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sabato 28 giugno 2014

Úrvalsdeild, 9ª giornata: l'FH strapazza il Fram e poi denuncia la KSÍ! Il Breiðablik cade anche contro un Víkingur in nove: è la fine di un'era...

Mentre, come potete vedere, continuano a presentarsi le novità sul nostro blog che ci accompagneranno fino al 30 luglio per festeggiare il primo anno di attività (l'ultima riguarda un cambio nel look, al quale sta lavorando alacremente un terzo collaboratore, Benedetto Ginestra) e il traguardo delle 10.000 visualizzazione raggiunte, il calcio islandese continua a subire terremoti che lo stanno sconquassando. L'ultima scossa si è avuta durante la nona giornata della massima serie; una scossa di violenza maggiore rispetto al solito, perché non solo ha spaccato in due metà esatte la classifica, allargando il divario tra le prime sei e le ultime sei, ma ha anche sancito (forse) la fine di uno dei cicli più emozionanti della storia calcistica islandese. Le scosse di assestamento poi non sono state da poco, perché hanno portato addirittura l'FH a schierarsi contro la KSÍ! Insomma, di carne a cuocere ce n'è tantissima...
Tantissimi gli argomenti di cui parlare, per cui giocoforza il roboante 4-0 dell'FH ai danni del Fram passa in secondo piano. Finalmente, i bianconeri sono tornati a giocare, ma soprattutto a convincere come sapevano fare l'anno scorso. Ma adesso a tenere banco è il contenzioso che si è aperto con la federazione relativamente all'emissione di alcuni biglietti: la sentenza della Corte distrettuale di Reykjavík è attesa per lunedì 30 giugno (foto presa da mbl.is)

Scegliere da dove partire quando a tavola ci sono tante portate è sempre difficile. Contrariamente a quanto direbbe il buon senso, però, non partiamo dal primo piatto, bensì dal digestivo, in modo tale che possiamo dedicare più spazio alle notizie più succulente. E che il Þór Akureyri abbia perso (0-1) non è certo una novità, a maggior ragione se questa sconfitta è arrivata contro il Valur: anzi, per i biancorossi il Valur è l'incarnazione della parola "tabù", dato che in undici incontri dal 2008 ad oggi sono riusciti nella titanica impresa di perdere (quasi) sempre, per di più con la stragrande maggioranza degli incontri giocati in casa! Per ironia della sorte, l'unico pareggio è stato il 2-2 in trasferta dell'anno scorso... Ma l'unica squadra del nord in campionato non è preoccupata minimamente dal fatto che è penultima quasi per miracolo, visto che si ostina a perseverare in una fase difensiva ai limiti del diabolico. L'anno scorso è andata bene solo perché lo scatto d'orgoglio del Víkingur Ólafsvík fu tardivo, ma quest'anno o si cambia rotta o per evitare la retrocessione non basterà un intervento celeste del dio Thor, del quale tra l'altro la squadra porta il nome. Al Valur vanno senz'altro riconosciuti i meriti per aver capito che di questi periodi non vincere ad Akureyri è un peccato: non capita tutti i giorni di trovarsi di fronte una squadra dall'ottimo potenziale che si butta via così.

Esclusa questa, per il resto ogni partita presenta spunti interessanti: per esempio, ÍBV Vestmannaeyjar - KR Reykjavík è la dichiarazione da parte dei campioni d'Islanda non solo che non sono interessati ad una riconferma per quest'anno, ma anche che in Scozia forse farebbero meglio a non presentarsi proprio (come suggeriva il nostro utente Alby qualche giorno fa). Non è per vis polemica, ma subire due gol dall'attacco meno prolifico del campionato, nonché dalla squadra che giace ferma sul fondo della classifica, a mio avviso è la pietra tombale su ogni speranza. Certo, qualcuno mi potrebbe obiettare che alla fine il KR ha vinto per 3-2 e che la forza di una grande squadra si vede anche dalla capacità di reazione, ma non è quello il punto: il KR è andato sotto di 2-0 nel primo tempo, e solo un gol di Gary John Martin al 45° dà un senso al secondo tempo ospite, spianando la strada alla rimonta. Per inciso, Martin è salito sugli scudi anche all'89° quando ha sigliato il gol vittoria: essendo inglese (oltre che giovane), forse per provare almeno a fare bella figura a Glasgow si potrebbe pensare di schierarlo titolare. Per l'ÍBV resta sicuramente l'orgoglio per una grande prestazione, ma nonostante ciò vale lo stesso avviso fatto per i biancorossi.

Si chiude, almeno per ora, l'era del Breiðablik: dal 2006 in massima serie, il suo ciclo appassionante che durava dal 2009 lo ha portato a conquistare dei trofei (tra cui anche un campionato) e ad affermarsi in pianta stabile nel gotha del calcio islandese. Certo, magari per cantare il De profundis è ancora presto, però di questo passo a quello si arriverà: la sconfitta maturata sul campo del Víkingur Reykjavík segna forse la fine dell'era biancoverde, sull'orlo ormai di un tragico epilogo. Non si tratta di qualcosa di eclatante nel risultato (perdere 1-0 capita anche ai migliori) e nemmeno perché questa partita aveva un particolare significato: il dramma sta nel fatto che i rossoneri erano ridotti in nove, e nonostante ciò gli ospiti non hanno trovato nemmeno il pareggio. Potranno pure essere assolti dal fatto che in pratica la superiorità numerica c'è stata solo dal 75°, con la seconda espulsione giunta al 90°, ma non riuscire a segnare nonostante tutto questo è drammatico. La fine del Breiðablik è un qualcosa che il calcio islandese non può permettersi, altrimenti cadrebbe vittima del duopolio FH-KR, cosa che per certi aspetti già sta verificandosi. A meno che...

...non sia lo Stjarnan la nuova forza su cui puntare, o magari il piccolo Keflavík. Lo Stjarnan batte all'ultimo secondo un Fjölnir come al solito coriaceo, ma che capitalizza meno di quanto riesca a produrre: un gran peccato, anche perché allo stato attuale dei fatti sarebbe l'unica squadra credibile nel ruolo di mediatrice tra le prime e le ultime; in poche parole, l'unica in grado di "ricucire lo strappo". Molto più bella la vittoria degli uomini di Kristján Guðmundsson, che stavolta hanno ricordato i bei tempi in cui ogni partita era uno spettacolo di gol: il 4-2 a domicilio al Fylkir è un'autentica dimostrazione di forza, che deve far capire forte e chiaro che la lotta per un posto in Europa League è apertissima, e nessuno regalerà niente per nessun motivo (il KR si senta chiamato in causa). Ecco, questo sarebbe un altro aspetto interessantissimo da approfondire, ma per questo argomento rimandiamo ai nostri soliti articoli di vigilia delle partite europee. Ci si potrebbe concentrare anche sul ritorno all'abbondanza di gol, ma potrebbe trattarsi anche di un caso sporadico. Di cosa parlare allora?

Ops, non abbiamo ancora parlato dell'FH, il piatto forte di giornata. Non perché ha distrutto per 4-0 il Fram... Anzi, anche per quello, visto che nell'ultimo periodo i vicecampioni in carica facevano fatica a segnare più di un gol a partita: essere tornati a segnare in abbondanza è un buon segno, anche perché, se alla difesa impenetrabile si unisce un attacco infallibile, l'FH può fare il suo figurone in Europa. Ma non è quello il motivo per cui l'FH si prende le copertine di questa settimana. Il motivo è nientemente che una diatriba con la federazione islandese! Secondo quanto si apprende da ruv.is, il nocciolo della questione - che non è proprio chiarissima - starebbe nell'emissione di alcuni biglietti. Infatti, secondo il club di Hafnarfjörður la federazione avrebbe emesso dei biglietti per recarsi al Kaplakriki, la casa dell'FH. Visto che però in Islanda, stando alle parole del presidente Jón Rúnar Halldórsson, la procedura per l'emissione riguarda vari enti preposti, la KSÍ, che li avrebbe emessi autonomamente, si sarebbe in pratica avvalsa di una facoltà che non le spettava. Dalla federazione, per bocca dell'avvocato Sigurður G. Guðjónsson, rispondono però che loro hanno agito nel pieno rispetto delle regole; per l'FH a questo punto non ci sono alternative: o la federazione ritira i biglietti oppure il club le chiederà un risarcimento danni pari a 750.000 ISK, l'equivalente di circa 4857 €. Si tratta quindi di una cifra che potremmo definire irrisoria, ma che in realtà per il calcio islandese è notevole ed ha anche una forte carica simbolica, visto che vede un club denunciare la federazione di appartenenza: già "denunciare" è proprio il termine giusto, visto che sulla questione si esprimerà lunedì 30 giugno la Corte distrettuale di Reykjavík. Una sentenza che potrebbe creare un precedente non da poco in Islanda, e che giungerebbe a pochi giorni dal debutto europeo: restate sintonizzati.

P. S. Prima di lasciarvi ai risultati, vorrei ricordarvi che ieri, venerdì 27, si sono svolti i funerali di Ciro Esposito, il tifoso partenopeo ferito negli scontri prima della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli lo scorso 3 maggio. L'argomento esula da quello che viene trattato sul blog. Però il blog, come sicuramente farete anche voi lettori, vuole approfittarne per fare le condoglianze alla famiglia e per ribadire la sua ferma condanna nei confronti della violenza in tutte le sue forme. Nella speranza che queste cose non accadano più, perché col calcio poco hanno a che vedere, che la giustizia faccia il suo corso. Perché ci sono cause ben più importanti di quella tra FH e KSÍ, che in confronto è una bazzecola...

9ª giornata
22 giugno 2014
Þór Akureyri - Valur 0-1
ÍBV Vestmannaeyjar - KR Reykjavík 2-3
Víkingur Reykjavík - Breiðablik 1-0
Fylkir - Keflavík 2-4
Stjarnan - Fjölnir 2-1

23 giugno 2014
Fram - FH Hafnarfjörður 0-4

10ª giornata
27 giugno 2014
Fram - Stjarnan
FH Hafnarfjörður - Valur

2 luglio 2014
Keflavík - ÍBV Vestmannaeyjar
Breiðablik - Þór Akureyri 
KR Reykjavík - Víkingur Reykjavík
Fjölnir - Fylkir

Classifica                                                                          PG   DR   Punti
1.FH Hafnarfjörður9


+11 21
2.Stjarnan9


+5 19
3.Keflavík9


+6 16
4.KR Reykjavík9


+2 16
5.Víkingur Reykjavík9


0 16
6.Valur9


+3 15
7.Fjölnir9


-1 10
8.Fram9


-4 9
9.Fylkir9


-8 7
10.Breiðablik9


-4 6
11. Þór Akureyri9


-4 5
12.ÍBV Vestmannaeyjar9


-64

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