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sabato 3 giugno 2017

Effodeildin, 10ª giornata - KÍ-Víkingur, è di nuovo duello in vetta

Iniziato il girone di ritorno in Effodeildin, la classifica assume sempre di più la fisionomia che ci si aspettava a inizio stagione. In realtà una sorpresa ci sarebbe, e non è in testa alla classifica, bensì in fondo, dove nessuno si sarebbe mai aspettato di trovare l'ÍF Fuglafjørður. Che i biancorossi fossero a rischio era evidente da un bel po', ma che potessero davvero finire all'ultimo posto era difficile crederlo. Quel che non stupisce è trovare in testa il KÍ Klaksvík e il Víkingur Gøta, pronti all'ennesimo atto di un duello infinito in questi anni.
Il KÍ Klaksvík vince di misura contro lo 07 Vestur, ma che fatica... (foto di nordlysid.fo)

KÍ Klaksvík - 07 Vestur 1-0 
Marcatori: 52° Hjalgrím Elttør
Ammoniti: 57° Jonas Rasmussen (KÍ)
Spettatori: 900
Grande cornice di pubblico per una sfida che in realtà non prometteva scintille, ma offriva la possibilità di continuare a stare in vetta da soli. L'unico imparativo per gli azzurri erano i tre punti, e tre punti sono stati, ma con enorme fatica. A risolvere la pratica ci pensa un colpo di testa di Hjalgrím Elttør dagli sviluppi di un corner al 52°, ma si tratta del secondo 1-0 di seguito dopo quello ottenuto con l'HB. Segno di una squadra che sta maturando e che riesce a vincere anche partite complicate gestendo un vantaggio minimo, ma occhio a non farla diventare un'abitudine: nel finale qualhe rischio di troppo poteva compromettere un risultato potenzialmente fondamentale. Con questo risultato gli azzurri restano primi, mentre gli ospiti ritornano in una zona retrocessione particolarmente affollata.

Víkingur Gøta - Skála 4-0 (vedi sintesi)
Marcatori: 15°,29° Adeshina Lawal, 39° Sølvi Vatnhamar, 56° Gunnar Vatnhamar
Ammoniti: 14° Ari Olsen (S)
Spettatori: 350
Basta una sola frazione al Víkingur Gøta per mandare al tappeto uno Skála mai sceso in campo. L'assedio nerazzurro inizia fin da subito, ma è solo al 15° che la partita si sblocca col gol di testa (spalle alla porta) di Adeshina Lawal su suggerimento da punizione di Hanus Jacobsen. Nei minuti successivi András Gángó salva lo Skála da una rapida capitolazione, ma al 29° non può nulla sul destro al volo di Lawal dopo una serie di batti e ribatti in area di rigore. Dieci minuti dopo cala già il sipario sul match con il gravissimo errore in disimpegno di Valerian Iobashvili, che lancia la palla addosso a Sølvi Vatnhamar, mettendolo in condizione di siglare la terza rete. Il 4-0 di Gunnar Vatnhamar arriva al 56° e mette in ghiaccio un risultato già acquisito, ma prima di quel gol Gángó evita ancora altre reti, di fatto salvando la dignità dei suoi compagni di squadra. I nerazzurri restano sempre in scia del KÍ, mentre lo Skála galleggia a malapena sopra la zona retrocessione.

NSÍ Runavík - B36 Tórshavn 1-1 (vedi sintesi)
Marcatori: 41° Bárður Hansen (NSÍ), 50° Erlendur Magnusson (B36)
Ammoniti: 11° Einar Tróndargjógv (NSÍ), 34° Magnus Jacobsen (B36), 57° Erlendur Magnusson (B36), 90° Benjamin Heinesen (B36), 90+2° Gestur Da (B36)
Spettatori: -
Tantissime emozioni nel big match di giornata tra gialloneri e bianconeri, ma i veri vincitori sono le prime due in classifica che possono allungare ulteriormente. A Runavik è battaglia vera, con gli ospiti che partono subito molto aggressivi, ma la prima grande opportunità è al 16° per Klæmint Olsen, che solo davanti al portiere colpisce male la palla dopo essersela ritrovata inaspettatamente tra i piedi. Al 32° fa le prove generali per segnare, ma il suo destro rasoterra si spegne di poco a lato. Poco male per lui, perché dieci minuti più tardi segna in girata dagli sviluppi di una rimessa laterale, non lasciando scampo ad un fino a quel momento ottimo Tórður Thomsen. Il vantaggio, però, dura giusto il tempo di un riposino, perché al quarto minuto della ripresa Erlendur Magnusson anticipa tutti e trova il gol del pareggio nello stesso angolino già colpito da Hansen. Al 74° l'NSÍ prova a riportarsi in vantaggio con il neoentrato Jann Benjaminsen, ma il palo gli nega la gioia del gol. Di fatto, l'ultimo sussulto di una partita vibrante, ma che nel finale scivola su ritmi molto blandi proprio in virtù delle energie spese da entrambe le squadre. Quello che esce fuori è un equilibrio assoluto, ragion per cui sbilanciarsi sul possibile esito della finale di coppa richiederebbe molto coraggio. Ad oggi, gialloneri e bianconeri si equivalgono in tutto, nonostante i quattro punti di distanza in classifica.

HB Tórshavn - ÍF Fuglafjørður 4-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 3°,76° Aleksandar Stankov (HB), 26° Rókur Jespersen (HB), 51° Andy Olsen (ÍF), 78°
Ndende Adama Guéye (ÍF), 86° Dánjal Pauli Lervig (HB)
Ammoniti: 64° Ari Ellingsgaard (ÍF), 65° Adrian Justinussen (HB), 80° Andy Olsen (ÍF)
Spettatori: 500
Ossigeno puro per l'HB, che dopo l'eliminazione di coppa si ritrova l'avversario più morbido possibile per rilanciare le proprie ambizioni: il deludentissimo ÍF Fuglafjørður. Contro i biancorossi non è possibile sbagliare, soprattutto dopo l'incredibile eliminazione in coppa. Per cancellare subito quelle ferite serve una vittoria convincente. Queste motivazioni così forti spingono i rossoneri a chiudere la pratica in mezz'ora, col gol al 3° di Aleksandar Stankov e al 26° di Rókur Jespersen, il cui tiro da fuori area si insacca proprio sotto l'incrocio dei pali. Sul più bello, però, la luce si spegne e al 51° Andy Olsen dimezza lo svantaggio con un tiro che sbatte sotto la parte bassa della traversa e poi rimbalza oltre la linea di porta. Gli ospiti allora credono nella rimonta e si sbilanciano, subendo al 76° il gol in contropiede di Srankov, che fa doppietta. La partita però resta ben viva, perché due minuti più tardi Ndende Adama Guéye riapre i giochi deviando in rete la punizione di Ari Ellingsgaard. A chiudere definitivamente i conti ci pensa Dánjal Pauli Lervig all'86° con un tiro potente e imprendibile che scaccia definitivamente i fantasmi. L'HB trova tre punti fondamentali per evitare che la crisi potesse aggravarsi, ma il paziente non è ancora guarito se soffre così contro l'ultima in classifica.

TB/FCS/Royn - EB/Streymur 1-2 (vedi sintesi)
Marcatori: 36° Stefan Radosavlevic (TB), 85° Jóhannes Hansen (EB), 90° Leif Niclasen (EB)
Ammoniti: 40° Heri Kjærbo (TB), 45° Jón Poulsen (TB), 75° Stefan Radosavlevic (TB), 79° Eirikur Ellendersen (TB)
Spettatori: 600
Di ossigeno aveva bisogno anche il TB/FCS/Royn, il cui volo è stato bruscamente interrotto da questa serie di sfide con le big del campionato. Nella sfida tra disperate con l'EB/Streymur, però, qualcosa improvvisamente va storto. Qualche segnale di fortuna avversa c'è già all'inizio, quando Stefan Radosavlevic si divora il gol del vantaggio a porta vuota, graziando il portiere avversario che era uscito a prendere farfalle. Però, un errore del genere a un classe 2000 è facile perdonarlo, vista la giovanissima età (17 anni il prossimo 8 settembre). Tuttavia, il ragazzino col numero 13 sulle spalle ci tiene a farsi perdonare, e al 36° con un bel tiro dai limiti dell'area sorprende il portiere e realizza il gol del vantaggio per la squadra di casa. Il vantaggio resiste per tutto il secondo tempo, quando gli ospiti prendono letteralmente d'assalto l'area avversaria. Il portiere e la traversa fanno il loro lavoro e si oppongono al gol dell'EB/Streymur, ma all'85° questo trova il meritato pareggio con un gran gol di Jóhannes Hansen, che tira da fuori area e viene aiutato dalla parte bassa della traversa a segnare un gran bel gol. Ma la bellezza di questa rete è nulla in confronto a quella che appena cinque minuti dopo realizza il suo compagno di squadra Leif Niclasen, un dolcissimo pallonetto da fuori area che si trasforma nel classico eurogol-vittoria al 90° con la complicità dell'estremo difensore avversario.



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