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martedì 9 maggio 2017

Effodeildin, 7ª giornata - KÍ e HB, scatto d'orgoglio. Notte fonda per il B36.

Una partenza generale così a rilento il campionato faroese non la ricordava più. Dopo sette giornate, in vetta ci sono due squadre (KÍ Klaksvík e Víkingur Gøta) appaiate a 13 punti: è il peggior risultato dal 1994 - ventitré anni fa! -, quando dopo sette turni la classifica era guidata dal GÍ Gøta e dall'HB Tórshavn con la miseria di 11 punti. Per darvi un'idea di quanto tempo sia passato, il GÍ Gøta oggi non esiste più (è confluito nella squadra attualmente campione in carica), il campionato all'epoca aveva diciotto giornate e non ventisette e Maradona lasciò i mondiali americani perché positivo ai test antidoping. Un'eternità. A parte questo, l'Effodeildin di oggi e il campionato di allora condividono poco, ma ieri come oggi il B36 navigava in acque torbide. Ed è da qui che cominceremo.

eparate da appena tre punti in classifica, KÍ Klaksvík e NSÍ Runavík si preparano a sfidarsi nell'andata delle semifinali di coppa (foto presa nordlysid.fo)



EB/Streymur - B36 Tórshavn 0-0 (vedi sintesi)
Marcatori: -
Ammoniti: 34° Eli Falkvard Nielsen (B36), 41° Rógvi Nielsen (EB), 90+1°  Benjamin Heinesen (B36)
Spettatori: 300
A guardare la classifica, si potrebbe pensare che la situazione non sia così grave. In realtà, se il B36 non è ancora a distanza siderale dalla vetta lo deve solo ed esclusivamente alla partenza a rilento a cui ci accennavamo in apertura. Ma cinque pareggi e una sconfitta (col magro bottino di una sola vittoria) rischiano di minare fin da ora le ambizioni scudetto, tanto che al momento i bianconeri sono più vicini all'ultimo posto che al primo. La visita all'EB/Streymur, guarda caso il fanalino di coda, doveva servire proprio a dare uno slancio alla classifica, cosa che non è avvenuta. Certo, la prestazione sul campo avrebbe meritato i tre punti, ma l'imprecisione e la scarsa freddezza degli attaccanti hanno vanificato il dominio territoriale degli uomini di Jákup á Borg. Per i padroni di casa, invece, il risultato è grasso che cola, un punticino ottenuto senza fare praticamente nulla e che permette di salire a quota 5 in compagnia di altre due squadre.

KÍ Klaksvík - ÍF Fuglafjørður 3-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 3° Semir Hadzibulic (KÍ), 45° Albert Adu (KÍ), 86° Ari Ellingsgaard (ÍF), 90+3° Páll Klettskarð (KÍ)
Ammoniti: 62° Ari Ellingsgaard (ÍF), 70° Alex José dos Santos (ÍF), 90+2° Henrik Jensen
(ÍF)
Spettatori: 300
Una delle due squadre che fanno compagnia all'EB/Streymur è l'ÍF Fuglafjørður, anche lui molto più in difficoltà del previsto. La trasferta a Klaksvík è un calvario molto più grande di quanto il risultato finale lascerebbe pensare, con la partita saldamente in mano agli azzurri già dopo soli tre minuti grazie al gol di Semir Hadzibulic, un tiro sporco all'interno dell'area sul quale il portiere biancorosso non può nulla. Il raddoppio, giunto proprio ad un passo all'intervallo, è un gol da manuale: dal portiere ad Albert Adu i tocchi di palla sono appena tre, ma bastano all'attaccante olandese per ricevere la palla, avvicinarsi alla porta e scoccare un tiro perfetto. Il secondo tempo è pura accademia, con i padroni di casa che si limitano a gestire un doppio vantaggio più che rassicurante contro una squadra senza verve, ma all'86° la partita all'improvviso si riapre col la rete di Ari Ellingsgaard che sfrutta una cross basso di Andy Olsen. Giusto il tempo di qualche brivido lungo la schiena, perché poi al terzo e ultimo minuto di recupero Páll Klettskarð sfrutta la respinta della barriera su calcio di punizione e segna il 3-1 definitivo. Azzurri che, grazie a un altro pari del Víkingur Gøta, si accomodano in cima alla classifica; biancorossi che scivolano sul fondo.

NSÍ Runavík - Skála 1-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 23° Hákun Edmundsson (S), 87° Árni Frederiksberg (NSÍ)
Ammoniti: 35° Karl Løkin (NSÍ), 41° Klæmint Olsen (NSÍ), 49° Hákun Edmundsson (S), 90+3° Jens Joensen (NSÍ)
Spettatori: 600
A quota cinque punti naviga anche lo Skála, che completa il trio delle squadre a forte rischio retrocessione. Eppure, il punto ottenuto a Runavík, contro una formazione sulla carta più forte, è un buon segnale. Anzi, gli uomini in maglia arancione hanno condotto la partita per lunghi tratti, e il vantaggio al 23° firmato Edmundsson - tiro precisissimo su una ribattuta così così della difesa casalinga - è pienamente legittimo. Sempre nel primo tempo ci sarebbe l'opportunità per il raddoppio, ma dopo una serie di rimpalli favorevoli Edvin Jacobsen conclude a lato tutto solo davanti alla porta. Nella ripresa i gialloneri si fanno vivi, ma è solo dal 70° che si fanno davvero minacciosi, quando András Gángó si supera su un tiro potente e ravvicinato di Per Langgaard. Gli ospiti si difendono quanto possono, ma ad un passo dal traguardo Árni Frederiksberg sgancia un siluro dal limite dell'area che si insacca senza lasciare scampo all'estremo difensore ungherese. I padroni di casa si salvano per un pelo e, nonostante le difficoltà, restano a -3 dalla vetta; per lo Skála è un'occasione sprecata per lasciare l'ultimo posto, ora decisamente affollato.

HB Tórshavn - TB/FCS/Royn 2-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 3° Búi Egilsson (TB), 15° e 31° Aleksandar Stankov (HB)
Ammoniti: 78° Heri Kjærbo (TB), 90° Heðin Hansen (HB)
Spettatori: 500
Saliamo in alta classifica, dove il TB/FCS/Royn subisce la seconda sconfitta di fila e rallenta bruscamente la sua marcia. Alla prima assoluta nella capitale, sponda rossonera, le cose non vanno per il verso giusto, ma gran parte dei meriti va dato ad uno degli HB più belli degli ultimi anni. Eppure, l'inizio del match sembra il preludio all'ennesima prova sciagurata per i padroni di casa, sotto già dopo 180 secondi grazie al gol di Búi Egilsson, che sfrutta al meglio un lancio lungo dalle retrovie malamente lisciato da Levi Hanssen. Ma, finalmente, stavolta c'è una reazione degna di tal nome: al 15° da un calcio d'angolo nasce una serie di batti e ribatti nell'area ospite, e alla fine Aleksandar Stankov ha la meglio e segna il gol del momentaneo pareggio, che un quarto d'ora dopo si trasforma in vantaggio grazie ad una palla vagante in area colpita ancora dal macedone. Nella ripresa l'HB pressa, attacca e fa spettacolo, riducendo gli ospiti a spettatori non paganti, ma il gol che chiude la partita non arriva. Resta però un'ottima prestazione contro una squadra ostica, ed è da qui che forse si può ripartire. La squadra di Maurice Ross, invece, dovrà interrogarsi sull'incapacità, già mostrata altre volte, di gestire il vantaggio: è vero che arrivare primi non è l'obiettivo (a dire il vero nemmeno l'Europa lo è), ma aver sprecato quattro punti di vantaggio sul terzo posto è un peccato.

Víkingur Gøta - 07 Vestur 2-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 3° Torstein Mýlingstind (07), 31° e 54° Gert Hansen (VG), 62° Ken Fagerberg (07)
Ammoniti: 70° Torstein Mýlingstind (07), 84° Hans Jørgen Djurhuus (VG)
Espulsi: 69° Sorin Anghel (VG)
Spettatori: 600
Il discorso degli sprechi però riguarda anche i campioni in carica, che contro lo 07 Vestur falliscono un'opportunità d'oro per andare da soli al comando. La partita però si mette subito male col gol dopo soli tre minuti di Torstein Mýlingstind, che semplicemente sfrutta una papera di Elias Rasmussen. La rimonta avviene a cavallo tra i due tempi con la doppietta di Gert Hansen, con due gol di testa al 31° e al 54°. Tutto viene però vanificato poco dopo da un'altra papera di Rasmussen, che regala la palla a Ken Fagerberg e gli permette di trovare il definitivo 2-2. I nerazzurri dopo insistono e attaccano con veemenza, ma la fortuna volta loro le spalle: traversa di Ervin Jacobsen al 65°, gol annullato per fuorigioco inesistente al 67°, prima dell'espulsione diretta per uno stupido fallo di reazione di Sorin Anghel che chiude il match con venti minuti d'anticipo.












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