Si giocava alle nove di sera, ma sembravano le quattro del pomeriggio: la magia del Nord in estate è anche questo |
Lars Olsen sceglie di schierarsi con un 4-1-4-1 con Klæmint Olsen come punta avanzata e Fróði Benjaminsen come centrocampista, mentre gli ospiti scendono in campo con un 4-4-1-1 tutto di qualità. Elvetici subito vicini al gol con la punizione di Shaqiri al 2°, sfilata alla destra di Gunnar Nielsen che non avrebbe mai potuto raggiungerla. E resta anche l'unico episodio degno di nota in tutto il primo quarto d'ora di match, che gli ospiti assopiscono con un dominio territoriale sterile ma anche con una strategia volta a sfruttare soprattutto gli errori dei padroni di casa in fase di costruzione. Al 25° conclusione centrale di Mehmedi, ma Nielsen blocca senza problemi: di fatto, è l'unico dei faroesi che sta davvero giocando la partita. Passano appena cinque minuti e gli svizzeri si avvicinano al gol con la traversa scheggiata di testa da Akanji, preludio al gol che è nell'aria e che arriva dopo altri sei minuti, quando Xhaka manda a passeggio i difensori faroesi e con un diagonale perfetto mette fuori gioco un incolpevole Nielsen. Per quanto visto in campo fino a questo punto, il vantaggio è legittimo. Al 38° però si fanno vedere anche i nostri, finalmente, ma solo per una protesta di Klæmint Olsen che chiede un rigore quantomeno generoso per un abbraccio di Djourou, ma Mazzoleni lascia proseguire (a mio avviso giustamente). Questo è l'ultimo sussulto del primo tempo, ma anche l'unico per i faoresi, tanto che il primo tempo si chiude con un dato impietoso che non lascia spazio a interpretazioni: 16 tiri a 0 per la Svizzera. Non c'è bisogno di aggiungere altro.
Il secondo tempo inizia esattamente come era iniziato il primo, ma al 59° il sipario cala col il gol di Shaqiri, che taglia centralmente e trasforma in gol l'assist di Džemaili. Al 64° primo vago tentativo dei padroni di casa di impensierire gli ospiti, ma tutto si conclude in un nulla di fatto. Al 70° è l'ex giocatore del Napoli ad andare vicino al suo gol personale con un colpo di testa davanti alla porta, ma la palla si spegne alla sinistra del numero uno faroese. Dopo questo lampo, provano un po' ad accendersi i padroni di casa, favoriti anche dal fisiologico calo degli avversari, ma i loro tentativi risultano tutti troppo velleitari. All'83° i dati sul possesso palla sono imbarazzanti: 26-74 in favore della Svizzera. Anche in questo, non serve aggiungere altro. Nel finale, gli ospiti vanno ancora all'arrembaggio, ma il tiro di Zuber è troppo largo e non sfiora nemmeno la porta. In sostanza, però, a parte il gol di Shaqiri la ripresa offre meno occasioni e meno spettacolo (?) rispetto al primo tempo, con una grande dimostrazione di solidità da parte della nazionale di Petković. Questo però non basta a spiegare un dato allarmante, su cui bisogna riflettere: la nazionale faroese ha segnato la miseria di appena due gol in sei partite, tra l'altro tutti e due contro la Lettonia. In pratica, è da 380 minuti (escludendo i recuperi) che un giocatore faroese non segna un gol. Non conforta sapere che anche Andorra e la stessa Lettonia hanno lo stesso numero di gol, ma se la sua nazionale ha fatto più punti che gol - e questo la dice lunga, considerando che i punti sono cinque - Olsen qualche domanda dovrebbe farsela.
Comunque, nelle altre due partite del girone, vince agevolmente il Portogallo in Lettonia: 3-0 il risultato finale con doppietta del solito instancabile Cristiano Ronaldo. La copertina, però, stavolta se la ruba Andorra, capace di battere l'Ungheria per 1-0 e di raggiungere il terzo risultato utile consecutivo, una cosa più unica che rara nella sua storia. La vittoria contro i magiari, infatti, segue quella contro San Marino in amichevole il 22 febbraio e lo 0-0 proprio contro le Fær Øer alla giornata precedente di questo girone di qualificazione. L'ultima (e unica) vittoria ufficiale di Andorra però risaliva addirittura al 13 ottobre 2004, quando nelle qualificazioni ai mondiali del 2006 superò per 1-0 la Macedonia. Con questo risultato la nazionale dei Pirenei sale al penultimo posto nel girone con 4 punti, lasciando la Lettonia sul fondo (3 punti) e tallonando da vicino i faroesi, fermi a 5. Discorso chiuso per i primi due posti: resta da vedere chi tra Svizzera (18 punti in 6 partite, punteggio pieno) e Portogallo (15 punti) andrà direttamente ai mondiali e chi dovrà passare per il play-off. Sembra destinata a chiudere terza l'Ungheria, ferma a quota 7. Il prossimo turno, con le prime tre che sfideranno le ultime tre, potrà essere già decisivo.
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