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domenica 17 luglio 2016

Inkasso-deildin, 11° giornata - Il KA vince il derby, giochi per la promozione più aperti che mai

Terminati gli Europei, in Islanda si torna a guardare con attenzione a cosa succede sui campi di casa. Sotto i riflettori non solo l'anomala Úrvalsdeild, ma anche il campionato cadetto, ricco di colpi di scena tanto quanto il fratello maggiore. La prova di ciò è il fatto che se nelle scorse settimane i primi due posti erano in mano alle due squadre di Akureyri, nelle ultime partite il Þór ha rallentato bruscamente la corsa fino a riaprire completamente la questione. Il punto di svolta può essere l'ultimo derby di Akureyri, attesissimo incontro che potrebbe influenzare la seconda pparte del campionato.
Elfar Árni Aðalsteinsson festeggia il gol vittoria del derby contro il Þór (fonte mbl.is)

KA Akureyri - Þór Akureyri 1-0
Marcatori: 51° Elfar Árni Aðalsteinsson (KA)
Ammoniti: 7° Aleksandar Trninic (KA), 17° Ármann Pétur Ævarsson (Þór), 38° Gauti Gautason (Þór), 77° Almar Ormarsson (KA), 79° Srdjan Rajkovic (KA)
Spettatori: 1620 
Era di gran lunga la partita più attesa della giornata, e lo dimostrano anche i dati sul numero di spettatori: 1620 su un totale di poco più di 18000 abitanti della Capitale del Nord. In tutti i derby del mondo i discorsi sulla classifica e sui punti valgono molto poco, ma sono soprattutto i biancorossi ad avere bisogno della vittoria, dato che vengono da due pesanti sconfitte consecutive. Le prime fasi della partita sono infatti di marca biancorossa, ma ben presto è l'equilibrio ad imporsi su tutto. Decisamente diverso è l'inizio della ripresa. Il ghiaccio viene finalmente rotto dal gol di Elfar Árni Aðalsteinsson (fino ad allora autore di una prestazione anonima) al 51°, quando brucia sul tempo l'intervento alla moviola di Sveinn Elías Jónsson. Il Þór reagisce trovando il gol del pari al 67° con Jóhann Helgi Hannesson, ma tutto era già fermo per fuorigioco. Nel finale girandola di sostituzioni e prevedibile tensione, ma alla fine sono i gialloblù a festeggiare e chiudere il girone d'andata a 26 punti: nel girone di ritorno basterà eguagliare le prestazioni dell'andata e il primo posto (con relativa promozione) sarà statisticamente assicurato. Per i loro rivali, invece, questa è la terza sconfitta di seguito: la seconda posizione dista solo due punti, ma il numero di pretendenti aumenta giorno dopo giorno.

Fram - Grindavík 0-2
Marcatori: 43° William Daniels (G), 50° Rodrigo Gomes Mateo (G)
Ammoniti: 18° Hlynur Atli Magnússon (F), 27° Ivan Parlov (F), 33° Juan Manuel Ortiz Jiménez (G), 63° Francisco Eduardo Cruz Lemaur (G), 71° Ásgeir Þór Ingólfsson (G)
Spettatori: 107
Dall'altro lato c'è il totale disinteresse, almeno a Reykjavík, per le partite del Fram, ancora una volta più vicino alla retrocessione in 2. deild che alla promozione in massima serie. Ma quei 107 coraggiosi che sono comunque andati a guardare il loro Fram in declino non sono stati premiati, almeno non dal risultato. Nonostante la distanza in classifica, infatti, per più di mezz'ora il Grindavík fa molta fatica ad esprimersi, e passa in vantaggio soltanto al primo vero episodio, al 43°, quando Gunnar Þorsteinsson trova William Daniels ai limiti dell'area, servendogli il pallone per un gran gol. Il secondo tempo si apre così come si era chiuso il primo: Alexander Veigar Þórarinsson pesca con un assist Rodrigo Gomes Mateo, in buona posizione per calciare e trovare il gol. Sotto di 2-0, il Fram si scioglie come neve al sole e di fatto legittima la vittoria degli ospiti che, grazie alla contemporanea vittoria del KA, scavalcano il Þór e chiudono il girone d'andata al secondo posto solitario con 21 punti.

Keflavík - Leiknir Reykjavík 0-0
Marcatori:
Ammoniti: 76° Einar Orri Einarsson (K), 78° Brynjar Hlöðversson (LR), 90° espulsione Brynjar Hlöðversson (LR)
Spettatori: 250
Sulla carta un big match, sul campo una partita tremendamente noiosa. Si potrebbe dire che ha vinto la paura, ma questo non spiegherebbe comunque i ritmi tremendamente e insopportabilmente bassi della partita. Non c'è assolutamente niente da raccontare se oltre a quello d'inizio, il primo fischio dell'arbitro è stato al 23° minuto per un calcio di punizione in favore dei padroni di casa. A fine primo tempo, anche i tifosi sugli spalti sono piuttosto freddi, quasi assopiti. Nella ripresa, fortunatamente, gli ospiti prendono lentamente l'iniziativa, favoriti dall'incredibile remissività degli avversari: si tratta, però, di un controllo sterile, che non produce reali occasioni per la vittoria. Soltanto nel finale la situazione si anima un po', con l'inutile espulsione di Brynjar Hlöðversson. Leiknir che quindi chiude l'andata al terzo posto con 20 punti, Leiknir al quinto con 18. In mezzo, il Þór in crisi fermo a 19 punti. Tutti e tre, comunque, con speranze di promozione.

Huginn - Selfoss 3-3
Marcatori: 2° Teodoro José Tirado García (S), 15° Stefán Ragnar Guðlaugsson (S), 18° Marko Nikolić (Hu), 60° Diego Merchan Cabello (Hu), 85° Arnór Gauti Ragnarsson (S), 90+4° Ingimar Jóhannsson (Hu)
Ammoniti: 28° Blazo Lalevic (Hu), 61° Jaime Jornet Guijarro (Hu), 81° Arnór Gauti Ragnarsson (S), 90+1° Teodoro José Tirado García (S)
Spettatori:120
A Seyðisfjörður, nei giorni prima della partita, è piovuto molto. Forse questa premessa è necessaria per capire come sia possibile che sul campo la palla scivolasse velocemente favorendo il gioco degli ospiti. Al 2° subito vantaggio degli ospiti col calcio di punizione di Tirado Garcia, mentre al 15° arriva addirittura il raddoppio di testa di Stefán Ragnar Guðlaugsson. Tre minuti dopo, in un match senza un attimo di respiro, i padroni di casa accorciano le distanze con Marko Nikolic e nel resto del primo tempo sfiorano più volte il gol del pari. Non lo trovano anche se l'avrebbero meritato, ma il portiere del Selfoss sembra in giornata di grazia. A furia di spingere, però, il muro ospite nella ripresa cade grazie al colpo da biliardo di Diego Merchan Cabello al 60° che va ad insaccarsi alle spalle di un incolpevole Vignir Jóhannesson. Gli ospiti non si riprendono e continuano a soffrire, ma all'85° il calcio dimostra una volta di più quanto possa essere ingiusto regalandogli il nuovo vantaggio con Arnór Gauti Ragnarsson, prima che l'Huginn trovi il meritatissimo 3-3 all'ultimo secondo. Le due squadre si dividono la posta in palio, ma il Selfoss ha dimostrato di non poter lottare per la promozione nonostante i 15 punti e il sesto posto, mentre l'Huginn (ultimo con 6) ha dimostrato di essere ancora in vita, ma partite dominate come queste dovrà necessariamente vincerle.

Haukar - Fjarðabyggð 0-3
Marcatori: 15° Jón Arnar Barðdal (F), 52° Fannar Árnason (F), 56° Hákon Þór Sófusson (F)
Ammoniti: 21° Fannar Árnason (F), 45+1° Aran Nganpanya (Ha), 66° Hákon Þór Sófusson (F), 90+3° Gunnlaugur Fannar Guðmundsson (Ha)
Spettatori:150
 Seconda vittoria consecutiva per gli ospiti che strappano tre punti fondamentali all'Haukar in chiave salvezza e possono respirare un po'. La partita inizia su binari piuttosto calmi, e infatti il vantaggio firmato da Jón Arnar Barðdal arriva in modo decisamente inaspettato. L'Haukar, dopo questo episodio, sparisce letteralmente dal campo, lasciando l'iniziativa agli avversari, che sfiorano il raddoppio al 31° su calcio d'angolo per poi trovarlo effettivamente al 52° con il colpo di testa di Fannar Árnason. Cala il sipario al 56° con Hákon Þór Sófusson. Haukar che quindi resta fermo a 11 punti al terzultimo posto, superato in classifica proprio dal Fjarðabyggð che sale a 13, in ex aequo col Fram.

Leiknir Fáskrúðsfjörður - HK Kópavogur 0-0
Marcatori: -
Ammoniti: 72° Jesus Guerrero Suarez (LF), 76° Antonio Calzado Arevalo (LF), 83° Teitur Pétursson (HK), 85° Sólmundur Aron Björgólfsson (LF), 90+3° Kristófer Páll Viðarsson (LF), 90+3° Arkadiusz Jan Grzelak (LF), 90+3° espulsione Almar Daði Jónsson (LF)
Spettatori: N/A
Al contrario di quella che suggerisce il risultato, è stata una partita combattutissima fin dalle prime battute, che è quello che ci si aspetterebbe da qualsiasi spareggio per la salvezza. Occasioni che piovono da una parte e dall'altra, per cui conviene concentrarsi su alcuni episodi chiave che avrebbero potuto modificare il risultato. Al 30° i padroni di casa chiedono un rigore (non concesso) per un tocco di mano di Ágúst Freyr Hallsson, ma il braccio era e la mano erano attaccati al corpo, per cui il direttore di gara sembra aver ragione. Al 61° sono gli ospiti a lamentarsi della decisione arbitrale di fermare il gioco per concedergli un calcio di punizione, annullando l'azione che era continuata e si sarebbe pure conclusa col gol, ma il fischio dell'arbitro aveva già fermato tutto: insomma, dalla mancata applicazione del vantaggio è derivato un gol (e due punti) in meno per l'HK. Nel finale la tensione, complice anche la posta in palio, sale alle stelle e i cartellini fioccano: dal 70° in poi bene sette cartellini (6 gialli e un rosso), di cui tre addirittura nello stesso minuto ai danni del Leiknir F. per clamorose proteste contro l'arbitro. Insomma, un punto che non accontenta proprio nessuno.

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