E' un epilogo amaro, anzi amarissimo, quello della seconda gara degli Europei femminili 2017, che si stanno svolgendo in Olanda. L'Islanda allenata dal ct Freyr Alexandersson, infatti, è matematicamente eliminata dopo la sconfitta infertale dalla Svizzera, e il conseguente pareggio tra Francia e Austria. Ma cerchiamo di capire come sono andate le cose, ricostruendo la débacle arrivata contro la selezione rossocrociata:
Glódís Perla Viggósdóttir accovacciata e delusa: l'Islanda è già fuori dai giochi (vísir.is)
Un solo cambio rispetto alla formazione che aveva perso per 1-0 con la Francia: gioca Katrín Ásbjörnsdóttir lì davanti, al posto della giovanissima Albertsdóttir. Confermata nell'inedito ruolo di finto nove, invece, Dagný Brynjarsdóttir. La Svizzera parte subito all'attacco, e l'Islanda dimostra di voler ripetere grosso modo la stessa tattica del match con la Francia: tanta attenzione in difesa e contropiede. Succede davvero poco fino alla mezzora di gioco, quando Fanndís Friðriksdóttir illude il popolo islandese giunto in massa dal Nord Atlantico per tifare le sue beniamine. Garðarsdóttir recupera un gran pallone a centrocampo e serve Brynjarsdóttir: la calciatrice dei Portland trova un gran lancio in profondità per Fanndís, brava a superare un difensore della Svizzera e a battere in diagonale il portiere della Nazionale elvetica per il vantaggio dell'Islanda. E' una gioia che dura però ben poco: Bachmann crea il panico nella difesa islandese, con Atladóttir e Viggósdóttir che non riescono a tenere la "10" rossocrociata, la quale serve a rimorchio capitan Dickenmann per il pareggio delle svizzere! E dire che poco prima Gunnhildur Jónsdóttir aveva sprecato una grossa chance per il gol del raddoppio...
Nella ripresa è la Svizzera a crederci di più, e ben presto arriva anche la rete del raddoppio: porta la firma di Bachmann, brava ancora una volta a sorprendere la difesa islandese, oggi parsa molto meno brillante rispetto alla gara contro le francesi. C'è spazio anche per la paura, dopo un brutto scontro tra Jónsdóttir e il portiere delle elvetiche Thalmann, che peraltro gioca in Italia nelle fila del Verona. Dopo dieci minuti di stop per le cure a Thalmann si riprende a giocare, senza nessuna conseguenza per l'estremo difensore della Svizzera: bastano dei punti e un turbante in testa a garantirle di finire la partita indenne. C'è da dire che il resto del secondo tempo non è particolarmente emozionante: il ct Alexandersson cerca di smuovere la squadra, inserendo Albertsdóttir, Magnúsdóttir e Þorsteinsdóttir, ma ad andare più vicina alla rete è ancora la Svizzera, che centra una clamorosa traversa con Bachmann al termine di una bella azione personale. Anche l'Islanda ha un sussulto nel finale, ma Thalmann effettua una gran parata d'istinto sul tacco ravvicinato di Sara Björk Gunnarsdóttir, salvando il risultato.
Ramona Bachmann dopo il gol del 2-1: contro l'Islanda la numero dieci elvetica è stata decisiva (vísir.is)
Parliamoci chiaro: per mole di gioco espressa, la vittoria della Svizzera è meritata. L'Islanda si è colpevolmente seduta dopo il gol del vantaggio siglato da Friðriksdóttir, e le disattenzioni difensive hanno fatto il resto. Certo, come anche nella gara con la Francia si può recriminare qualcosa contro l'arbitro, decisamente troppo permissivo nella gestione dei cartellini e che ha negato un paio di rigori, uno per parte. E' pur vero che gli errori ci sono stati da ambo le parti, e che l'Islanda, certamente non fortunata negli episodi, deve recriminare soprattutto con se stessa. A questa squadra è mancata un po' di maturità, certamente anche a causa di qualche infortunio di troppo arrivato quest'anno. Probabilmente anche alcune scelte del ct hanno lasciato un po' storcere il naso. Parlano i fatti: si sperava di passare almeno il primo turno, e dopo due gare l'Islanda è a quota zero, e deve salutare mestamente in anticipo l'Europeo olandese. A nulla servirà una eventuale vittoria contro l'Austria, vera sorpresa di queste prime due gare di Olanda '17. Insomma, pur con varie attenuanti, possiamo dire, senza timore di essere smentiti, che ci saremmo aspettati senz'altro di più da questa Islanda, sebbene le avvisaglie negative fossero arrivate nelle ultime amichevoli pre-Europeo. Detto questo, complimenti alla Svizzera, con una nota d'onore per Bachmann: se la numero dieci delle elvetiche fosse più continua nell'arco della singola partita, sarebbe forse la giocatrice più forte dell'intera manifestazione.
Tutta la delusione dipinta sul volto delle calciatrici islandesi (vísir.is)
CLASSIFICA:
Francia, Austria 4, Svizzera 3, Islanda 0.
Qui potete vedere gli highlights del match.
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