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giovedì 2 aprile 2015

Nazionali: mai vista un'Islanda così forte. Fær Øer, che sconfitta paradossale!

Primo appuntamento del 2015 con le nazionali: tutto sommato, può andare bene così, soprattutto per l'Islanda, i cui giocatori ancora non sono nella forma migliore. Ma anche per la nazionale faroese è stata una serata tutt'altro che da dimenticare, o almeno non tanto quanto passate umiliazioni. Ovviamente, bisogna sempre tenere in considerazione le diverse prospettive dalle quali si parla: a condizioni invertite, per l'Islanda si potrebbe parlare di un gravissimo passo indietro, mentre per le Fær Øer si starebbe già gridando al miracolo. Ma così non è stato.
Rúrik Gísla­son, rimasto fuori per tutti i novanta minuti della fortunata trasferta kazaka, si è tolto lo sfizio del gol nella successiva amichevole contro l'Estonia, terminata 1-1

Erano le 21:00 ad Astana, la capitale del Kazakistan che vanta il titolo di "capitale più fredda del mondo" dopo la mongola Ulan Bator. Ed in effetti faceva abbastanza freddo. E se per i kazaki era già passata l'ora di cena, per gli islandesi si stava finendo di digerire il pranzo. Scherzi del fuso orario all'interno del grande impero della UEFA, più grande della stessa Europa. D'altra parte, Islanda e Kazakistan sono davvero agli antipodi del nostro continente: lo sa bene il Breiðablik, che verso quel di Aktobe ha fatto la sua ultima trasferta europea (persa per 1-0) nell'ormai lontano agosto 2013, prima di entrare in una crisi dalla quale solo ora sembra iniziare a riprendersi. La paura che, quindi, la nazionale maggiore subisse gli stessi effetti, o magari prendesse troppo alla leggera quest'impegno, in Islanda era praticamente diffusa: insomma, all'Astana Arena c'era da dare una prova di maturità, dopo la sfortunata sconfitta in Repubblica Ceca nell'ultima gara del 2014. E l'esame è stato ampiamente superato, sebbene il risultato finale non lasci intuire come dovrebbe le mille insidie di questa partita. Le prime fasi dell'incontro vedono la formazione euro-asiatica controllare il ritmo, senza creare però occasioni degne di note, fatto salvo un tiro fuori non di molto al 19° di (così lo traslittera la UEFA) Bauyrzhan Islamkhan. Meno di un minuto dopo, un rinvio sbagliatissimo di Andrei Sidelnikov si trasforma in un pallone giocabile per Jóhann Berg Guðmundsson, che serve un assist delizioso per il sempreverde Eiður Guðjohnsen, che torna al gol in nazionale dopo l'eternità di 2030 giorni: era il 5 settembre 2009 quando a Reykjavík l'Islanda riacciuffava la Norvegia e chiudeva la partita sull'1-1. Con questo sigillo, siamo a quota 26 reti in 79 partite (ufficiali) per questo simbolo vivente del calcio islandese.  A questo punto, è l'undici nordeuropeo ad avere in pugno la gara: domata la flebile reazione degli avversari, gli ospiti allungano al 32°, quando Birkir Bjarnason devia in rete un calcio di punizione battuto da Gylfi Sigurðsson. Senza ulteriori sussulti, il resto del primo tempo e parte del secondo scorrono via quasi nella noia. Tuttavia, al 62° è ancora con un colpo di testa su calcio di punizione che si cerca di dare una scossa alla partita, ma il tentativo di Renat Abdulin di accorciare fortunatamente si stampa sul palo e non ha altre conseguenze. Completamente sbilanciata, al 91° la nazionale kazaka naufraga come peggio non avrebbe potuto: ripartenza fulminea degli islandesi, palla ancora a Bjarnason che tira e, grazie alla deviazione di un difensore avversario, perfeziona il risultato sul 3-0. Festa grande per la prima doppietta internazionale di Bjarnason, festa grande per l'Islanda che ora non può più nascondersi: non qualificarsi a Euro 2016 sarebbe a questo punto un gravissimo delitto sportivo.

Ben diversamente vanno le cose in quel di Ploiești, non distante da un'altra capitale, Bucarest (Romania). In trasferta sul campo della squadra leader del girone, la nazionale faroese perde appena per 1-0 per un gol sfortunato, ma nel complesso la sconfitta ci sta tutta. Il vantaggio rumeno arriva al 21°, quando un calcio di punizione di Alexandru Maxim prima sbatte sul palo e poi viene messo in rete da Claudiu Keșerü. Ma le proporzioni di questa caduta potevano essere ben peggiori senza alcune parate fondamentali di Gunnar Nielsen, non impeccabile in occasione del gol del team di Anghel Iordănescu ma straordinario al 3° (su Keșerü), al 65° (su Maxim) e in altre occasioni. Tuttavia, le Fær Øer, tenute a galla anche da due pali, sfiorano un clamoroso pareggio in extremis, quando al 91° Costel Pantilimon vola per deviare in angolo il tiro di Sølvi Vatnhamar destinato ad insaccarsi nell'angolino alto. Sarebbe stato bello, certo, ma non proprio meritato questo pareggio.

Dopo aver pareggiato per 1-1 contro l'Estonia in amichevole, per l'Islanda è anche tempo di qualche calcolo. Nelle altre partite del girone, gli ultimi minuti si rivelano di vitale importanza tanto per la Repubblica Ceca, che pareggia al 90° con la Lettonia grazie ad una rete di Václav Pilař, e soprattutto per l'Olanda, che al 92° trova il pari nel big match contro la Turchia con Klaas-Jan Huntelaar. Se il risultato maturato a Praga non sorride all'Islanda, perché permette ai cechi di mantenere il primato nel girone, quello di Amsterdam le permette di mantenere un rassicurante +5 sul terzo posto degli Oranje e un semi-qualificante +7 sugli Ay-Yıldızlılar: se nei prossimi due scontri diretti contro cechi e olandesi l'Islanda ottenesse almeno quattro punti, e soprattutto evitasse di perdere contro la squadra di Guus Hiddink, le probabilità di arrivare a Euro 2016 aumenterebbero non di poco.

Più complicata la situazione delle Fær Øer, che però hanno obiettivi decisamente diversi. Il livello del loro girone è incredibilmente basso, e nessuna delle sei nazionali che lo compongono avrebbe molte possibilità altrove: ad ogni modo, l'Irlanda del Nord e la Romania stessa hanno ormai messo una seria ipoteca sulla qualificazione diretta, mentre l'Ungheria pare destinata al terzo posto con annessi play-off: l'ultima speranza di cambiare la storia porta già la data del 13 giugno, quando nella cornice drammatica di Helsinki Finlandia e Ungheria si giocheranno tre punti pesantissimi per riaprire o chiudere per sempre i giochi. I faroesi, che non hanno ambizioni di gloria, sono comunque appesi al filo sottilissimo che li lega al risultato proveniente dalla capitale finnica, ammesso che questi non sia tagliato dal battaglione greco che giungerà lo stesso a Tórshavn.

Qualificazioni Euro 2016
Girone A
Kazakistan - Islanda 0-3 (20° Guðjohnsen; 32°, 90+1° Bjarnason) (vedi sintesi)
Repubblica Ceca - Lettonia 1-1 [30° Višņakovs (L), 90° Pilař (R)] (vedi sintesi)
Olanda - Turchia 1-1 [37° Yılmaz (T), 90+2°Huntelaar (O)] (vedi sintesi)



Girone F 
Romania - Fær Øer 1-0 (21° Keșerü) (vedi sintesi)
Irlanda del Nord - Finlandia 2-1 [33°, 38° Lafferty (I); 90+1°Sadik (F)] (video sintesi)
Ungheria - Grecia 0-0 (video sintesi)


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