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lunedì 28 aprile 2014

Supercoppa d'Islanda: un KR autoritario vince derby e coppa nel silenzio dei media islandesi. Ora sotto col campionato!

Chi si attendeva una risposta alla vittoria dell'FH in coppa di lega è stato accontentato. Alla vigilia del campionato, le due superpotenze del campionato islandese partono più agguerrite che mai. Con un titolo vinto a testa, la conferma del grande equilibrio di cui vivrà questo torneo è servita ed ora sbilanciarsi in favore dell'una o dell'altra può risultare fatale. Certo, sono due vittorie completamente diverse, arrivate in circostanze diverse e con avversari diversi, ma restano due vittorie estremamente simboliche.
Baldur Sigurðsson innalza la coppa della vittoria, particolarmente desiderata dal KR sia per vendicarsi degli "affronti" del Fram ad inizio stagione sia per dare una risposta immediata alla vittoria dell'FH. Da notare che la partita si è in pratica disputata di pomeriggio: il fischio d'inizio era alle 16 islandesi! (foto presa da mbl.is)

Il clima, in realtà, era quasi da scampagnata, o almeno l'atmosfera certo non era carica di tensione. Anzi, detto francamente, nonostante in palio ci fosse un trofeo e addirittura si giocasse uno dei derby più sentiti di tutto il paese, allo stadio non c'era quasi nessuno. Era anche una calda (si fa per dire) domenica pomeriggio, dopo pranzo, e così alla fine questa partita è passata quasi inosservata. Su sport.is, il principale sito sportivo islandese, non se ne parla proprio (come della coppa di lega del resto... bah), mentre sul sito del Morgunblaðið, uno dei principali quotidiani del paese, oltre alla foto che vedete ci sono scritti appena cinque righi. Scrivere qualcosa su questa partita, dunque, è un'impresa estremamente ardua. Un silenzio del genere, però, fa almeno riflettere, soprattutto quando ormai siamo entrati nella settimana che terminerà con la prima giornata di Úrvalsdeild: in questo modo, la già non altissima attenzione verso il calcio va scemando. E sarebbe un peccato, proprio ora che invece gli islandesi stanno iniziando ad appassionarsi. Una tirata d'orecchi però va fatta anche alla federazione: è mai possibile che una partita così importante venga giocata di domenica alle 4 del pomeriggio? Non siamo in Inghilterra, dove i big-match si giocano intorno a quest'orario. Tanto per non cambiare, la federazione in pratica si mostra eccellente in tante scelte, ma quando si tratta di orari e calendari ha un tempismo davvero pessimo. Anche organizzare due finali in tre giorni non è molto saggio, ma tant'è...

La partita, comunque, nonostante questa situazione paradossale, si gioca. Per il Fram c'è la possibilità di fare un buon filotto di vittorie in coppa, aggiungendo questa Supercoppa alla Bikar karla dell'anno scorso. Le motivazione dei bianconeri, invece, sono arcinote. Ne esce fuori una partita non molto interessante in verità, con tratti un po' sonnolenti. Di conseguenza, come spesso accade, a rompere l'equilibrio è il più classico degli episodi: fallo in area di rigore, per l'arbitro è indubbiamente penalty per il KR Reykjavík. Quando questo succede al 33°, e l'andazzo era stato piuttosto chiaro: Fram tutto chiuso pronto a ripartire ed estremamente falloso, KR padrone del gioco ma in modo molto sterile. Il gol dal dischetto di Kjartan Finnbogason, la cui presenza era stata invocata dal alcuni tifosi del KR e il cui contratto scade a metà ottobre (se non sarà rinnovato), non altera poi più di tanto l'inerzia del match, anche perché il Fram davvero non crea assolutamente nulla, se non qualche tiro dalla distanza. Il copione è perfettamente identico nel secondo tempo, quando però all'81° è Emil Atlason a chiudere la pratica col suo terzo gol stagionale. Passano lentamente gli ultimi minuti e finalmente il KR può festaggiare davanti ad un Gervigrasvöllur deserto.

Per i bianconeri della capitale questa è la quarta Supercoppa vinta su otto finali disputate, e tra le tante cose rappresenta una rivincita per la sconfitta dell'anno scorso, quando l'FH impose un netto 3-1 alla squadra di Kristinsson. Per il Fram, invece, si trattava addirittura della tredicesima finale: sei vinte, l'ultima nel 1989, e con questa sette perse, di cui l'ultima risaliva al 1991. Dopo questa partita, al via i pronostici: il Fram rischia davvero la retrocessione? E, soprattutto, chi è la vera favorita per il titolo finale?

Supercoppa d'Islanda
Reykjavík, Gervigrasvöllur, 27 aprile 2014, ore 18:00 (ore 16:00 locali) 

KR Reykjavík - Fram 2-0 (1-0)
Reti: 33° Kjartan Finnbogason (KR) [rigore, 1-0], 81° Emil Atlason (KR) [2-0]

2 commenti:

  1. Effettivamente caro Francesco, il numero degli spettatori alla partire di Lenjubikar e di Supercoppa e' molto limitato. Forse sara' per colpa del caro biglietti? Avranno anche loro la tessera del tifoso? Oppure e' per timore dei famosi hooligans islandesi? Ai posteri l'ardua sentenza... Mi sa pero' che se teniamo conto che in Islanda ci sono circa 300.000 abitanti, percentualmente le partite che hanno 100 spettatori gia' sono un successone... Rispondendo al tuo quesito confermo le mie precedenti previsioni, cioe' che il Fram e' proprio da retrocessione e per il titolo saranno Breidablik, KR e FH a giocarsela!!

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    1. Della questione spettatori ne parlai già l'anno scorso, ed anche nei miei articoli per altri siti: ho sempre sostenuto che, in termini di percentuale, le presenze non sono così scarse, ma non si può negare che 100 in uno stadio per 1.000 persone non sono come 40.000 in uno stadio da 60.000. Comunque sia, facendo finta che una volta tanto io non me la sia presa con la federazione, è il silenzio dei media che mi lascia perplesso? Vuoi vedere che la Supercoppa islandese è più seguita in Italia che nella stessa Islanda?

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