La serie cadetta islandese è al giro di boa e nello scorso weekend ha iniziato la lunga marcia di ritorno che si concluderà il 23 settembre. Quale è lo stato di salute dei dodici team che si contendono il ritorno nell'olimpo del calcio islandese e la permanenza di categoria?
Helgi Sigurðsson, allenatore del Fylkir, per lui tanta esperienza internazionale come giocatore. Ha vestito la maglia della nazionale per 62 volte. E' alla sua prima esperienza da allenatore (visir.is)
A prima vista i giochi sembrano fatti e i valori in campo visti finora sono molto simili a quelli pronosticati ad inizio stagione. Il campionato però è ancora lungo e qualche sorpresa la può ancora riservare, come visto durante la scorsa giornata.
Per comodità abbiamo diviso in tre fasce il campionato e oggi ci concentriamo sui primi tre team che, inutile girarci intorno, saranno quelli a giocarsi la promozione. Per qualità della rosa, investimenti fatti e storia recente, sono nettamente avvantaggiati rispetto agli altri. La spunterà chi sarà più costante.
1) Fylkir: ha il miglior attacco e la miglior difesa. E' in testa dall'inizio del campionato. Ha perso solo due gare: una in casa del Throttur e una, sciagurata, in casa dell'ultima in classifica.
Sul mercato non ha fatto di movimenti in entrata né in uscita ed è la squadra di maggior valore. Il campionato può solo perderlo.
2) Keflavik: gli aeroportuali sono partiti con il freno a mano tirato (tre pareggi e una sconfitta nelle prime cinque partite) dopodiché hanno infilato una serie di sei vittorie consecutive, prima del nuovo stop di domenica scorsa.
E' la squadra che lo scorso inverno ha investito di più per migliorare la rosa. La punta di diamante è Jeppe Hansen, arrivato dal KR: è capocannoniere del campionato e in testa alla classifica di "mai dire goal". Sul mercato segnaliamo tre movimenti in uscita di seconde linee, mandati in giro a fare esperienza.
3) Throttur: ha vinto entrambi gli scontri diretti, giocati in casa. Sulla carta è quella che, fra le tre, ha il calendario più difficile avendo tutte le partite più difficili fuori casa: i due scontri diretti, il Thor, il Leiknir Reykjavik.
Ha ritrovato il suo bomber Viktor Jonsson, infortunato ad inizio stagione, che può essere l'arma in più. E' l'unica delle tre che sta cercando di piazzare il colpo nel mercato estivo.
Per comodità abbiamo diviso in tre fasce il campionato e oggi ci concentriamo sui primi tre team che, inutile girarci intorno, saranno quelli a giocarsi la promozione. Per qualità della rosa, investimenti fatti e storia recente, sono nettamente avvantaggiati rispetto agli altri. La spunterà chi sarà più costante.
La classifica dei migliori dieci marcatori di Inkasso-deildin
1) Fylkir: ha il miglior attacco e la miglior difesa. E' in testa dall'inizio del campionato. Ha perso solo due gare: una in casa del Throttur e una, sciagurata, in casa dell'ultima in classifica.
Sul mercato non ha fatto di movimenti in entrata né in uscita ed è la squadra di maggior valore. Il campionato può solo perderlo.
Ólafur Ingi Stígsson, una vita trascora al Fylkir dove ha giocato a più riprese fra il 1993 e il 2010. Oltre ad essere una bandiera, affianca Sigurdsson sulla panchina degli arancioni (fotbolti.net)
2) Keflavik: gli aeroportuali sono partiti con il freno a mano tirato (tre pareggi e una sconfitta nelle prime cinque partite) dopodiché hanno infilato una serie di sei vittorie consecutive, prima del nuovo stop di domenica scorsa.
E' la squadra che lo scorso inverno ha investito di più per migliorare la rosa. La punta di diamante è Jeppe Hansen, arrivato dal KR: è capocannoniere del campionato e in testa alla classifica di "mai dire goal". Sul mercato segnaliamo tre movimenti in uscita di seconde linee, mandati in giro a fare esperienza.
Jeppe Hansen, danese classe 1989, è arrivato in Islanda nel 2014 alla corte dello Stjarnan dove ha segnato 18 goal in due stagioni e mezza. Dopo un deludente intermezzo al KR (10 presenze e un solo goal) ha accettato di scendere di categoria per il Keflavik (visir.is)
3) Throttur: ha vinto entrambi gli scontri diretti, giocati in casa. Sulla carta è quella che, fra le tre, ha il calendario più difficile avendo tutte le partite più difficili fuori casa: i due scontri diretti, il Thor, il Leiknir Reykjavik.
Ha ritrovato il suo bomber Viktor Jonsson, infortunato ad inizio stagione, che può essere l'arma in più. E' l'unica delle tre che sta cercando di piazzare il colpo nel mercato estivo.
Heiðar Geir Júlíusson, 30 anni, è tornato in Islanda dopo tre stagioni fra Svezia e Norvegia. Doveva essere l'uomo in più a centrocampo, ma finora ha deluso le aspettative del suo allenatore Gregg Ryder, con lui nella foto (trottur.is)
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