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martedì 19 luglio 2016

Pepsideild, 11° giornata - Ruggisce lo Stjarnan, ma è l'FH in testa al giro di boa

In apertura segnaliamo una novità per i nostri lettori. Già dallo scorso articolo sull'Inkassodeildin, per ogni partita, inseriamo tutti i dati statistici. E' un ulteriore passo avanti dei nostri articoli nella completezza della cronaca, ma è tutt'altro che facile reperirli e riportarli impiega parecchio tempo. Contiamo che questa aggiunta sia di vostro gradimento!

La Pepsideildin arriva al giro di boa con una classifica che, nella parte alta, non era così incerta da parecchi anni. Dall'FH al Vikingur Olafsvik, sono ben cinque le squadre in piena corsa per il titolo. In questo gruppo è prepotentemente rientrato lo Stjarnan che negli scontri diretti si sta dimostrando indomabile.

Daniel Ivanovski del Fjolnir viene inseguito dal neo acquisto del Breidablik Árni Vilhjálmsson. Nel mercato di riparazione estivo è stato uno dei colpi più importanti. (mbl.is)

In coda registriamo la ripresa del KR che, vincendo l'inedito derby per la salvezza col Fylkir, si allontana dalla zona calda. Per gli arancioni ed il Throttur invece la strada per la retrocessione sembra ben segnata.
Marcatori: 51° Jeremy Serwy (FH), 85° Bergsveinn Ólafsson (IBV - autogoal)
Ammoniti: 20° Sam Hewson (FH), 30° Böðvar Böðvarsson (FH) e Sindri Snær Magnússon (IBV), 37° Kristján Flóki Finnbogason (FH), 58° Pablo Oshan Punyed Dubon (IBV), 59° Davíð Þór Viðarsson (FH), 67° Bergsveinn Ólafsson (FH), 68° Hafsteinn Briem (IBV).
Spettatori: 641

E' il match che apre l'undicesima giornata fra due squadre che hanno necessità di vincere: l'IBV per interrompere le tre sconfitte di fila e allontanarsi dalla zona calda, l'FH per spiccare il volo in testa alla classifica.

Alla fame di successo però non corrisponde lo spettacolo. La partita è noiosa, nervosa (otto ammoniti) e condizionata dal forte vento che spesso flagella le Vestmannaeyjar. L'FH fa qualcosa in più dei rivali, bloccati dalla paura di perdere, ma il pareggio è giusto e le reti da cineteca. Serwy insacca su un'uscita terrificante di Carillo, a cui manca solo il retino per prendere le farfalle. Il pareggio è il festival della carambola: Siers lanciato a rete inciampa nel pallone che rimbalza su Olafsson, spiazzando il proprio portiere.

Víkingur Ó. - Stjarnan 2-3
Marcatori: 17° Baldur Sigurðsson (Stjarnan), 19° Hrvoje Tokic (Vikingur O.), 29° Grétar Sigfinnur Sigurðarson (Stjarnan), 65° Þorsteinn Már Ragnarsson (Vikingur O.), 67° Arnar Már Björgvinsson (Stjarnan).
Ammoniti: 52° Heiðar Ægisson (Stjarnan), 61° Halldór Orri Björnsson (Stjarnan), 80° Grétar Sigfinnur Sigurðarson (Stjarnan), 90° Egill Jónsson (Vikingur O.)
Espulsi: 42° Hrvoje Tokic (Vikingur O.)
Spettatori: 615

Il Vikingur cade in casa dopo 18 partite senza sconfitte. Gli uomini di Purisevic hanno parecchio da recriminare con l'arbitro e con se stessi. I primi due goal dello Stjarnan nascono da calcio d'angolo, i giocatori del Vikingur si ostacolano fra di loro e concedono due facili occasioni. A fine primo tempo l'arbitro espelle direttamente Tokic per fallo di reazione, senza sanzionare Baldur Sigurðsson che lo aveva travolto a sua volta. Un giallo ad entrambi sarebbe stato più equo e questo episodio condizionerà pesantemente la gara, oltre che lasciare il Vikingur senza la sua punta di diamante contro il Breidablik.

Altra pecca del Vikingur è di lasciare tutto il primo tempo in mano allo Stjarnan. Paradossalmente gioca meglio il secondo in inferiorità numerica, con uno straordinario Þorsteinn Már Ragnarsson che sputa sangue e polmoni per rilanciare la propria squadra. Ragnarsson coniuga doti atletiche e tecniche non indifferenti, non ci stupiremmo di vederlo presto in palcoscenici continentali. Fra i blu invece si distingue Hilmar Árni Halldórsson, dal suo piede partono tutti e tre i goal ospiti. Lo Stjarnan raccoglie e porta a casa tre punti pesantissimi.

ÍA - Valur 2-1
Marcatori: 33° Ármann Smári Björnsson (IA), 38° Garðar Bergmann Gunnlaugsson (IA), 64° Andri Adolphsson (Valur)
Ammoniti: 48° Kristian Gaarde (Valur), 57° Rasmus Steenberg Christiansen (Valur), 60° Arnar Már Guðjónsson (IA), 88° Hallur Flosason (IA), 90°+2 Árni Snær Ólafsson (IA)
Spettatori: 821

Chi come noi ha avuto il piacere di assistere alla partita, ha visto un vero match islandese: arbitraggio all'inglese con falli da lotta greco-romana. L'arbitro Valdimar Pálsson nel primo tempo ha chiuso due occhi davanti a falli brutali, dopo i quali i giocatori di entrambe le squadre si sono arrogati la licenza di uccidere. I cinque cartellini distribuiti nel secondo tempo sono stati un timido monito per evitare che ci scappasse il morto.

Quarta vittoria di fila per l'IA che si lancia dalla zona retrocessione ai margini dell'Europa. Il Valur invece non riesce a trovare il bandolo della matassa di questa stagione in cui difficilmente potrà togliersi qualche soddisfazione.

Sono i due uomini più rappresentativi dei gialloneri, Björnsson e Gunnlaugsson, a far sognare Akranes. Il difensore, oltre ad un'altra eccellente prova difensiva, segna il suo primo goal stagionale. Il Valur avrebbe meritato il pareggio con Adolphsson allo scadere, ma la fortuna non gira dalla parte dei Valsmenn. E' lo stesso Andri Adolphsson a distinguersi nel match che, davanti ai suoi ex tifosi, segna un goal,  mette a ferro e fuoco la difesa avversaria e si carica sulle spalle la sua squadra.

Fylkir - KR 1-4
Marcatori: 2° Morten Beck Andersen (KR), 10° Aron Bjarki Jósepsson (KR), 15° Tonci Radovnikovic (Fylkir), 42° Óskar Örn Hauksson (KR), 53° Óskar Örn Hauksson (KR)
Ammoniti: 72° Albert Brynjar Ingason (Fylkir), 85° Ragnar Bragi Sveinsson (Fylkir), 89° Ástbjörn Þórðarson (KR)
Spettatori: 1642

Sarà la partita della svolta per il KR? Dopo dieci minuti di partita è già avanti di due goal, il Fylkir la riapre con l'unica azione veramente pericolosa creata nel primo tempo dopodiché, a cavallo dell'intervallo, un magnifico Óskar Örn Hauksson chiude il discorso con una doppietta.

Il Fylkir con una vittoria poteva riaprire la stagione, ma la differenza in campo è troppo evidente, tanto che lo stesso coach Hermann Hreiðarsson non se la prende troppo con i suoi nonostante i quattro goal subiti. Per salvarsi sono altre le partite con il Fylkir dovrà vincere. Dovrà anche fare i conti con il "caso Sito": il giovane spagnolo, stella annunciata ad inizio stagione, finora non ha lasciato il segno e Herminator lo ha relegato in panchina per tutta la partita.

Il KR inizia a respirare aria diversa: nelle ultime quattro partite, coppe europee incluse, ha segnato tredici goal, più di quanto fatto dall'inizio del campionato.

Fjölnir - Breiðablik 0-3
Marcatori: 18° Daniel Bamberg (Breidablik), 23° Gísli Eyjólfsson (Breidablik), 74° Andri Rafn Yeoman (Breidablik)
Ammoniti: 19° Igor Jugovic (Fjolnir), 54° Gísli Eyjólfsson (Breidablik), 60° Oliver Sigurjónsson (Breidablik), 73° Tobias Frank Salquist Nielsen (Fjolnir)
Spettatori: 1054

E' la partita del miglior attacco del campionato contro la seconda miglior difesa. In realtà sono 90° quasi a senso unico dove il Breidablik si dimostra superiore agli avversari e più motivato a risalire in classifica.

Nel mercato estivo di riparazione, il Breidablik ha inserito il tassello giusto: il rientro di Árni Vilhjálmsson, 22enne grande promessa del calcio islandese, in prestito dal Lillestrom dove finora ha trovato poco spazio. Arni ha messo a ferro e fuoco la difesa avversaria e ha dato peso al reparto devo i biancoverdi si sono dimostrati più in difficoltà in questa parte di stagione. E' lui il migliore in campo.

Il Fjolnir si mangia le mani per il rigore che bomber Þórir Guðjónsson si è fatto parare dall'intramontabile Gunnleifsson. Come contro lo Stjarnan, i gialli hanno dimostrato timore riverenziale di fronte ad una squadra più titolata e falliscono per la seconda volta un aggancio in vetta che avrebbe del miracoloso.

Víkingur R. - Þróttur R. 2-0
Marcatori: Óttar Magnús Karlsson (90+2), Gary Martin (90+4)
Ammoniti: 9° Ragnar Pétursson (Throttur), 30° Aron Lloyd Green (Throttur), 43° (Hallur Hallsson), 50° Arnþór Ingi Kristinsson (Vikingur), 83° Tonny Mawejje (Throttur)
Spettatori: 906

Il posticipo di Pepsideildin ha messo davanti una grande delusa con la cenerentola del campionato. Si sono affrontate in una lunga partita a scacchi dove i "pedoni" egregiamente schierati da Ryder hanno ceduto proprio sulle ultime mosse quando Milojevic ha fatto uscire l'artigliera pesante.

Il Vikingur ha ragione in questo scontro salvezza solo al secondo minuto di recupero col neo entrato Karlsson, ancora una volta decisivo, con Gary Martin che chiude il discorso poco prima di entrare in doccia.

L'allenatore dei rossoneri non festeggia la vittoria, consapevole che il Vikingur dovrebbe ambire a tutt'altri obiettivi. Tuttavia ha azzeccato in pieno l'ingresso a fine partita di Karlsson che ha minato la resistenza ad oltranza del Throttur nel momento di maggior stanchezza.

Gregg Ryder dal canto suo non rimprovera i suoi ragazzi che, sfoderando una buona partita, stavano per portare a casa un punto prezioso. L'allenatore biancorosso è sicuro di strappare la salvezza a fine stagione. Con un esercito di soli pedoni però sarà alquanto difficile.

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