fo) |
Marcatori: 17° Gunnar Vatnhamar (VG), 39° Fiton Hajdari (TR), 73° Adeshina Lawal (VG)
Ammoniti: 45° Edon Pasoma (TR), 69° Filip Djordjevic (VG)
Arbitro: Juri Frischer (Estonia)
Stadio: Tórsvøllur, Tórshavn
Spettatori: 835Arbitro: Juri Frischer (Estonia)
Stadio: Tórsvøllur, Tórshavn
Data: martedì 27 giugno 2017, ore 20:00
Fa il suo dovere l'unica faroese in Champions League. Il Víkingur Gøta di mister Hentze vince ma soffre contro la prima squadra kosovara di sempre a giocare in una competizione europea, il Trepça'89. Evidentemente è il destino delle faroesi tenere a battesimo le squadre delle federazioni esordienti: nel 2014 toccò all'HB sfidare il Lincoln Red Imps, proveniente dall'allora neofita Gibilterra. Gli avversari dei nerazzurri, però, sono apparsi più ostici di quello che sembrarono all'epoca i gibilterrini. Il destino, però, è nelle nostre mani, e questo rischioso 2-1 finale dovrà essere difeso con le unghie e con i denti in quella Mitrovica che sta ancora cercando di riprendersi dalle ferite della delicata e ben nota situazione geopolitica locale. L'importante però è partire da una situazione di vantaggio, resa possibile dalle reti du Gunnar Vatnhamar e Adeshina Lawal. Al 16° la rete del vantaggio dei padroni di casa con un gran colpo di testa del numero 10, in una condizione fisica praticamente perfetta. Va precisato che il gol è anche demerito di Arbër Potoku, il numero 13 kosovaro che praticamente si lascia completamente sfuggire Vatnhamar. Gli ospiti, però, non vogliono esordire con una sconfitta e giocano decisamente meglio dei nerazzurri, e al 39° trovano un bellissimo gol con il tiro a giro di Fiton Hajdari preciso nell'angolino. Nella ripresa la partita è decisamente ostica, col Trepça che continua a rendersi pericoloso nel tentativo di fare il colpaccio e archiviare la pratica, ma per fortuna loro non hanno in squadra Sua Maestà Adeshina Lawal che al 73° toglie le castagne dal fuoco e, servito da un assist rasoterra di Gunnar, appoggia la palla in rete a porta vuota. E intanto l'FH aspetta la vincitrice al secondo turno: per il primo derby di CIEF (cioè il primo derby Islanda-Fær Øer da quando esiste il blog) manca un ultimo passo, e siamo ben certi che ci sarà da soffrire molto. I kosovari hanno qualità che in pochi si sarebbero aspettati, e inoltre avranno un alleato temibilissimo, a cui i faroesi non sono assolutamente abituati. Oggi i nerazzurri sono arrivati con grande anticipo a Pristina, la capitale del Kosovo, per adattarsi all'ambiente: ad accoglierli c'erano 35 gradi e un sole cocente.
Nõmme Kalju (EST) - B36 Tórshavn 2-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 13° Deniss Tjapkin (NK), 49° Patrik Johannesen (B36), 79° Artjom Dmitrijev (NK)
Ammoniti: 15° Benjamin Heinesen (B36), 85° Gestur Dam (B36), 86° Robert Kirss (NK), 86° Róaldur Jakobsen (B36), 90+2° Karl Mööl (NK)
Arbitro: Leontios Trattou (Cipro)
Stadio: A. Le Coq Arena, Tallinn (Estonia)
Spettatori: 580Arbitro: Leontios Trattou (Cipro)
Stadio: A. Le Coq Arena, Tallinn (Estonia)
Data: giovedì 29 giugno 2017, ore 18:30
Scendiamo in Europa League, dove il quadro è un po' meno allegro ma assolutamente non compromesso. Meglio precisare subito che qui non ci sono state vittorie faroesi, ma tutte le squadre sono ancora perfettamente in gioco. Brucia, però, brucia tanto il risultato ottenuto a Tallinn contro il Nõmme Kalju per il B36, costretto a vincere al ritorno dopo aver dominato buona parte della gara. Partono meglio gli estoni, in vantaggio al 13° grazie al colpo di testa di Deniss Tjapkin su punizione di Artur Valikaev. Il primo tempo scorre via senza troppi altri sussulti, mentre la ripresa è letteralmente un assedio bianconero, che produce subito i suoi effetti col gol al 49° di Patrik Johannesen, il cui rasoterra viene letto con colpevole ritardo dal portiere di casa. Di occasioni ce ne sono diverse, tra cui un contropiede incredibilmente sprecato a tu per tu col portiere, ma al 79° è di nuovo la squadra di casa a passare in vantaggio col gol di Artjom Dmitrijev che dà un po' di sicurezza in più agli estoni, anche se il B36 ha tutte le carte in regola per ribaltare il risultato. Ma l'incertezza c'è anche relativamente allo sfidante del secondo turno, che sarà una squadra tra gli ungheresi del Videoton e i maltesi del Balzan: l'andata è terminata 2-0 per i magiari, che a Paola (5 km da La Valletta) cercheranno di chiudere subito la pratica.
Dinamo Minsk (BLR) - NSÍ Runavík 2-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 42° Yuri Ostroukh (DM), 52° Oleksandr Noyok (DM), 86° Petur Knudsen (NSÍ)
Ammoniti: 49° Bárður Hansen (NSÍ), 77° Karl Løkin (NSÍ), 90+3° Símun Rógvi Hansen (NSÍ)
Arbitro: Oleksandr Derdo (Ucraina)
Stadio: Traktor Stadium, Minsk (Bielorussia)
Spettatori: 3.480Arbitro: Oleksandr Derdo (Ucraina)
Stadio: Traktor Stadium, Minsk (Bielorussia)
Data: giovedì 29 giugno 2017, ore 17:30
Va decisamente di lusso all'NSÍ Runavík, che a Minsk rischia di subire una goleada e invece se ne esce con un gol segnato fuori casa e appena due subiti. Oro che cola, vista la partita. Il primo tempo i gialloneri lo vivono in apnea, chiusi ermeticamente in difesa pronti a ripartire. D'altronde, la caratura dell'avversario non permette di fare molto altro, considerando che la Dinamo negli ultimi tre anni in Europa League è arrivata due volte alla fase a gironi e una al terzo turno preliminare. Il dislivello è abissale, ma il primo grandissimo pericolo arriva al 23°, quando Jens Joensen devia in maniera provvidenziale un tiro insidioso di Artem Bykov, mentre sei minuti più tardi Símun Rógvi Hansen deve superarsi per respingere la cannonata di Igor Kuzmenok. I bielorussi col passare del tempo trovano sempre più spazi sulle fasce, mentre le vie centrali sono totalmente intasate dalla massa di maglie giallonere, ed è infatti dalla fascia destra che al 42° arriva il cross di Anton Saroka che Yuri Ostroukh devia al volo in fondo al sacco. La ripresa, però, inizia pure peggio, con un paio di interventi di Hansen che evita il raddoppio fino al 52°, quando deve arrendersi di nuovo, stavolta al gran sinistro di Oleksandr Noyok. Nel quarto d'ora successivo la squadra di casa rischia di dilagare e di rendere inutile il ritorno, ma gli dei del calcio improvvisamente risvegliano l'NSÍ Runavík dal letargo e al 72° lo mandano in avanti: cross di Árni Frederiksberg, Klæmint Olsen la tocca ma Klimovich tra i pali ha una reazione felina e chiude lo specchio, facendo fallire al dieci giallonero il gol del 2-1. E' il preludio a quello che accadrà quattordici minuti dopo, quando Petur Knudsen da punizione inventa un traiettoria impossibile e riapre tutto. Nel finale c'è l'assedio disperato dei padroni di casa che vorrebbero almeno concludere col doppio vantaggio (che sarebbe più che giusto), ma il fortino resiste. Siamo ancora a galla, ma al ritorno c'è bisogno di ben altro ritmo se vogliamo sperare. Intanto, nel match da cui uscirà la rivale di Dinamo o NSÍ, i macedoni del Rabotnički espugnano al 90° per 1-0 il campo dei sammarinesi del Tre Penne.
KÍ Klaksvík - AIK Solna (SWE) 0-0
Marcatori: -
Ammoniti: 60° Ísak Simonsen (KÍ)
Arbitro: Michal Ocenáš (Slovacchia)
Stadio: Gundadalur, Tórshavn
Spettatori: 1.374Arbitro: Michal Ocenáš (Slovacchia)
Stadio: Gundadalur, Tórshavn
Data: giovedì 29 giugno 2017, ore 20:00
Difficile parlare del match tra KÍ Klaksvík e AIK Solna dal momento che in rete non si trova un solo video sulla partita. Tuttavia, già grazie al risultato possiamo gridare al miracolo per gli azzurri, che bloccano sullo 0-0 i quotatissimi svedesi dell'AIK, mandando su tutte le furie i tifosi di Solna, il sobborgo a nord di Stoccolma dal quale proviene la squadra. Sull'andamento della partita, però, ci viene in aiuto la sezione sportiva dell'Aftonbladet, uno dei principali quotidiani del paese scandinavo. Qui si parla apertamente di fiasco e di "AIK annullato a Tórshavn". Il giornale racconta di come l'AIK credesse di risolvere subito la questione, salvo poi doversi ricredere subito perché il KÍ non concedeva nemmeno una possibilità, e non ne ha concessa nemmeno una. Ne è venuto fuori un match noioso, ma al termine del quale "la squadra di casa ha festeggiato come se avesse vinto". Nel post partita Stefan Ishizaki, centrocampista dell'AIK, non ha nascosto tutto il suo disappunto, accusando gli azzurri di aver schierato nove giocatori nell'area di rigore, rendendo impossibile giocare la partita. Tuttavia, questo non ha smosso le sicurezze del gruppo, che è molto insoddisfatto ma ancora ciecamente convinto di potercela fare: "al ritorno la sbloccheremo facilmente, alla Friends Arena conosciamo le nostre qualità". Sarà, ma intanto gli azzurri hanno due risultati su tre, e l'AIK l'obbligo della vittoria (anche se Ishizaki era convinto del contrario, poi corretto dall'intervistatore): insomma, la partita della Friends Arena si preannuncia tutto tranne che amichevole. Chi vincerà si troverà di fronte una tra Željezničar Sarajevo e Zeta, con i bosniaci che hanno vinto in casa sui montenegrini con uno striminzito 1-0.
Spero vivamente che martedì il Vikingur riesca a portare a casa la qualificazione al prossimo turno. Non sarà per nulla facile, per i motivi che hai detto tu. Voglio il derby nel prossimo turno. Speriamo!
RispondiEliminaIn Europa League tutte e tre partivano e partono ancora sfavorite dopo l'andata, ma con un pizzico di fortuna almeno una riuscirà a passare. Se dovessi scegliere, spero in un miracolo del KI Klaksvik.