Un segnale di pericolo ai piedi del vulcano Bárðarbunga, da giorni entrato in intensa attività sismica e, probabilmente, eruttiva. Per ora non si registrano danni visibili perché, essendo uno stratovulcano di tipo subglaciale, l'eventuale eruzione sarebbe comunque nascosta dalla massiccia calotta glaciale che lo ricopre. Si teme che possa creare problemi come quelli che l'Eyjafjöll creò nel 2010 a tutta l'Europa. Ora non si sa come possano evolversi le cose, ma un'eruzione comporterebbe diverse conseguenze soprattutto all'Islanda stessa, e quindi anche al campionato, che vedrebbe trasferte rese difficili. Per la cronoca, il monte è situato grossomodo al centro del paese ed è distante circa 120 km da Akureyri e 220 da Reykjavík. Situazione da seguire (foto da repubblica.it) |
Partiamo propio dalle Fær Øer, dove il B36 non è più così certo di poter vincere il campionato. Infatti dopo il passo falso a Streymnes del 3 agosto, tre settimane dopo si è lasciato soprendere in casa dal KÍ Klaksvík, che in tutta la stagione ha vinto appena due volte (questa compresa) lontano dalle mura amiche. Un autentico ribatone che ha rianimato l'HB, che stavolta non si è perso in fronzoli e ha inflitto al B68 Toftir un duro 3-0 che, a sei giornate dal termine, ha un sapore molto simile a quello della retrocessione. Gusto sempre sgradito a molti, anche lo Skála potrebbe provarlo, visto che continua a raccogliere sconfitte mentre l'AB Argir, la prima delle salve, storto o morto, qualche punto lo sta racimolando. Per carità, la matematica ancora non osa mettere bocca sull'Effodeildin, ma la questione salvezza è ad un passo dalla chiusura, mentre quella relativa al titola è più incerta che mai. E il pass per l'Europa League? Qui la questione è ancora più delicata, perché la qualificazione se la prendono la seconda e la terza forza del campionato, che al giorno d'oggi sono l'HB Tórshavn e il Víkingur Gøta, più la vincitrice della coppa nazionale, la cui finale si giocherà sabato proprio tra i rossoneri e i nerazzurri. Di conseguenza, indipendentemente da chi alzerà il trofeo al cielo, sarà il quarto posto in campionato a fornire l'ultima partecipante al secondo torneo continentale: potrebbe essere l'EB/Streymur, ma ricordiamoci della partita da recuperare tra Víkingur Gøta e NSÍ Runavík, che con un'eventuale vittoria dei gialloneri renderebbe la zona ancora più instabile. Tutto questo va solo ad aggiungersi a tutte le ragioni, già analizzate in passato, che entrambe le finaliste hanno per aggiudicarsi la coppa. Insomma, finale elettrizzante per il calcio faroese!
Tutto il contrario, invece, in 1. deild, dove i numeri hanno già emesso una sentenza che era nell'aria da tempo, mentre le altre sono in arrivo: salutiamo quindi il Tindastóll, distante 19 punti dalla salvezza quando in palio ne restano solo 12. In parole povere, è la prima squadra a retrocedere in Islanda in questo 2014. Chi invece la seguirà è da vedere: per lunghi tratti è sembrato che la seria candidata fosse una tra le deludenti BÍ/Bolungarvík e Grindavík, mentre ora è in serio pericolo il KV Vesturbæjar, che ha vinto l'ultima partita esattamente un mese fa (3-2 contro il Tindastóll) e che da allora ha sempre perso, tranne nell'ultima partita, pareggiata 2-2 con il KA Akureyri, il quale a sua volta si è allontanato gradualmente dalla zona promozione, ora appannaggio del Leiknir e dell'ÍA Akranes. Ai primi basta un'ultima vittoria per completare il capolavoro, mentre i secondi dovranno vedersela con il Víkingur Ólafsvík, che a quattro giornate dal termine non vuole gettare la spugna, anzi! Cinque punti di distacco nel calcio islandese possono essere tanti, ma tutto è ancora possibile: insomma, una delle due retrocesse tornerà immediatamente in massima divisione, con i gialloneri avvantaggiati sia dai numeri che dagli scontri diretti, cosa assolutamente da non sottovalutare.
Molto più ricco il discorso relativo proprio all'Úrvalsdeild, che regala colpi di scena fino all'ultimo momento. Partiamo anche stavolta dall'ultimo posto, dove si è letteralmente inchiodato il Þór Akureyri, il più grande flop di quest'anno. A nove punti lo abbiamo lasciato e a nove punti è rimasto: per una squadra che poteva - o, meglio, sembrava potesse - puntare a molto di più, è un fallimento totale. Non esiste alcuna attenuante e nemmeno il 2-0 inflitto al KR lo può salvare (quella figuraccia è un problema dei bianconeri). Avrà fatto anche sei punti in più del Tindastóll, ma il club biancorosso merita un voto più basso: poteva fare molto di più e non l'ha fatto, mentre il club di Sauðárkrókur aveva potenzialità limitate e invece siamo tutti d'accordo sul fatto che la sorte avversa ha condizionato pesantemente il risultato finale, anche se certamente non è stato l'unico fattore. Incredibile ma vero, la sua retrocessione non è ancora sancita dalla matematica, ma di questo passo lo sarà molto presto. Più difficile è capire chi gli farà compagnia: l'indiziato numero uno sembra essere il Fram per diversi motivi, ma posizioni un pelino meno pericolanti sono quelle del Fjölnir, del Breiðablik e stranamente del Keflavík! Sì, quella stessa squadra che fino a due settimane fa stava prendendo con pieno merito il titolo di "rivelazione dell'anno" oggi galleggia a quattro punti dalla zona rossa: domenica lo spareggio col Fram sarà il crocevia della stagione, che col traguardo che appare all'orizzonte rischia di tramutarsi in un inferno. Rialza la china dignitosamente l'ÍBV Vestmannaeyjar, sempre più fuori pericolo, ma non ancora del tutto salvo, sebbene dal mio punto le probabilità di retrocessione per lui ormai siano scese al di sotto del 5%.
Sale ancora anche il Fylkir, che in compagnia del Valur guarda da (troppo) lontano le prime quattro della classe, che tra l'altro hanno da recupetrare sempre quella famosa giornata. L'FH ha riconquistato il primato solitario, ma lo Stjarnan resta comunque a -2 e può recuperare in qualsiasi momento. Però bisogna fare massima attenzione anche qui, perché è in arrivo la supersfida contro un KR che sta cercando il rimontone nel finale: vinta la coppa per 2-1 contro il Keflavík, si è liberato della zavorra rappresentata dal Víkingur Reykjavík, che a dire il vero con due sconfitte consecutive si è eliminato da solo dai giochi, ma nonostante ciò dovrebbe andare in Europa League per lo stesso motivo dell'EB/Streymur (il KR vincitore e già in posizione europea lascia libero il quarto posto). Gli attuali campioni d'Islanda in pratica stanno avendo un ritorno poderoso che forse può migliorare una stagione fin qui non giudicata benissimo dai più. Ma per il titolo, forse, stavolta hanno fatto tardi...
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