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mercoledì 23 settembre 2015

Úrvalsdeild, 20ª giornata - Breiðablik-FH, tutto in sette minuti! Leiknir, a un passo dal baratro...

Poteva finire di fatto già con questa giornata l'Úrvalsdeild 2015, e invece per una serie di risultati (alcuni dei quali davvero sorprendenti) resta ancora tutto da decidere. Gli occhi erano ovviamente tutti puntati sulla supersfida per il primo posto tra Breiðablik e FH, che effettivamente non ha deluso chi si aspettava grandi cose. Ma fuochi d'artificio sono arrivati anche per la zona Europa League e per quella della retrocessione. Insomma, grande spettacolo in campo quando ormai mancano solo 180 minuti alla fine della stagione calcistica islandese (le due gare della nazionale ad ottobre sono ormai solo una formalità).

Grande spettacolo nel match tra le prime due della classifica, che decidono tutto in una manciata di minuti (mbl.is/​Eva Björk)

La copertina non può che essere per Breiðablik-FH, la grande opportunità di riaprire in extremis la questione scudetto per i biancoverdi, di chiuderla per i bianconeri. E in effetti gli ospiti partono subito spinti da grande determinazione, controllando agevolmente il primo tempo e avendo anche una buona opportunità al 16°. La musica non cambia più di tanto nemmeno nella ripresa, e l'FH non ha nessuna fretta, anche perché il pareggio gli consentirebbe comunque di laurearsi campione in anticipo. Così, quando al 71° il diagonale rasoterra di Atli Guðnason colpisce il palo interno ed entra in rete, i bianconeri si sentono legittimamente arrivati all'obiettivo, e si riposano sugli allori. Mai errore fu più fatale. La squadra di casa ha una reazione d'orgoglio incredibilmente furiosa, e in men che non si dica addirittura ribalta le sorti dell'incontro: una zuccata del solito Jonathan Glenn al 74° e un'altra di Damir Muminovic al 77° portano la truppa di Arnar Grétarsson in vantaggio. Nel concitatissimo finale, l'FH riprende in mano il bandolo della matassa e bombarda gli avversari, il cui bunker però resiste. A fine partita, Heimir Guðjónsson mastica amarissimo un chewing gum, conscio del fatto che i suoi uomini hanno buttato alle ortiche il match point più importante, con annessa possibilità di festeggiare in casa della diretta inseguitrice. Ma non è tempo di fare drammi: nelle prossime due partite, con Fjölnir e Fylkir, basta totalizzare appena tre punti per essere matematicamente campioni, e l'impresa è tutt'altro che impossibile. Ma questa partita sia un campanello d'allarme per l'anno prossimo: il Breiðablik punterà davvero in alto, e già adesso avrebbe le carte in regola per farlo.

Non sembra invece avere un futuro così roseo il Leiknir, che ha di fatto esaurito le sue cartucce. In casa del Fylkir, il capitombolo che mette ufficiosamente fine all'avventura in Úrvalsdeild di uno degli ultimi club della capitale. La partita si mette male molto presto, e al 21° Ragnar Bragi Sveinsson porta in vantaggio i padroni di casa, seguito cinque minuti da Jóhannes Karl Guðjónsson, che con un siluro da fuori area manda in tilt un colpevolissimo Eyjólfur Tómasson. La discesa agli inferi del Leiknir è completa alla mezz'ora di gioco, con la doppietta (dal dischetto) di Sveinsson. Nel secondo tempo, si gioca ad una sola porta; solo nel finale il Leiknir si fa vedere in avanti, trovando al 90° il gol della bandiera di Sindri Björnsson. Salvo imprevisti, dovrebbe essere il KR a dare il colpo di grazia ai suoi concittadini.

Ovviamente, tutto dipenderà dall'ÍBV Vestmannaeyjar, che però ormai sembra davvero non poter più perdere questa salvezza. Se non bastasse la matematica a convincervi, guardate ai fatti, a quei fatti che dimostrano che dalle parti di Heimaey si hanno gli attributi. Come spiegare in altro modo la partita col Valur? Dopo il vantaggio di Josè Enrique, i padroni di casa si spengono sotto la tipica pioggiarella autunnale islandese e sotto le cannonate di un Valur formato europeo. Prima il pareggio immediato di Patrick Pedersen, poi il colpo da biliardo al 55° di Sigurður Egill Lárusson che costringe Abel Dhira alla mezza papera e infine le imbarazzanti amnesie difensive che spalancano la via del terzo gol al Valur. Ma gli isolani hanno un bisogno essenziale anche di un semplice punticino, più del Valur che comunque in Europa League c'è già grazie alla coppa nazionale: negli ultimi dieci minuti all'Hásteinsvöllur si scatena l'inferno, e l'ÍBV prima accorcia all'80° con Gunnar Heiðar Þorvaldsson (complice una parata mal riuscita del portiere avversario) e poi all'82° pareggia con la gran botta di Ian Jeffs.

Gara pirotecnica tra Fjölnir e Víkingur Reykjavík, con i gialloblù a caccia dei tre punti per coltivare il sogno Europa League: visto che non serve superare il Valur al quarto posto, l'unico modo per arrivarci è quello di scacciare il KR dal terzo. Ma c'è bisogno di almeno sette punti per riuscire nell'impresa, per cui contro i rossoneri è obbligatorio almeno il pareggio (nella speranza che il KR perda): il Fjölnir la sua parte la fa, portandosi in vantaggio già al 24° e raddoppiando con la punizione-missile di Bergsveinn Ólafsson quattro minuti più tardi. Gli ospiti, visibilmente storditi, permettono ai padroni di casa una grandissima azione al 39° fatta di dribbling e tocchi pregiati, il tutto concluso in rete da Aron Sigurðarson. Tutto sembra andare per il meglio, quando al tramonto del primo tempo il meccanismo s'inceppa in maniera brutale, e lo scenario da paradisiaco diventa apocalittico: al 44° un tiro debolissimo di Ívar Örn Jónsson permette ai rossoneri di rientrare in gara, mentre al primo minuto di recupero un magnifico colpo di tacco di Hallgrímur Mar Steingrímsson porta il risultato sul 3-2. Il primo tempo si conclude con l'espulsione di Gunnar Már Guðmundsson, per cui il Fjölnir si trova a difendere lo striminzito vantaggio in dieci. Fioccano le occasioni nella ripresa, ma è solo una splendida traiettoria da fuori area di Guðmundur Böðvar Guðjónsson che sembra placare l'aspra contesa. Sembra placarla, ma non la placa, perché all'87° Davíð Örn Atlason rimette ancora il risultato in bilico, sul 4-3. Ma è l'ultimo sussulto di una partita infinita: sette gol, otto ammoniti e un espulso. Se non è un bollettino di guerra, poco ci manca.

Ma il Fjölnir può dirsi complessivamente soddisfatto, perché il KR combina un autentico disastro in casa contro lo Stjarnan. Una sconfitta umiliante, giunta contro una squadra pesantemente demoralizzata da un'annata storta. Insomma, il peggio dell'anno il KR lo fa vedere in una sola partita: pronti via e azzurri già molto attenti, pronti a ripartire in velocità. Proprio su una di queste ripartenze la difesa bianconera dorme, costringendo il povero Stefán Logi Magnússon al fallo da rigore, che gli costa l'espulsione: per Veigar Páll Gunnarsson è fin troppo facile segnare dal dischetto. Al 46° invece è uno schema da calcio di punizione che manda in porta Guðjón Baldvinsson, mentre è Pablo Punyed al 78° (complice una sfortunata deviazione di un difensore bianconero) a calare il tris definitivo. Una giornata sicuramente sfortunata per il KR, ma la prestazione deve far riflettere molto tutta la squadra, perché sono stati proprio questi cali di tensione a far perdere punti e trofei.

Completa il quadro della giornata il clamoroso 4-0 dell'ÍA Akranes sul campo del Keflavík già retrocesso, che consente ai gialloneri di ottenere matematicamente una salvezza che ormai era già sicura da tempo. Non c'è moltissimo da dire su questa partita davvero a senso unico, se non che adesso la squadra di Akranes si ritroverà ad "arbitrare" in zona europea (Valur) e in quella retrocessione (ÍBV). Ma ormai i gialloneri possano giocare davvero con la testa libera da pensieri.

20ª giornata (vedi sintesi)
Domenica 20 settembre
Fjölnir - Víkingur Reykjavík 4-3
Fylkir - Leiknir 3-1
KR Reykjavík - Stjarnan 0-3
Keflavík - ÍA Akranes 0-4
ÍBV Vestmannaeyjar - Valur 3-3
Breiðablik - FH Hafnarfjörður 2-1


21ª giornata
Sabato 26 settembre
Leiknir - KR Reykjavík
Breiðablik - ÍBV Vestmannaeyjar
Víkingur Reykjavík - Fylkir
ÍA Akranes - Valur
FH Hafnarfjörður - Fjölnir
Stjarnan - Keflavík

3 commenti:

  1. Un ottimo punto quello che abbiamo conquistato contro il Valur, fondamentale per la salvezza.
    Stavo notando una curiosità: tutte le sei squadre ancora in lotta per degli obiettivi (campionato, EL, salvezza) si scontrano domenica. E quindi potrebbe decidersi tutto nella prossima giornata. Facendo di conti solamente se vincessero contemporaneamente Fjolnir, Breidablik e Leiknir rimarrebbe tutto in gioco con un finale davvero thriller. Ci dovesse essere anche solo un pareggio tra le tre gare qualche situazione sarebbe matematicamente decisa. Beh che dire? Cu sarà da divertirsi questo weekend ^_^
    Egill

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  2. Ciao. Lungi da me voler distogliere l'attenzione dalla Pepsideild, ma volevo festeggiare con tutti voi la promozione, dopo una lunga ed impervia rimonta, del mitico Volsungur !!! Rieccoci tornare in 2 deild !!

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    1. Ah, il Volsungur... Vecchi ricordi! Comunque, se salirà davvero in 1. deild l'anno prossimo, spero che ci arrivi attrezzato :P

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