Penultimo capitolo di quella saga, la massima serie islandese, che arriva alla sua 104° edizione. La lotta per la salvezza che sembrava essere chiusa già a metà campionato è tornata sulla cresta dell'onda da quando il Fylkir ha iniziato a macinare punti. In queste ultime giornate si aggiunge quella per l'Europa League, complice il crollo del Fjolnir, bello e incompiuto e la contemporanea resurrezione di KR e Stjarnan.
E' proprio la squadra della Stella la rivelazione di questo finale di campionato: come il miglior Rocky Balboa ha incassato in silenzio i colpi degli avversari e ha ribaltato il verdetto nel finale. Anche il KR ha cambiato marcia con l'arrivo di Willum Þór Þórsson in panchina. La risalita dei bianconeri è stata lenta, inesorabile e potrebbe concludersi con un finale a sorpresa.
Proprio i giochi aperti sul fronte europeo e quello della salvezza ci regaleranno un'ultima giornata emozionante: KR - Fylkir, Stjarnan - Víkingur Ó., Breiðablik - Fjölnir. Prevediamo frittatona di cipolle, familiare di Peroni, rutto libero e streaming come se non ci fosse un domani!
Per dovere di cronaca, dobbiamo chiudere con una nota dolente legata agli arbitraggi. In massima serie, e ancora di più in seconda serie, è sempre più crescente il numero di errori grossolani perpetuati dai giudici di gara. E' inevitabile che la classifica finale ne esca condizionata. Se dobbiamo trovare una pecca al calcio islandese è questa. La KSI, dopo i miracoli fatti per la promozione dei propri talenti, dovrebbe investire nella preparazione dei propri arbitri.
E' proprio la squadra della Stella la rivelazione di questo finale di campionato: come il miglior Rocky Balboa ha incassato in silenzio i colpi degli avversari e ha ribaltato il verdetto nel finale. Anche il KR ha cambiato marcia con l'arrivo di Willum Þór Þórsson in panchina. La risalita dei bianconeri è stata lenta, inesorabile e potrebbe concludersi con un finale a sorpresa.
Rúnar Páll Sigmundsson, in inedita versione blu-incappucciata, indica la strada ai suoi per tornare in Europa. (mbl.is)
Proprio i giochi aperti sul fronte europeo e quello della salvezza ci regaleranno un'ultima giornata emozionante: KR - Fylkir, Stjarnan - Víkingur Ó., Breiðablik - Fjölnir. Prevediamo frittatona di cipolle, familiare di Peroni, rutto libero e streaming come se non ci fosse un domani!
Per dovere di cronaca, dobbiamo chiudere con una nota dolente legata agli arbitraggi. In massima serie, e ancora di più in seconda serie, è sempre più crescente il numero di errori grossolani perpetuati dai giudici di gara. E' inevitabile che la classifica finale ne esca condizionata. Se dobbiamo trovare una pecca al calcio islandese è questa. La KSI, dopo i miracoli fatti per la promozione dei propri talenti, dovrebbe investire nella preparazione dei propri arbitri.
ÍA - Breiðablik 1-0
Marcatori: 57° Guðmundur Böðvar Guðjónsson (IA)
Ammoniti: 1 per l'IA
Spettatori: n.d.
L'IA centra una bellissima vittoria nell'ultima partita casalinga. Ne fa le spese il Breidablik che rischia di perdere al fotofinish un posto in Europa che fino a poche settimane fa sembrava sicuro. Sul banco di accusa c'è l'attacco biancoverde, incapace di sfruttare le numerose occasioni avute durante la partita.
In difesa della squadra di Kopavogur va detto che il migliore in campo è stato il portiere di casa Árni Snær Ólafsson, autore di una prestazione maiuscola, e che al 41°, col risultato ancora sullo 0-0, Oliver Sigurjónsson ha centrato la parte interna della traversa su calcio di punizione e la palla, molto probabilmente, era rimbalzata dentro la porta.
Detto ciò, l'IA non demerita la vittoria. Ha creato numerose occasioni e il giovanissimo Stefán Teitur Þórðarson, classe 1998, ha sfiorato la traversa all'88° con una gran conclusione. Sono proprio i giovani la nota positiva della squadra di Akranes. I numerosi teenager in campo sono riusciti a piegare una delle migliori compagini del campionato. Fra questi si è messo in luce Hafþór Pétursson, difensore centrale diciannovenne, che sta finendo alla grande il campionato.
Víkingur R. - FH 1-0
Marcatori: 14° Alex Freyr Hilmarsson (Vikingur R.)
Ammoniti: 1 per il Vikingur, 3 per l'FH
Spettatori: 886
L'1-0 con cui si chiude il match è bugiardo dato il numero di occasioni create da ambo le parti: tiri in porta 6-5, tiri da fuori 13-15, corner 7-10, fuorigioco 1-3. A fine partita i migliori sono i due portieri, protagonisti indiscussi della sfida, in particolare il rossonero Róbert Örn Óskarsson, garnde ex della partita.
Difficile dire se il Vikingur avesse vinto lo stesso con l'FH ancora in corsa per il titolo. Certo è che ai rossoneri rimangono molti rimpianti per non essere in una posizione di classifica migliore. Segnaliamo la terza partita, da subentrato, per Viktor Örlygur Andrason, promettente difensore del 2000.
Víkingur Ó. - KR 0-1
Marcatori: 28° Pálmi Rafn Pálmason (KR)
Ammoniti: 5 per il Vikingur, 2 per il KR
Spettatori: 410
La contemporanea lotta per salvezza ed Europa League incendia una partita poco spettacolare, molto combattuta e con l'ennesimo errore arbitrale che condiziona pesantemente il match.
Al 75° c'è un calcio d'angolo a favore del Vikingur. Il portiere del KR esce male e respinge la palla in rete, ma l'arbitro fischia una carica ad opera di un giocatore di casa (Þorsteinn Már Ragnarsson) che in realtà è strattonato da un difensore avversario. Il Vikingur è nuovamente penalizzato e il libro degli orrori degli arbitri islandesi continua ad allungarsi: l'arbitro è esattamente davanti ai giocatori ed era in condizione di giudicare perfettamente.
Non c'è molto altro da aggiungere se non che il KR potrà farsi "perdonare" all'ultima giornata: ospita il Fylkir e, battendolo, la salvezza del Vikingur sarebbe matematica.
Marcatori: 13° Karl Brynjar Björnsson (Throttur), 19° Garðar Jóhannsson (Fylkir), 21° Ragnar Bragi Sveinsson (Fylkir), 60° Guðmundur Friðriksson (Throttur)
Ammoniti: 1 per il Fylkir, 2 per il Throttur
Spettatori: 958
A fine partita è il Throttur a rammaricarsi per non aver vinto la partita, basta questo per spiegare l'andamento della partita. Il Fylkir scende in campo con i nervi scoperti, disputa un discreto primo tempo in cui concretizza le due occasioni migliori mentre nel secondo tempo sparisce dal terreno di gioco, salvo tentare il tutto per tutto nell'assalto finale, con il Throttur ormai sulle ginocchia.
Il Throttur conferma il suo buon stato di forma e mette in luce un ottimo Christian Nikolaj Sorensen. Il danese è l'autore di entrambi gli assist per i goal dei suoi. Fra le fila del Fylkir si salva lo spagnolo Sito. Ha passato la stagione in naftalina, sta chiudendo in crescendo e, probabilmente, starà rimpiangendo di non esser rimasto alle Vestmannaeyjar.
ÍBV - Valur 4-0
Marcatori: 10° Hafsteinn Briem (IBV), 33° e 41 ° e 85° Aron Bjarnason (IBV)
Ammoniti: 1 per l'IBV
Spettatori: 588
Gli abitanti dell'isola accorrono in massa allo stadio nonostante il forte vento freddo che ha tirato per tutto il match e i bianconeri salutano il proprio pubblico con una vittoria che può valere la salvezza. Da una parte c'era sete di punti, dall'altra si attendeva il suono della campanella. Il succo della partita è questo. L'IBV riesce finalmente a concretizzare i miglioramenti e la foga vista in campo nelle ultime partite, finite con epiloghi diversi. Il Valur è poca cosa rispetto a quello di coppa.
Il primo tempo si chiude sul 3-0 e alle Vestmannaeyjar si iniziano a sentire sospiri di sollievo. E' una vittoria voluta e ottenuta con in campo la meglio gioventù. Il portiere Halldór Páll Geirsson, classe 1994, ha uno stile meno "televisivo" del collega salvadoregno Derby Carillo, ma è decisamente più concreto. In difesa, sulla destra, è ormai titolare inamovibile Felix Örn Friðriksson, classe 1999 e numerose presenze nell'U17. Davanti si è finalmente sbloccato Aron Bjarnason, classe 1995, arrivato due anni fa dal Fram e alla prima stagione da titolare. La tripletta di oggi è un ottimo viatico per la prossima stagione, magari in coppia con Elvar Ingi Vignisson, attaccante di pari età.
A meno di autentici suicidi sportivi, alla Huginn per intenderci, si può già iniziare a pensare a come soffrire meno la prossima stagione.
Marcatori: 65° Daníel Laxdal (Stjarnan)
Ammoniti: 2 per il Fjolnir, 2 per lo Stjarnan
Spettatori: 1549
Il Fjolnir è quella squadra che gioca bene e perde. Viceversa si può dire che lo Stjarnan meno tiri fa in porta e più segna. Quella dell'Extra Völlurinn è il big match della giornata e si risolve in queste due massime.
Il Fjolnir è quella squadra che gioca bene e perde. Viceversa si può dire che lo Stjarnan meno tiri fa in porta e più segna. Quella dell'Extra Völlurinn è il big match della giornata e si risolve in queste due massime.
A Reykjavik si respira aria d'Europa e i tifosi locali affollano lo stadio per assistere ad una giornata storica. L'epilogo sarà amaro, ma non possono certo rimproverare ai propri giocatori di non aver dato il massimo.
Il Fjolnir chiude il primo tempo con un predominio totale in tutti i fondamentali (7 calci d'angolo a zero). Lo Stjarnan è come un Rocky Balboa che incassa soffrendo in silenzio e meditando il colpo a freddo. Il primo colpo al Fjolnir in realtà lo concede l'arbitro: al 50° Heiðar Ægisson intercetta un pallone vagante in area con la mano. Il rigore è netto, ma l'arbitro sorvola.
Il primo assalto dello Stjarnan è letale. E' il 65° e, al primo corner per la squadra della stella, Hilmar Árni Halldórsson batte una palla telecomandata verso l'incrocio. Daniel Laxdal sfiora di testa e insacca. Il goal è attribuito a lui, ma a giudicare dalle immagini non ci sembra esserci alcun tocco.
I padroni di casa accusano il colpo e, nonostante la girandola di sostituzioni, l'inerzia del gioco ha preso la piega verso Garðabær tanto che sono i blu a sfiorare il 2-0 allo scadere. Lo Stjarnan dato per morto solo poche settimane fa resuscita e mette una seria ipoteca sulla qualificazione europea. Al contrario al Fjolnir potrebbe non bastare la vittoria con il Breidablik per centrare un traguardo storico.
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