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mercoledì 15 luglio 2015

Úrvalsdeild, 11ª giornata: bilancio di metà stagione, Víkingur a un punto dall'incubo e il KR a uno dal paradiso

Cominciamo dicendo che dopo questa giornata, ci troviamo esattamente a metà stagione. Ormai, come ogni anno, le parole di rito sono le solite: mancano circa tre mesi alla fine dei campionati, anche se come al solito le nazionali ci terranno compagnia fino a novembre. Poi resteremo con la speranza che la federazione dia un senso ad una coppa di lega che ormai non ha più nessun senso, salvo poi renderci conto a febbraio che nulla è cambiato. E il ciclo ricomincerà uguale a se stesso, come ogni anno. Il tempo, a queste latitudini, si scandisce così. Eppure, non possiamo dire che il massimo campionato islandese sia monotono. Anzi...

Si avvicina decisamente male lo Stjarnan alla supersfida di Champions contro il Celtic: la sconfitta casalinga per 2-1 contro il Valur non fa che togliere ulteriori certezze ad una squadra lontanissima parente di quella arrembante dello scorso anno (foto di Eggert Jó­hann­es­son/mbl.is)


Sono diversi i risultati sorprendenti dell'ultimo turno del girone di andata, a cominciare proprio da quello dell'FH Hafnarfjörður capolista, bloccato sul 2-2 da un Fylkir in grande spolvero. Dopo un primo tempo sostanzialmente alla pari, una gravissima disattenzione di Kassim Doumbia al 47° dà il via all'azione che porta al tiro violento di Ásgeir Örn Arnþórsson, che sbatte contro la parte interna alta del palo lontano e poi s'insacca. Nel giro di dieci minuti, però, Böðvar Böðvarsson di testa rimette le cose al loro posto. D'ora in avanti, è monologo dell'FH, che all'84° colpisce addirittura una doppia traversa prima con Doumbia e poi con Steven Lennon; quando al 91° Brynjar Ásgeir Guðmundsson segna il gol del sorpasso, sembra quindi tutto fatto. Ma non è così. Basta un minuto al Fylkir per andare alla disperata in avanti, trovare la rimessa laterale, mettere palla in area, trovare la deviazione che serve Kjartan Ágúst Breiðdal, il quale infine tira e trova il 2-2 che è un regalone immenso alle inseguitrici.

Proprio in questa categoria ormai bisogna inserire, non senza una punta di stupore, il KR Reykjavík, vincitore di un derby a dir poco drammatico col Víkingur. Fermo restando che l'ultimo derby vinto in campionato dai rossoneri risale al 2007, la loro situazione si fa adesso tremendamente complessa. Bastano 45 minuti ai bianconeri per liberarsi dei loro cugini-rivali, perché questi cugini valgono davvero poco: sempre in ritardo su ogni pallone, con una difesa scoordinata e ben poco da mostrare in attacco. Poco più che un'allegra banda di dilettanti allo sbaraglio: questo è sembrato il Víkingur  col KR. Chiaro esempio ne è il gol al 10° di Þorsteinn Már Ragnarsson, per non parlare di quello di Søren Frederiksen al 37°, che ha messo in evidenza la totale assenza di equilibrio nei rossoneri, che hanno tentato una sorta di inutile quanto dannoso calcio totale. Una strategia mortale che al 40° ha portato a maturazione i suoi frutti con la doppietta del danese, che però sa tanto di autogol del portiere di casa. Nel dubbio, meglio non sapere. I fischi del pubblico di casa alla fine della partita, per quanto moderati, dovrebbero essere un campanello d'allarme, perché ora il Víkingur viaggia ad appena +1 sulla zona retrocessione, mentre il KR ad appena -1 dal primo posto.

Ma dalla capolista non è distante nemmeno il Breiðablik, che superando per 2-0 il Fjölnir nell'ultima gara del girone di andata si è confermata come terza forza del campionato. La forza dei biancoverdi sta nel saper mantenere la calma anche nei momenti più difficili, come quelli che sono capitati anche in un incontro equilibratissimo contro i quinti in graduatoria. Alla fine a spuntarla è stata la squadra di Kópavogur, grazie ai gol di Oliver Sigurjónsson e Arnór Sveinn Aðalsteinsson, ma anche grazie alle parate di un Gunnleifur Gunnleifsson in stato di grazia. Più in basso, inizia a farsi preoccupante la situazione dello Stjarnan, travolto per 2-1 in casa anche dal Valur. La squadra azzurra sembra davvero non sapere più cosa fare, aver dimenticato tutto quello che sapeva fare l'anno scorso, essere caduta in uno stato di pericolosa trance. Così non solo è in pericolo il cammino europeo (già gravemente compromesso da un sorteggio sfortunato), ma anche la possibilità stessa di andare in Europa l'anno prossimo!

In coda, l'ÍBV Vestmannaeyjar perde un sanguinoso scontro in casa dell'ÍA Akranes, uno scontro diretto che avrebbe addirittura potuto portare gli isolani fuori dalla zona retrocessione. Invece, nella tana giallonera subiscono una pesante rimonta e perdono 3-1, ma restano comunque a -1 dalla salvezza a causa del campionato scadente del Víkingur Reykjavík. Lo stesso discorso può essere fatto per il Keflavík, che nello scontro diretto contro un Leiknir che sta lentamente perdendo l'iniziale smalto non va oltre un 1-1 che non modifica di una virgola la situazione.

Giunti dunque a metà campionato, non si può non tracciare un primo bilancio:
1) FH Hafnarfjörður, 24 punti - Stagione fin qui quasi perfetta, con una leadership salda ma non saldissima in campionato e un percorso europeo che può riservare piacevoli sorprese, facendo attenzione alle insidie, come quella finlandese che è stata superata brillantemente. Unico neo l'ennesima eliminazione dalla coppa nazionale, per mano del KR.

2) KR Reykjavík, 23 punti - Partito decisamente male quest'anno, con l'inaccettabile ritiro nel bel mezzo della Coppa di Lega (insieme ad altre squadre) e con la sconfitta in Supercoppa con lo Stjarnan, il team bianconero ha avuto un avvio incerto in campionato. Superate quindi le prime fisiologiche difficoltà, il KR chiude il campionato al secondo posto, ben oltre le più rosee aspettative di chiunque. Buon percorso, non ancora concluso, nella coppa nazionale; cammino europeo che può diventare eccellente con l'eliminazione del Rosenborg.

3) Breiðablik, 22 punti - La vera rivelazione di questa prima parte della stagione. Le aspettative erano positive per il team biancoverde, che si sta dimostrando all'altezza dei pronostici. Un po' deludente il percorso in coppa nazionale, ma la vittoria della Coppa di Lega e un campionato fin qui superbo conferiscono alla squadra di Kópavogur un voto decisamente alto.

4) Valur, 21 punti - Altra piacevole sorpresa alle spalle del podio. Per la seconda squadra più titolata del paese, un campionato così non si vedeva da tempo. Appena a -3 dalla vetta, rientra a pieno titolo nella lotta per la vittoria finale della competizione, anche se sulla carta è decisamente sfavorito rispetto a chi lo precede in graduatoria. Ma anche lo Stjarnan dell'anno scorso non aveva molte possibilità, secondo alcuni...

5) Fjölnir, 17 punti - Dato per retrocesso o per appena salvo ai nastri di partenza, si è rivelato finora cliente ostico per chiunque. Non un granché nelle coppe, ma in campionato può ritrovarsi arbitro di qualche situazione complicata.

6) Stjarnan, 15 punti - Si gioca il titolo di flop della stagione con il Víkingur Reykjavík. In pochi credevano ad una riconferma al primo posto, ma nessuno poteva sospettare un crollo a metà classifica. Giudizio sospeso in attesa del turno di Champions (dall'esito apparentemente scontato), con la Supercoppa che finora sta salvando una stagione sottotono.

7) Fylkir, 14 punti - Stagione nella media, in perfetta continuità con le precedenti. Senza infamia e senza lode.

8) ÍA Akranes, 12 punti - Era lecito attendersi qualcosina di più, non tanto come posizione in classifica, quanto come numero di punti. Considerato che però alle spalle ha ben quattro squadre, di cui in condizioni disperate, per ora è andata in modo più che soddisfacente.

9) Leiknir, 10 punti - Il primo impatto con l'Úrvalsdeild era stato positivo, poi ha avuto una crisi di rigetto che lo sta lentamente risucchiando nelle zone meno nobili della classifica. Sulla carta, la rosa ha le qualità per risalire fino a metà classifica, ma bisogna ritrovare le forze mentali.

10) Víkingur Reykjavík, 9 punti - Forse ha deluso anche più dello Stjarnan, perché finora non ha vinto nulla, si è fatto eliminare subito in Europa League pur partendo da favorito e soprattutto sta rischiando seriamente la retrocessione. Arrivato in massima serie tra le polemiche, rischia di andarsene allo stesso modo. Ma a fare le polemiche stavolta sarebbero i suoi stessi tifosi.

11) ÍBV Vestmannaeyjar, 8 punti - All'inizio dell'anno la situazione sembrava drammatica. Ora sembra sempre molto difficile, ma almeno in fondo al tunnel si intravede la luce. Anche grazie alle sue dirette concorrenti, la salvezza non è più un miraggio.

12) Keflavík, 4 punti - Rischia seriamente di andare a rinfoltire il numero di nobili che giocano nella serie cadetta. Grande delusione insieme a Stjarnan e Vikingur, pare essere davvero l'unica squadra senza speranza.

3 commenti:

  1. Bell'articolo! Mi trovo d'accordo con te nella analisi sostanzialmente, sarà anche per il servizio che mesi fa mostrarono su sky del calcio locale a quelle latitudini ma il Breidablik mi sta molto simpatico come squadra e magari vincesse, anche se già arrivare in europa sarebbe importante...delusione lo Stjarnan che si sapevo che difficilmente si confermava campione ma un po meglio in campionato questo si...vikingur che ho visto dal vivo mi sorprende vederli così male, colpa della difesa secondo me, commette errori troppo gravi e evidenti...il KR ha preso fridjonsson(ex celtic)e sarà un rinforzo mica da poco per loro, FH come sempre lotta e lotterà per vincere, grandissima rivelazione il valur(non mi aspettavo così bene,pensavo e speravo facessero le cose bene ma così non avrei mai detto), in coda vedo malissimo il keflavik, mi auguro con tutto il cuore che alla fine l'IBV ce la faccia a salvarsi assolutamente(mi stanno troppo simpatici gli isolani), chissà se magari si mettono alle spalle almeno il leiknir...
    la sorpresa più incredibile di tutte però alla fine è il fjolnir che sta completamente stupendo un po tutti...bravissimi!!!
    Speriamo che si veda presto un campionato composto meno di club della capitale!

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  2. Ciao, Francesco, secondo me questo campionato che mi sembra di livello più scarso rispetto agli ultimi due anni (da quando lo seguo con attenzione), ha 4 squadre con praticamente gli stessi punti, quindi, secondo me, le grandi sorprese sono il Valur e il KR che secondo pronostico non avrebbero dovuto essere cosi' vicine alla vetta dopo metà campionato. Il Fjolnir ero certo avrebbe fatto bene, mentre il Vikingur , dopo aver perso Pape non ne azzecca più una ed è certamente la peggiore sorpresa si stagione. Ricordo che già l'anno scorso giocava in questo campionato ed arrivò quarta, nonostante i suoi detrattori in relazione alla sua promozione del 2013, meritata sul campo. ( Su questo argomento, caro Francesco, non saremo mai d'accordo...ma se continua cosi' il prossimo anno il Vikingur lo troveremo nuovamente in 1deild...). Anche se pronosticavo l'FH vincitore (per me è la squadra più completa, per questo in Europa fa le figure migliori, o almeno meno peggio delle altre islandesi), mi sembra che andiamo di nuovo verso un finale a sorpresa (Breidablik?, Oppure KR, visto che l'allenatore ha deciso di schierare la squadra in modo più logico?)

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    1. Ciao Alby, non so esprimermi sul livello del campionato. Sicuramente è più equilibrato rispetto ai precedenti, e questo è sotto gli occhi di tutti. Più scarse le grandi o più forti le piccole rispetto al passato? Ritengo che entrambe le cose siano vere, altrimenti non avremmo una classifica con quattro squadre in lotta per il titolo, tre che chiuderanno (salvo ribaltoni) a metà classifica e cinque in lotta per la salvezza. Troppo evidenti le divisioni di questo campionato per pensare che l'affermazione della frase A ("le grandi sono più deboli") possa escludere automaticamente la B ("le piccole sono più forti"). Per quanto riguarda il Vikingur, il campionato dell'anno scorso ha dimostrato che era pienamente maturo per il massimo campionato. Le polemiche per il caso-Volsungur per me sono chiuse perché il campo ha parlato :D

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