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venerdì 8 agosto 2014

Ritorno terzo turno preliminare Europa League: FH vicino al miracolo, il Víkingur ci saluta. Lo Stjarnan passa col Lech, ma verrà nella "informata" Italia...!

La festa è finita, andate in pace. Con questo libero rifacimento profano di una frase religiosa possiamo in pratica riassumere questo agosto del calcio islandese e di quello faroese. Dopo tutto il mezzo baccano fatto ieri sulla pagina Facebook, questo tono potrebbe effettivamente sembrare fuori luogo. Invece no, cari "islandofili", perché quest'anno le urne hanno proprio deciso di mettere i bastoni tra le ruote alle nostre amate squadre islandesi, evidentemente avversate con stucchevole soddisfazione della dea bandata, decisa a riprendersi con gli interessi l'assegnazione dei tre rigori contro il Motherwell. Il fato ha consegnato lo Stjarnan all'Italia, dove è partita una gara mediatica a storpiare i nomi islandesi...
Feste grande per lo Stjarnan in Polonia, e la foto lo dimostra. Ora però la malvagia urna di Nyon ha chiamayo i nostri a qualcosa di francamente impossibile: l'ultimo ostacolo si chiama Inter. Sì, proprio quella che gioca nel nostro campionato. L'anno scorso avevamo immaginato l'FH a San Siro contro il Milan per la Champions; sbagliammo squadra, competizione e anno, ma il nefasto presagio di San Siro fu giusto... (foto da uefa.com)

Prima di affrontare l'argomento Stjarnan, sul quale avremo modo di dilungarci anche prossimamente, partiamo dalle altre due squadre impegnate in questo turno di Europa League. Partiamo, concedendogli l'onore delle armi, dal Víkingur Gøta, umiliato oltremisura da un HNK Rijeka ansioso di dimostare la sua forza anche in casa. I faroesi si sono mostrati deboli soprattutto sulle palle aeree, sul cui controllo dovranno decisamente migliorare. Sconfitti per 4-0, il vero tormento della loro serata è stato Adis Jahović, autore di una bella tripletta condita da un'autorete di Erling Jacobsen. Un autogol non è il modo migliore per salutare l'Europa, che ha visto i detentori della coppa faroese arrivare fino a questo punto, dov'era chiaro che non potessero competere con nessuno. Mi chiedo solo perché accanirsi contro un avversario che sai essere inferiore: non fraintendetemi, la soddisfazione di fare una goleada è massima quando metti sotto una grande squadra blasonata (come in Brasile-Germania 1-7), ma farlo contro gente che non è nemmeno abituata a livelli professionistici è un insensibile atto di vuoto narcisismo. Questo, almeno, è il mio pensiero sulla famosa questione del "è giusto fermarsi o bisogna continuare per non umiliare l'avversario?". Forse se lo sarà concesso perché sa che tanto la sua strada europea non durerà molto di più: faccia attenzione a non sottovalutare lo Sheriff ai play-off...

Avrà forse molte difficoltà, ma facciamo un grosso in bocca al lupo invece all'Elfsborg, che cade ad Hafnarfjörður per 2-1, passando il turno dopo un'interminabile serie di minuti nei quali gli svedesi hanno temuto addirittura l'eliminazione. I gialloneri hanno rischiato dal primo all'ultimo minuto, e infatti al 16° la loro difesa lascia penetrare facilmente in area Atli Guðnason, che porta in vantaggio i suoi. I loro piani si complicano ulteriormente al 25°, quando Jon Jönsson lascia il posto a Daniel Mobaeck per infortunio. L'FH ne approfitta e continua ad attaccare incessantemente, e a cavallo dei due tempi fa incetta di calci d'angolo e occasioni d'oro. Al 65°, però, i giochi rischiano di chiudersi, con Per Frick (ancora lui) che alla prima occasione colpisce di testa a botta sicura, ma Róbert Örn Óskarsson è lesto a tuffarsi e a buttare la palla sul palo che mantiene a galla gli islandesi. Heimir Guðjónsson capisce che siamo arrivati al momento cruciale della partita e si gioca il tutto per tutto. Le sue scelte sono giuste: al 75° Atli Viðar Björnsson butta dentro il 2-0 e ragala al Kaplakriki un finale infuocato, in cui l'impossibile una volta tanto può diventare realtà. La partita a questo punto s'incanala sul classico binario: l'Elfsborg si rintana in difesa senza mai uscire a difesa di un vantaggio ormai striminzito e consumato, mentre un FH vigoroso lancia un fiero assalto al fortino avversario, lasciando sguarnito il suo e rischiando di farsi prendere in contropiede. L'assedio raggiunge ritmi asfissianti, ma gli scandinavi riescono a recuperare palla e a fuggire in contropiede, venendo fermati in corner: da questo nascerà l'ingiusto 2-1 firmato Mikkel Beckmann. Con un pesante 6-3 complessivo, l'FH abbandona l'Europa a testa altissima, con la consapevolezza di stare crescendo ma anche conscio che un secondo tempoi scellerato come quello di Borås non dovrà più ripetersi, anche perché già l'anno scorso quello di Genk fu tragicamente simile a questo.

Ma eccoci, finalmente, al piatto forte: Sua Maestà lo Stjarnan. Forti dell'1-0 dell'andata, gli azzurri in Polonia costruiscono un bunker a prova di bomba atomica, che non cede nemmeno sotto i bombardamenti degli attaccanti di casa e dei fischi dei tifosi locali. Una partita vinta stando tutto il tempo in difesa, anche se il contropiede fallito da Heiðar Ægisson al 67° avrebbe potuto regalare il gol della certezza ed evitare tanti patemi d'animo. Per fortuna, però, lo Stjarnan regge il peso, non crolla e si porta a casa lo 0-0 che, in virtù della vittoria dell'andata, significa accesso ai play-off. Per la prima volta una squadra islandese supera tre turni di fila in una competizione europea: né KR, né FH, a farlo è una squadra che fino al 2008 giocava in 1. deild e che non ha vinto proprio niente finora, se non la 1. deild nel lontano 1989. La Fortuna, quella gentile signora che da tempo si diverte a mettere i bastoni tra le ruote all'Islanda (non solo nel calcio), ha però deciso che è arrivato il momento di svegliarsi.

La signora, non contenta di aver simpaticamente contrapposto il Celtic al KR (a proposito, il Celtic ha una fortuna sfacciata, perché era stato eliminato per 6-1 dal Legia Varsavia, ma è stato ripescato perché i polacchi, a tre minuti dal termine e a risultato già acquisito, avevano schierato un giocatore squalificato!), dall'urna di Nyon ha benevolmente accoppiato lo Stjarnan nientemeno che con l'Inter! Sì, quella di Milano, quella che gioca in Italia: lo Stjarnan verrà a giocare qui in Italia! Siamo contenti per questa sua presenza, ma assolutamente scontenti: non so quante fossero le possibilità di vedere quella col ranking più basso contro quella col secondo coefficiente più alto! 1.350 contro 95.387: è assurdo! Le alternative possibili erano Feyenoord (13.362), Real Sociedad (24.542), Sheriff (17.075), Panathinaikos (30.220) e Club Brugge (32.260): tutte sfide difficilissime, ma non così! Pazienza, vorrà dire che il grande momento arriverà poco a poco...

Vi risparmio la carrellata di dichiarazioni di una parte e dell'altra, anche perché ora basta anche andare su qualche sito di fede interista e si troverà tutto sullo Stjarnan, anche in italiano (mica male). Preferisco dedicare questi ultimi righi ai media italiani, come al solito poco avvezzi al rispetto delle squadre e dei campionati minori: su tutti brilla SportMediaset, che prima parla di una trasferta che comporta problemi logistici (è l'Islanda, non l'isola di Pasqua), poi dice che dopo 13 giornate di campionato (e sono 14, lo Stjarnan fa eccezione ma questo non lo sanno) è secondo a 29 punti (giusto) dietro, udite udite, all'NAK (e chi sarebbe? Io so che al primo posto c'è l'FH, di NAC ne conosco solo uno e si scrive con la C e gioca pure in Olanda). La ciliegina sulla torta è data dal capovolgimento dei risultati ottenuti contro il Lech: 1-0 in trasferta (Ægisson ha segnato e non ce ne siamo accorti?) e 0-0 in casa (Toft non è mai esistito). Nomi sbagliati, risultati invertiti: bel modo di fare informazione. Scommetto che i nomi degli indonesiani che hanno affrontato la Juventus nell'amichevole sulla vicinissima Giacarta erano invece talmente facili che li ricorderanno a memoria... Si parla tanto di rinnovamento del calcio italiano, ma mentre noi affondiamo non sappiamo nemmeno essere educati e rispettosi di chi invece sta emergendo. Ah, Italia...

P. S. Il video di questa interessante dimostrazione di scarsissima cultura sportiva in Italia lo trovate cliccando qui.

Europa League
Andata del terzo turno preliminare

7 agosto 2014 

Poznań (Polonia), Stadion Miejski, ore 19:00 (ore 19:00 locali)
Lech Poznań (POL) - Stjarnan (ISL) 0-0 [0-1 all'andata; 0-1 in totale]
Arbitro: Pavle Radovanović (MNE)
Reti: -
Highlights: cliccate qui

Hafnarfjörður, Kaplakriki, ore 20:30 (ore 18:30 locali)
FH Hafnarfjörður (ISL) - Elfsborg (SWE) 2-1 [1-4 all'andata; 3-6 in totale]
Arbitro: Robert Schörgenhofer (AUT)
Reti: 17° Atli Guðnason (FH), 76° Atli Viðar Björnsson (FH), 90° Mikkel Beckmann (ELF)
Highlights: non disponibili

Fiume (Croazia), Stadion Kantrida, ore 21:15 (ore 21:15 locali)
HNK Rijeka (CRO) - Víkingur Gøta (FRO) 4-0 [5-1 all'andata; 9-1 in totale]
Arbitro: Vitali Meshkov (RUS)
Reti:  39°, 48° e 64° Adis Jahović (HNK), 77° Erling Jacobsen (aut., HNK)
Highlights: cliccate qui

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