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mercoledì 9 luglio 2014

Coppa d'Islanda, quarti di finale: continua il sogno di ÍBV Vestmannaeyjar e Keflavík, ma Reykjavík ha ancora due squadre in gara

Siamo ormai alla fase finale anche della Coppa d'Islanda, che entro fine agosto assegnerà il terzo e penultimo trofeo di questa stagione. Sì, mancano poco più di due mesi alla fine dei giochi. Possono sembrare un'eternità, ma nel calcio islandese sono pochissimi data la durata effimera del campionato. No, non si è aperta nessuna vena malinconica, ma soltanto una riflessione necessaria quando ti trovi a dover commentare i quarti di finale di Bikar karla, una coppa che quest'anno vede in semifinale quattro squadre che, per un motivo o per un altro, sono le vere sorprese dell'Úrvalsdeild. Tutto questo mentre nella capitale inizia a salire la febbre per la doppia sfida con il Celtic...
File lunghe ma composte - tipico degli islandesi - per assicurarsi un biglietto valido per l'andata del secondo turno di Champions League con il Celtic, fissato per il 15 luglio. Il popolo del KR, che ha già gioito per la semifinale di coppa conquistata, vuole continuare a sognare... (foto presa da mbl.is)

La prima squadra a strappare un pass per le semifinali è il Keflavík rivelazione del 2014, che espugna il campo del Fram detentore della coppa per 3-1. In realtà si è trattato di una partita più equilibrata di quanto il risultato lasci presagire. In campo scendevano ben dodici coppe, le otto del Fram contro le quattro del Keflavík, ma il campo non ha rispetto per la storia e guarda solo all'attualità. E il tempo di oggi dice che gli ospiti sono decisamente avanti ai loro avversari. Sugli spalti poi i tifosi si sono lanciati in canti e cori per le due squadre: lo spot migliore per il calcio si è visto a Reykjavík questa settimana. Comunque, i primi minuti vedono il Fram controllare sterilmente il gioco, ma col passare del tempo entrambe le squadre vanno alla conclusione, finché al 23° Hörður Sveinsson non porta in vantaggio gli ospiti sfruttando magistralmente il suggerimento dalla sinistra di Magnús Þórir Matthíasson. Il gioco in realtà si spegne un po' dopo la marcatura, e l'intervallo giunge come manna dal cielo, perché nel secondo tempo le due squadre cambiano decisamente marcia e se la giocano a viso aperto. La squadra di casa si rende pericolosa soprattutto grazie ai contropiedi, ma la strategia si rivela sbagliata quando al 58° Sindri Snær Magnússon, che segna la fine della corsa del pallone passato per i piedi di Elías Már Ómarsson e Hörður Sveinsson. Passano i minuti e il Fram pian piano si eclissa: al 69° Magnússon colpisce un palo, al 75° Matthíasson chiude i conti. Una menzione a parte va comunque fatta per Jonas Sandqvist, lo svedese messo a difendere la porta del Keflavík che ha neutralizzato i pochi tiri giunti dalle sue parti, abbastanza insidiosi da poter potenzialmente rimettere costantemente in discussione la partita. Al 90°, però, non può opporsi a Björgólfur Takefusa, l'islandese dalle chiare origini giapponesi che costituisce un unicuum nel panorama calcistico.


Poche ore e in semifinale ci arriva anche il KR Reykjavík, vincitore a Kópavogur contro il Breiðablik, tornato alla stessa inconsistenza di qualche giorno fa. I bianconeri non devono nemmeno sforzarsi più di tanto, anche perché in mezz'ora l'arbitro Erlendur Eiríksson potrebbe già fischiare "Gioco, partita, incontro". No, nulla a che vedere con il 5-0 nello stesso lasso di tempo che la Germania ha rifilato al Brasile al Mineirazo; il risultato era appena sul 2-0 (gol di Óskar Örn Hauksson al 14° e di Baldur Sigurðsson al 34°), ma visto che gli avversari erano dei fantasmi in biancoverde accelerare il passo non era necessario, anche se al 37° c'è il tempo anche per la traversa di Haukur Heiðar Hauksson che nega ai campioni d'Islanda il 3-0. Il monologo bianconero prosegue nella ripresa, con Óskar Örn Hauksson che si vede impedire la doppietta personale da un'altra traversa al 53°. Poi, il nulla. Non una reazione d'orgoglio, non un tiro insidioso. Il nulla assoluto. E pensare che 365 lo stesso Breiðablik lottava per la vetta della classifica con il record di imbattibilità: e se i veri biancoverdi fossero stati rapiti durante quella maledetta trasferta in Kazakistan, simbolico spartiacque tra il passato radioso e il presente cupissimo.

Fatica invece in modo indicibile l'ÍBV Vestmannaeyjar, che s'impone per 1-0 sul campo del Þróttur soltanto nei tempi supplementari. In realtà, il match è stato abbastanza insipido, con il portiere rossonero Trausti Sigur­björns­son sugli scudi in più di una circostanza. Gli ospiti si sono pure lamentati per l'arbitraggio, cosa più unica che rara da queste parti. Ma proteste a parte, il gol al 112° di Gunn­ar Þor­steins­son non solo regala la qualificazione all'ÍBV, ma evita anche i calci di rigore che l'ÍBV stesso avrebbe battuto con... va beh, lasciamo stare. Più facile invece la spedizione del Víkingur Reykjavík in casa del BÍ/Bolungarvík: risolti infatti in gran parte i problemi di Ísafjörður in seguito al nubifragio del 6 luglio che aveva portato ad un rinvio della partita, la federazione ha deciso che si giocasse subito dopo per evitare di falsare la competizione (una tantum qualche decisione sensata la prendono anche alla KSI). In effetti, la partita poi si conclude con un risultato ampiamente preventivabile: 0-3 per i rossoneri e semifinale per l'altra bella sorpresa di questo campionato...

Il quadro delle semifinali
Le semifinali, fissate per il 30 e il 31 luglio, metteranno di fronte le due sorprese positive (Keflavík-Víkingur Reykjavík) e due delle tre sorprese negative (ÍBV Vestmannaeyjar-KR Reykjavík). Pronostici?










Bikar karla, quarti di finale
6 luglio 2014
Fram - Keflavík 1-3
Breiðablik - KR Reykjavík 0-2

7 luglio 2014
Þróttur - ÍBV Vestmannaeyjar 0-0 (0-1 d.t.s.)
BÍ/Bolungarvík - Víkingur Reykjavík 0-3

Semifinali
Keflavík - Víkingur Reykjavík (30 luglio 2014)
ÍBV Vestmannaeyjar - KR Reykjavík (31 luglio 2014)

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