L'ultimo nodo da sciogliere in questa emozionante Inkassodeildin era la seconda squadra che, con il Fjardabyggd, doveva scendere in 2.deild. L'epilogo è stato degno del miglior thriller che si conclude con l'imprevisto all'ultima pagina.
Quello che è successo in Italia farebbe storcere il naso, mentre qui si tratta di un miracolo sportivo di cui è difficile capire dove finiscano i meriti del Leiknir e inizi il suicidio dello Huginn. I biancorossi infatti dovevano recuperare una differenza reti di ben sette goal. Allo Huginn bastava un comodo pareggio per archiviare la pratica senza patemi.
Kristófer Páll Viðarsson in azione nell'ultima partita di campionato: con i suoi dieci goal è stato fra gli artefici della miracolosa salvezza del Leiknir Fáskrúðsfjörður (mbl.is)
Nelle partite, iniziate in contemporanea, lo Huginn era addirittura passato in vantaggio poco dopo il calcio d'inizio, ma il Selfoss riesce a ribaltare il risultato prima del rientro negli spogliatoi, mentre l'HK recupera per due volte il Leiknir. Ad inizio secondo tempo la musica cambia con il Selfoss che segna un altro goal ed il Leiknir che prende il largo.
Lo Huginn vacilla e crolla a 3' dalla fine: all'88 i biancorossi arrivano a -1 goal dall'impresa, al 90° trasformano il rigore che vale la stagione, al 91° il Selfoss cammina sulle ceneri dello Huginn e mette la parola fine sulla prima stagione in seconda serie della squadra di Seyðisfjörður.
Lo Huginn vacilla e crolla a 3' dalla fine: all'88 i biancorossi arrivano a -1 goal dall'impresa, al 90° trasformano il rigore che vale la stagione, al 91° il Selfoss cammina sulle ceneri dello Huginn e mette la parola fine sulla prima stagione in seconda serie della squadra di Seyðisfjörður.
Congratulazioni al Selfoss che ha onorato il campionato fino alla fine. Onore delle armi allo Huginn che, per le dimensioni e le disponibilità economiche della squadra, ha disputato una stagione fantastica in un campionato mai così equilibrato. L'anno scorso Grotta e Bi/Bolungarvik sono retrocessi con 15 e 10 punti, la stagione precedente il Tindastoll aveva ottenuto 4 punti (zero vittorie) e il KV Reykjavik 18. Nel 2013 il mitico Volsungur aveva battuto ogni record con 2 punti stagionali e una differenza reti di -70. Al penultimo posto era arrivato il KF Fjallabygd che, con 21 punti, aveva raggiunto il record di questa stagione così come l'Hottur di Egilsstadir la stagione precedente, retrocesso insieme all'IR Reykjavik che tornerà in Inkassodeildin proprio in questa stagione.
HK - Leiknir F. 2-7
Marcatori: 17° Kristófer Páll Viðarsson (Leiknir F.), 32° Hákon Ingi Jónsson (HK), 39° Valdimar Ingi Jónsson (Leiknir F.), 45° autogoal (HK), 49° Kifah Moussa Mourad (Leiknir F.), 52° Guðmundur Arnar Hjálmarsson (Leiknir F.), 65° Kristófer Páll Viðarsson (Leiknir F.), 88° Kristófer Páll Viðarsson (Leiknir F.), 90° Kristófer Páll Viðarsson su rigore (Leiknir F.)
Ammoniti: 4 per l'HK, 3 per il Leiknir F.
Espulsi: 95° Ágúst Freyr Hallsson (HK)
Spettatori: n.d.
Basta fare un giro sulle bacheche di società e dirigenti dei biancorossi per capire la gioia per questa impresa. La battaglia a distanza fra Davide (il Leiknir), Golia (un campionato semiprofessionistico quale l'Inkassodeildin in cui i biancorossi giocavano per la prima volta), ed un altro Davide (lo Huginn) ha visto sopravvivere la squadra di Fáskrúðsfjörður.
L'anno prossimo sarà l'unica rappresentante della Costa Est, avendo condannato alla retrocessione lo Huginn che ha sede a cinque fiordi di distanza. Peccato non aver visto questa tenacia durante il resto della stagione, si sarebbe patito decisamente meno.
Infine nota di merito per Kifah Moussa Mourad. Il ragazzo è del 2000, gioca ala destra, è già nel giro dell'U17 islandese e si è ritagliato un ruolo in squadra nel periodo più delicato della stagione. Oggi ha segnato il suo primo goal fra i professionisti. Ne sentiremo parlare.
Basta fare un giro sulle bacheche di società e dirigenti dei biancorossi per capire la gioia per questa impresa. La battaglia a distanza fra Davide (il Leiknir), Golia (un campionato semiprofessionistico quale l'Inkassodeildin in cui i biancorossi giocavano per la prima volta), ed un altro Davide (lo Huginn) ha visto sopravvivere la squadra di Fáskrúðsfjörður.
L'anno prossimo sarà l'unica rappresentante della Costa Est, avendo condannato alla retrocessione lo Huginn che ha sede a cinque fiordi di distanza. Peccato non aver visto questa tenacia durante il resto della stagione, si sarebbe patito decisamente meno.
Infine nota di merito per Kifah Moussa Mourad. Il ragazzo è del 2000, gioca ala destra, è già nel giro dell'U17 islandese e si è ritagliato un ruolo in squadra nel periodo più delicato della stagione. Oggi ha segnato il suo primo goal fra i professionisti. Ne sentiremo parlare.
Selfoss - Huginn 4-1
Marcatori: 7° Stefán Ómar Magnússon (Huginn), 25° e 34° Ingi Rafn Ingibergsson (Selfoss), 45°+2 e 90°+1 James Mack Mark (Huginn)
Ammoniti: 2 per il Selfoss, 2 per lo Huginn
Spettatori: 204
Lo Huginn saluta la seconda serie mangiandosi le mani. I gialloneri hanno incontrato parecchie difficoltà ad inizio stagione, risollevandosi subito dopo il giro di boa. La rincorsa si è interrotta sul più bello, nelle ultime partite quando è mancato l'affondo decisivo per chiudere il discorso salvezza.
Nel tennis si chiama "braccino" e per lo Huginn è stato qualcosa di molto simile, visto già lo scorso weekend quando è stato rivoltato come un calzino da un HK in pessima forma. In quell'occasione si è sprecato il primo match point.
Il secondo è stato sprecato oggi, contro un Selfoss senza particolari motivazioni, ma che non ha avuto problemi a mettere sotto una squadra scesa in campo solo nei primi dieci minuti.
Lo Huginn saluta la seconda serie mangiandosi le mani. I gialloneri hanno incontrato parecchie difficoltà ad inizio stagione, risollevandosi subito dopo il giro di boa. La rincorsa si è interrotta sul più bello, nelle ultime partite quando è mancato l'affondo decisivo per chiudere il discorso salvezza.
Nel tennis si chiama "braccino" e per lo Huginn è stato qualcosa di molto simile, visto già lo scorso weekend quando è stato rivoltato come un calzino da un HK in pessima forma. In quell'occasione si è sprecato il primo match point.
Il secondo è stato sprecato oggi, contro un Selfoss senza particolari motivazioni, ma che non ha avuto problemi a mettere sotto una squadra scesa in campo solo nei primi dieci minuti.
Þór - KA 0-3
Marcatori: 4° Almarr Ormarsson (KA), 11° Juraj Grizelj (KA), 86° Bjarki Þór Viðarsson (KA)
Ammoniti: 3 per il Thor, 4 per il KA
Spettatori: 603
Il KA vuole chiudere con la lode una stagione da 110 e ci riesce nel modo più bello. Si aggiudica il derby dell'ultima giornata (curiosamente, fu così anche lo scorso anno) facendo scomparire gli avversari dal campo e, se ce n'era ancora bisogno, affermando prepotentemente la propria supremazia cittadina.
La partita è già sul 2-0 dopo dieci minuti ma, come tutti i derby che si rispetti, regala emozioni per tutti i novanta minuti. Laddove manca il gioco, grinta e calcioni compensano, incentivati da un arbitraggio non all'altezza della sfida.
Il Thor chiude mestamente il proprio campionato, lontano dalla promozione e surclassato dai cugini. Akureyri saluta il derby, ma a gioire è solo la sponda gialloblu.
Grindavík - Fram 0-0
Marcatori: /
Ammoniti: 2 per il Grindavik, 3 per il Fram
Spettatori: 230
Nonostante lo 0-0 la partita è stata frizzante con numerose occasioni da ambo le parti. Il Grindavik è sicuro del secondo posto e non ha altro da giocarsi, il Fram invece può ambire alla parte destra della classifica e sono proprio gli azzurri a partire all'arrembaggio.
La squadra di Reykjavik schiera tanti giovani e seconde linee, ma conferma il buono stato di salute visto nelle ultime partite. Il Grindavik subisce per buona parte del primo tempo, ma quando a cavallo dei due tempo schiaccia sull'acceleratore, dà l'impressione di poter far suo il match in qualsiasi momento ed è Stefano Layeni a tenere a galla i suoi compagni.
A fine gara inizia la festa gialloblu. Il Fram si gode il sesto posto finale che, viste le ultime stagioni, è un'inversione di tendenza. Evitando le rivoluzioni che hanno contraddistinto le recenti campagne acquisti del Fram e le polemiche croniche che hanno avvolto lo spogliatoio di questa nobile decaduta, si può ripartire da qui per tornare nella massima serie.
Nonostante lo 0-0 la partita è stata frizzante con numerose occasioni da ambo le parti. Il Grindavik è sicuro del secondo posto e non ha altro da giocarsi, il Fram invece può ambire alla parte destra della classifica e sono proprio gli azzurri a partire all'arrembaggio.
La squadra di Reykjavik schiera tanti giovani e seconde linee, ma conferma il buono stato di salute visto nelle ultime partite. Il Grindavik subisce per buona parte del primo tempo, ma quando a cavallo dei due tempo schiaccia sull'acceleratore, dà l'impressione di poter far suo il match in qualsiasi momento ed è Stefano Layeni a tenere a galla i suoi compagni.
A fine gara inizia la festa gialloblu. Il Fram si gode il sesto posto finale che, viste le ultime stagioni, è un'inversione di tendenza. Evitando le rivoluzioni che hanno contraddistinto le recenti campagne acquisti del Fram e le polemiche croniche che hanno avvolto lo spogliatoio di questa nobile decaduta, si può ripartire da qui per tornare nella massima serie.
Leiknir R. - Keflavík 0-0
Marcatori: /
Ammoniti: 3 per il Leiknir, 2 per il Keflavik
Spettatori: n.d.
Altra partita divertente conclusa a reti inviolate, compromessa dall'arbitro che nega due rigori evidenti ai padroni di casa. In campo si vede il motivo principale per cui queste due squadre, candidate alla promozione, sono rimaste così lontano dalla vetta: l'attacco.
Con 21 goal fatti, il Leiknir ha il peggior attacco della serie dopo lo Huginn. Il Keflavik ha centrato il terzo posto grazie alla sua difesa granitica, ma i 31 goal fatti valgono il quarto peggior attacco. Così si fa poca strada.
A fine partita i migliori sono i due portieri. Segnaliamo un altro ragazzo interessante del 2000 che in questa parte finale della stagione ha iniziato a ritagliarsi uno spazio in prima fila: Sævar Atli Magnússon, terzino destro, che aveva già esordito in massima serie la scorsa stagione proprio contro il Keflavik.
Altra partita divertente conclusa a reti inviolate, compromessa dall'arbitro che nega due rigori evidenti ai padroni di casa. In campo si vede il motivo principale per cui queste due squadre, candidate alla promozione, sono rimaste così lontano dalla vetta: l'attacco.
Con 21 goal fatti, il Leiknir ha il peggior attacco della serie dopo lo Huginn. Il Keflavik ha centrato il terzo posto grazie alla sua difesa granitica, ma i 31 goal fatti valgono il quarto peggior attacco. Così si fa poca strada.
A fine partita i migliori sono i due portieri. Segnaliamo un altro ragazzo interessante del 2000 che in questa parte finale della stagione ha iniziato a ritagliarsi uno spazio in prima fila: Sævar Atli Magnússon, terzino destro, che aveva già esordito in massima serie la scorsa stagione proprio contro il Keflavik.
Fjarðabyggð - Haukar 1-2
Marcatori: 10° Víkingur Pálmason su rigore (Fjardabyggd), 22° Elton Renato Livramento Barros (Haukar), 83° autogoal (Haukar)
Ammoniti: 4 per il Fjardabyggd, 1 per l'Haukar
Espulsi: 93° Aron Gauti Magnússon per doppia ammonizione (Fjardabyggd)
Spettatori: 30
Il Fjardabyggd saluta la seconda serie con una sconfitta, maturata nell'ennesima partita dove passa in vantaggio e viene rimontato. L'Haukar alla fine vince e centra un quinto posto in classifica difficilmente pronosticabile ad inizio stagione.
Il motivo d'interesse di questa partita è l'età media molto bassa dei giocatori in campo. Sugli spalti (semivuoti) erano segnalati osservatori di squadre di prima serie per il talentuoso terzino Aran Nganpanya, islandese d'origine vietnamita e autore di un'ottima stagione.
Alla fine la sua partita non sarà un granché ed è probabile che sui taccuini sia finito il sedicenne Dagur Dan Þórhallsson: sesta partita di campionato, quarta da titolare. Abbiamo scoperto che è figlio d'arte: suo papà è Þórhallur Dan Jóhannsson, due presenze in nazionale, una vita passata nel Fylkir, con un passaggio nel KR e chiusura di carriera nell'Haukar dove è attualmente dirigente.
Il Fjardabyggd saluta la seconda serie con una sconfitta, maturata nell'ennesima partita dove passa in vantaggio e viene rimontato. L'Haukar alla fine vince e centra un quinto posto in classifica difficilmente pronosticabile ad inizio stagione.
Il motivo d'interesse di questa partita è l'età media molto bassa dei giocatori in campo. Sugli spalti (semivuoti) erano segnalati osservatori di squadre di prima serie per il talentuoso terzino Aran Nganpanya, islandese d'origine vietnamita e autore di un'ottima stagione.
Alla fine la sua partita non sarà un granché ed è probabile che sui taccuini sia finito il sedicenne Dagur Dan Þórhallsson: sesta partita di campionato, quarta da titolare. Abbiamo scoperto che è figlio d'arte: suo papà è Þórhallur Dan Jóhannsson, due presenze in nazionale, una vita passata nel Fylkir, con un passaggio nel KR e chiusura di carriera nell'Haukar dove è attualmente dirigente.
Complimenti al Leiknir Fáskrúðsfjörður che si salva al termine di una stagione soffertissima, ma bravissimi a crederci fino alla fine. Certo il come è arrivata l'impresa è davvero incredibile e abbastanza strano visto l'enorme differenza reti recuperata proprio all'ultima giornata, e se si pensa che all'intervallo la sfida tra Hk e leiknir era 2-2 e nel secondo tempo invece il parziale è stato di 0-5... comunque l'Huginn non può certo recriminare o prendersela troppo visto era padrone del proprio destino e con un punto era salvo(ma pure perdendo con meno gol ieri e sopratutto settimana scorsa in casa).
RispondiEliminaUn peccato siano retrocesse 2 squadre su 3 della costa est, l'idea che uniscano le forze assieme per creare un unica squadra forte non sarebbe malvagia ma capisco le varie rivalità cittadine locali(e il calcio è anche bello per questo sopratutto).
Si sa se ci sono fusioni tra qualche squadra islandese(anche di categorie minori) in vista del prossimo anno?
Le 2 neopromosse in massima serie invece hanno strameritato la promozione, sia il Grindavik che il Ka tutto l'anno sono state in quella zona. Mi auguro facciano entrambe bene nella massima serie il prossimo anno! Ps, complimenti per il blog come sempre
Diciamo pure che quello che è successo, in Italia avrebbe portato ad una cinquantina di indagati :)))))
RispondiEliminaComunque ha ragione Manuel quando dice che lo Huginn può solo prendersela con se stesso per come ha gestito le ultime due partite. Hanno gettato al vento l'ottimo ritorno che stavano disputando.
Una fusione fra squadre della costa est sarebbe una bella idea per rilanciare il calcio in questa zona dell'Islanda che è quella meno rappresentata. Se non sbaglio, nell'intervista al presidente del Leiknir F. aveva detto che a livello giovanile esistono già delle squadre uniche fra le società del posto. Vero che ci sono anche i fiordi dell'ovest poco rappresentati, ma lì abitano ancora meno persone. Peccato per il Vestri che non è riuscito a salire dalla 2.deild.
Alan
Sicuramente il campanilismo è una motivazione forte che impedisce collaborazioni più strutturate, ma è un peccato non provare a dare visibilità alla Costa Est.
RispondiEliminaL'Austurland è la regione meno popolata dell'Islanda e con l'economia meno dinamica. Il calcio in queste zone non muove grandi numeri, ma tutto fa.
Le fusioni di solito si scoprono con l'inizio del nuovo campionato, non è raro che in 4.deild appaiano anche nuove società.
Se può interessarti, il KF che è retrocesso dalla 2.deild è nato dalle ceneri del KS/Leifur che ha giocato alcune stagioni in massima serie negli anni novanta e ha centrato anche una finale di Coppa d'Islanda. In quel caso la fusione non ha portato tanto bene!
Fabio