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venerdì 5 maggio 2017

La Pepsideild ricomincia tra sorprese e conferme. Bene FH e Valur. Da rivedere lo Stjarnan, male Breiðablik e KR.

Dopo sette mesi di riposo riparte il massimo campionato islandese di calcio e lo fa con alcuni risultati assolutamente a sorpresa. Steccano infatti la prima partita alcune tra le big del campionato, con Breiðablik e KR che si fanno superare in casa da avversari, sulla carta, inferiori. Rimedia un punto lo Stjarnan sul campo del Grindavík, spazzato da pioggia gelata e vento forte. Vincono, invece, FH e Valur seppur soffrendo non poco: i campioni d'Islanda si impongono in rimonta sul campo dell'ÍA, mentre i Valsmenn faticano per oltre un'ora di gioco in casa con il Víkingur Ólafsvík. Vediamo nel dettaglio l'andamento delle partite.

(Fótbolti.net - J.L. Long)



ÍA - FH 2-4
Marcatori: Steven Lennon al 15° (FH), Tryggvi Hrafn Haraldsson al 28° (ÍA), Tryggvi Hrafn Haraldsson al 33° (ÍA), Steven Lennon al 35° (FH), Kristján Flóki Finnbogason al 66° (FH), Steven Lennon al 78° (FH)
Ammoniti:2 per l'FH
Spettatori: 783, Norðurálsvöllurinn


Al Norðurálsvöllurinn va in scena una sfida dal pronostico apparentemente scontato, considerando anche l’assenza di Garðar Bergmann Gunnlaugsson per i padroni di casa, entrato solo nel finale, e la grande forza degli ospiti. 

Tuttavia, i pronostici sono fatti per essere smentiti e l’FH conquista i tre punti con sudore e fatica. 

Al 15° arriva il primo gol della Pepsideild 2017, grazie ad una prodezza di Steven Lennon su calcio di punizione.
In diverse situazioni,  i bianconeri davano la sensazione di poter raddoppiare da un momento all’altro, ma intorno alla mezzora di gioco due errori difensivi portano prima al pareggio e poi addirittura al raddoppio di Tryggvi Hrafn Haraldsson. 

I tifosi gialloneri sono su di giri e il clima diventa infuocato, ma neanche il tempo di esultare che due minuti dopo Steven Lennon realizza la seconda doppietta di giornata con un capolavoro sotto l’incrocio, utile a chiudere il primo tempo in parità. 

Nei secondi 45 minuti la manovra degli uomini di Heimir Guðjónsson è molto più fluida e l’ÍA scompare quasi del tutto dal campo. 

Poco dopo l’ora di gioco, infatti, Kristján Flóki Finnbogason riporta in vantaggio i suoi alla prima giocata utile di giornata, su assist di Jonathan Hendrickx. Chiude definitivamente i conti ancora Steven Lennon, tripletta per l’attaccante scozzese, al 78°. 

La prestazione dell’ÍA in questi primi 90 minuti si può comunque definire positiva, tenendo conto delle attenuanti.
L’FH, invece, riesce a vincere ancora una volta come con il minimo sforzo. Ciò accade sistematicamente nelle prime giornate. Una rosa straordinaria e completa in ogni reparto, insidiare e competere con la formazione di Hafnarfjörður sarà molto difficile anche quest’anno.


ÍBV - Fjölnir 0-0
Ammoniti: 2 per l'ÍBV, 3 per il Fjölnir
Espulsi: Hafsteinn Briem (ÍBV) al 15'
Spettatori: 622, Hásteinsvöllur

In una Heimaey sferzata da un forte vento (e non sarà l'unica gara ad esserne colpita), scendono in campo due squadre rivoluzionate dal mercato invernale. I padroni di casa sono in cerca di una salvezza più tranquilla rispetto a quelle degli anni scorsi, mentre i gialloblu vogliono replicare l'ottimo campionato della scorsa stagione. Un po' a sorpresa l'allenatore degli Eyjamenn lascia in panchina il neo acquisto Montejo, preferendogli l'esperto Gunnar Heiðar Þorvalddson, cresciuto nelle giovanili dell'ÍBV e che ora ricopre anche un incarico dirigenziale nella società isolana. Nel Fjölnir, invece, la formazione è quella annunciata, con il grande ex della partita, Gunnar Már Guðmundsson che vuol far male di nuovo ai bianconeri dopo la doppietta di due anni fa.

La gara parte subito su ritmi elevati ma nessuna delle due squadre riesce a creare vere e proprie occasioni da gol. La svolta arriva, però, al 15': un attaccante del Fjölnir si lancia verso la porta dell'ÍBV e Briem è costretto ad atterrarlo al limite dell'area di rigore. Per il direttore di gara è fallo da ultimo uomo e così i padroni restano in inferiorità numerica.  L'allenatore di casa Kristjan Guðmundsson arretra  il capitano Andri Olafsson in difesa e sposta ad ala Arnor Gauti Ragnarsson, schierando così un 4-4-1.
Il pallino del gioco passa in mano al Fjölnir che inizia a premere; dal 26' in poi i gialloblu creano parecchie insidie, soprattutto con Gunnar Már Guðmundsson, a Derby Carrillo ma il portiere degli Eyjamenn, aiutato dalla scarsa precisione degli avanti del Fjölnir, riesce a mantenere inviolata la propria rete. L'ÍBV si difende in maniera ordinata e cerca di pungere in contropiede ma non si vede quasi mai dalle parti di Þorður Ingason.

Nella ripresa il canovaccio della gara non cambia. Il Fjölnir carica a testa bassa ma il fortino dell'ÍBV, grazie alla difesa ed alle parate di Carrillo (eletto migliore in campo al termine del match) regge. Le occasioni più pericolose arrivano soprattutto nel finale di match. Al 77' Birkir Snær Ingason, entrato all'inizio della ripresa, dopo una bella discesa sulla fascia, mette al centro un cross ma nessuno riesce ad arrivare alla conclusione sotto misura. Tre minuti dopo l'IBV si fa vedere in una rara progressione offensiva: Alvaro Montejo, entrato da pochi secondi, lascia partire un bel tiro da fuori area ma Þorður Ingason è bravo nel deviare in corner. L'ultimo brivido (oltre a quelli dovuti al tempo metereologico) lo procura un altro subentrato: Ægir Jonasson lascia partire un bel destro dal limite dell'area contenuto altrettanto bene da Carrillo in angolo. Il successivo corner non porta a nulla.

Difficile giudicare le due squadre dopo una partita del genere. L'espulsione ha ovviamente condizionato l'atteggiamento delle due formazioni in campo con i padroni di casa a difendersi e gli ospiti ad attaccare continuamente. L'ÍBV ha dimostrato di avere una buona fase difensiva, supportata anche dal centrocampo. Il Fjölnir deve sicuramente mangiarsi le mani per aver avuto 75 minuti di superiorità numerica e non essere riuscito a sbloccare la gara.

Valur - Víkingur Ólafsvík 2-1
Marcatori: Dion Jeremy Acoff al 65° (Valur), Nikolaj Andreas Hansen all'80° (Valur)
Ammoniti: 1 per il Valur, 2 per il Víkingur Ólafsvík
Spettatori: - Valsvöllur

Era una partita molto interessante alla vigilia e le attese vengono confermate in campo.

I padroni di casa hanno ambizioni importanti in questa stagione. La rosa è molto forte, costruita per vincere e candidata numero uno ad anti-FH. Gli ospiti devono fare a meno di diversi elementi importanti che sono stati protagonisti assoluti della scorsa stagione, ma possono scoprire i volti nuovi come Alonso Sánchez González e Ignacio Heras Anglada.

Protagonista assoluto, però, è l'estremo difensore Cristian Martínez Liberato, autore di una miriade di interventi decisivi nel corso della gara. 

Il Valur parte benissimo, ma Martinez riesce a respingere ogni tiro e a difendere bene la sua porta. Il Víkingur Ólafsvík di tanto in tanto riesce a produrre dei buoni contropiedi, ma la retroguardia dei Valsmenn è sempre sul pezzo. 
Si va al riposo sullo 0-0, con l'amaro in bocca per il Valur e la paura per la stella Sigurður Egill Lárusson colpito all'anca. 

Nei secondi 45 minuti la partita non cambia, Lárusson dopo pochi minuti chiede il cambio ed entra Sveinn Aron Guðjohnsen. Anche lui inizia un duello personale con il portiere spagnolo. 

Pochi minuti dopo l'ora di gioco, il Valur riesce a passare in vantaggio con un rimpallo che spiazza anche il migliore in campo del Víkingur Ólafsvík. Tutto facile per Dion Jeremy Acoff in porta vuota. 

La partita non cambia e arriva anche il gol di Nikolaj Andreas Hansen all'80° che chiude definitivamente i conti.

Gli ospiti sono più propositivi nei minuti finali con il Valur probabilmente stanco, ma non riescono a trovare nemmeno il gol che potrebbe riaprire la sfida.
Sicuramente non devono trovare i punti salvezza contro avversari di questo calibro, la curiosità di rivedere questa squadra è comunque tanta. L'organizzazione c'è e le motivazioni per restare in Pepsideild anche.

Breiðablik - KA 1-3
Marcatori: Darko Bulatovic (KA) al 17', Elfar Arni Aðalsteinsson (KA) al 43', Ásgeir Sigurgeirsson (KA) al 67', Andri Rafn Yeoman (Breiðablik) al 70'
Ammoniti: 2 per il Breiðablik, 1 per il KA
Spettatori: 1141, Kopavogsvollur

È la partita più bella ed entusiasmante delle sei, tra una formazione che cerca di migliorare la posizione in classifica raggiunta lo scorso anno nelle ultime giornate e un'altra che cerca di candidarsi semriamente a rivelazione della stagione.

I Blikar sono una squadra prettamente offensiva e difendono attraverso la circolazione della palla. Sono la squadra islandese meno islandese di tutte, avranno qualcosa in meno a livello fisico ma tanta e tanta tecnica. In campo questo si nota e si nota anche lo 0 nella casella dei tiri in porta del primo tempo, a differenza degli ospiti molto ben strutturati fisicamente e con diversi elementi bravi anche tecnicamente. Possono fare la partita che vogliono nel momento che vogliono e così è.

Al 17° passano in vantaggio con Darko Bulatovic e rischiano di raddoppiare più volte senza subire praticamente niente. Ci riescono a due minuti dal riposo con una prodezza di Elfar Árni Aðalsteinsson con il Breiðablik in totale confusione.

Il monologo della ripresa non cambia. Ci si aspetta, naturalmente, una reazione dei biancoverdi che tarda ad arrivare e, nel frattempo, Ásgeir Sigurgeirsson prova più volte a realizzare la terza rete che arriva al 67°.

Tre minuti più tardi il gol della bandiera arriva e lo mette a segno Andri Rafn Yeoman.

Poco dopo, Oliver Sigurjónsson colpisce la traversa e la partita non si riapre. Il KA vince e il Breiðablik esce sconfitto in casa contro una neopromossa anche in questa stagione, dopo la sconfitta all'esordio contro il Víkingur Ólafsvík nello scorso campionato.

Fino a che punto potrà spingersi la formazione della capitale del nord? Non è un campanello d'allarme, ma solo un semplice passo falso iniziale per l'Arsenal d'Islanda?
Sono queste le domande che tutti ci poniamo in queste ore, nell'attesa del responso del campo nelle prossime puntate.

Grindavík - Stjarnan 2-2
Marcatori: Alexander Veigar Þorarinsson (Grindavík) al 30', Baludr Sigurðsson (Stjarnan) al 41', Magnus Bjorgvinsson (Grindavík) al 45', Daniel Laxdal (Stjarnan) all'83'
Ammoniti: 5 per il Grindavík
Spettatori: 763, Grindavíkurvöllur

Diluvia e fa freddo a Grindavík, oltre a tirare un fortissimo vento che rende difficile prevedere le traiettorie del pallone. I padroni di casa sono reduci da un bel campionato di Inkassodeild ed un'ottima coppa di Lega, dove si sono arresi solo in finale al KR. Al contario lo Stjarnan, pure essendosi qualificato per le coppe europee, ha vissuto l'estate scorsa un campionato altalenante, conclusosi con la qualificazione all'Europa League grazie ad una strepitosa rimonta nel finale di stagione.

Nella prima fase di gara le due squadre si studiano, senza però rinunciare alla fase offensiva, è lo Stjarnan a creare le azioni migliori pur non creando grandi preoccupazioni al portiere di casa Kristjan Jajalo, ex vivaio della Dinamo Zagabria e fratello di Mato Jajalo del Palermo. I gialloblu si difendono ordinatamente e cercano di ripartire in contropiede, sfruttando anche il vento a loro favore in questo primo tempo. E' intorno alla mezz'ora della prima frazione che il Grindavík riesce ad eludere il possesso palla dello Stjarnan. La prima vera occasione arriva infatti al 26' ed è del Grindavík: punizione dalla trequarti di Alexander Þorarinsson che impensierisce il portiere della Stella Haraldur Björnsson. Passano quattro minuti e i gialloblu concretizzano al massimo: il portiere dello Stjarnan Björnsson travolge Andri Rúnar Bjarnason lanciato a rete. Rigore netto che Þorarinsson trasforma spiazzando l'estremo difensore. I blu di Gardbæer impiegano circa dieci minuti per riprendersi: al 39, infatti, Baldvinsson conclude come peggio non potrebbe un'azione confusa al limite dell'area. E' il preludio al pareggio: al 41' dopo un batti e ribatti al limite dell'area di rigore Baldur Sigurðsson lascia partire un bolide che trafigg l'incolpevole Jajalo. Sembra finita ma proprio allo scadere del primo tempo: Magnus Bjorgvinsson sorprende con un tiro al volo da fuori area Haraldur Björnsson, forse anche con l'aiuto del vento. Si va al riposo sul 2-1 per i padroni di casa.

Nella ripresa lo Stjarnan riparte forte, tenendo costantemente in mano le redini del gioco, faticando però a costruire azioni degne di nota, anche a causa dell'ottima difesa del Grindavík. I minuti scorrono ed è il Grindavík che si fa vedere per primo con una conclusione che finisce fuori sugli sviluppi di un corner. Quattro minuti dopo Jajalo respinge malamente, dal limite dell'area Friðjonsson rimette in mezzo di testa ma nessun compagno è pronto a ricevere la palla. Lo Stjarnan ora preme e crea molte occasioni: al 75' Heðinsson tira da lontano, Jajalo respinge e Baldvinsson conclude fuori dallo specchio della porta. Ancora lo Stjarnan 5 minuti dopo: mischia in area dei padroni di casa, con la palla che danza sulla linea di porta e viene infine spazzata dalla difesa gialloblu. Alla fine gli sforzi degli ospiti vengono premiati: su una punizione buttata in area dalla tre quarti il portiere gialloblu Jajalo respinge di pugno nell'area piccola, Heðinsson colpisce di testa ma la palla termina sulla traversa che viene quindi raccolta dal difensore Laxdal in progressione offensiva e, ancora di testa, firma il 2-2 finale.

Lo Stjarnan deve recriminare parecchio perché di occasioni ne ha avute ma non è riuscito a concretizzarle. Dall'altra parte il Grindavík è riuscito a raccogliere un ottimo punto in chiave salvezza che, unitamente alle buone prestazioni del pre-campionato, lascia presagire una salvezza tranquilla per i gialloblu.

KR - Víkingur Reykjavík 1-2
Marcatori: Tobias Thomsen al 9° (KR), Dofri Snorrason al 61° (Víkingur Reykjavík), Geoffrey Wynton Mandelano Castillion al 72° (Víkingur Reykjavík)
Ammoniti: 1 per il KR, 4 per il Víkingur Reykjavík
Spettatori: 1430, Alvogenvöllurinn

Sotto un diluvio incredibile nella capitale, ne esce fuori una partita noiosa e piena di falli come da prassi nei derby.

Derby molto sentito, con la curiosità di vedere all'opera i due volti nuovi di entrambe le squadre: il danese Thomsen per i bianconeri e l'olandese Castillion dall'altra.

Víkingur Reykjavík che non può più fare affidamento su Óttar Magnús Karlsson, cerca nell'ex Ajax i gol per un campionato tranquillo, come tranquilla è la partita.
Al 9° proprio Thomsen la sblocca, ma è l'unico tiro in porta del match per i primi 45 minuti.
I falli sono tanti, la tensione cresce e si va al riposo con l'1-0 in favore dei bianconeri.

Nei secondi 45 minuti il Víkingur Reykjavík cresce come intensità e il KR subisce prima il gol del pareggio ad opera di Dofri Snorrason all'ora di gioco e poi il gol dell'attesissimo Castillion circa dieci minuti più tardi.

KR, come ripetuto più volte, si candida a fare ancora un campionato anonimo e uscire alla distanza quando ormai i giochi sono fatti. Una squadra che potrebbe impensierire seriamente l'FH, ma probabilmente i tanti campioni messi insieme non aiutano a trovare la giusta amalgama

I cugini rossoneri sono poco considerati quest'anno, ma la squadra è di tutto rispetto.
Potranno salvarsi con largo anticipo e disputare un campionato normale, magari infastidendo le classiche cinque.

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