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sabato 17 settembre 2016

Effodeildin, 22ª giornata - Il KÍ cade a Runavík, adesso il Víkingur può tentare il clamoroso sorpasso!

Iniziano a nascondersi sotto una filtra coltre di nubi le Fær Øer, dove l'autunno è sempre più precoce che altrove. Non c'è ancora la neve sui campi, ma il tempo inizia a volgere davvero al brutto da queste parti, e come ogni anno si potrebbe chiudere il campionato col cattivo tempo. Un tempo cattivo, però, è anche quello che sta vivendo il KÍ Klaksvík, che dopo aver dominato un'intera stagione inizia a tirare i remi in barca mentre gli inseguitori preparano l'assalto finale. La caduta degli azzurri in casa dell'NSÍ, infatti, rianima gli avversari non solo dal punto di vista matematico, ma anche e soprattutto dal punto di vista mentale: a cinque giornate dal termine, con un margine di distanza minimo, il sorpasso è più che possibile! E alla prossima giornata c'è uno scontro diretto da brividi...

Ormai è il grande scontro di questa stagione che volge al termine: il KÍ perde 2-0 in casa dell'NSÍ, ma tutti attendono con ansia lo scontro col Víkingur che può valere il titolo prima ancora del verdetto matematico. Nordlysid.fo propone un'interessante analisi delle due squadre per capire chi arriva da favorito allo scontro finale e all'ultimo sprint: ve la proponiamo nel link

NSÍ Runavík - KÍ Klaksvík 2-0 (vedi sintesi)
Marcatori: 48° Per Langgaard, 64° Árni Frederiksberg
Ammonizioni: 4° Jákup Andreasen (KÍ), 20° Betuel Hansen (NSÍ), 25° Sørmundur Kalsø (KÍ), 71° Jann Martin Mortensen (NSÍ)
Spettatori: 600 

Ovviamente partiamo dalla partita più importante della giornata: il KÍ ha il primo match-point per lo scudetto, o almeno per escludere definitivamente una delle pretendenti. La banda di Anders Gerber, infatti, è uno di quegli avversari che non muore mai e che bisogna uccidere subito. La possibilità la ha dopo nemmeno dieci minuti Páll Klettskarð, che a zero metri dalla linea colpisce di testa mandando incredibilmente la palla oltre la traversa. Si tratta solo del primo squillo di quella che è anche una sfida faccia a faccia tra i tre grandi bomber del 2016 faroese: Klæmint Olsen per i gialloneri, Jóannes Bjartalíð e Klettskarð per gli azzurri, rispettivamente primo, secondo e terzo sul podio dei goleador. Una battaglia aspra che però si gioca solo a parole, perché nel primo tempo le difese sono così precise che lo spettacolo viene completamente annullato. Bisogna aspettare la ripresa per far saltare il banco, quando il tiro sbilenco dai limiti dell'area di Per Langgaard premia più del necessario il cross sbagliato dalla fascia destra di Tobias Olesen. Siamo al 48°, e i gialloneri si portano a -4 dal vertice occupato proprio dai loro avversari. L'NSÍ a questo punto si carica a mille, e qualsiasi cosa tocchino i suoi giocatori diventa oro, come quando al 64° Árni Frederiksberg scopre l'arte del dribbling e, partendo ancora dalla destra, ridicolizza Dávid Langgaard (da non confondere col Per giallonere) per poi concludere con un magnifico tiro a giro che vale il raddoppio. Per gli ospiti, è il disastro: con circa mezz'ora ancora da giocare, non c'è nemmeno un segno di reazione. E al triplice fischio esplode la gioia dei tifosi di casa: l'NSÍ dista solo quattro punti dal primo posto con gli scontri diretti a favore. L'impresa è possibile!

 
HB Tórshavn - Víkingur Gøta 0-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 60° Filip Djordjevic
Ammonizioni: 18° Jóhan Davidsen (HB), 29°Hanus Jacobsen (VG), 75° Ari Olsen (HB), 78° Teit Jacobsen (HB)
Spettatori: 400

Altro campo, altro big match: a Tórshavn il Víkingur Gøta affronta l'HB in una gara insidiosissima che può compromettere l'inseguimento nerazzurro al primo posto. Il ritmo della partita è altissimo fin dai primi minuti, quando Teitur Gestsson deve superarsi due volte per impedire il vantaggio degli ospiti. Al 25° arriva la replica dei padroni di casa con un'azione che si sviluppa da un calcio d'angolo: dalla marea di tocchi in area esce vincitore Túri Géza Tamas, che blocca sulla linea la palla dell'1-0 per l'HB. Tempo tre minuti e Andreas Lava Olsen va di nuovo a bussare alla porta di Gestsson, che però chiude ancora la saracinesca. La parità resiste fino al 60°, quando un'azione clamorosa regala il vantaggio al Víkingur: cross di Olsen che Hanus Jacobsen tiene miracolosamente in campo facendo arrivare la palla a Vatnhamar che trova il palo; la palla attraversa tutta la linea di porta fino a colpire l'altro palo, per poi essere definitivamente insaccata da Djordjevic. L'HB però non ci sta e reagisce furiosamente nel tentativo di rovinare la giornata nerazzurra: l'ultimo brivido corre all'88°, quando Teit Jacobsen di testa dal dischetto manda la palla a lato. Ma è l'ultima schermaglia: al 90° l'HB sprofonda in un mare di vergogna, lontanissimo da qualsiasi posizione europea, mentre il Víkingur Gøta festeggia una vittoria che ha un valore doppio: tre punti quando il KÍ perde, con lo scontro diretto da giocarsi alla prossima giornata che può valere il sorpasso al fotofinish!

TB Tvøroyri  - B68 Toftir 4-1 (vedi sintesi)Marcatori: 1Evrard Blé (B68), 47° e 60° Albert Adu (TB), 49° Teitur Justinussen (TB), 66° Kofi Appiah (TB) 
Ammonizioni: 32° Kofi Appiah (TB)
Spettatori: N/D

Passiamo ora all'altro fronte caldo, quello della zona retrocessione. Una questione, a dire il vero, aperta più per la matematica che per altro, perché ormai il verdetto sembra essere ormai cosa fatta. Il TB è a caccia degli ultimi punti necessari ad archiviare la pratica salvezza, e il B68 fanalino di coda sembra davvero l'avversario ideale. Sembra, ma non è: dopo soli dieci minuti, al primo (e unico) affondo della sua partita, il B68 guadagna un calcio d'angolo, dal quale nasce l'azione che mette Evrard Blé nella condizione di segnare il più facile dei gol. Palla rasoterra, porta mal difesa dal portiere e a pochi passi dalla linea è facile metterla dentro. L'inaspettato vantaggio degli uomini in maglia rossa scombussola notevolmente i piani dei bianconeri, incapaci per tutto il primo tempo di abbozzare una reazione degna di tale nome. Il pari arriva solo nella ripresa ed è più che altro un episodio fortuito, quasi come quelli che si vedono in una partita di scapoli contro ammogliati: Albert Adu tocca a malapena la palla dopo che questa è passata sotto le mani del portiere che non riesce a bloccare un assist lentissimo servito da un giocatore che stava cadendo. Il TB, però, si riscatta col secondo gol, arrivato due minuti dopo ad opera di Teitur Justinussen, ma opera principale ancora di Adu che serve un pregevole assist di tacco. Trovato il vantaggio, la squadra bianconera gioca con enorme tranquillità mentre i suoi avversari si sciolgono come neve al sole: al 60° arriva la doppietta di Adu (man of the match), mentre sei minuti più tardi Kofi Appiah fissa il punteggio sul 4-1. Per il TB è la vittoria che vale il +11 sulla zona retrocessione: a cinque giornate dalla fine, è praticamente impossibile per lui retrocedere. Discorso diametralmente opposto per il B68, che col suo -10 dallo Skála (la prima delle salve) sta per concludere la sua stagione anche peggio di quanto i già pessimi pronostici lasciassero intuire.


ÍF Fuglafjørður - AB Argir 2-0 (vedi sintesi)
Marcatori: 70° Adeshina Lawal, 90+3° Karl Løkin
Ammonizioni: 12° Heðin Stenberg (AB), 33° John Daniel Guðjónsson (ÍF), 35° Símin Hansen (AB), 75° Ari Ellingsgaard (ÍF)
Spettatori: 120

Sta scadendo il tempo anche per l'AB Argir, vicino dall'inizio dell'anno alla zona salvezza ma ancora incapace di raggiungerla. La trasferta sul campo dell'ÍF Fuglafjørður poteva sembrare facile dal momento che i biancorossi non hanno più nulla da chiedere al loro campionato: una vittoria con l'AB sarebbe servita solo a rendere ufficiale una salvezza comunque già scontata due mesi fa, quando dalle parti dell'í Fløtugerði c'erano addirittura velleità europee. Vista la posta in palio, la partita la fa prevalentemente l'AB, ma la squadra di Argir non riesce mai a creare seri pericoli in campo. Dall'altra parte, per un'ora abbondante di gioco l'ÍF mostra totale disinteresse per la partita, giocando con sufficienza. Il gol di Adeshina Lawal è il classico fulmine a ciel sereno: palla rasoterra dalla destra, la catena Ellingsgaard-Højgaard-Lawal come al solito non sbaglia e la palla arriva in porta senza che nessuno della lentissima difesa dell'Argir si sia degnato di intervenire. Bisognoso di punti, l'AB si riversa in avanti, ma lo fa con troppa lentezza ed è così che in pieno recupero parte il contropiede dei padroni di casa che Karl Løkin conclude in rete con l'aiuto della traversa. Per l'AB si resta a -5 dalla salvezza e con quindici punti ancora in palio si può ancora sperare nel mezzo miracolo.

Skála - B36 Tórshavn 0-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 4°, 57° Róaldur Jakobsen
Ammonizioni: 72° Andrias Eriksen (B36) e Gestur Dam (B36), 73° Símun Petur Poulsen (S), 81° Teitur Joensen (S), 88° Edvin Jacobsen (S)
Spettatori: 250

Certo è che però lo Skála non meriterebbe la retrocessione per quanto fatto fino ad ora. La necessità di chiudere presto conti ancora pericolosamente aperti c'è ed è talmente forte che spinge gli arancioni ad una partita aggressiva contro gli ormai ex campioni del B36, che stanno difendendo bene l'ultimo posto disponibile per i preliminari di Europa League. Per i bianconeri le cose si mettono bene fin dai primi minuti col di Jakobsen dal calcio d'angolo. Lo Skala reagisce e crea qualche grattacapo al B36, ma non riesce a sfondare più di tanto. Al 57° cala il sipario quando Jakobsen colpisce in contropiede per il 2-0 che lascia tutto inalterato tra B36 e HB (cinque punti di distanza per l'Europa) e tra Skala e AB (cinque punti di distanza per la salvezza). Un campionato, insomma, ancora apertissimo su ogni fronte e che, almeno da questo punto di vista, non ha davvero nulla da invidiare al più quotato (e seguito) campionato islandese.

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