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domenica 2 novembre 2014

Effodeildin, 27ª giornata, ovvero lo scontro diretto più inutile e la premiazione più goduta del mondo

Scusandomi per il notevole ritardo con cui scrivo l'articolo con cui si chiude il 2014 dei campionati (ma non quello che chiude il 2014 del nostro blog) a causa dei miei impegni scolastici, mi appresto a scrivere queste parole molto malinconiche. Per carità, sono meno di due mesi in cui ci sarà il silenzio assoluto perché già a gennaio ripartiremo con la Reykjavík Cup, però è sempre una pausa troppo lunga per noi amanti del calcio di remote coordinate geografiche. Però, ora che finalmente non rotolano più palloni sui campi d'Islanda e che anche i calciatori faroesi sono tornati alla loro vita quotidiana, almeno potremo riprendere un po' la nostra vecchia rubrica "Il punto della situazione", occupandoci del calcio di cui non abbiamo potuto parlare, vale a dire quello giovanile e anche quello femminile, più alcuni argomenti richiesti da qualcuno di voi come i nomi delle squadre. E non dimenticate che a metà novembre comunque ci sarà ancora la nazionale islandese per un ultimo saluto! Insomma, qui non si andrà in letargo. Ma, prima, scriviamo quest'ultimo capitolo che ci separa dalla parola fine. Ambientazione: arcipelago faroese, sabato 25 ottobre 2014.
Lo scontro diretto tra EB/Streymur e KÍ Klaksvík da cui si aspettava sarebbe uscita l'ultima squadra che avrebbe avuto accesso all'Europa League si risolve in un nulla di fatto, con le due litiganti beffate dal terzo incomodo, l'NSÍ Runavík.
L'unica questione ancora aperta, come ricorderete, era quella relativa al quarto posto, cioè l'ultimo disponibile per qualificarsi al primo turno preliminare della prossima Europa League. Le squadre interessate erano l'NSÍ Runavík, impegnato in casa contro il flop ÍF Fuglafjørður, e EB/Streymur e KÍ Klaksvík, che invece dovevano fronteggiarsi in uno scontro diretto dove i primi erano nettamente favoriti. I gialloneri, che avevano un impegno sulla carta meno proibitivo, partono con il piede giusto, e già al quarto minuto di gioco trovano il vantaggio grazie al colpo di testa di Jens Joensen che capitalizza un corner dalla sinistra. Ed è sempre con una bella zuccata che sul finire della prima frazione di gioco Clayton Nascimento sigla il sedicesimo gol stagionale, ben servito da Ari Ó. Ellingsgaard. Nel frattempo, in quel di Streymnes l'EB sta disputando col KÍ una partita molto dura, che ben quattro occasioni da rete (due a testa) nel primo quarto d'ora: di queste, è soltanto l'ultima a concretizzarsi, grazie a Rógvi E. Nielsen, grazie ancora ad un calcio d'angolo. Gli ospiti abbozzano una reazione, ma niente di irresistibile. Quando quindi in tutto l'arcipelago si va negli spogliatoi, in Europa si trova l'EB/Streymur (40 punti), mentre l'NSÍ Runavík viene beffardamente superato al foto-finish (38 punti) e l'assalto tardivo del KÍ Klaksvík viene giustamente respinto e rimandato al posto suo (36 punti).

Questo al 45° minuto. Ma tra le tante utilità dell'intervallo c'è anche la possibilità di fermarsi, resettare tutto, riaccendersi, riassemblare le idee e tornare più ordinati di prima. Quanto è accaduto nelle teste dei giocatori gialloneri deve essere questo, se vogliamo scartare l'ipotesi poco carina di un elettroshock, al quale possiamo tranquillamente sostituire la più classica scarica di adrenalina. Per l'ennesima volta, è ancora un calcio d'angolo che genera il nuovo vantaggio, stavolta ad opera di Christian Høgni Jacobsen. I biancorossi non hanno nemmeno il tempo cosa diavolo stia succedendo, che sbandano paurosamente e lasciano Klæmint A. Olsen completamente libero in area, dove riceve palla, si gira e insacca con un tiro sporco alla velocità di un'era geologica senza che i monoliti biancorossi si scomodino e provino ad intervenire. Ormai fuori da ogni controllo, l'ÍF si rifà sotto appena cinque minuti dopo con l'incornata di Kristoffur Jakobsen, in rete dopo due mesi esatti dall'ultima volta. Un'altalena di emozioni che inevitabilmente si ripercuote anche sull'altra partita, dove Arnbjørn T. Hansen ha sfruttato un'uscita a vuoto del portiere avversario siglando il raddoppio. La tensione a questo punto è palpabile su entrambi i campi, perché l'ÍF si ritrova improvvisamente arbitro del campionato. Arriviamo così nei concitati minuti finali: a Streymnes, Páll A. Klettskarð viene trattenuto in area e per l'arbitro è rigore. Siamo all'86° e la partita può ancora cambiare, ma Heðin á Lakjuni calcia troppo di potenza e centra in pieno la traversa. Tutto finito? Neanche per sogno! A Runavík infatti Andy Ólavur Olsen anticipa l'uscita di Jákup Mikkelsen e sigla il definitivo 4-2 che manda i gialloneri nella tanto sospirata Europa League. Inutile quindi lo scontro diretto tra le altre due contendenti, che alla fine restano a casa, forse giustamente.

Non meno movimentato è stato il derby di Tórshavn, dove anzi i giocatori non si sono risparmiati nemmeno per un secondo. Parte meglio l'HB, che sfiora subito il vantaggio con un gran destro di Jóan Símun Edmundsson; risponde subito il B36, con Hørður Askham che di testa trova la grandissima opposizione di Teitur M. Gestsson. Ma è soltanto un episodio isolato, perché d'ora in avanti i rossoneri porranno sotto assedio la porta bianconera, ma troveranno il vantaggio soltanto al 40° con il tap-in a porta vuota di Andrew av Fløtum, che pochi secondi dopo rischia di trovare una clamorosa doppietta, che soltanto i guantoni prontissimi di Trygvi Askham. Cambia poi il tempo, ma non la musica, con av Fløtum vicinissimo ancora al raddoppio, ma stavolta la sua staffilata dalla trequarti si stampa sull'incrocio. I nuovi campioni faroesi capiscono a questo punto che c'è qualcosa che non va, e ricorrono alle inevitabili sostituzioni, anche se il gol arriva dalla testa dell'unico straniero in campo (insieme a Dos Santos dell'HB), Lukasz Cieslewicz. Quando però per i rossoneri sembra essere inevitabile la disfatta, ecco che in pieno recupero Edmundsson (che stagione la sua!) disegna una traiettoria spettacolare che diventa una carambola in area grazie ad una papera di Askham portiere bianconero (da non confondere con i troppi Askham a zonzo per il campionato) che spalanca la porta a capitan Fróði Benjaminsen che chiude idealmente l'Effodeildin 2014. Ecco svelata l'importanza di aver vinto la partita precedente ed essersi laureati campioni una settiamana fa, altrimenti avremmo visto il replay di FH-Stjarnan, con lo stesso identico epilogo. Un'unica differenza: al posto dell'espulsione, ci sono state ben nove ammonizioni. Quanto quasi un'intera squadra. Poco male per il B36, che poi si concede ai festeggiamenti più sfrenati.

Un fotogramma dei festeggiamenti del B36: se volete godervi tutta la festa e sentire le interviste, eccovi il link per il video. Buona visione!

Concludono invece in modi diversi la loro sciaguratissima stagione le due retrocesse, cioè B68 Toftir e Skála. I primi cadono per 3-1 in casa del Víkingur Gøta con una doppietta superlativa di Finnur Justinussen, preceduta dal gol di Hanus Jacobsen e inframmezzata dal gol della bandiera siglato da Jonleif Højgaard. I secondi si impongono invece sul campo della prima delle salve, l'AB Argir. Trovato il vantaggio al 17° con Petur Pauli Mikkelsen - dopo un calcio d'angolo, ovviamente-, gli ospiti gestiscono senza alcun problema, trovando anche il raddoppio con Jóhan B. Johansen. C'è tempo però anche per il gol della squadra di casa, che chiude il suo campionato al 91° di Jógvan Andrias Nolsøe. Tempo di saluti, dunque, per le ultime due in classifica, che dall'anno prossimo saranno sostituite dal TB Tvøroyri, dominatore dell'ultima 1. deild menne che ritorna in massima serie dopo un solo anno di purgatorio, e dall'FC Suðuroy, la cui promozione è stata molto più sofferta e che avviene a due anni dall'ultima comparsa in Effodeildin. Entrambe vengono appunto da Suðuroy, la più meridionale delle diciotto isole che compongono l'arcipelago, ora quasi interamente rappresentato in massima serie. Bentornate!








 





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