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mercoledì 30 settembre 2015

Úrvalsdeild, 21ª giornata - Scettro e corona all'FH: è il nuovo campione d'Islanda!

Era ormai chiaro da qualche tempo, ma puntualmente l'ufficialità veniva rimandata. Merito, soprattutto, di un'inseguitrice che non ha mollato mai la presa, che ci ha creduto fino a quando la matematica non ha chiuso i giochi. Giusto il riconoscimento finale alla squadra che più di tutte ha meritato questa vittoria finale, che è stata capolista solitaria fin dalla terza giornata (escludendo la parentesi KR tra l'undicesima e la dodicesima): settimo gioiello in appena undici anni per l'FH Hafnarfjörður, giunto finalmente a quel posto per il quale lottava da anni e che l'anno scorso gli era sfuggito all'ultimo secondo. Onore delle armi anche al Breiðablik, che ha saputo tenere vivo un campionato altrimenti già chiuso da tempo.

Festeggiamenti sfrenati in casa FH dopo la conquista del titolo che mancava dal 2012. Nella foto, i giocatori che hanno reso possibile questa grandissima festa

FH che per laurearsi campione, dopo la disfatta in casa del Breiðablik, aveva bisogno di tre punti nelle ultime due partite. Per evitare complicazioni in vista dell'ultima giornata, l'imperativo è battere il Fjölnir, a caccia di una vittoria fondamentale per inseguire il pallidissimo sogno dell'Europa League. Heimir Guðjónsson si affida dunque ad un 4-2-3-1 che fa affidamento sulla velocità degli esterni Jeremy Serwy e Atli Guðnason, a sostegno dell'unica punta centrale, Steven Lennon; i gialloblù decidono di disporsi specularmente, ma non tengono conto della differente qualità degli interpreti. Nei primi quarantacinque a Ágúst Þór Gylfason va di lusso, tra parate, salvataggi sulla linea e tiri fuori di un millimetro. Ma è anche qui che l'FH dimostra le proprie abilità, perché non perde la calma, forse aiutato dal fatto che il Breiðablik sta sbattendo anche lui contro il muro dell'ÍBV Vestmannaeyjar. In questo momento, l'FH non ha nemmeno bisogno di vincere: è già matematicamente campione d'Islanda. Le notizie sono buone anche per il Fjölnir, però: il KR all'intervallo è anche lui bloccato sullo 0-0 dal Leiknir, che si sta giocando la permanenza in massima serie. Insomma, in questo triplo intreccio tra primo posto, Europa League e salvezza non si capisce niente. I tre pareggi non cambiano la classifica, ma servono a emettere verdetti: FH campione, KR in Europa League e ÍBV salvo.

Nella ripresa, l'FH e il Breiðablik la sbloccano contemporaneamente: i bianconeri al 50° vanno in vantaggio grazie ad una fortunosa triangolazione Guðnason-Lennon-Guðnason, il quale segna l'1-0; i biancoverdi sfondano con un rigore in movimento di Atli Sigurjónsson. Cambia poco, perché la matematica dice che comunque il titolo sta andando all'FH. Cambia molto invece in zona retrocessione, perché il Leiknir così avrebbe l'opportunità di giocarsela anche negli ultimi novanta minuti: illusione che però dura pochissimo, perché al 56° una palla vagante in area non viene allontanata dai difensori del Leiknir, e viene quindi spinta in fondo al sacco da Óskar Örn Hauksson. A questo punto, il quadro delineatosi all'intervallo inizia a farsi concreto, soprattutto quando al 62° difesa e portiere del Leiknir rendono palese a tutti che la squadra sta retrocedendo per mancanza di comunicazione tra i reparti: del gioco armonioso di inizio stagione non c'è più traccia, Eyjólfur Tómasson esce a vuoto, nessuno sa cosa fare con la palla tra i piedi e Gary Martin raddoppia. La condanna del Leiknir è dunque già scritta e quindi l'ÍBV smette di giocare e si gode già in campo una salvezza che a inizio stagione tutti avremmo definito miracolosa. Ma il Fjölnir non ci sta e non si arrende all'idea di aver perso l'accesso all'Europa League in favore del KR: al 69°, alla primissima occasione per i gialloblù, Kennie Chopart pareggia al volo i conti. La lotta per il primo posto non è finita ancora: per il Breiðablik inizia a farsi strada un sogno che avrebbe del clamoroso. Ma l'FH non si fa rimontare di nuovo, e corre immediatamente ai ripari: rituffatosi nuovamente all'attacco, lo squadrone bianconero le prova tutte, ma trova sempre qualcuno pronto a salvare. Ancora palle fuori di millimetri, ancora un salvataggio sulla linea: sembra il preludio ad un'immeritata beffa. No, la sorte non può essere così crudele: al 79° Jonathan Hendrickx allarga per Guðnason (che nel frattempo ha cambiato fascia), che crossa al centro: carambola, palla che torna a Hendrickx, tiraccio rasoterra, deviazione di Emil Pálsson, palla che gonfia la rete, delirio puro al Kaplakriki. Il finale è concitato, ma il Fjölnir non ne ha più: scende anche il presidente federale in campo, inizia a piovere di nuovo, ma stavolta alla pioggia d'acqua si mischiano i fiumi di champagne: braccia in alto che reggono la coppa, l'FH Hafnarfjörður è campione d'Islanda per la settima volta nella sua storia.

In teoria potremmo fermarci anche qui col resoconto, perché i risultati di queste tre partite confermano gli utlimi verdetti mancanti, che sono in fin dei conti uguali a quelli che emergevano durante l'intervallo. Di fatto, le altre tre partite sono state inutili. Eppure, qualcosa di interessante s'è visto anche in questi tre match. No, nessun riferimento al noiosissimo 0-0 tra Víkingur Reykjavík e Fylkir, caratterizzato da una marea di errori e da un elevato tasso di sbadigli: a fine partita i due allenatori si stringono le mani, ma dovrebbero piuttosto strapparsi i capelli per quello che (non) si è visto in campo. Da applaudire, facendo un bell'inchino, è invece il gol di Arnar Már Guðjónsson al 25° di ÍA Akranes-Valur: il giocatore giallonero trova un tiro semplicemente meraviglioso da dietro la linea di centrocampo, tiro che finisce in porta per la gioia delle corde vocali del telecronista! Colpevole, ovviamente, il portiere avversario, troppo fuori dai pali. Ci sarebbe anche un raddoppio altrettanto spettacolare con un pallonetto di Garðar Bergmann Gunnlaugsson, ma l'arbitro giustamente annulla tutto per fuorigioco. Partita divertente anche nel secondo tempo, dove abbondano i tentativi di segnare un altro gol spettacolare, ma falliscono tutti, così come c'è da segnalare un rigore sbagliato per i gialloneri.

Non è spettacolo, ma sicuramente è una bella dimostrazione di forza il clamoroso 7-0 con cui lo Stjarnan umilia un Keflavík già umiliato da una stagione disastrosa oltre ogni aspettativa: gol a volte regalati da avversari ormai senza più voglia di giocare, a volte autentiche perle, come nel caso del 4-0 di Guðjón Baldvinsson. Per gli azzurri, autori di un ottimo finale di stagione, la consolazione della maggior vittoria casalinga stagionale per cancellare l'amarezza di un'annata mediocre, appena salvata dalla Supercoppa tolta al KR.

21ª giornata (vedi sintesi)
Sabato 26 settembre
Leiknir - KR Reykjavík 0-2
Breiðablik - ÍBV Vestmannaeyjar 1-0
Víkingur Reykjavík - Fylkir 0-0
ÍA Akranes - Valur 1-0
FH Hafnarfjörður - Fjölnir 2-1
Stjarnan - Keflavík 7-0


22ª giornata
Sabato 3 ottobre
Keflavík - Leiknir
ÍBV Vestmannaeyjar - ÍA Akranes
Valur - Stjarnan
KR Reykjavík - Víkingur Reykjavík
Fylkir - FH Hafnarfjörður
Fjölnir - Breiðablik

6 commenti:

  1. Ciao, avevo un dubbio. Visto che vanno le prime 4 in Europa...se il Valur arriva 5° vanno in 5? Visto che ha vinto la coppa già è sicuro del posto... così Stjarnan e Fjolnir sarebbero in piena corsa...

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  2. In Europa vanno le prime 3: la prima in Champions, seconda e terza in Europa league. Il Valur si qualifica come vincente della coppa a prescindere dal piazzamento (sarebbe potuta arrivare anche ultima).
    Cmq che posso dire se non che sono al settimi cielo; a inizio stagione tutti ci davano per spacciati (credo nessun addetto ai lavori ib Islanda ci aveva pronosticato salvi) e inve l'IBV ci sarà anche nel 2016 a lottora cin le unghie e con i denti.
    Afram IBV!
    Egill

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  3. E' stata una stagione strana, meno avvincente delle ultime e col campionato diviso in due blocchi: dallo Stajarnan (delusione della stagione) in su a lottare per la gloria e dallo IA in giù a lottare per la salvezza.

    Due considerazioni amare e un auspicio:

    1) solo squadre dell'area di Reykjavìk a lottare per la gloria

    2) nella classifica marcatori, i primi tre sono tutti stranieri (Pedersen, Glenn, Lennon)

    3) è la seconda stagione che l'IBV si salva per il rotto della cuffia e più per la pochezza degli avversari. Con un po' meno stravolgimenti fra una stagione e l'altra può tornare la corazzata che ha conquistato l'Europa per più anni di fila!

    Fabio

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  4. Bell'articolo...i miei complimenti all'FH campione meritatamente d'Islanda... bella stagione anche per il Breidablik che spero possa migliorare ancora in vista della prossima stagione...
    Grande IBV sono contentissimo che alla fine pur soffrendo moltissimo e stentando parecchio sia riuscito con le unghie a ottenere una salvezza FONDAMENTALE... sarebbe stato un disastro la loro retrocessione...spero trovino un po di continuità in più l'anno prossimo per non soffrire fino all'ultimo.
    Keflavik invece un disastro completo, sta chiudendo malissimo una stagione completamente disastrosa, i numeri sono assolutamente impietosi,non so se le 2 retrocesse possano lottare per risalire subito o meno ma sopratutto loro spero facciano bene,retrocedono dopo anni in massima serie e bisognerà riorganizzarsi.

    Piacerebbe pure a me che anche squadre fuori dall'area della capitale lottassero per il titolo ma in un campionato dove quasi tutte sono di quell'area e pressochè impossibile... speriamo nei prossimi anni ci sia una rivoluzione su questo, la 1 deild(serie b)del prossimo anno mi lascia sperare in questo...sarebbe bello...per tutto il movimento ma sia club che le città devono avere le strutture adeguate.
    Sulla classifica marcatori anche a me fa stranezza vedere tutti stranieri i primi 3, mi auguro che qualche giovane o magari più di uno faccia bene in questo già dal prossimo anno!
    Ultima giornata praticamente saranno amichevoli visto che è già tutto deciso...

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  5. L'anno scorso però andarono le prime 4.... Stjarnan, KR (vincente coppa ) Haf e Vikingur...

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  6. infatti sempre 4 son i posti a disposizione... la vincente al secondo turno preliminare di CL la seconda e terza ai preliminari di EL...poi il quarto posto è di chi vince la coppa nazionale che può essere per dire anche un club di quarta serie se riesce a farlo(ovviamente impossibile per forza di cose)ma è così...questo cambia SOLO se la vincente della coppa nazionale è una delle prime tre della classifica finale, in questo caso va ovviamente la quarta in classifica...non è difficile da capire!

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