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mercoledì 28 settembre 2016

Effodeildin, 24ª giornata - È una guerra infinita: il KÍ pareggia e il Víkingur torna a -2! L'AB fa l'impresa nel far west di Tórshavn

Una battaglia, quando è ripetuta più volte, può dar luogo a una guerra. E quella tra KÍ Klaksvík e Víkingur Gøta è ormai una guerra senza esclusione di colpi e di sorprese. E se sembrava che i giochi fossero praticamente chiusi dopo la vittoria degli azzurri nello scontro diretto, un altro mezzo passo falso riapre completamente la questione a soli 270 minuti dalla fine! Il finale di stagione faroese, però, riesce ad emozionare ancora anche in coda, dove all'AB Argir probabilmente non basterà l'impresa di Tórshavn per trovare la salvezza.

Esce quasi definitivamente dai giochi l'NSÍ Runavík: la sconfitta nello scontro diretto col Víkingur Gøta costa il -5 dalla vetta, e senza passi falsi delle rivali è ormai inutile sperare in qualcosa in più del terzo posto

KÍ Klaksvík - B36 Tórshavn 2-2 (vedi highlights)
Marcatori: 15° Jóannes Bjartalíð (KÍ), 17° Sebastian Pingel (B36), 32° aut. Tórður Thomsen (KÍ), 87° Odmar Færø (B36)
Ammonizioni: 22° Lukasz Cieslewicz (B36), 35° Ahmed Mujdragic (KÍ), 47° Semir Hadzibulic (KÍ), 66° Jonas Rasmussen (KÍ), 68° Gestur Dam (B36)
Spettatori: 1500
 
Sfide incrociate tra le prime quattro in classifica e combinazioni di risultati che possono avvicinare i tanto attesi verdetti. Il pubblico di fede azzurra, esaltato dalla vittoria last minute contro il Víkingur Gøta, accorre in massa per spingere i suoi beniamini alla conquista degli ultimi faticosi punti che mancano per il titolo: allo stadio accorre un terzo della cittadinanza di Klaksvík! E la squadra di casa, dopo un primo breve periodo di studio, ricambia con un gol: cross millimetrico di Hjalgrím Elttør dalla sinistra per il solito Jóannes Bjartalíð, arrivato ormai all'ottima cifra di 22 reti in 29 partite (record personale per lui). La gioia, però, dura pochissimo: passano meno di centoventi secondi e Róaldur Jakobsen si guadagna una punizione che batte lui stesso trovando il palo, ma Sebastian Pingel è più veloce di tutti e insacca immediatamente il gol del pari. L'equilibrio ritrovato dura però poco a sua volta, e a spezzarlo è un gol rocambolesco: ancora Bjartalíð è bravo a recuperare una palla destinata a spegnersi, ma il suo salvataggio diventa un tiro a sorpresa che Tórður Thomsen riesce a deviare solo nella sua porta: in un primo momento viene assegnata la doppietta al numero 8 degli azzurri, ma poi la FSF corregge il referto arbitrale e assegna l'autogol al portiere bianconero. Nella ripresa, i bianconeri vengono lentamente allo scoperto fino a schiacciare gli avversari nella loro metà campo: il premio al loro sforzo, però, arriva soltanto all'87° col colpo di testa vincente di Odmar Færø, che fissa il risultato sul 2-2. Per la squadra di casa non è solo un mezzo passo falso, ma un vero e proprio suicidio nonostante lo scontro diretto tra le sue inseguitrici: dimezzato di nuovo il vantaggio di quattro punti, nelle prossime partite è vietato sbagliare. Contro i fanalini di coda AB Argir e B68 Toftir  non si ammetteranno passi falsi, soprattutto in vista della trasferta conclusiva sull'insidiosissimo campo di Fuglafjørður. Pochi calcoli da fare invece per il B36: gli ultimi due punti per assicurarsi il quarto posto (e relativa qualificazione ai preliminari di Europa League) dovrebbero arrivare dagli scontri complicati contro NSÍ Runavík, Víkingur Gøta e TB Tvøroyri.


Víkingur GøtaNSÍ Runavík 2-0 (vedi highlights)
Marcatori: 29° Andreas Olsen, 61° Hans Pauli Samuelsen
Ammonizioni: 22° Per Langgaard (NSÍ), 40° Betuel Hansen (NSÍ), 60° Jens Joensen (KÍ), 63° Sølvi Vatnhamar (VG), 68° Hans Jørgen Djurhuus (VG), 90+1° Andreas Olsen (VG)
Spettatori: N/D
 
Da questa sfida uscirà, probabilmente, l'ultima rivale del KÍ, la squadra che proverà fino alla fine ad ostacolare gli azzurri. I padroni di casa partono col vantaggio degli scontri diretti e della differenza reti, oltre ad avere la consapevolezza di essere stati loro gli unici a saper reggere effettivamente il passo della capolista. Tuttavia, quando si arriva a pari punti a questo punto della stagione, i calcoli e le considerazioni non contano: serve vincere. E forse è proprio questa necessità di fare punti che blocca le squadre per la prima mezz'ora di gioco, al termine della quale un colpo di testa di Andreas Olsen spezza l'equilibrio in favore dei nerazzurri, che nella ripresa cercano poi di gestire il risultato. Ciò che ne esce fuori, però, è un quarto d'ora di totale apnea, nel quale gli avversari si guadagnano diversi calci piazzati, con i quali sfiorano in più di una circostanza il gol. La rete comunque arriva al 61°, ma a realizzarla è Hans Pauli Samuelsen che da calcio di punizione scheggia la parte bassa della traversa, la quale fa rimbalzare la palla oltre la linea di porta. Sul 2-0, l'NSÍ praticamente si arrende, regalando una vittoria al Víkingur che vale doppio: il pareggio in extremis del B36 porta i nerazzurri a solo due punti di distanza dal KÍ, con la grande opportunità di tentare ancora un sorpasso, nella speranza di un passo falso dell'attuale capolista. Contro TB, B36 e AB c'è la possibilità di fare nove punti, ma c'è bisogno di massima concentrazione e anche di un pizzico di fortuna: il KÍ è ormai evidentemente sotto pressione, potrebbe ancora sbagliare (ma sarà difficile). Poco da dire invece sull'NSÍ, che fallisce il sorpasso ma resta ad un rassicurante +6 sul quarto posto: la medaglia di bronzo dovrebbe essere ormai sua.


HB Tórshavn - AB Argir 1-2 (vedi highlights)
Marcatori: 67° Øssur Dalbúð (HB), 78° Patrik Johannesen (AB), 88° Dion Splidt (AB)
Ammonizioni: 53° Bartal Wardum (HB), 64° Bárður Olsen (AB), 66° Sørin Samuelsen (AB), 90+1° Bjarni Skála (AB), 90+2° Jóhan Davidsen (HB)
Espulsioni: 90+3° Rókur Jespersen (per gioco violento, HB), Ári Jónsson (dalla panchina, HB)
Spettatori: 200
 
Se non fossimo ormai completamente assorbiti dalla lotta per il titolo, la copertina se la sarebbe sicuramente presa la partita clamorosa del Gundadalur, dove va in scena uno spettacolo con pochissimi precedenti nella storia calcistica dell'arcipelago. In verità nel primo tempo non succede assolutamente niente, con pochissime occasioni da una parte e dall'altra. A giocare meglio, però, è la squadra ospite, spinta dalla necessità di fare punti necessari per la salvezza. Il match si anima soltanto dal 67° minuto, quando Øssur Dalbúð colpisce di prima un cross dalla destra di Jógvan Rói Davidsen. Il vantaggio rossonero scuote l'AB, che con una sconfitta sarebbe matematicamente retrocesso. La reazione furente sfocia nel meritatissimo gol del pari, propiziato dalla punizione di Jónas Stenberg che Patrik Johannesen corregge di testa in rete, aiutato dal palo. Mancano dodici minuti più recupero alla fine, ma nel frattempo lo Skála sta passeggiando sul B68, per cui è necessaria una vittoria per sperare ancora nella salvezza. Il gioco inizia allora a farsi durissimo, l'arbitro è costretto a fischiare più volte e la tensione esplode all'88°, quando Dion Splidt completa la rimonta e metta la firma su un'impresa colossale: seconda vittoria nella Tórshavn rossonera per l'AB, dopo l'unico precedente del 2014 (all'epoca finì sempre 1-2). Nel finale, c'è tempo solo per la figuraccia, indegna per una squadra di prestigio come quella di Jan Christian Dam: al terzo minuto di recupero Rókur Jespersen interviene a gamba altissima su Splidt, colpendolo tra spalla e collo e costringendo l'arbitro ad un inevitabile cartellino rosso. Al triplice fischio esplodono le ingiustificate proteste della panchina rossonera, e l'arbitro è addirittura costretto a espellere Ári Jónsson a partita finita. All'AB la vittoria probabilmente non servirà perché la salvezza dista ancora sette punti e il calendario impone tre sfide proibitive contro le prime tre della classifica, ma è l'HB che perde la dignità oltre che i punti: con l'ultimo posto europeo ormai distante sette punti, c'è il rischio concreto di un sorpasso finale dell'ÍF Fuglafjørður. Le due espulsioni, poi, sono la ciliegina sulla torta per una squadra che ormai è vittima di una crisi dalla difficile risoluzione, ma questo brutto episodio chiude virtualmente in anticipo la stagione del team di Dam. Per il voto alla stagione non sono necessarie le ultime tre partite: è un'insufficienza gravissima.


Skála - B68 Toftir 5-1
Marcatori: 11°,83° Ólavur Mikkelsen (S), 13° Edvin Jacobsen (S), 39°,49° Rasmus Andersson (S), 45° Damir Ibric Yüksel (B68)
Ammonizioni: 18° Kristian Anton Andreassen (B68), 19° Teitur Joensen (S), 24° Ólavur Mikkelsen (S)
Spettatori: 210
 
Lo Skála ha l'occasione ghiotta di archiviare la pratica salvezza contro il B68 già retrocesso. In attesa di buone notizie dalla capitale, la squadra in maglia arancione si scatena e già nel primo tempo chiude la questione con un netto 3-1. Nella ripresa la squadra di casa arrotonda il risultato con le doppiette di Mikkelsen e Andersson, andando a vincere con un 5-1 che probabilmente toglie le ultime speranze all'AB. Contro ÍF Fuglafjørður, TB Tvøroyri e HB dovrebbero arrivare gli ultimi due punti necessari, ma basta anche un solo pareggio su tre partite per l'AB e la salvezza sarà cosa fatta.


TB Tvøroyri - ÍF Fuglafjørður 3-2 (vedi highlights)
Marcatori: 6° Salmundur Bech (TB), 34° Albert Adu (TB), 75° Karl Løkin (ÍF), 78° Jan Ellingsgaard (ÍF), 90+1° Poul Ingason (TB)
Ammonizioni: -
Spettatori: N/D
 
C'è poco in palio tra TB e ÍF, e la gara diventa divertente. Entrambe le squadre hanno praticamente raggiunto la salvezza, anche se al TB manca ancora la certezza matematica. I bianconeri cercano quindi da subito di segnare e mettere in cassaforte la vittoria della sicurezza. Il gol del vantaggio arriva dopo soli sei minuti e nasce tutto dall'intesa tra Albert Adu (sempre più protagonista nella sua squadra) e Salmundur Bech, che concretizza la prima opportunità del match. Poco dopo la mezz'ora di gioco è proprio il giocatore conn origini africane che chiude la questione, siglando il 2-0 di testa. I biancorossi sono praticamente assenti dal campo, ma dal 75° all'80° hanno una fiammata di cinque minuti che con i gol di Løkin e Ellingsgaard gli permette di agguantare un insperato pareggio (favorito dagli errori difensivi piuttosto grossolani dei loro avversari). Quando ormai il 2-2 sembra cosa fatta, da un rinvio del portiere nasce l'incredibile azione del TB che si chiude con un gol di Poul Ingason, che mette il timbro definitivo sulla salvezza dei padroni di casa.

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