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mercoledì 21 settembre 2016

Inkasso-deildin, 21° giornata - Il KA batte il Grindavik e mette il sigillo ad una promozione da prima della classe. Retrocede il Fjarðabyggð, quasi spacciato il Leiknir Fáskrúðsfjörður

L'Inkassodeildin volge ai titoli di coda e lo fa con un finale decisamente più movimentato rispetto alla serie superiore. Il livello non troppo eccelso della serie ha garantito goal, risultati sul filo di lana e  la rudezza che tanto ci piace.

La promozione è stata raggiunta dalle due squadre con la rosa più completa e alcuni singoli di categoria superiore. La loro è stata una cavalcata inarrestabile fin dalle prime battute. E' stato un divertente testa a testa gialloblu, deciso dal pirotecnico scontro diretto di questo weekend a favore della squadra di Akureyri. Per gli amanti delle statistiche: era dal 2012, con Thor e Vikingur Olafsvik, che non c'era nessuna squadra della capitale fra le promosse.

Lo stadio del Fjarðabyggð: un bel vedere a cui l'Inkassodeildin dovrà rinunciare nella prossima stagione (vefmyndavel.visitfjardabyggd.is)

Molto più serrata è stata la lotta per la retrocessione. Fino a metà campionato è stato un discorso che ha riguardato metà delle partecipanti alla serie. Nelle ultime giornate si è ristretto alle tre squadre della costa est e all'HK, la grande delusa del campionato: la squadra era attrezzata per tentare la promozione.

In questa ultima giornata è arrivato il primo verdetto, il più inatteso: a scendere in 2.deild è il Fjarðabyggð che per metà campionato ha veleggiato tranquillamente a centro classifica. Si può parlare di suicidio sportivo senza timore di smentita. Un piede e mezzo nella fossa ce l'ha anche il Leiknir Fáskrúðsfjörður: ai fini della classifica conta la differenza reti. Lo Huginn è tre punti sopra con +7 di differenza reti rispetto ai biancorossi che devono quindi sperare in una sconfitta pesante dei cugini contro il Selfoss e vincere di goleada contro l'HK.

Chiudiamo con un quesito: a scendere di categoria saranno in ogni caso due squadre della costa est, come sarà della costa est l'ultima a salvarsi. Non varrebbe la pena di mettere insieme le forze, magari insieme ad altre realtà della regione come l'Höttur di Egilsstaðir (che ha rischiato la retrocessione dalla 2.deild) e/o l'Einherji di Vopnafjörður (terzo in 3.deild, a 14 punti dalla promozione) per avere una degna rappresentanza nelle serie che contano?

Huginn - HK 0-4
Marcatori: 19° Teitur Pétursson (HK), 72° Kristófer Eggertsson (HK), 86° Ragnar Leósson (HK), 90° Bjarni Gunnarsson (HK)
Ammoniti: 2 per lo Huginn, 2 per l'HK
Spettatori: 70

Il mal tempo inizia a sferzare la costa est e le squadre sono costrette a giocare al Fellavöllur, lo stadio coperto di Egilsstaðir. Sulla carta la partita è un crocevia fondamentale per la salvezza: la vittoria di una delle due squadre garantisce la permanenza di categoria. In pratica, con il crollo del Fjardabyggd, l'agonismo viene meno, soprattutto da parte dei gialloneri.

Fino a tre quarti di partita infatti la partita è molto tirata, con l'HK avanti di un solo goal e il campo aperto a qualsiasi risultato. Con il raddoppio di Eggertsson ed il contemporaneo pareggio del Fram contro il Fjardabyggd, lo Huginn molla gli ormeggi e l'HK dilaga.

L'HK salva la faccia, ma non la stagione, iniziata con ben altri obiettivi. Allo Huginn basta un pareggio a Selfoss per festeggiare una storica permanenza nella serie che, fino a poche giornate fa, poteva sembrare una folle illusione.

Leiknir Fáskrúðsfjörður - Leiknir Reykjavik 1-0
Marcatori: 52° Kristófer Páll Viðarsson (Leiknir F.)
Ammoniti: 3 per il Leiknir F., 2 per il Leiknir R.
Spettatori: n.d.

Come nella partita precedente, le due squadre sono costrette a fronteggiarsi al chiuso, sul campo del Fjarðabyggðarhöllin. I padroni di casa hanno un solo risultato possibile per continuare a sperare, la vittoria. Per la squadra della periferia di Reykjavik c'è solo da difendere l'orgoglio.

Le parti in campo però sembrano invertite. Sono gli ospiti a fare la partita e a creare numerose occasioni da goal. I biancorossi si difendono coi denti e con il portiere Adrian Murcia Rodriguez in giornata di grazia.

Ad inizio secondo tempo il giovane Viðarsson pesca il jolly con una gran botta al volo da fuori area, ma l'inerzia in campo non cambia, così come il risultato. A Fáskrúðsfjörður il lumicino della salvezza è sempre più tenue, ma la squadra potrà dire di aver lottato fino all'ultima giornata. Le poche note positive per la società sono la conferma del giovane bomber Viðarsson, classe 1997 e sesto goal stagionale, e l'ottima partita di Kifah Moussa Mourad, talentuoso centrocampista del 2000, di origine irachena e già nel giro dell'U17 islandese.

KA - Grindavík 2-1
Marcatori: 43° Andri Rúnar Bjarnason (Grindavik), 68° Ásgeir Sigurgeirsson (KA), 72° Hallgrímur Mar Steingrímsson su rigore (KA)
Ammoniti: 3 per il KA, 4 per il Grindavik
Espulsi: 94° Aleksandar Trninic per doppia ammonizione (KA)
Spettatori: n.d.

Ad Akureyri si gioca per fregiarsi del titolo di campioni, poiché entrambe le squadre sono già matematicamente promosse. Il KA ha quattro punti di vantaggio sui rivali quindi anche il pareggio garantirebbe il primo posto e, probabilmente, l'obbligo di vincere spinge il Grindavik a partire forte.

La prima metà di gioco è di marca ospite e i giocatori del KA sembrano già sugli spalti a festeggiare. La rete a fine primo tempo, subita da calcio d'angolo, però scuote i padroni di casa che tornano in campo con tutt'altro atteggiamento.

La partita si incendia, grazie anche ad una conduzione arbitrale molto discutibile: a metà ripresa Mateo non riceve il secondo giallo per un fallo evidente, poco dopo il rigore con cui il KA ribalta il risultato sembra alquanto generoso. Il KA trionfa e mette il sigillo su una stagione perfetta: dopo dodici anni torna in massima serie.

Haukar - Selfoss 1-1
Marcatori: 60° Svavar Berg Jóhannsson (Selfoss), 94° Elton Renato Livramento Barros (Haukar)
Ammoniti: 3 per l'Haukar, 2 per il Selfoss
Spettatori: 50

E' una partita con poco da dire dove in palio c'è solo la permanenza nella parte sinistra della classifica. Le due squadre arrivano con uno stato di forma opposto. I padroni di casa, dopo aver gravitato per molte giornate vicino alla zona calda della classifica, hanno inanellato una serie di risultati positivi che li ha proiettati al sesto posto. Viceversa il Selfoss, dopo una buona prima parte di stagione, ha perso brio e non vince dal quattro di agosto.

L'Haukar ne approfitta per mettere in luce i suoi gioielli: tolto bomber Barros che è del 1991, il resto della squadra viaggia dai 23 anni di capitan Alexander Freyr Sindrason ai 15 anni di Dagur Dan Þórhallsson, alla quinta presenza in campionato. La seconda squadra di Hafnarfjörður è la più giovane del campionato e sta investendo già dallo scorso anno su questo gruppo che promette bene in prospettiva.

La partita non riserva grandi emozioni, con pochi ribaltamenti di campo e qualche iniziativa personale. In mezzo a tanti giovani, a dare spettacolo è un giocatore non più di primo pelo: Andy Pew, classe 1980.

Keflavík - Þór 2-2
Marcatori: 20° e 29° Hörður Sveinsson (Keflavik), 64° e 68° Gunnar Örvar Stefánsson (Thor),
Ammoniti: 2 per il Keflavik, 4 per il Thor
Spettatori: 150

Le due squadre si giocano il terzo posto in campionato e nulla d'altro, ma la partita è veloce e piacevole. Alla fine si dividono la posta in palio e anche i tempi giocati. Gli aeroportuali giocano un buon primo tempo con il fantasista Sveinsson che si improvvisa bomber e cala la doppietta. Gli risponde il capocannoniere del campionato Stefánsson che nel secondo tempo raddrizza la partita nel giro di quattro minuti.

Il goal del pareggio è da "Mai dire Goal": Stefánsson si vede ribattere una prima conclusione ravvicinata dal portiere, si avventa sul pallone e, scivolando, lo tocca quel tanto che basta da spingerlo in rete.

Per il verdetto del terzo posto bisognerà attendere l'ultima giornata. Il Keflavik incrocia il Leiknir Reykjavik, il Thor sfida il KA nel derby di Akureyri.

Fram - Fjarðabyggð 2-1
Marcatori: 62° Dimitrov Zelkjo (Fjardabyggd), 77° e 90° Ivan Parlov (Fram)
Ammoniti: 2 per il Fram, 1 per il Fjardabyggd
Spettatori: 150

Harakiri. Non c'è altro termine utilizzabile per definire il percorso del Fjardabyggd in questo finale di stagione. Basti pensare che a metà campionato le due squadre erano appaiate al settimo posto a pari punti, 13. Nelle ultime dieci partite, i rossi dei fiordi non hanno più vinto, racimolando quattro pareggi e ben sei sconfitte.

Viceversa il Fram ha disputato un buon girone di ritorno andandosi ad attestare al quinto posto in classifica e avviandosi a concludere in maniera decisamente più tranquilla rispetto allo scorso anno quando aveva rischiato una clamorosa retrocessione in 2.deild.

La partita è una metafora della stagione delle due squadre. Gli ospiti creano numerose occasioni, sciupano, ma passano avanti a metà secondo tempo. Gli spiragli per la salvezza sembrano riaprirsi. In dodici minuti però ci pensa il serbo Parlov a mettere una pietra tombale sul match e sulla permanenza del Fjardabyggd in 1.deild. 

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