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martedì 9 giugno 2015

Úrvalsdeild, 7ª giornata: sorpresona Fjölnir al terzo posto, mentre lo Stjarnan sprofonda nell'oblio. Coppa d'Islanda, tutto come previsto...

Il calcio islandese non è nuovo alle classifiche sovvertite, a risultati imprevedibili, ma quello che sta succedendo in queste settimane ha dell'incredibile. Il Fjölnir, che tutti davano per retrocesso o comunque per destinato ad una salvezza stentata, sta dando letteralmente spettacolo e sta scalando la classifica a fari molto spenti. In parte favorito dal tracollo altrettanto inatteso di chi era chiamato alla riconferma, il club gialloblù, che ha meno di trent'anni di vita alle spalle, è in questo momento all'apice della propria storia. E allora, questa prima assoluta tra le grandi d'Islanda, vediamola insieme...
Con una doppietta, Patrick Pedersen ha demolito un KR troppo presuntuoso, infliggendogli una durissima lezione che in casa bianconera ricorda quella patita a Glasgow l'anno scorso...

La storica salita della squadra nata nel 1988 coincide con la discesa dello Stjarnan al settimo posto, dopo che l'anno scorso fare la storia è toccato a lui. E lo scontro diretto al Samsung völlurinn sembra aver sancito proprio questo. Dopo un buon avvio dei campioni d'Islanda in carica, la magia di Mark Charles Magee spezza gli equilibri già al 10°: riceve palla ai limiti dell'area, si avvita su se stesso e poi calcia dritto in porta, là dove Þórður Ingason non sarebbe mai potuto arrivare. Quello degli ospiti, però, è un vero e proprio dominio: dopo tanto possesso palla e qualche legno, ancora Magee raddoppia al 49°, quando taglia in velocità la difesa troppo alta dello Stjarnan che, incapace di reagire, crolla al 71° con l'autogol di Brynjar Gauti Guðjónsson. Utile solo alle statistiche il gol della bandiera dagli undici metri di Halldór Orri Björnsson. Gialloblù adesso terzi, Stjarnan giù al settimo posto dopo l'altra dura sconfitta in casa del Breiðablik la settimana scorsa per 3-0, lo stesso risultato dell'ultima sconfitta casalinga (il 20 agosto scorso in Europa League con l'Inter): cosa si è inceppato nella ormai ex macchina perfetta di Rúnar Páll Sigmundsson, alias il Klopp d'Islanda?

Appena un gradino più su del Fjölnir troviamo l'outsider che sta rispettando i pronostici, cioè il Breiðablik. La spedizione sul campo del Leiknir era tutt'altro che semplice, ma una carambola al primo minuto di recupero del primo tempo favorisce Ellert Hreinsson, che col suo gol spiana la strada ai biancoverdi per la ripresa. A dire il vero, la partita in sé è abbastanza noiosa tanto nei primi quanto nei secondi quarantacinque minuti, eppure l'approccio difensivo molle della squadra di casa permette agli ospiti addirittura di raddoppiare al 79°, quando Atli Sigurjónsson in equilibrio precario trova un sinistro chirurgico. E questo risultato mette pressione sia al KR che all'FH.

Il KR non può che essere spaventato, vista anche la prestazione horror nella tana del Valur, dove però le umiliazioni non sono mai mancate (basti pensare al 4-2 del 2001 o al 3-0 del 2005, che escluse il KR dalle coppe europee). Ma stavolta ha fatto decisamente peggio, tra interventi folli in area di rigore - Thomas Guldborg Ghristensen dopo appena sei minuti falcia Patrick Pedersen e regala al Valur il rigore che lui stesso realizza - e uscite a farfalla del portiere, che al 52° spalanca la porta al tacco al volo ancora di Pedersen, ora candidato al titolo di gol più bello dell'anno. Agghiacciante e incommentabile l'atteggiamento dei difensori bianconeri d'ora in avanti, che useranno ogni occasione per protestare, lasciando fertili praterie alle scorribande del Valur che, ancora in complicità con uno Stefán Logi Magnússon da zero spaccato in pagella, chiude al 93° con Haukur Ásberg Hilmarsson. Uno spettacolo indecente quasi quanto il 4-0 subito in casa del Celtic ai preliminari di Champions l'anno scorso, con l'unica differenza che all'epoca era accettabile vista la differenza tra le squadre, mentre questo è completamente inaccettabile. Dopo le figuracce di Akranes nel 2013 e quella di Akureyri nel 2014, il KR arricchisce la sua collezione con uno spettacolo indegno per chi ambisce al podio. Che sia la prima e l'ultima per quest'anno, perché in Europa League c'è bisogno di ben altro.

Anche perché viste le condizioni pericolanti dello Stjarnan, c'è poco da essere allegri. Se poi si aggiunge anche il Víkingur Reykjavík, che addirittura galleggia a +2 sulla zona retrocessione, le coppe europee per le squadre islandesi si preannunciano un disastro. L'unica squadra per ora affidabile sembra essere l'FH Hafnarfjörður, che in casa dei rossoneri vive su un'altalena di emozioni e passa con uno striminzito 1-0 grazie a Bjarni Þór Viðarsson, certamente favorito da due pali clamorosi che hanno bloccato un buon Víkingu, che comunque sta deludendo le aspettative.

Scontro fratricida in fondo alla classifica, con Keflavík e ÍBV Vestmannaeyjar a caccia di punti salvezza per uscire dal pantano. La sorte, però, all'inizio dà l'impressione di tifare per i padroni di casa: il tiro a porta vuota di Hörður Sveinsson rimbalza in modo strano su Avni Pepa che era posizionato sulla linea, facendo rotolare la palla in rete in modo beffardo. Ma sono poi gli stessi ospitanti, in maglia nera, a restituire il favore concedendo un rigore generosamente grazie alla poderosa spallata di Haraldur Freyr Guðmundsson, giustamente ammonito. Jonathan Ricardo Glenn, dal dischetto, sigla l'1-1 e ringrazia. Poco dopo, gli ospiti possono addirittura ribaltare il risultato, ma il palo dice di no a Aron Bjarnason. Poi, la loro disastrosa difesa si perde nella nebbia calata nel frattempo su tutto il Suðurnes e ricambia il regalo del rigore concedendo a Einar Orri Einarsson di ricevere palla dalla bandierina e segnare indisturbato. Il sipario poi cala all'81°, quando lo stesso palo che aveva negato il vantaggio all'ÍBV lo consente invece a Leonard Sigurðsson per il 3-1 che appaia all'undicesimo posto tutte e due le squadre che, rebus sic stantibus, retrocederebbero a braccetto. Si salverebbero invece ÍA Akranes e Fylkir, che nell'altro scontro diretto si sono fermate sullo 0-0, un risultato che però premia oltremodo i gialloneri, che hanno decisamente perso lo smalto che li aveva caratterizzati fino ad un mese fa.

7ª giornata (vedi sintesi)
Domenica 7 giugno

Keflavík - ÍBV Vestmannaeyjar 3-1
ÍA Akranes - Fylkir 0-0
Leiknir - Breiðablik 0-2
Valur - KR Reykjavík 3-0
Stjarnan - Fjölnir 1-3
Víkingur Reykjavík - FH Hafnarfjörður 0-1

8ª giornata
Domenica 14 giugno

ÍBV Vestmannaeyjar - FH Hafnarfjörður
Keflavík - Valur
Breiðablik - Víkingur Reykjavík

Lunedì 15 giugno
KR Reykjavík - ÍA Akranes
Fylkir - Stjarnan
Fjölnir - Leiknir 



5 commenti:

  1. Ciao Francesco, direi che a questo punto del campionato, le uniche sorprese sono in negativo Stjarnan e Vikingur, quest'ultima con 3 sconfitte di fila guarda caso arrivate dopo l'addio di Pape Faye.. mentre positivo è il bravo Fjolnir. Secondo me invece il KR sta andando proprio bene, io non me lo aspettavo a soli 3 punti dalla vetta, dopo aver ceduto il capitano Baldur Sigurdsson e Kjartan Finnbogason che in 2a divisione danese, dove finalmente puo' giocare con continuità si sta dimostrando bomber implacabile. Per il Keflavik e IBV che ad inizio anno avevo pronosticato favorite x la retrocessione, l'unica speranza è che l'IA o il Leiknir comincino a perdere punti dappertutto....

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    1. Ciao Alby, che lo Stjarnan avrebbe deluso me lo aspettavo, tant'è vero che nei miei pronostici l'ho inserito al quarto posto se non vado errato. Che poi sia settimo senza nemmeno aver iniziato le qualificazioni alla Champions è davvero preoccupante come cosa, anche perché considerando il tracollo del Vikingur quest'anno in Europa si rischia una débacle che ci riporterebbe indietro nel tempo. Sul Fjolnir resto scettico, sulla carta non hanno una rosa da terzo posto. La rosa da terzo posto invece ce l'ha il KR, che può anche giocare un ruolo interessante per il titolo, a patto che la partita col Valur resti un unicuum, altrimenti dal podio ci scende con la stessa velocità con cui ci è salito. FH e Breidablik, però, in questo momento danno una sicurezza che nessuno in Islanda al momento può offrire.
      Capitolo retrocessione: il Leiknir gioca troppo bene per rischiare la retrocessione, quindi fossi in te non ci spererei. L'IA invece sta subendo qualche sbandamento di troppo, e inizia a rischiare qualcosina. Saranno determinanti gli scontri diretti.

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  2. Ciao Francesco, nel frattempo i tifosi Pescaresi si stanno distinguendo facendo fare una pessima figura all'Italia, per la convocazione di Bjarnason...Davvero dobbiamo sempre farci riconoscere in peggio...che ne pensi???

    Den

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    1. Ciao Den, volevo parlarne nell'articolo sulla 1. deild, ma ormai della Serie B islandese non riesco più a trattare... Comunque ho scritto un articolo per un altro sito a proposito, che ho postato anche sulla pagina facebook del blog. Se hai facebook, ti invito a mettere mi piace! (https://www.facebook.com/calcioislandese?fref=ts)
      Se invece vuoi leggere il mio articolo a proposito del caso dei tifosi pescaresi, http://calcioesteronews.it/lislanda-convoca-bjarnason-per-gli-europei-e-a-pescara-la-prendono-malissimo/

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  3. Estasiato per la grande vittoria islandese contro la Repubblica Ceca per tre ragioni:

    1-gli Europei sono vicini
    2-a luglio si terranno i sorteggi per le qualificazioni ai mondiali 2018, e l'Islanda è ora sicura di essere in seconda fascia!
    3-in prima fascia ci saranno tra le altre nientepopodimeno che Romania e Galles...incrociamo le dita!

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