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domenica 18 settembre 2016

Pepsideild, 19° giornata - Vincono le tre in testa, perdono le tre in coda

La diciannovesima giornata si chiude con un "tutto come previsto" e non regala grandi scossoni. Il risultato più interessante della giornata è il roboante 3-0 con cui il Breidablik si sbarazza di un Valur in ottima forma e si prenota per il titolo di vicecampione. A contenderglielo resta il Fjolnir con cui si affronterà all'ultima giornata. Già raggiunto il record di punti, ai gialloblu manca poco per ottenere il miglior piazzamento della propria storia (attualmente è il sesto posto della scorsa stagione) e soprattutto un'incredibile qualificazione alle coppe europee.

Sveinn Aron Guðjohnsen, con papà Eidur, ha disputato la sua prima partita da titolare in massima serie ed è stato al centro di un curioso siparietto a fine partita (visir.is)

Poco dietro torna alla vittoria lo Stjarnan dopo un mese di astinenza, mentre il KR vince ad Akranes scavalcando in classifica proprio i gialloneri. Per le due titolate compagini però rischiano di essere vittorie di Pirro: davanti corrono e l'Europa si allontana sempre più.

In coda perdono tutte le ultime tre. Guadagna un punto il Vikingur Olafsvik che non serve a garantire tranquillità, ma ottenuto con metà della squadra titolare, falcidiata dopo la raffica di espulsioni dell'ultimo mach con il Fylkir. A distanza di una settimana le polemiche sono lungi dallo scemare.

Marcatori: 18° Ragnar Bragi Sveinsson (Fylkir), 23° Kassim Doumbia (FH), 45°+1 Albert Brynjar Ingason (Fylkir), 59°  Kristján Flóki Finnbogason (FH), 73° Davíð Þór Viðarsson (FH)
Ammoniti: 1 per il Fylkir, 2 per l'FH
Espulsi: 92° Ásgeir Börkur Ásgeirsson per fallo da ultimo uomo (Fylkir)
Spettatori: 608

Il Fylkir disputa una gara generosa, approfittando di un FH che nel primo tempo dorme già sugli allori. A tenere a galla i campioni in carica ci pensa un Doumbia in gran forma e soprattutto Bodvar Böðvarsson. Il fratello del più celebre Jón Daði attacca e difende per 90' e sta chiudendo alla grande una stagione disputata ad ottimi livelli. Non ci stupiremmo di veder partire anche lui a breve verso campionati più blasonati.

Nel secondo tempo da segnalare il risveglio di Kristján Flóki Finnbogason e l'espulsione nel recupero di Asgeirsson per aver intercettato di mano una palla destinata in rete. Il rigore concesso viene però sparato alle stelle da Emil Palsson.

Il prossimo turno sarà cruciale per tutte e due le squadre. Con una vittoria contro il Valur, l'FH si laurea campione. Il Fylkir affronta il Vikingur Reykjavik per continuare a sperare nella salvezza. 

Marcatori: 61° Morten Beck Andersen (KR)
Ammoniti: 1 per l'IA, 1 per il KR
Spettatori: 812

Il KR disputa una buona partita, l'IA spinge poco e arriva di rado a impensierire Magnusson. Non è un match dei ritmi folli, tutte e due le squadre hanno più poco da chiedere alla loro stagione. L'IA ne approfitta per dare spazio ai prodotti della propria primavera come nelle ultime partite.

Il KR ha il merito di crederci un po' di più e la fortuna di avere un Finnur Orri Margeirsson a centrocampo in forma smagliante. Dai piedi del venticinquenne mediano, tornato ad inizio stagione dopo una parentesi al Lillestrom, sono partite tutte le azioni più interessanti dei bianconeri. Fra le fila degli ospiti segnaliamo nei minuti finali l'ingresso in campo di Guðmundur Andri Tryggvason, leva 99, alla sua quarta presenza stagionale. E' un altro figlio d'arte, suo papà è il mitico Tryggvi Guðmundsson.

Marcatori: 3° Kenan Turudija (Olafsvik), 29° Alex Freyr Hilmarsson (Reykjavik)
Ammoniti: 1 per l'Olafsvik, 1 per il Reykjavik
Spettatori: n.d.

La partita fra i due Vikingur finisce in pari dopo una bella sfida in cui i padroni di casa vincono ai punti il primo tempo e gli ospiti il secondo. Il pareggio non contenta nessuno: a conti fatti al Vikingur Reykjavik manca ancora un punto per la matematica salvezza. Per i ragazzi di Olafsvik invece il punto guadagnato non consente ancora di dormire sonni tranquilli, ma la situazione di rosa falcidiata con cui è stato conquistato sa di impresa.

E' la partita degli attaccanti spuntati. Da una parte non fa più notizia l'astinenza dal goal di Hrvoje Tokic. Dall'altra segnaliamo un impalpabile Viktor Jonsson. Il bomber della scorsa 1.deild (per lui più di un goal a partita di media) ha collezionato 17 presenza ed un solo goal. Le buone notizia arrivano dalla panchina: per i rossoneri all'86° è entrato Viktor Örlygur Andrason, leva 2000, difensore di belle speranze.

Marcatori: 25° Ingimundur Níels Óskarsson (Fjolnir), 73° Þórir Guðjónsson (Fjolnir)
Ammoniti: 1 per il Fjolnir, 2 per il Throttur
Espulsi: 44° Aron Þórður Albertsson per fallo da ultimo uomo (Throttur)
Spettatori: n.d.

Pochi se ne stanno accorgendo, ma i gialloblu rischiano seriamente di essere la prima squadra di Reykjavik alla fine del campionato. E' una delle squadre più giovani dell'attuale campionato, essendo stata fondata nel 1988. I dirigenti hanno saputo costruire delle ottime giovanili e una squadra competitiva dove non hanno pesato le partenze eccellenti alla fine dello scorso campionato.

La partita è senza storia e c'è da stupirsi che sia finita solo 2-0. I tiri in porta sono 31-2 per i padroni di casa, gli angoli 13 a 0. Inoltre i biancorossi hanno dovuto giocare mezza partita in dieci per l'espulsione di Albertsson, autore di un brutto fallo su di un avversario lanciato a rete.

Dei biancorossi, che già dalla prossima partita potrebbero essere in 1.deild, si salva solo il portiere Arnar Darri Pétursson: giornata di grazia per lui che evita un passivo decisamente pesante.

Marcatori: 37° Árni Vilhjálmsson (Breidablik),52° Gísli Eyjólfsson (Breidablik), 66° Árni Vilhjálmsson (Breidablik)
Ammoniti: 2 per il Valur, 3 per il Breidablik
Espulsi: 45° Rasmus Steenberg Christiansen (Valur)
Spettatori: 950

Il posticipo serale è uno spareggio per il secondo posto. Vincono i biancoverdi con pieno merito, superiori in tutti i reparti e con un Árni Vilhjálmsson in forma stratosferica.

In casa Valur ci si aggrappa alla polemica per l'espulsione di Christiansen a fine primo tempo quando il punteggio era ancora sullo 0-1, ma la decisione dell'arbitro sembra ineccepibile. Le polemiche in casa Valur non si fermano qui, ma sono del tutto interne. Sveinn Aron Guðjohnsen, figlio di Eidur, gioca la sua prima partita da titolare in massima serie. A fine partita è atteso da tutti i giornalisti in sala stampa, ma coach Ólafur Davíð Jóhannesson gli intima di restare negli spogliatoi fra lo stupore di dirigenti e giornalisti. Per la cronaca, nel primo tempo con la partita ancora aperta, Sveinn Aron è stato autore di un paio di iniziative interessanti.

ÍBV - Stjarnan 1-2
Marcatori: 19° Guðjón Baldvinsson (Stjarnan), 61° Aron Bjarnason (IBV), 72° Guðjón Baldvinsson (Stjarnan)
Ammoniti: 4 per l'IBV, 1 per lo Stjarnan
Spettatori: 403

Alle Vestmannaeyjar piove (e tira vento) sul bagnato. La partita viene rinviata di un giorno per le difficili condizioni meteo. L'IBV disputa una buona partita andando sotto, riuscendo a rimontare, fallendo il clamoroso goal del vantaggio e soccombendo poco dopo per autogoal.

E' Aron Bjarnason la croce e delizia dei padroni di casa: è lui che crea le occasioni migliori, segna da calcio d'angolo diretto (aiutato dal vento) e fallisce il goal a porta vuota. In porta buona prova di Halldór Páll Geirsson, ventiduenne, alla seconda partita in massima serie: la stagione scorsa giocava in 3.deild con il KFS.

Lo Stjarnan non vince da più di un mese e scende in campo con un atteggiamento prudente. A fine gara riesce a capitalizzare al meglio le occasioni avute con un gran Guðjón Baldvinsson, abile a mettere a ferro e fuoco la difesa avversaria. Nel suo secondo goal è palese la deviazione di Avni Pepa che mette fuori causa il proprio portiere.

Per lo Stjarnan l'Europa dista 4 punti su 9 a disposizione, sarà molto complicato. Per l'IBV ogni partita che resta è una finale e la prossima è in casa della squadra attualmente più in forma: il Breidablik.

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