Il brutto tempo che sta colpendo il Nord Atlantico ha lasciato il segno anche sui campi di Inkassodeildin. La notizia della giornata è la clamorosa sconfitta del KA sul campo della penultima, lo Huginn, che già nello scorso turno aveva mancato il colpo a Grindavik nei minuti finali. Proprio i gialloblu ne approfittano insieme al Keflavik.
Il Thor interrompe la striscia di cinque sconfitte consecutive con un brillante successo sull'HK ed il Selfoss stende il Leiknir Reykjavik con un rotondo 3-0 fuori casa.
In coda la vittoria dello Huginn riapre tutti gli scenari in ottica retrocessione. Dall'Haukar in giù ballano tutte.
Ecco cosa è successo nel weekend:
Lo Huginn di Seyðisfjörður, qui mentre festeggia la promozione dello scorso anno, è la rivelazione delle ultime due giornate: ha ottenuto quattro punti contro le prime due della classifica (mbl.is)
Il Thor interrompe la striscia di cinque sconfitte consecutive con un brillante successo sull'HK ed il Selfoss stende il Leiknir Reykjavik con un rotondo 3-0 fuori casa.
In coda la vittoria dello Huginn riapre tutti gli scenari in ottica retrocessione. Dall'Haukar in giù ballano tutte.
Ecco cosa è successo nel weekend:
Leiknir R. - Selfoss 0-3
Marcatori: 6° James Mack (Selfoss), 39° Ivan Martinez Gutierrez (Selfoss), 66° Ingi Rafn Ingibergsson (Selfoss)
Ammoniti: 3 per il Leiknir, 1 per il Selfoss
Espulsi: 43° Halldór Kristinn Halldórsson (Leiknir) per rosso diretto, 63° Jörundur Áki Sveinsson (Leiknir) per doppia ammonizione
Spettatori: n.d.
Il Selfoss centra il quinto risultato utile consecutivo con una prestazione maiuscola. Il Leiknir è assente dal campo e rischia di diventare una ex pretendente alla promozione. La squadra di casa è brutta e nervosa, finisce in nove, con il risultato già compromesso. Halldórsson, capitano del Leiknir, viene espulso per una gomitata ad un avversario.
A brillare su tutti sono l'americano James Mack, che terrorizza la difesa avversaria e apre le marcature, e il difensore Sigurður Eyberg Guðlaugsson, implacabile nel fermare i pochi spunti offensivi degli avversari e molto bravo a far ripartire l'azione.
Giordano Pantano, stabilmente in campo in tutte le ultime partite del Selfoss, e compagni sono equidistanti da secondo e penultimo posto.
Il Selfoss centra il quinto risultato utile consecutivo con una prestazione maiuscola. Il Leiknir è assente dal campo e rischia di diventare una ex pretendente alla promozione. La squadra di casa è brutta e nervosa, finisce in nove, con il risultato già compromesso. Halldórsson, capitano del Leiknir, viene espulso per una gomitata ad un avversario.
A brillare su tutti sono l'americano James Mack, che terrorizza la difesa avversaria e apre le marcature, e il difensore Sigurður Eyberg Guðlaugsson, implacabile nel fermare i pochi spunti offensivi degli avversari e molto bravo a far ripartire l'azione.
Giordano Pantano, stabilmente in campo in tutte le ultime partite del Selfoss, e compagni sono equidistanti da secondo e penultimo posto.
Haukar - Fram 3-1
Marcatori: 7° Elton Renato Livramento (Haukar), 63° Ivan Bubalo (Fram), 67° Aran Nganpanya (Haukar), 69° Renato Livramento Barros (Haukar)
Ammoniti: 1 per l'Haukar, 1 per il Fram
Spettatori: n.d.
L'Haukar batte il Fram con una prestazione convincente e guadagna tre punti che, in ottica salvezza, valgono doppio. La squadra di Kostic macina gioco per tutto il primo tempo e ha la colpa di non chiudere la partita prima del rientro negli spogliatoi.
Il Fram, come spesso succede, vive di fiammate. Peccato che in questa partita se ne siano viste poche. Nel primo tempo crea una sola palla goal col giovane centrocampista Gunnlaugur Hlynur Birgisson, bravo ad inserirsi di forza in area avversaria, ma non abbastanza lucido: spara sopra la traversa invece di servire un compagno solo a centro area. Nel secondo tempo il solito Bubalo riesce a pareggiare con un goal di rapina.
Il goal del Fram scuote i padroni di casa, capitanati da Sindrason, che nel giro di due minuti segnano due goal e chiudono la partita. Bello il secondo goal del neoentrato Aran Nganpanya, terzino sinistro di 21 anni, islandese di nascita ma vietnamita di origine, che finalizza una bella galloppata sulla sua fascia.
L'Haukar batte il Fram con una prestazione convincente e guadagna tre punti che, in ottica salvezza, valgono doppio. La squadra di Kostic macina gioco per tutto il primo tempo e ha la colpa di non chiudere la partita prima del rientro negli spogliatoi.
Il Fram, come spesso succede, vive di fiammate. Peccato che in questa partita se ne siano viste poche. Nel primo tempo crea una sola palla goal col giovane centrocampista Gunnlaugur Hlynur Birgisson, bravo ad inserirsi di forza in area avversaria, ma non abbastanza lucido: spara sopra la traversa invece di servire un compagno solo a centro area. Nel secondo tempo il solito Bubalo riesce a pareggiare con un goal di rapina.
Il goal del Fram scuote i padroni di casa, capitanati da Sindrason, che nel giro di due minuti segnano due goal e chiudono la partita. Bello il secondo goal del neoentrato Aran Nganpanya, terzino sinistro di 21 anni, islandese di nascita ma vietnamita di origine, che finalizza una bella galloppata sulla sua fascia.
Huginn - KA 1-0
Marcatori: 93° Stefán Ómar Magnússon (Huginn)
Ammoniti: 2 per lo Huginn, 2 per il KA
Spettatori: n.d.
Il KA va di nuovo in testa coda e torna ad Akureyri mangiandosi le mani per l'occasione perduta. Domina buona parte della partita, ma i suoi attacchi si infrangono sul portiere Atli Gunnar Guðmundsson e sul solido centrale serbo Stefan Spasic. All'86 Aðalsteinsson sbaglia un rigore concesso generosamente dall'arbitro.
Goal sbagliato, goal subito. Al terzo degli otto minuti di recupero concessi, il sedicenne Magnússon segna un goal che può valere una stagione e ripaga i gialloneri della beffa subita nel finale a Grindavik.
Lo Huginn, nonostante i molti stranieri in campo (cinque) porta a casa la vittoria grazie ai prodotti del suo vivaio. Seyðisfjörður ha 650 abitanti ed è un esempio di quanto gli islandesi siano bravi a valorizzare quello che hanno a disposizione. Magnusson, leva 2000, è al suo terzo centro stagionale. Il portiere Guðmundsson, leva 1993, milita nello Huginn dal principio della sua carriera e ha percorso tutta la scalata dalla 3.deild alla 1.deild. Non ci stupiremmo di vedere entrambi in prima serie l'anno prossimo.
Il KA, nonostante la seconda sconfitta di fila, è ancora in testa al campionato. La squadra è viva e ha pagato dazio alla sfortuna. Dalla prossima partita con il Leiknir F. tuttavia non sono più ammessi passi falsi per non vanificare l'ottimo campionato disputato finora.
Il KA va di nuovo in testa coda e torna ad Akureyri mangiandosi le mani per l'occasione perduta. Domina buona parte della partita, ma i suoi attacchi si infrangono sul portiere Atli Gunnar Guðmundsson e sul solido centrale serbo Stefan Spasic. All'86 Aðalsteinsson sbaglia un rigore concesso generosamente dall'arbitro.
Goal sbagliato, goal subito. Al terzo degli otto minuti di recupero concessi, il sedicenne Magnússon segna un goal che può valere una stagione e ripaga i gialloneri della beffa subita nel finale a Grindavik.
Lo Huginn, nonostante i molti stranieri in campo (cinque) porta a casa la vittoria grazie ai prodotti del suo vivaio. Seyðisfjörður ha 650 abitanti ed è un esempio di quanto gli islandesi siano bravi a valorizzare quello che hanno a disposizione. Magnusson, leva 2000, è al suo terzo centro stagionale. Il portiere Guðmundsson, leva 1993, milita nello Huginn dal principio della sua carriera e ha percorso tutta la scalata dalla 3.deild alla 1.deild. Non ci stupiremmo di vedere entrambi in prima serie l'anno prossimo.
Il KA, nonostante la seconda sconfitta di fila, è ancora in testa al campionato. La squadra è viva e ha pagato dazio alla sfortuna. Dalla prossima partita con il Leiknir F. tuttavia non sono più ammessi passi falsi per non vanificare l'ottimo campionato disputato finora.
Keflavík - Fjarðabyggð 2-1
Marcatori: 36° Magnús Þórir Matthíasson (Keflavik), 61° Jóhann Birnir Guðmundsson (Keflavik), 92° Dimitrov Zelkjo (Fjardabyggd)
Ammoniti: 2 per il Keflavik, 1 per il Fjardabyggd
Spettatori: 220
Nonostante la differenza in classifica in campo si è vista una partita molto equilibrata. Il Keflavik la porta a casa d'esperienza, grazie ai suoi uomini migliori e approfittando degli errori degli avversari.
Fra gli aeroportuali si distinguono il bomber Magnús Þórir Matthíasson, che segna il primo goal di testa grazie ad un'elevazione impressionante, ed il portiere Beitir Ólafsson che tiene a galla i suoi fermando le numerose incursioni del Fjardabyggd.
Il Keflavik vola al terzo posto e alla prossima giornata andrà a fare visita al Grindavik. Sarà un crocevia determinante in chiave promozione. Viceversa il Fjardabyggd precipita ad un solo punto dalla zona retrocessione. La squadra macina gioco, ma spesso paga dazio al basso tasso tecnico di alcuni suoi elementi: tutti e due i goal avversari sono nati da due ingenuità del terzino destro Emil Stefánsson.
Nonostante la differenza in classifica in campo si è vista una partita molto equilibrata. Il Keflavik la porta a casa d'esperienza, grazie ai suoi uomini migliori e approfittando degli errori degli avversari.
Fra gli aeroportuali si distinguono il bomber Magnús Þórir Matthíasson, che segna il primo goal di testa grazie ad un'elevazione impressionante, ed il portiere Beitir Ólafsson che tiene a galla i suoi fermando le numerose incursioni del Fjardabyggd.
Il Keflavik vola al terzo posto e alla prossima giornata andrà a fare visita al Grindavik. Sarà un crocevia determinante in chiave promozione. Viceversa il Fjardabyggd precipita ad un solo punto dalla zona retrocessione. La squadra macina gioco, ma spesso paga dazio al basso tasso tecnico di alcuni suoi elementi: tutti e due i goal avversari sono nati da due ingenuità del terzino destro Emil Stefánsson.
Leiknir F. - Grindavík 1-4
Marcatori: 23° Gunnar Þorsteinsson (Grindavik), 30° William Daniels (Grindavik), 69° Gunnar Þorsteinsson (Grindavik), 79° Almar Daði Jónsson (Leiknir), 91° Magnús Björgvinsson (Grindavik)
Ammoniti: 1 per il Grindavik
Spettatori: 50
Troppo grossa la differenza fra le due squadre. Il ciclone Grindavik piomba su Fáskrúðsfjörður e non lascia scampo alla cenerentola del campionato. La squadra di casa tiene il campo per 25' in cui, con tanta buona volontà e poco altro, riesce ad arginare le offensive avversarie. Al goal di Þorsteinsson però si scioglie come neve al sole e a fine partita rischia un passivo superiore alle quattro reti incassate.
Per il Leiknir F. la quota salvezza dista cinque punti, la montagna da scalare si fa sempre più ripida. Ci sono due elementi che balzano agli occhi e che giocano a sfavore dei biancorossi. L'entusiasmo che si era creato intorno alla squadra per la prima apparizione in 1.deild è scemato, non c'è più questo valore aggiunto che compensava il deficit tecnico. In seconda battuta, alla squadra manca l'amalgama. La dirigenza è venuta meno alla promessa di non snaturare la squadra dopo le due promozioni consecutive. Sabato in campo c'erano ben sette giocatori, tutti stranieri, che non facevano parte della squadra che ha compiuto il miracolo delle due promozioni consecutive.
Dopo le difficoltà incontrate nella prima metà del campionato, invece che tornare all'origine, il Leiknir F. ha accolto altri nuovi giocatori e questa scelta per ora non sembra pagare molto.
Per il Grindavik vale quanto detto per il Keflavik poc'anzi. La prossima partita è un crocevia e per i gialloblu c'è il vantaggio, non trascurabile, che un pareggio basta e avanza per continuare a sognare.
Troppo grossa la differenza fra le due squadre. Il ciclone Grindavik piomba su Fáskrúðsfjörður e non lascia scampo alla cenerentola del campionato. La squadra di casa tiene il campo per 25' in cui, con tanta buona volontà e poco altro, riesce ad arginare le offensive avversarie. Al goal di Þorsteinsson però si scioglie come neve al sole e a fine partita rischia un passivo superiore alle quattro reti incassate.
Per il Leiknir F. la quota salvezza dista cinque punti, la montagna da scalare si fa sempre più ripida. Ci sono due elementi che balzano agli occhi e che giocano a sfavore dei biancorossi. L'entusiasmo che si era creato intorno alla squadra per la prima apparizione in 1.deild è scemato, non c'è più questo valore aggiunto che compensava il deficit tecnico. In seconda battuta, alla squadra manca l'amalgama. La dirigenza è venuta meno alla promessa di non snaturare la squadra dopo le due promozioni consecutive. Sabato in campo c'erano ben sette giocatori, tutti stranieri, che non facevano parte della squadra che ha compiuto il miracolo delle due promozioni consecutive.
Dopo le difficoltà incontrate nella prima metà del campionato, invece che tornare all'origine, il Leiknir F. ha accolto altri nuovi giocatori e questa scelta per ora non sembra pagare molto.
Per il Grindavik vale quanto detto per il Keflavik poc'anzi. La prossima partita è un crocevia e per i gialloblu c'è il vantaggio, non trascurabile, che un pareggio basta e avanza per continuare a sognare.
Þór - HK 2-1
Marcatori: 17° Bjarki Aðalsteinsson (Thor), 53° Gunnar Örvar Stefánsson (Thor), 83° Hákon Ingi Jónsson su rigore (HK)
Ammoniti: 2 per il Thor, 3 per l'HK
Spettatori: 303
Torna a sorridere il Thor che dopo cinque sconfitte consecutive vince di slancio contro un HK in difficoltà. I biancorossi di Akureyri dominano la partita col rammarico di non concludere con un punteggio più rotondo a proprio favore. Continua il periodo nero dell'HK che, nonostante il cambio in panchina, non ha visto grossi cambiamenti nel proprio gioco.
Apre le marcature Bjarki Aðalsteinsson, al primo goal con il Thor, protagonista di una grande gara in fase difensiva e finalmente tornato alla ribalta dopo una difficile stagione al Selfoss. Chiude l'incontro il solito Gunnar Stefansson che, oltre al goal, è stato il perno di tutte le azioni offensive del Thor. Con la sua grossa stazza ha aperto il gioco alle ripartenze fulminee dei biancorossi, complice la difesa dell'HK, incapace di prenderne le contromisure.
Il rigore con cui l'HK accorcia le distanze scatena le polemiche in campo e sulle tribune. L'arbitro, lontano dal gioco, si fa probabilmente ingannare da un tuffo in area dello stesso Jonsson che poi trasforma. L'HK però non ne approfitta ed è un Thor rabbioso che va più vicino al terzo goal.
Per il Thor è una vittoria che fa morale anche se il campionato sembra ormai compromesso: la zona promozione dista sei punti. Per l'HK invece è emergenza. L'avvento di Joey Gudjonsson in panca non ha sortito gli effetti sperati. Ci sarà da soffrire.
Torna a sorridere il Thor che dopo cinque sconfitte consecutive vince di slancio contro un HK in difficoltà. I biancorossi di Akureyri dominano la partita col rammarico di non concludere con un punteggio più rotondo a proprio favore. Continua il periodo nero dell'HK che, nonostante il cambio in panchina, non ha visto grossi cambiamenti nel proprio gioco.
Apre le marcature Bjarki Aðalsteinsson, al primo goal con il Thor, protagonista di una grande gara in fase difensiva e finalmente tornato alla ribalta dopo una difficile stagione al Selfoss. Chiude l'incontro il solito Gunnar Stefansson che, oltre al goal, è stato il perno di tutte le azioni offensive del Thor. Con la sua grossa stazza ha aperto il gioco alle ripartenze fulminee dei biancorossi, complice la difesa dell'HK, incapace di prenderne le contromisure.
Il rigore con cui l'HK accorcia le distanze scatena le polemiche in campo e sulle tribune. L'arbitro, lontano dal gioco, si fa probabilmente ingannare da un tuffo in area dello stesso Jonsson che poi trasforma. L'HK però non ne approfitta ed è un Thor rabbioso che va più vicino al terzo goal.
Per il Thor è una vittoria che fa morale anche se il campionato sembra ormai compromesso: la zona promozione dista sei punti. Per l'HK invece è emergenza. L'avvento di Joey Gudjonsson in panca non ha sortito gli effetti sperati. Ci sarà da soffrire.
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