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giovedì 2 ottobre 2014

Úrvalsdeild, 21ª giornata: FH e Stjarnan, comunque vada, siete entrambi vincitori

Scusandomi ancora per non aver potuto curare il blog in queste settimane cruciali a causa di diversi problemi di linea e non solo, rieccomi qua per commentare questi ultimi appassionanti giorni di Úrvalsdeild. Purtroppo non abbiamo potuto vivere insieme gli scontri diretti tra le prime quattro, ma comunque il nostro Valerio ci ha permesso di non restare del tutto a digiuno. Ora però ci avviamo verso un tramonto destinato a entrare nella memoria di noi tutti per sempre. Siamo nella settimana calda, bollente, rovente che ci condurrà al 4 ottobre, quando i giochi saranno fatti. E a quella data ci avvicineremo in un clima d'attesa più surriscaldato dei getti di cento geyser. Ma, prima, riprendiamo le fila del discorso interrotto giorni e giorni fa.
Sale la febbre per la finalissima del campionato: al Kaplakriki FH e Stjarnan si contenderanno il titolo in un vero e proprio scontro finale, in una spietata resa dei conti dove nessun colpo sarà escluso. 6.000 richieste (in aumento) per 2.000 posti: chi vorrebbe mai perdersi il finale del campionato più bello degli ultimi anni?

Mai, e ripeto mai, un campionato si era ridotto come si suol dire all'ultimo giorno. Con le sole eccezioni del KR (che con la coppa nazionale ha salvato una stagione così così) e dei biancorossi di Akureyri (una retrocessione oscena), infatti, ancora nessuno è sicuro di niente. Ballano un posto in 1. deild, che nessuno vuole, uno in Europa League, che il Víkingur Reykjavík sta gettando alle ortiche, e uno, pesantissimo, in vetta alla classifica. Andando a ritroso nel tempo, campionati del genere sono una vera rarità. Certo, è vero che è successo proprio quest'anno nella Liga spagnola tra Barcellona e Atlético Madrid, però nella nostra Islanda, per noi islandofili, ha tutto un altro sapore...

Un discorso che però non interessa più il KR, ormai da tempo. L'unico obiettivo che gli era rimasto era di vincere nel derby contro i cugini rossoneri, e lo porta a casa. Ad onor del vero, senza meritarselo nemmeno più di tanto. Nella prima mezz'ora, gli ormai ex campioni d'Islanda sono dei pupazzi senz'anima,ma nell'ultimo quarto d'ora si fanno vedere e al 43° passano da calcio d'angolo, ma il gol è abbastanza dubbio: palla toccata da Grétar S. Sigurðarson, al quale viene assegnata la rete, e da Baldur Sigurðsson. La palla, però, oltrepassa tutta la linea, oppure viene allontanata prima? Per l'arbitro è gol, per le moviole non si sa. Il dubbio amletico diventa però meno forte, perché nella ripresa il KR tiene in mano il pallino del gioco, subendo l'unico clamoroso rischio all'86° con il tiro di Viktor Jónsson che va a stamparsi sul palo dopo la deviazione fondamentale di Stefán Logi Magnússon. La vittoria quindi isola nel bel mezzo del nulla il KR, che è a -9 dallo Stjarnan secondo e a +10 sul Víkingur Reykjavík quarto. Se però per i bianconeri la vittoria era giusto uno sfizio, per i rossoneri era una necessità.

Infatti, in virtù del risultato finale della coppa nazionale, il quarto posto dona l'accesso all'Europa League. Vincendo, la squadra della capitale l'avrebbe blindato. Ma, racimolando appena un punto in quattro partite, ha riesumato per l'ennesima volta gli immortali Valur e Fylkir. E gli è andata pure bene, perché il Valur è stato distrutto per 4-1 dall'FH, altrimenti il Vikingur si ritroverebbe in quinta posizione, che sarebbe francamente una beffa dopo un anno intero vissuto ad altissimi livelli, sempre con un piede sul podio. Ma il pericolo c'è ancora, perché i punti che li separano sono appena due, senza considerare che a pari merito col Valur c'è il Fylkir, vincente per 2-1 in casa contro il pericolante Fjölnir. E il calendario dà una mano proprio al Fylkir, che affronterà un Fram ormai disperato e con un piede e mezzo nella fossa. Il Fram, annichilito per 4-0 dallo Stjarnan, deve quindi cercare l'impresa, sperando che il Fjölnir si suicidi in casa contro l'anonimo e già salvo ÍBV Vestmannaeyjar, che ha mollato gli ormeggi da tempo e che ultimamente ha anche regalato la salvezza al Keflavík double face di questa stagione (2-0 il risultato della partita). Cinque squadre per due posti, 5 * 2. Non la formula di una offerta particolarmente vantaggiosa, ma la situazione del campionato islandese in zona Europa League e retrocessione...

Il Þór retrocesso che ha però sconfitto per 2-0 il Breiðablik fa capire che tutto è ancora possibile. Così come è possibile che due squadre siano arrivate all'ultima giornata entrambe da imbattute in campionato. Non so se questo sia record, non ci sono statistiche o notizie al riguardo, ma io lo considererei tale, perché può capitare che una squadra sia imbattibile, non due; può capitare che se la giochino a distanza, non in un duello fatale, dove chi vince vive e chi perde muore (sportivamente); può capitare che una squadra meriti un po' più dell'altra, non che entrambe dovrebbero essere campionesse in ex aequo. I meriti dell'FH in patria vengono annullati dalla forza travolgente dello Stjarnan in Europa, dove poi incontri giganti cattivi come l'Inter e là devi fermarti per forza. Con le dovute proporzioni, l'FH guida la classifica come l'Atlético Madrid ma gioca in casa come il Barcellona; lo Stjarnan è secondo come il Barça ma gioca fuori come i madrileni. Il fattore campo in Spagna, in quella circostanza, è stato inutile. Ma adesso, a destini incrociati, chi sbatterà la vittoria in faccia all'altro? La risposta la avremo sabato 4 ottobre, alle 20.00 italiane. Non vorreste essere anche voi al Kaplakriki? Io, in tutta sincerità, ci metterei la firma.

Posti ancora disponibili
Campione d'Islanda, 1° posto
FH 51 punti; Stjarnan 49 punti
Prossima partita: FH - Stjarnan

Europa League, 4° posto
Víkingur Reykjavík 30 punti; Valur 28 punti; Fylkir 28 punti
Prossime partite:
Breiðablik - Valur

Fram - Fylkir
Keflavík - Víkingur Reykjavík

Retrocessione, 11° posto
Fjölnir 20 punti; Fram 18 punti
Prossime partite:
Fjölnir - ÍBV Vestmannaeyjar

Fram - Fylkir

N. B. Grazie alla vittoria in coppa nazionale del KR, si libera il quarto posto per l'accesso all'Europa League, contrariamente a quanto indicato dalla presente classifica.

8 commenti:

  1. grande articolo come al tuo solito. alla fine di ogni giornata aspetto sempre i tuoi post, anche se non sempre rispondo. spero continui ancora con questo blog perche' oltre ad essere particolare e' veramente interessante.

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  2. Ti ringrazio molto per i complimenti, mi fanno davvero piacere. Mi raccomando, continua a seguire il blog, perché ora c'è da chiudere alle Far Oer e poi ci saranno le nazionali!

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  3. sicuramente continuero' a seguirlo. che tristezza pero' dover aspettare mesi prima dell'inizio del prossimo campionato. E' vero che a novembre ci saranno le nazionali e che a gennaio/febbraio(non mi ricordo di preciso quando) dovrebbe esserci la reykjavik cup e poi la coppa di lega, pero' i campionati nazionali hanno un tutt'altro fascino.

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    1. Sono pienamente d'accordo, ma non c'è molta scelta. Piuttosto, sarebbe bello se si giocasse in inverno come in tutti i paesi europei: con gli stadi al coperto sarebbe un'idea fattibile, e sicuramente ci sarebbe qualche possibilità in più di andare avanti in Europa. Comunque c'è ancora tanta carne sul fuoco, e ce ne sarà anche in tempo di mercato.

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  4. per me sinceramente e' meglio giocare il campionato nell'anno solare. pero' sarebbe bello fare come fanno gli altri campionati scandinavi e cioe' iniziare la stagione verso fine marzo e prolungarla almeno fino alla senconda meta' ottobre/inizi novembre. ad esempio un modello da seguire potrebbe essere quello finlandese visto che anche il numero di squadre e' lo stesso. fare quindi andata/ritorno/andata. fare invece come fanno gli altri campionati europei a me non piace per un semplice motivo: guarda i campionati dell'est, ad esempio ucraina e russia. iniziano a luglio/agosto e fanno fino a novembre circa 15/17 partite. poi tre o quattro mesi di pausa con le rimanenti 13/15 partite. e' come se fossero due campionati diversi.

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    1. Il modello finlandese è interessante e sicuramente quello che in Islanda sarebbe più facile da attuare se davvero ci fosse la volontà di fare una riforma dei campionati. Comunque io non intendevo proporre come modello i campionati dell'est, che sono troppo diversi da quello islandese e che non piacciono nemmeno a me; la mia proposta era invece quella di guardare al modello danese, che forse è il migliore in assoluto per i campionati a dodici squadre europei. Si inizia a metà luglio e si finisce a maggio, con una pausa nel solo mese di gennaio, mentre la formula è sempre a/r/a. In Islanda si potrebbe tranquillamente fare la stessa cosa e migliorare di molto la posizione europea: non è un caso che l'unico paese nordeuropeo che conta calcisticamente è la Danimarca, in pianta stabile tra le prime quindici del continente, mentre gli altri che seguono l'anno solare fanno fatica a superare il 25° posto nel ranking. Eppure sicuramente in Norvegia e soprattutto in Svezia le squadre sono in media più forti che in Danimarca.

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  5. comunque Francesco nel campionato danese la pausa dura molto piu' di un mese: ad esempio quest'anno ci sono due mesi e mezzo e di solito la durata e' questa. a me sinceramente non piace granche' perche' con questo intervallo di tempo e' come se ci fossero due campionati a se' stanti. se poi questo sistema servisse a migliorare il ranking europeo dell'islanda allora ben venga, pero' secondo me non e' detto che funzioni. ad esempio in norvegia quest'anno il campionato finisce a inizio novembre(cioe' 1 mese prima che in danimarca) e inizia circa 3 settimane dopo(meta' marzo). basterebbe non fare turni infrasettimanali e la stagione viene allungata. comunque a prescindere da questo speriamo che in islanda trovino in tempi ultra rapidi una riforma per allungare(e non di poco) la stagione. perche' vista anche la crescita che sta avendo il movimento, il potenziale sarebbe ottimo. (considerando anche che in svezia/norvegia/finlandia gli sport nazionali sono altri)

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    1. Sì, effettivamente la pausa è un po' più lunga di quanto ricordavo... Comunque, indipendentemente da quale modello si scelga di seguire, credo che la riforma debba essere totale nel calcio islandese, perché così come è strutturata oggigiorno la stagione sembra quasi di procedere per scompartimenti stagni: coppa di lega, supercoppa, e poi campionato, con la coppa nazionale che in tre-quattro mesi inizia e finisce. Non ci siamo proprio... Sono mesi che scrivo che la KSI gestisce tutto perfettamente, ma sui calendari è tremendamente carente. E temo che in Islanda questo tema non sia così sentito come tra noi islandofili, per cui sono pessimista sulla possibilità di una riforma in breve tempo...

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