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martedì 17 marzo 2015

Effodeildin, 3ª giornata: l'HB si aggiudica il "klassikarunum", ma sul podio spunta la sorpresa TB Tvøroyri

Che, a parte qualche eccezione, questo campionato avesse un andamento lento, ormai lo si era capito. Che ci si debba attendere sorprese, anche. E questo terzo turno ha confermato in pieno l'andazzo che il campionato ha avuto finora. Tuttavia, spesso abbiamo insisito sul fatto che il calcio faroese fosse anche difficile da inquadrare, con risultati talvolta impronosticabili: ecco che quindi ci troviamo, dopo tre partite giocate, con una squadra neopromossa sul podio. Un turno che però si è distinto anche per un klassikarunum molto emozionante tra KÍ Klaksvík e HB Tórshavn.

Una foto di un "klassikarunum" del 1995, terminato con la vittoria per 2-0 del KÍ. Ma su nordlysid.fo potete trovare i video di quei classici tra HB e KI che la redazione del sito ha ritenuto memorabili. Gustateveli!



Partiamo proprio dal "Clásico" faroese per eccellenza, con in campo le due squadre di calcio più vincenti del paese: i 22 scudetti dell'HB contro i 17 del KI non rendono però la differenza attuale tra le due squadre, esaltata invece dal numero di coppe nazionali in bacheca, che vede un dominio dei rossoneri (26) sugli azzurri (5). Tuttavia, di tratta di due squadre che hanno fatto la storia del calcio feringio, anche se oggi la squadra di Klaksvík non è più quella potenza di una volta. Una volta, infatti, questa era la sfida anche tra le due maggiori città dell'arcipelago (la capitale Tórshavn e l'avamposto settentrionale Klaksvík), mentre oggi stanno emergendo nuove realtà. Tuttavia, certe sfide avranno un fascino per sempre.
Il fascino, però, non è di grande aiuto alla squadra azzurra, che dopo appena nove minuti combina una frittata in difesa e regala il gol del vantaggio a Pál Mohr Joensen, che poco dopo troverà una parabola perfetta da calcio di punizione che metterà in gravissima difficoltà Meinhardt Joensen, il portiere dei padroni di casa, che si salverà in calcio d'angolo dopo aver rischiato l'autogol. Dal corner successivo nasce poi un'azione che si concluderà con la traversa scheggiata di testa da uno sfortunato Gunnar Haraldsen. Il KI si farà vedere solo nel finale di primo tempo, mentre in avvio di ripresa Páll Andrasson Klettskarð si divorà il gol dell'1-1. Con il passare dei minuti, però, i rossoneri si rintanano nella loro area, difendendo a denti stretti un vantaggio sempre più immeritato. Heðin Askham, il tecnico dell'HB, capisce che di questo passo si può subire una rimonta, e al 71° fa la mossa che gli regala la vittoria: fuori un impalpabile Poul Ingason, dentro Símun Samuelsen, che fa il suo esordio in stagione con il botto. Non passano infatti nemmeno due minuti che la difesa azzurra commette una serie di errori da film horror, inanellandoli uno dopo l'altro in dieci secondi e spianando la strada proprio a Samuelsen che segna un bugiardissimo 2-0. Il KI proverà a rimettere in piedi la partita, ma tra carambole sfortunate, legni e fuorigioco non c'è nulla da fare: la sorte ha restituito ai rossoneri ciò che gli aveva tolto a Fuglafjørður la settimana scorsa.

A proposito di Fuglafjørður, l'ÍF praticamente se l'è cantata e se l'è suonata da solo in casa dell'EB/Streymur. I biancorossi a fine partita hanno un po' recriminato con la sorte, ma a ben guardare dovrebbero essere grati alla fortuna per parecchio tempo, visto che i loro avversari nel primo tempo hanno colpito due legni con una bella dose di sfortuna. Al terzo, però, anche la dea bendata ha capito che era troppo: Andras Olsen colpisce il palo interno e porta in vantaggio i nerazzurri, che però dieci minuti dopo si segnano un autogol spettacolare, da Mai dire Gol: Jóhannes Hansen cerca di allontanare di testa una palla vagante in area, ma il suo colpo è debole, e quindi Rógvi Egilstoft Nielsen decide di allontanare con un sinistro potente. Peccato per lui, però, che svirgoli la palla, spedendo nella sua stessa porta un delizioso mezzo pallonetto. Altrettanto comico il modo in cui Andy Ólavur Olsen porta in vantaggio l'ÍF Fuglafjørður, che però nei minuti finali rivelerà tutta la sua incapacità di difendere pure un risultato regalato, dormendo beatamente in occasione del pareggio di Leif Niclasen.

Non dorme, ma si fa proprio segnare assente sul registro, l'NSÍ Runavík in casa del B36 Tórshavn. Sotto il sole quasi cocente ed accecante della capitale, i gialloneri si sciolgono come la neve a marzo inoltrato: senza opporre la minima resistenza. Inguardabile il modo in cui Monrad Holm Jacobsen si fa sovrastare di testa da Ibrahima Camara al 38°, concedendogli un gol facile facile; indecente l'inferiorità numerica in difesa e il cattivo posizionamento della stessa in occasione del raddoppio di Róaldur Jakobsen al 58°; incommentabile l'arrendevolezza di fronte a quell'accenno di tiki-taka dei bianconeri che basta a mandare in rete Gestur Bogason Dam, un centrocampista offensivo di 21 anni che però la porta la vede molto di rado. Insomma, una figuraccia totale per la squadra di Trygvi Mortensen, che esce fortemente ridimensionata da questa trasferta, nonostante sia riuscita a conservare la leadership grazie a risultati favorevoli.

Pochissime emozioni degne di note nella partita tra AB Argir e Víkingur Gøta, che si dividono la posta in palio grazie ad uno scialbo 0-0 caratterizzato dai molti errori. Una grande sorpresa, invece, viene dal presunto scontro salvezza (che tra l'altro è anche derby tra le uniche due squadre del sud) tra FC Suðuroy e TB Tvøroyri: la partita di mette subito in favore dei bianconeri, a segno con Franck Odje Able al 6° grazie ad una papera del portiere Rani Nolsøe Johannessen. Questa è l'unica emozione del primo tempo, mentre il secondo sarà ricco di emozioni e costringerà l'arbitro a intervenire più volte: in un gioco sempre più duro, è Jón Krosslá Poulsen a trovare il momentaneo pareggio al 61°. Ma l'illusione dura non più di tanto: all'80° Patrik Johannesen riporta in vantaggio il TB, che tre minuti dopo resta anche in superiorità numerica grazie alla condotta violentemente antisportiva di Høgni Madsen, che lascia in dieci i suoi. A questo punto i nervi dell'FC saltano del tutto, e non passano nemmeno sei minuti che Vallerian Iobashvili rifila un calcione da dietro a un avversario, costringendo il direttore di gara a ridurre il Suðuroy addirittura in nove. Nonostante ciò, la squadra azzurra di protende tutta in avanti alla ricerca disperata del pareggio, subendo ben più di un contropiede: l'ultimo di questi, al 92°, permette a Johannesen di trovare la sua personale doppietta, siglare il 3-1 che chiude i giochi e mandare il TB Tvøroyri sul podio, a -1 dalla vetta. Buon avvio per una neopromossa.

Non male come turno, eh?

3ª giornata
Sabato 14 marzo
EB/Streymur - ÍF Fuglafjørður 2-2 (vedi sintesi)
FC Suðuroy - TB Tvøroyri 1-3 (vedi sintesi)

Domenica 15 marzo
AB Argir - Víkingur Gøta 0-0 (vedi sintesi)
B36 Tórshavn - NSÍ Runavík 3-0 (vedi sintesi)
KÍ Klaksvík - HB Tórshavn 0-2 (vedi sintesi)


4ª giornata
Sabato 21 marzo
EB/Streymur - AB Argir
FC Suðuroy - B36 Tórshavn

Domenica 22 marzo
HB Tórshavn - TB Tvøroyri
NSÍ Runavík - ÍF Fuglafjørður
Víkingur Gøta - KÍ Klaksvík

 

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