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venerdì 23 agosto 2013

Stavolta storia non fa rima con gloria: l'FH "europeo" perde in casa 2-0 col Genk. Rimonte al 90° in campionato: la grinta per lo sprint finale

"L'importante è partecipare". "Almeno ci abbiamo provato". Quante volte abbiamo sentito dire queste frasi fatte, ma sempre vere? Tante, e quasi sicuramente ogni volta che il risultato non ci era favorevole. Ci piacerebbe moltissimo dirvi che stavolta è diversa dalle altre, ma purtroppo non si può. Non si può perché il tanto atteso 22 agosto lascia dietro soltanto record, ed una storia completa solo a metà. Certo, siamo comunque di fronte ad un qualcosa di inatteso e di sorprendente, e nessuno si aspettava di vedere l'FH alla finale dello Juventus Stadium di Torino, ma così l'amaro in bocca è tantissimo. Sì, è un 2-0 che si può recuperare, ma la prestazione di ieri lascia ben poche speranze. Un 2-0 secco e tutto sommato meritato del Genk, che ha fatto valere la legge del più forte. Quello che resta è la speranza di una prestazione oltre ogni limite al ritorno, ma qui si sfiorerebbe il miracolo sportivo. Se è triste lo scenario europeo, è addirittura cupo quello delle squadre impegnate ieri in alcuni recuperi del campionato, recuperate veramente allo scadere. Lo Stjarnan è l'unico a sorridere un po', ma le luci restano puntate su quella leggerissima vena di tristezza per un dolce assaggiato, ma non gustato...
L'FH e il Genk entrano in campo preceduti dai due guardalinee e dall'arbitro, il signor Pawel Gil, dalla Polonia. Il direttore di gara assegnerà poi all'FH un rigore, che sarà parato dal portiere avversario. Sarà l'ultima emozione di una partita negativa, e che lascia poche speranze per il ritorno in terra belga. (fonte: sport.is)

Si sa, il day after le sconfitte hanno sempre un gusto terribile, soprattutto se sono arrivate in partite importanti. Si analizzano gli errori, promettendosi di non ripeterli più. Ma di errori da correggere stavolta ce ne sono pochi, e ciò rende il tutto ancora più insopportabile, perché l'unica cosa migliorabile è il carattere in certe sfide, ma quello lo si acquisisce solo con il tempo. Quindi, sarà forse più fortunato l'anno prossimo il team di Hafnarfjörður? Speriamo di sì. Parlare già al passato guardando al futuro forse è sbagliato, perché l'eliminazione non è ufficiale, ma sarebbe sbagliato anche illudere tutti parlando di un grande FH. No, stavolta non c'è stato niente di "grande", ma soltanto qualcosa di mediocre, appena accettabile a questi livelli. Può andare bene a volte, ma male in altre. E, visto che il livello di difficoltà è destinato ad aumentare ancora, è meglio pensare bene alle proprie capacità prima di proseguire. Certo, tutto va visto in relazione al contesto, e il contesto ci dice di un 2-0 maturato grazie anche ad un autogol e ad un rigore sbagliato; se ne deduce che senza autogol e segnando il rigore, sarebbe finita 1-1, e si starebbe parlando con altri toni. Ma bisogna anche ammettere che, escludendo l'azione che ha portato al rigore e qualche altro buono spunto, l'FH si è comportato come un cagnolino molto docile ed inoffensivo, lasciando ampia libertà al Genk. Fortunato, sicuramente, ma anche più forte perché più esperto. Non è ancora finita, ma se finirà l'FH sarà comunque da applausi, perché ci ha provato ed ha quasi scritto il suo nome nella storia in modo indelebile. Ma senza qualificazione alla fase a gironi, l'inchiostro alla lunga potrebbe sbiadirsi...

Parole che riempiono di malinconia e tristezza, ma mai quanto quelle che ormai ascoltano tutti i giorni a Kópavogur, dove la principale squadra di calcio, il Breiðablik, sta giocando un finale di stagione da ceffoni in pieno volto. Ceffoni benevoli e metaforici, sia ben inteso, affinché facciano risvegliare la squadra che ha anticipato ogni tempo ed è già andata in un letargo altrettanto metaforico. A cantare la dolce ninna nanna stavolta è stato l'ÍA Akranes, che finalmente ha una reazione d'orgoglio ed inizia a smuovere qualcosa a pochi turni dal termine. In doppio svantaggio, i gialloneri reagiscono con forza ed agguantano il gol del definitivo 2-2 all'87°. Altra partita, stessa situazione. Keflavík in vantaggio per 1-0 a Vestmannaeyjar grazie al gol al 64° di Sveinsson, il quale sarebbe un grandissimo risultato in chiave salvezza perché allontanerebbe il Víkingur Ólafsvík. Peccato che l'incantesimo si rompa al 93°, ad una manciata di secondi dal fischio finale, quando Jón Ingason mette dentro l'1-1 per l'ÍBV Vestmannaeyjar, che in realtà è un risultato inutile per entrambe le squadre, perché non cambia di un millimetro la loro situazione di classifica. 

Sorride, anzi ride, e di gusto, fino a divertirsi, e forse è l'unico nel paese nordeuropeo, lo Stjarnan. Il tempo è galantuomo, e alla squadra di Logi Ólafsson ha subito offerto l'opportunità di vendicarsi, dimostrando che la finale di coppa è stato un caso. Opportunità colta al volo dai biancoblù, che chiudono in vantaggio per 1-0 il primo tempo. Poi succede l'impossibile, e sembra un déjà-vu: il ritorno del Fram, che al 70° è in vantaggio per 2-1 (con un autogol) ed ha anche l'uomo in più a causa dell'espulsione di Atli Jóhannsson. Ma la fame e la voglia di riscatto dello Stjarnan è gigantesca, ed allora ecco il furore sportivo ed ecco il pareggio al 78° e poi il definitivo e clamoroso vantaggio all'85°. Due squadre che continuano ad emozionare, lo spettacolo dei gol. Per chi ama vivere le partite col cuore in gola, questa è la partita da seguire. O, almeno, era. Perché la stagioen volge al termine, e Stjarnan e Fram non si rivedranno almeno fino a marzo, quando ci sarà la coppa di lega. Ma per lo Stjarnan c'è ancora tempo per inseguire quel sogno, e tempo per essere tristi, almeno per lui, non c'è. Per gli altri, forse, invece sì...

P. S. Non ha nulla a che fare con l'articolo, ma vi segnaliamo che il recupero di Breiðablik-KR Reykjavík, partita rinviata per l'incidente di Elfar Árni Aðalsteinsson (che per fortuna sta recuperando, ma ancora non si sa quando potremo rivederlo in campo), è stato fissato alle ore 19:00 (le 17:00 in Islanda) di giovedì 19 settembre.

Europa League
Andata dei play-off
Giovedì, 22 agosto 2013

Hafnarfjörður, Kaplakriki, ore 20:00 (ore 18:00 locali)
FH Hafnarfjörður - Genk (Bel)   0-2 [0-1]
Note: rigore sbagliato dall'FH all'85°

Úrvalsdeild
Recupero partite di 10° e 14° giornata e posticipo 16° giornata 
Giovedì, 22 agosto 2013

Recupero 10° giornata
Ore 20:00 (18:00 in Islanda)
ÍBV Vestmannaeyjar - Keflavík 1-1 [0-0]

Recupero 14° giornata
Ore 20:00 (18:00 in Islanda)
ÍA Akranes - Breiðablik 2-2 [0-1]

Posticipo 16° giornata
Ore 22:15 (20:15 in Islanda)
Stjarnan - Fram 3-2 [1-0]
Note: Stjarnan in 10 dal 66° per l'espulsione di Atli Jóhannsson

 Classifica Úrvalsdeild             Partite giocate           Punti
1.FH Hafnarfjörður16             

              36
2.KR Reykjavík14



34
3.Stjarnan15



31
4.Breiðablik14



28
5.Valur15



24
6. ÍBV Vestmannaeyjar16



20
7.Fram16



18
8.Fylkir16



17
9.Þór Akureyri16



15
10.Keflavík16



14
11. Víkingur Ólafsvík16



12
12. ÍA Akranes16



8


4 commenti:

  1. Ciao sono l'autore del blog questocalciatoreachilodo.
    Va bene, scambiamoci i link, provvederò entro domani pomeriggio.
    Seguo un po' il calcio del Nord Europa, ma non ancora quello islandese, può essere la volta buona!!

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  2. Ciao, sono contento che tu abbia accettato! Per quanto riguarda il calcio islandese... beh, non posso che augurarti di appassionarti presto! Certo, non è il massimo che ci sia in Europa, ma è comunque intrigante!!

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  3. complimenti per il blog. ti seguo sempre...e forza FH, impresa impossibile al ritorno, ma già hanno compiuto un bel passo in avanti, peccato nel turno precedente per il Breidablik...ma aveva un cliente bello tosto come si è poi visto...a presto!!

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    1. Ciao Den, grazie mille per i complimenti, è sempre bello riceverne!!!

      Eh sì, per l'FH sembra davvero durissima per il ritorno in Belgio, ma io credo che con un po' più di attenzione (evitando, cioè, di farsi l'autogol e di sbagliare il rigore) l'impresa era almeno immaginabile, mentre adesso neanche io riesco a essere ottimista...
      Per quanto invece riguarda il Breiðablik hai ragione, ma secondo me non del tutto. L'Aktobe ci sa fare, certo, ma la squadra è calata in campionato, non riesce più a vincerne una, e quello che è successo ad Akranes è preoccupante... Non mi dilungo oltre, ma spero anch'io di sentirti molto presto! E grazie ancora :)

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