Procede a gonfie vele l’Effodeildin, la Serie A faroese, a
già al secondo turno comincia a regalare le prime emozioni, come quelle
dell’inedito trio di testa composto da NSÍ
Runavík, KÍ Klaksvík e B36 Tórshavn. Per quanto provvisoria la loro
leadership possa essere, una buona partenza in campionato alimenta ottimismo
per l’Europa League che verrà, dato la seconda e la terza a luglio saranno
impegnate nei turni di eliminazione, mentre la prima li ha solo sfiorati.
Certo, sarebbe irrealistico sperare in un percorso lungo, però evitare pesanti
goleade non sarebbe male. Toftir ed EB/Streymur scelgono invece la via della
non-belligeranza e, in prospettiva di una futura lotta salvezza, già si
accontentano del pari e patta; già annegano nelle sabbie mobili delle zone poco
nobili i vicecampioni dell’ÍF Fuglafjørður, sconfitti nel primo big match del
campionato dai campioni dell’HB Tórshavn.
Prima vittoria in campionato per i campioni in carica dell'HB nel match che l'anno scorso decise lo scudetto. (foto presa da hb.fo) |
I primi a fuggire verso l’alto sono i bianconeri della
capitale, vincitori di un equilibrato quanto nervoso confronto in casa dell’AB
Argir: a fine partita, ben sette i cartellini gialli. Dopo un avvio contratto e
in cui i falli già erano stati fatti a gogò, è un episodio quasi fantozziano a
regalare il vantaggio agli ospiti: Alex Mellemgaard batte la rimessa laterale
scambiando con Adeshina Lawal e poi lanciando uno spiovente in area avversaria.
Quando la difesa ribatte, però, c’è il fattaccio: un vento sostenuto e
contrario smorza il rilancio posizionando precisamente la palla per i piedi di Róaldur
Jakobsen, che da fuori area
colpisce e, aiutato dal vento, fa centro. Il vantaggio però svanisce sul finire
del primo tempo, grazie ad una ripartenza da manuale che, avvalendosi di
passaggi precisi, mette Jobin Drangastein in condizione di riagguantare
il pareggio per l’AB. Tuttavia, chi di ripartenza ferisce, di ripartenza
perisce: e così al 75° Jakobsen si concede una bella doppietta, la quarta della
sua settennale carriera, regalando la vittoria e la vetta solitaria per 24 ore al
B36. Infatti, le squadre che possono raggiungerlo giocano in posticipo
domenicale.
Nel frattempo, a Tórshavn
nel pomeriggio va in scena un incontro di cartello: HB Tórshavn - ÍF
Fuglafjørður, che l’anno scorso si contesero il titolo fino alla fine. La
partenza è equilibrata, ma l’idillio non dura molto: al 15° minuto c’è un
corner per gli ospiti ma, una volta battuto, il loro capitano Bartal Eliasen
(alla partita numero 477 tra i professionisti) viene nettamente trattenuto in
area di rigore, e questo genererà quindi il penalty trasformato dal
giovanissimo Bogi Petersen.
Tuttavia, si tratta di un vantaggio effimero e difeso con enorme sofferenza,
fin quando al 28° un altro calcio d’angolo non fa crollare il muro eretto dall’ÍF
perché di testa Andrew av Fløtum riagguanta
il pareggio per i rossoneri. A questo punto, la fragile difesa ospite si
sgretola del tutto e le occasioni per l’HB fioccano: la rimonta si completa al
42°, quando Christian R. Mouritsen è lasciato libero di muoversi tra i
difensori-birilli e completare l’opera con un tiro a giro che si insacca in
rete. La reazione non c’è, e quindi ormai in campo è un monologo rossonero, un
autentico assedio senza fine: l’ÍF non ha nemmeno il tempo di pensare,
che al 45° il disastro è conclamato da Kristin R. Mouritsen (attenzione a non confonderli), autore del
3-1 in ripartenza. Il secondo tempo è poi pura formalità. Hanno invece da
recriminare con la sorte tanto il B68 Toftir quanto l’EB/Streymur, che si sono
fermate su un 1-1 di cui però poi si sono accontentate. Anche stavolta, sono
gli ospiti ad andare in vantaggio per primi quando Niels Pauli B. Danielsen raccoglie
in area un cross dalla fascia e, tirando, trova la deviazione vincente di Jóhan
Dávur Højgaard: si tratterebbe quasi di
un autogol, in quanto la deviazione è determinante (il portiere avrebbe parato
essendo sulla traiettoria), ma l’arbitro assegna la rete a Danielsen. Ma la
fortuna dà e la fortuna toglie, ed evidentemente aveva anche voglia di vedere
un vero pasticcio. Così aspetta il 78°, quando un calcio di punizione viene
deviato nella propria rete di testa da Gert Aage Hansen, che però
chiaramente voleva allontanare la minaccia. Per sua sfortuna, la palla è
precisissima ed entra nell’angolino alto, dove nessun portiere sarebbe potuto
arrivare.
Partita tiratissima
e combattutissima va in scena a Klaksvík, dove da calcio di punizione Súni Olsen rischia di portare immediatamente in vantaggio il Víkingur Gøta, e solo
una grande parata sulla linea di Meinhard Joensen evita la marcatura. Al 20° sono ancora i vincitori della Supercoppa a
tentare di portarsi in avanti, ma subiscono il contropiede che Álvur F.
Christiansen davanti al portiere, tutto
solo, spreca colpendo la traversa. Questo è però solo l’inizio di un
lunghissimo assalto che durerà per una partita intera, e che scuoterà un’altra
traversa, un altro palo, esalterà le qualità del portiere del Vikingur, che
soltanto sporadicamente produrrà azioni degne di nota. Ma proprio nel bel mezzo
della crescita ospite, la dura legge del calcio trova la sua applicazione:
ripartenza fulminea del KÍ conclusa e concretizzata magistralmente da Páll
A. Klettskarð. A questo punto, la
reazione dei detentori della Supercoppa è finalmente veemente, e nel quarto
d’ora finale i padroni di casa vedono i sorci verdi, ma un pareggio sarebbe un
furto e quindi Joensen abbassa la saracinesca e proietta il Klaksvík al
fianco del B36. Ma in realtà vi arriva da “terzo incomodo”, perché nel
frattempo l’NSÍ Runavík ha annientato per 5-1 lo Skála in casa ed è
“primissimo” per la differenza reti. Il dominio giallonero è evidente ed
imbarazzante fin dall’inizio, ma il vantaggio arriva solo per un intervento
molto goffo del portiere di casa, Suni
Ernstsson, che al 9° scivola buttandosi il pallone in rete. Questo spiana
la strada agli ospiti, che poi vanno in rete con facilità impressionante: Klæmint
A. Olsen e Magnus H. Olsen chiudono
il primo tempo sul 3-0 ospite. La partita si riapre a metà secondo tempo con un
rete di Brian Jacobsen per il 3-1, ma negli ultimi 300 secondi della
partita l’NSÍ mette a ferro e fuoco il campo e manda in tilt la squadra
di casa, che concede la gloria anche a Árni Frederiksberg e la doppietta a Klæmint
A. Olsen.
Classifica
Runavik, B36,
Klaksvik 6 punti;
HB 4 punti;
AB Argir 3 punti;
EB/Streymur 2 punti;
B68 Toftir 1 punto;
Vikingur Gota, IF Fuglafjordur, Skala 0 punti
HB 4 punti;
AB Argir 3 punti;
EB/Streymur 2 punti;
B68 Toftir 1 punto;
Vikingur Gota, IF Fuglafjordur, Skala 0 punti
Partite
AB Argir – B36 Torshavn 1-2
B68 Toftir – EB/Streymur 1-1
HB Torshavn – IF Fuglafjordur 3-1
Skala – NSI Runavik 1-5
KI Klaksvik – Vikingur Gota 1-0
B68 Toftir – EB/Streymur 1-1
HB Torshavn – IF Fuglafjordur 3-1
Skala – NSI Runavik 1-5
KI Klaksvik – Vikingur Gota 1-0
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