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venerdì 7 agosto 2015

Úrvalsdeild, 14ª giornata - KR, il suicidio ti costa caro: l'FH è di nuovo capolista in solitaria, ma il Breiðablik non molla

Continua a regalare spettacolari incroci e strepitosi colpi di scena la lotta per la vittoria finale dell'Úrvalsdeild, che tra due mesi chiuderà i battenti. Chi possa arrivare alle ultime curve in posizione di forza è un vero mistero, perché nelle ultime settimane la vetta della classifica è stata più instabile e mutevole di quanto si possa solo lontanamente immaginare. E così, puntuale, eccovi servito l'ennesimo controsorpasso.



Chiaramente, se il controsorpasso del KR si è consumato la colpa non può che essere soprattutto del KR stesso, che in casa del Fjölnir inciampa malamente. Certo, un risultato non così incredibile considerando l'ottima annata dei gialloblù che continuano a sfoderare prestazioni ben al di sopra delle proprie (apparenti) possibilità, ma fa comunque riflettere il fatto che l'ultima volta che i bianconeri lasciarono tutti e tre i punti al Fjölnisvöllur era il lontano 2008. La partita, però, si mette subito male per gli ospiti, colpiti a freddo al 5° minuto da un destro fulminante di Guðmundur Karl Guðmundsson che dai limiti dell'area, stretto tra quattro marcatori, trova la mattonella perfetta per tirare e per ghiacciare l'incolpevole Sindri Snær Jensson. Ma Bjarni Eggerts Guðjónsson ha forgiato i suoi uomini col materiale più duro e resistente che ci sia, e quindi il KR non si demoralizza per niente: meriterebbe il pareggio tra colpi di testa, calci di punizioni perfetti, azioni da geometri, ma Þórður Ingason è in giornata di grazia. Nulla può, però, al 57° sulla meravigliosa freccia scagliata sotto la traversa da calcio da fermo da Hólmbert Aron Friðjónsson, che continua a regalare numeri d'altissima scuola. Trovato il pari, i bianconeri potrebbero ragionare; e invece si spengono, si abbassano e al 77° confezionano un disastro, lasciando campo e corsa agli attaccanti di casa, che raccolgono una palla calciata dalla retroguardia partendo da posizione assolutamente regolare e ritrovano il vantaggio con Mark Charles Magee. Stavolta scosso nel profondo, il KR accetta passivamente quello che succede, e non lotta più: con un secondo tempo ampiamente sotto tono, getta al vento tutto il lavoro fatto finora.

Perché ovviamente l'FH non sta a guardare. E nell'altra supersfida di giornata, contro il Valur, schiera l'artiglieria pesante per sfondare l'ordinata formazione avversaria. Ne esce fuori, a dire il vero, un primo tempo abbastanza noioso, dove non c'è nulla di particolare, fatta eccezione per un gran pezzo dell'inestimabile repertorio di Atli Viðar Björnsson, per il quale ormai sono finiti gli aggettivi. Un controllo di palla invidiabile, una capacità di difendere la sfera nonostante gli attacchi di ben due difensori e un tocco morbido in equilibrio precario che ha un che di divino. Il gol dell'1-0 in chiusura di primo tempo è il giusto premio per questa prelibatezza. Nella ripresa la partita continua ad essere apertissima, ma l'FH preme all'inverosimile per raddoppiare e chiudere i giochi: la difesa è altissima, quasi sulla linea di centrocampo, quando al 67° Sigurður Egill Lárusson si insinua tra le strettissime meglio e, come un cavallo imbizzarrito in piena prateria, a passi veloci si avvicina a Róbert Örn Óskarsson, lo circumnaviga e segna a porta sguarnita. Diventa sempre più chiaro come sia necessario un altro acuto, da una parte o dall'altra, per prendere i tre punti: il colpo di testa di Bjarni Þór Viðarsson all'81° ha il "merito" di scontentare quattro quadre in una volta sola. KR, Fjölnir e Valur chiaramente non ne gioiscono; il Breiðablik men che meno. Per la cronaca, il gol è stato accompagnato anche dalle forti polemiche di Ingvar Þór Kale per un presunto fallo ai suoi danni nell'azione che ha portato al definitivo 2-1 dell'FH, ma l'arbitro non gli ha prestato ascolto, scegliendo correttamente.

Ha di che dispiacersi soprattutto il Breiðablik, che dopo il 4-0 facile facile inflitto al Keflavík sperava in qualcosa di più succulento. Invece, ottiene "solo" la soddisfazione di staccare il Valur e di avvicinarsi notevolmente al secondo posto del KR, anche se nel mirino resta sempre il piatto più succulento, quello dell'FH. Uno spunto interessante per Haukur Ingi Guðnason è il fatto che mai come stavolta la sua squadra ha evidenziato limiti notevoli sulle palle alte: da qui alla fine della stagione si possono ancora fare dei punti e si può quantomeno cambiare il campionato delle altre squadre (poco realistico parlare di salvezza), quindi il dovere di cambiare marcia c'è ancora. Il risultato finale comunque non rende il giusto merito agli ospiti, che tra traverse e parate clamorose del portiere biancoverde ha avuto le sue occasioni da gol.

In coda, l'ÍBV Vestmannaeyjar si prende il lusso di perdere una partita che invece doveva vincere a tutti i costi. Contro il Fylkir, invece, scende in campo con la testa un po' troppo svagata e una difesa troppo delicata in diversi frangenti, anche se l'unico gol di giornata arriva non per un errore difensivo, ma per una papera colossale di Guðjón Orri Sigurjónsson, che non trattiene un calcio di punizione senza troppe pretese di Jóhannes Karl Guðjónsson: il gol va al giocatore del Fylkir, ma questo è a tutti gli effetti un autogol, uno di quelli davvero comici. Un lusso che però gli isolani pagano subito a caro prezzo: il Leiknir, impegnato in un divertente match con lo Stjarnan, nonostante le inevitabile difficoltà si porta a casa l'intera posta in palio, grazie al graffio di Halldór Kristinn Halldórsson che approfitta di un'uscita a vuoto di Gunnar Nielsen.

Infine, si accontentano di un pareggio che fa bene ad entrambi il Víkingur Reykjavík e l'ÍA Akranes, che iniziano a mettere una distanza rassicurante dalla zona retrocessione, anche se mai dire mai. Sono comunque i rossoneri a portarsi subito in vantaggio, grazie allo splendido tiro a giro al 3° di Hallgrímur Mar Steingrímsson, pareggiato mezz'ora dopo da Garðar Bergmann Gunnlaugsson. Un risultato giustissimo, considerando che sono state queste due le uniche vere opportunità di segnare di tutto il match, per il resto piuttosto spento.

P. S. Vi segnalo che adesso il blog "si prenderà una pausa" di una settimana circa, in quanto sarò assente causa vacanza. Poiché andrò a New York, per ovvi motivi (dovuti anche al fuso orario) non avrò modo di aggiornare il blog, per cui nella settimana che va dall'8 al 15 agosto non sarà possibile scrivere articoli, anche se comunque la pagina Twitter continuerà ad essere aggiornata, quindi seguitela. Le attività riprenderanno a pieno domenica 16 agosto, con l'articolo sulla finale della coppa islandese.

14ª giornata (vedi sintesi)
Mercoledì 5 agosto

ÍBV Vestmannaeyjar - Fylkir 0-1
Víkingur Reykjavík - ÍA Akranes 1-1
FH Hafnarfjörður - Valur 2-1
Leiknir - Stjarnan 1-0
Fjölnir - KR Reykjavík 2-1
Breiðablik - Keflavík 4-0


15ª giornata
Domenica 9 agosto
Leiknir - ÍBV Vestmannaeyjar
Stjarnan - Víkingur Reykjavík  

Lunedì 10 agosto
ÍA Akranes - FH Hafnarfjörður
Keflavík - Fjölnir
Valur - Breiðablik
KR Reykjavík - Fylkir







4 commenti:

  1. Buon viaggio boss, che Odino sia con te :D

    Fabio

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    1. Grazie Fabio, il buon Odino mi ha ispirato un bell'articolo sulla finale di ieri :D

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  2. Buon viaggio!

    Comunque io ero rimasto all'Ungheria e a Budapest...haha!

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    1. Grazie!
      A Budapest ci sono stato il mese scorso, poi sono tornato e sono ripartito per New York. Ora però mi sa che se ne parla tra un bel po' di tempo ahah

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