"La luce dello Stjarnan in Europa" è l'eloquente titolo di oggi di mbl.is: in Islanda parlano di buio per il crollo dell'FH. Noi che pensiamo anche al Víkingur Gøta allora penseremo ad un'eclissi... |
Eccesso di drammaticità? No, perché se l'avete pensato significa che non sapete cosa è successo. Ma partiamo dalla notizia peggiore, anche se era anche quella più "attesa": il Víkingur Gøta crolla in casa contro l'HNK Rijeka per 5-1! La partita è stata abbastanza equilibrata fino al 14°, cioè il tempo necessario ai croati a passare in vantaggio da calcio d'angolo grazie a Marko Lešković. Sempre dal corner nasce anche il momentaneo pareggio dei faroesi, firmato al 35° da Hallur Hansson. Purtroppo, è il canto del cigno. D'ora in avanti i croati saranno superiori, e chiuderanno la prima frazione comunque in vantaggio grazie alla parabola last minute di Zoran Kvržić. Nella ripresa la difesa di casa si dimostra ancora una volta debole sulle palle alte, permettendo a Adis Jahović di segnare ancora di testa. Il quarto gol ospite è ancora opera di Kvržić ed è il segnale della resa, ma la squadra di Matjaž Kek non si commuove e all'81° approfitta anche di un rigore che l'arbitro s'inventa dal nulla: segna Andrej Kramarić dal dischetto, ma onestamente cambia poco da 4-1 a 5-1. Le speranze di rimonta a Fiume sono comunque nulle. A meno di un miracolo calcistico senza precedenti e terribilmente improbabile, l'avventura faroese nelle coppe europee giovedì prossimo vivrà il suo ultimo atto, almeno per quest'anno. Nonostante ciò, chapeau!
Sorprendono invece i risultati delle due islandesi, più che altro perché era più facilmente pronosticabile che fossero invertiti. Chi si aspettava, infatti, che l'FH cadesse in Svezia col clamoroso risultato di 4-1? Forse qualche ultras di Borås, perché certo nemmeno i tifosi gialloneri potevano immaginare un risultato così netto, sicuramente memori delle difficoltà che lo stesso FH aveva creato all'AIK due anni fa sempre in Europa League. I primi quaranticinque minuti sono sostanzialmente equilibrati, anche se l'Elfsborg semza più in palla grazie a Lasse Nilsson e al suo svariare su tutto il fronte d'attacco. Nonostante ciò, non succede assolutamente nulla, anche se i bianconeri sfiorano il vantaggio al 41°, quando Emil Pálsson centra in pieno la traversa. Le premesse per un secondo tempo simile al primo c'erano tutte, e sperare in una vittoria sarebbe stato anche lecito. Invece, succede l'imponderabile: gli svedesi rientrano in campo con un piglio diverso, e mettono subito alle strette gli avversari. Al 55° Jón Ragnar Jónsson frena Marcus Rohdén in area e porta l'arbitro Hagen ad ammonirlo e ad assegnare un giusto penalty agli scandinavi: Sebastian Holmén realizza. Tuttavia, la tragedia è ancora lontana dal consumarsi, perché sette minuti dopo la reazione dell'FH produceil pareggio di Steven Lennon.
1-1 al 62°: soltanto un pazzo scommetterebbe su una goleada dell'una o dell'altra squadra. Tuttavia, a volte bisogna riconoscere che anche la pazzia è una forma di normalità e che quindi il buon Pirandello, autore di questa citazione, non aveva torto, perché stavolta il pazzo avrebbe avuto ragione. Al 68° Klas Ingesson, tecnico dell'Elfsborg alla prima esperienza in assoluto da allenatore, toglie Viktor Prodell per inserire Per Frick, colui che solo due minuti dopo svetta più in alto di tutti e di testa manda il calcio d'angolo in fondo al sacco. I vicecampioni d'Islanda non si perdono d'animo e rispondono colpo su colpo, e al 78° Heimir Gudjónsson è costretto a far uscire un Atli Guðnason ombra di se stesso, facendogli subentrare Ingimundur Níels Óskarsson. All'81° Róbert Örn Óskarsson incappa in una doppia papera, che diventa letale grazie anche alla collaborazione di una difesa tutt'altro che attenta: Rohdén fa doppietta e ringrazia. La giornata no, però, è lontana dalla sua concusione: all'83° Lennon sfiora la doppietta personale che avrebbe regalato all'FH un 3-2 tutto sommato onesto. Non bastasse, al 90° Jonathan Hendrickx (già espulso all'andata contro il Neman Hrodna) sembra atterrare in area Per Frick, costringendo l'arbitro ad assegnare un altro penalty. L'unico video disponibile in rete non è di eccelsa qualità, e l'episodio si vede molto male: tuttavia, anche questo rigore sembra esserci. Le proteste però stavolta sono vivaci, e gli islandesi non condividono la decisione del direttore di gara, contrariamente a prima: il video è quello che è, però il fallo sembra esserci e quindi è meglio fidarsi di Hagen che era a due passi dal punto del "fattaccio". Simon Hedlund segna un 4-1 pesantissimo e frutto di infiniti episodi. Possiamo discutere della partita e dei rigori, ma una cosa è certa: quel gol è l'unica cosa che fa sopravvivere le speranze dell'FH, che per passare adesso ha bisogno solo del 3-0.
L'altra sorpresa, questa positiva, viene dallo Stjarnan: se infatti ad Hafnarfjörður rischiano di non passare l'esame di maturità, a Garðabær sono sicuri di avere tra le mani un gioiellino. Difficile dire se arriveranno al diploma, però la strada intrapresa è quella giusta. Contro il Lech Poznań gli azzurri sono stati assolutamente impeccabili, lasciando il pallino del gioco nelle mani degli avversari senzaperò subire troppo passivamente. Anzi, una difesa solida ha bloccato tutte le azioni dei polacchi, che in porta hanno tirato sicuramente molto, ma senza creare gravissimi pericoli per Ingvar Jónsson. Dopo aver dominato in lungo e in largo il primo tempo, al 48° gli ospiti devono incredibilmente rimontare il vantaggio dei padroni di casa siglato da Rolf Toft, il giustiziere del Motherwell. La partita concede adesso più spazio allo spettacolo,con il Lech che le prova tutte per scardinare la muraglia dello Stjarnan, che in contropiede crea parecchia apprensione ai tifosi giunti dalla Polonia creando qualche piccolo danno all'impianto proprio nei minuti finali dell'incontri, cosa che probabilmente costerà una lieve multa al loro club. E sono proprio i tifosi polacchi a contrassegnare gli ultimi minuti, che scorrono via innocui e che permettono allo Stjarnan di volare sulle rive del Warta con un vantaggio da difendere. Mica male...
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Europa League
Andata del terzo turno preliminare
31 luglio 2014
Borås (Svezia), Borås Arena, ore 18:00 (ore 18:00 locali)
Elfsborg (SWE) - FH Hafnarfjörður (ISL) 4-1
Arbitro: Tom Harald Hagen (NOR)
Reti: 55° Sebastian Holmén (rig, ELF), 62° Steven Lennon (FH), 70° Per Frick (ELF), 81° Marcus Rohdén (ELF), 90° Simon Hedlund (rig, ELF)
Highlights: cliccate qui
Tórshavn, Tórsvøllur, ore 20:00 (ore 19:00 locali)
Víkingur Gøta (FRO) - HNK Rijeka (CRO) 1-5
Arbitro: Dimitar Meckarovski (MKD)
Reti: 14° Marko Lešković (HNK), 35° Hallur Hansson (VIK), 45+1° e 76° Zoran Kvržić (HNK), 52° Adis Jahović (HNK), 81° Andrej Kramarić
Highlights: solo gol o partita intera
Garðabær, Stjörnuvöllur, ore 20:30 (18:30 locali)
Stjarnan (ISL) - Lech Poznań (POL)
Arbitro: Ognjen Valjić (BIH)
Rete: 48° Rolf Toft (STJ)
Highlights: non disponibili
Una sconfitta dal vikingur era prevedibile,sinceramente speravo non cosi netta,ma pazienza...per quanto riguarda l'fh hafnarfjordur è stato proprio un tracollo imprevedibile,secondo me hanno beccato la giornata sbagliata,anzi iltempo sbagliato(4 gol tutti nel secondo tempo con 2 rigori è inacettabile),spero nel ritorno che vincano almeno per il ranking uefa dell'islanda(finora è a 2.125,il record dell'anno scorso è 2.500,servono una vittoria e un pareggio per raggiungerlo).
RispondiEliminaCapitolo stjarnan:ancore un grande risultato,ora in polonia sara fondamentale segnare almeno un gol,magari in contropiede visto che si scopriranno i polacchi...speriamo bene!!!
Ciao!
Purtroppo la caduta del Vikingur era prevedibile, ma quel 5-1 mi fa temere una carneficina per il ritorno in Croazia...
EliminaL'FH ha fatto lo stesso errore che fece l'anno scorso a Genk: andò vicino al passaggio del turno, ma poi venne meno e fece una bruttissima fine. Non vorrei che il problema sia caratteriale...
Per lo Stjarnan sono scaramantico, preferisco non sbilancarmi (per ora).
Ciao!