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lunedì 20 ottobre 2014

Effodeildin, 26ª giornata: scongiurato un derby-scudetto, il B36 soffre ma alla fine vince il titolo!

Il rischio, concretissimo, che ci fosse un FH-Stjarnan versione faroese a nemmeno un mese di distanza dall'originale islandese, volendo essere onesti, avrebbe reso il tutto estremamente interessante. Forse, però, non avrebbe avuto lo stesso fascino o forse, al contrario, sarebbe stato ancora più spasmodico aspettarlo. Questo interrogativo, purtroppo o per fortuna, resterà senza risposta, perché il derby-scudetto non ci sarà. E in fin dei conti è più giusto così, anche perché per l'HB quest'anno è sicuramente da cancellare...
Festa sfrenata negli spogliatoi del B36 dopo la "presa di Toftir. Ma questo è nulla rispetto alla processione in gioia dei tifosi bianconeri...

Sul campo di un B68 Toftir senza più speranze di salvezza, i bianconeri faticano notevolmente, anche perché le cose non si mettono male, ma nascono sotto la luce di una cattivissima stella. Ibrahima Camara, dopo nemmeno sessanta secondi dal fischio d'inizio, trova un diagonale dai limiti dell'area che fa secco Tórður Thomsen. Gli uomini di Hentze, il vulcanico tecnico giunto alla panchina numero 244 tra i "professionisti", inizialmente di scoraggiano, perché iniziano davvero a vedere i fantasmi di un sorpasso che sarebbe una delle peggiori beffe di sempre. La paura passa però al 12°, quando Jákup á Borg (che si infortunerà e uscirà dal campo poco dopo) si impossessa della fascia destra e serve al centro Adeshina Lawal, bravo ad appoggiare in rete per l'1-1. Ma la festa non può durare molto, perché il B68 è più agguerrito che mai, e non ci mette molto a procurarsi un contropiede in cui Óli Højgaard Olsen non sbaglia assolutamente niente, tranne la conclusione. Il dominio dei padroni di casa termina però alla mezz'ora, dopo la quale la squadra della capitale si risveglia improvvisamente dal torpore e produce una serie impressionante di azioni, senza però fare breccia nel muro di Toftir, che però cade al 45° su ripartenza, grazie ad una difesa completamente scoordinata e sfilacciata che in pratica stende il tappeto rosso ad Alex Mellemgaard.

A questo punto, al B68 non resta davvero più nulla, nemmeno più la dignità. Errori difensivi inaccettabili a qualsiasi livello ripetuti diabolicamente alla fine permettono agli ospiti di chiudere il conto al 69°, quando Klæmint Matras insacca di testa un cross dalla bandierina e segna il gol che appone il sigillo sull'Effodeildin 2014. Sugli spalti esplode la festa in anticipo, in campo volano già coriandoli lanciati dai tifosi, Thomsen esce dall'area ed esulta come un pazzo andando ad incitare i tifosi. Il B68, obiettivamente, davanti a tutto ciò non poteva avere la forza di reagire. Nemmeno l'uomo più orgoglioso di questo mondo avrebbe avuto una qualche forza, dopo essere stato già duramente provato da un anno difficilissimo. Bellissimo quell'abbraccio finale tra tifosi e giocatori, uniti nella festa tanto attesa. La quintessenza purissima di questo sport, che stavolta arride ai più deboli, a quel B36 che finalmente lo sfizio di fare uno sgarbo all'HB, rovinandogli una volta per tutte la stagione, se l'è tolto.

Proprio ai rossoneri non resta che il brodino del secondo posto, dopo il secondo posto in Supercoppa e pure in coppa nazionale. Due, due e ancora due: l'eterno secondo di questa stagione, anche se stavolta il suo incubo peggiore, alias Víkingur Gøta, stranamente non c'entra. Anzi, per qualche minuto nella Tórshavn a strisce rosse e nere si crede sul serio: Jóan Símun Edmundsson porta subito in vantaggio i suoi, mentre il B36 sta perdendo a Toftir. L'illusione continua per tutto il primo tempo, tant'è vero che è proprio questa ad alimentare il motore dell'HB, che trova il raddoppio dieci minuti più tardi con un delizioso e delicato tocco sotto la palla di Pál M. Joensen. Il furore agonistico degli uomini di Askham atterrisce un incapace NSÍ Runavík, che al 24° è già morto e sepolto sotto il 3-0 targato Edmundsson, autore di una doppietta, perché il 2 è stato la costante di questa stagione maledetta. Il secondo tempo, poi, è il trionfo dell'inutilità, perché da Toftir arrivano voci che spengono ogni speranza. Capita che finisca così.

Ma adesso i gialloneri, che all'inizio partirono a razzo, ora sembrano essersi persi nello spazio interstellare, e rischiano pure di perdere l'Europa. Infatti, la lotta per il quarto posto, l'ultimo che regala un pass per l'Europa League, è quanto di più selvaggio possa esserci: col team di Mortensen a pari punti c'è anche il redivivo EB/Streymur, passato per 2-0 sul campo di un ÍF Fuglafjørður non bruttissimo, ma ancora troppo allegro e spensierato in difesa. Passi per questa stagione, ma l'anno prossimo saranno lacrime e sangue se non si aggiusta il giocattolo... Ma la cosa più sorprendente di tutte è l'inserimento in extremis del KÍ Klaksvík. Una cosa impossibile se si pensa all'annata anonima degli azzurri, ma possibilità più che concreta guardando la classifica, che li vede a -1 dal quarto posto. E con il 5-1 inflitto all'AB Argir ha pure riabilitato una differenza reti rorovinata dai tanti giri a vuoto. La settimana prossima ci sarà lo scontro diretto tra EB/Streymur e KÍ Klaksvík che potrebbe emettere il verdetto finale, ammesso che l'NSÍ si conceda qualche errore fatale.

Non abbiamo però ancora parlato della partita più divertente del turno, cioè Skála - Víkingur Gøta. Una partita più che emozionante, che ha visto i padroni di casa fare tre gol uno più bello dell'altro in cinque minuti, dal 12° al 17°! La risposta ospite arriva però soltanto nella ripresa, con tre gol uno più ingegnoso dell'altro, anche se il più bello è il pregevolissimo colpo di tacco di Finnur Justinussen. Alla fine, è un 3-3 da urlo: urla di disperazione per una squadra che con questo suicidio legittima l'ultimo posto e la retrocessione, urla di gioia per l'altra squadra che risorge dalle sue stesse ceneri e va per aspera ad astra, come già ha dimostrato parecchie volte, spesso costringendo qualcuno ad essere un eterno secondo, che gli "astra" non li può guardare...




2 commenti:

  1. Peccato, però, sarebbe stato troppo bello avere anche qui l'ultima giornata con lo scudetto in palio!!

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  2. Concordo...sarebbe stato bello ci fosse stato in palio lo scudetto nello scontro diretto all'ultima giornata...onore comunque ai vincitori!

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