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venerdì 16 ottobre 2015

Qualificazioni Euro 2016, 10ª giornata - Islanda, beffa al 90° e schiaffo all'Ungheria: la Turchia vince e passa come miglior terza

Non rimandare a domani quel che puoi fare oggi. Quante volte le persone sagge ci hanno ripetuto questa frase, fino allo sfinimento? Tante, troppe per qualcuno, ma non abbastanza per l'Islanda, che si è completamente rilassata dopo la certezza matematica della qualificazione a Euro 2016. E, volendo continuare con proverbi e modi di dire, chi la fa l'aspetti. Se non vinci due partite facilissime, per di più in casa tua, contro due squadre già eliminate (quali Kazakistan e Lettonia erano), la beffa devi aspettartela. E il tempo, in questo caso non proprio un galantuomo, è stato preciso come al solito e nell'infuocata trasferta di Konya ha dato alla nazionale di Lagerbäck e Hallgrímsson il benservito. Un risultato, quella in terra turca, che ha avuto ripercussioni enormi, che vanno ben al di là della semplice - e francamente brutta - serata islandese. Quasi superfluo parlare dell'ingloriosa chiusura della nazionale faroese in casa contro la Romania, se non fosse che il risultato dalla Turchia ha avuto conseguenze anche sul loro girone.


Festa grande negli spogliatoi della Turchia, che torna agli Europei dopo otto anni: l'ultima avventura fu ad Austria-Svizzera 2008, quando la nazionali biancorossa arrivò sorprendentemente fino alla semifinale, persa all'ultimo minuto con la Germania. Il merito di questo grande ritorno è del solito "Imperatore" Fatih Terim.


Ma andiamo con ordine, e ricordiamoci che l'Islanda aveva pareggiato prima per 0-0 col Kazakistan e poi per 2-2, facendosi rimontare, con la Lettonia, rispettivamente ultima e penultima del girone A. Due pareggi già di per sé deludenti, se poi consideriamo che sono giunti anche in casa e che nel frattempo la Repubblica Ceca (avversaria per il primo posto nel girone) non ha brillato, il rammarico per l'enorme opportunità buttata non può che crescere. E quello che si è visto a Konya, dunque, può solo far esplodere il fegato di bile. La squadra di casa ha bisogno di fare punti per evitare che l'Olanda effettui il controsorpasso all'ultima giornata, e quindi si schiera con un 4-3-3 senza nomi particolarmente altisonanti, ma con due signori come Hakan Çalhanoğlu e Arda Turan in avanti estremamente pericolosi; l'Islanda risponde con il classico 4-4-2 e un leggero turn-over, ma l'undici titolare sostanzialmente non ha subito chissà quali stravolgimenti. Ad essere sbagliato, dunque, è un atteggiamento via via sempre più remissivo, come dimostra in modo lampante l'azione continuata che ha portato al 18° Oğuzhan Özyakup al primo vero tiro della partita: l'Islanda è stata praticamente immobile ad assistere. Nel frattempo, però, da Amsterdam giungono notizie clamorose: l'Olanda è sotto per 2-0 con la Repubblica Ceca ed è dunque relegata al quarto posto, cioè fuori anche dai playoff. Coincidenza: l'ultima volta che accadde fu nel 1984, quando l'Europeo si tenne in Francia per la seconda volta; ma anche a Francia 1960 l'Olanda non partecipò, così come mancherà al terzo Europeo francese della storia, quello dell'anno prossimo. Tuttavia, questa notizia giustifica il graduale spegnersi della Turchia, non la totale assenza dal campo dell'Islanda, che così invece sta perdendo il primo posto.

La partita quindi diventa ben presto scialba, nonostante all'Amsterdam ArenA stia succedendo di tutto: l'Olanda va sotto 3-0, ma nei minuti finale risorge e si porta sul 3-2. L'Islanda resta in attesa del pareggio della nazionale di Danny Blind senza scomporsi più di tanto, mentre la Turchia inizia ad avere paura, anche perché i cechi sono in dieci. E così Gökhan Töre al 77° ha la "brillante idea" di intervenire in modo pericolosissimo direttamente sulla caviglia di Jón Daði Böðvarsson, rischiando seriamente di rompergliela: naturale dunque che l'arbitro, il nostro Gianluca Rocchi, abbia deciso di espellerlo. Ma l'Islanda continua a non esserci, e allora il campo premia - giustamente - la Turchia: all'89° un calcio di punizione di Selçuk İnan va ad infilarsi sotto il sette e fa esplodere di gioia un intero paese. Bellissima la festa dei tifosi turchi a fine gara, che fa da contrasto con la depressione degli olandesi, sul cui flop nessuno avrebbe scommesso un centesimo. Fanno festa anche i cechi, che espugnano Amsterdam per 3-2 e vincono il girone, mettendo alle spalle l'Islanda proprio all'ultima curva. Tutte le statistiche lasciano pensare che il primo posto l'avrebbe meritato la nazionale nordatlantica, ma se non si vincono le partite da vincere (e con Kazakistan e Lettonia si doveva vincere) questi sono i risultati. Che serva da lezione. Merito comunque alla Repubblica Ceca che ha disputato un girone fenomenale.

Ma l'Islanda, con questa partita (non)giocata in Turchia, l'ha combinata davvero grossa. Non solo per il dato - vergognoso - degli zero tiri in porta in tutti i novanta minuti, ma anche per la questione legata ai play-off. Infatti, fino al gol vittoria di İnan la migliore delle terze era l'Ungheria, nonostante questa due giorni prima avesse perso con un incredibile 4-3 in casa della Grecia fanalino di coda del girone F, lo stesso delle Fær Øer. Ma il gol turco ha cambiato le carte in tavola e ha reso la Turchia la migliore delle terze classificate, cosa che le ha permesso di evitare il playoff e di ottenere direttamente il pass per Francia 2016. Le restanti otto terze (tra cui la stessa Ungheria e le tre sorelle scandinave), invece, se la vedranno tra loro a novembre nello spareggio definitivo. Non molto utile commentare l'impietoso 0-3 con cui la Romania ha trionfato a Tórshavn, perché in campo c'è davvero stata una sola squadra. Piuttosto, dispiace molto constatare come la nazionale faroese abbia chiuso a pari punti con i suoi colleghi ellenici ma con una differenza reti peggiore. E in un girone di qualità scandalosamente bassa (perché questo era il girone F stavolta) si doveva fare di più. La doppia vittoria contro la Grecia è una consolazione fin troppo magra. Se poi allarghiamo lo sguardo anche all'altra nazionale nordeuropea inguaiata esattamente come quella faroese, cioè la Finlandia, il quadro appare nerissimo: se i finnici sono riusciti a fallire l'aggancio ai play-off pure in questo caso, agli Europei non ci arriveranno mai.

A questo punto però le partite ufficiali per il calcio islandese e per quello faroese terminano qui, e quindi possiamo già iniziare a immaginare qualcosa per il sorteggio della fase finale di Euro 2016. Certo, mancano ancora i risultati dei play-off di novembre, dove speriamo possano avere fortuna Svezia, Norvegia e Danimarca per ovvi motivi. Ma il Morgunblaðið ha provato lo stesso a ipotizzare quali saranno le fasce per il sorteggio, e bisogna dire che la proiezione è abbastanza realistica: visto che l'Islanda ha buttato non solo il primo posto ma anche una marea di punti utili per il ranking nelle ultime tre folli partite, il suo destino non può che essere segnato. Insomma, con ogni probabilità, sarà messa in quarta fascia, quella riservata alle nazionali col coefficiente UEFA più basso, in genere le più deboli. In realtà, tutte le squadre di questa fascia sembrano essere molto rognose, ma il rischio di un girone di ferro è altissimo. Sicuramente ci sarà almeno una tra Spagna, Germania, Inghilterra, Portogallo e Belgio (in fascia 1), e poi ancora qualcuna tra Italia, Russia, Croazia, Austria... Insomma, l'elenco è lungo per cui vi rimando direttamente alla fonte, ma prepariamoci al peggio (com'è giusto che sia quando si arriva a questo punto). Ma comunque sia, ÁFRAM ÍSLAND!

P. S. Detto questo, la stagione calcistica per il calcio islandese e faorese adesso è davvero finita, e si riprenderà come al solito a febbraio, con la coppa di lega islandese. Ma il blog, anche quest'anno, non andrà in letargo: sono in arrivo interessantissime novità...

P. P. S. Come giustamente segnalato da voi nei commenti, ci sono stati dei fischi durante il minuto di silenzio prima di Turchia-Islanda per commemorare i morti della strage di Ankara. Ovviamente, questo fatto è condannabile tanto quanto i cori nazisti dei tifosi croati dopo Croazia-Islanda, e il blog si unisce a questo coro di condanna. Ma il minuto di silenzio l'ha chiesto la federazione turca stessa, quindi la nazionale non può pagare per la stupidità di alcuni dei suoi tifosi. Ben diverso era il caso della Croazia, quando fu proprio un giocatore croato a guidare i cori dei tifosi: lui fu squalificato, ma la nazionale se la cavò con una multa. E visto che la Croazia è recidiva (non era la prima volta e non è stata l'ultima, visto che poi l'hanno rifatto con la storia della svastica a Spalato), per lei c'è davvero da chiedersi quando sarà punita come merita.

8 commenti:

  1. VERGOGNA per i fatti successi prima della partita! Peggio dei fatti di Zagabria due anni fa!!

    www.newsunited.com/...turkey-iceland.../1914011


    Posso solo augurare il peggio alla nazionale Turca l'anno prossimo. Dopo aver saputo questo fatto, il gol al 90' e la contemporanea sconfitta della Lettonia mi hanno fatto ancora più incazzare!

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  2. www.todayszaman.com/latest-news_spectators-at-turkey-iceland-match-boo-during-moment-of-silence-for-victims-of-ankara-attack_401467.html

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  3. Mi associo al disgusto per i fischi durante il minuto di silenzio. Inaccettabile è dire poco.
    Tornando al campo, è vero che in queste ultime 3 partite l'Islanda non ha brillato ma forse è anche da capire: col Kazakistan sicuramente c'è stato un po di timore davanti allo storico obiettivo che si stava per raggiungere, con Lettonia sul 2-0 si è peccato un po' di presunzione, con la Turchia semplicemente le motivazioni dei rossi erano troppo più forti di quelle islandesi. Si potrebbe spiegare così i gli ultimi tre risultati, ma questo se vogliamo cercare il pelo nell'uovo.
    Faccio un solo appunto al nell'articolo che hai scritto: la Turchia è riuscita a passare come miglior terza perché il Kazakistan ha vinto in Lettonia. Infatti non si tengono conto dei risultati contro la sesta del girone (inizialmente gli ex sovietici con cui i turchi avevano fatto 6 punti) ma alla fine dei match l'ultima era la Lettonia con cui la Turchia ha pareggiato due volte e questo ha permesso di scavalcare l'Ungheria.
    Egill

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  4. Giuste le critiche alI'Islanda che nelle ultime tre partite ha giocato solo i primi 30' con la Lettonia.

    Sulle Faer Oer non sarei così impietoso. Sei punti per la squadra di una manciata di isole con neppure 50.000 abitanti sono un ottimo bottino. Piuttosto sono state una delusione le altre tre scandinave, Finlandia in primis.

    Fabio

    PS Sui fischi in Turchia... la mamma degli scemi è sempre incinta!

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  5. Concordo con voi...davvero tristi i fischi.... tuttavia speravo che i turchi ce la facessero come miglior terza perchè hanno qualità, e all'europeo spero arrivino più calciatori forti possibili, per la bellezza del torneo!

    Sulle Far Oer per me hanno fatto bene...oramai non sono più la squadra materasso da anni, anzi per me tra le piccolissime nazionali(anche in termini di grandezza geografica del paese)è decisamente la migliore!

    E un altro anno di calcio a queste latitudine oramai può considerarsi in archivio visto che le sfide ufficiali sono finite!

    ps, io non ho mai trovato qui l'articolo sulla partita tra koper e vikingur ammesso sia stato fatto e utilizzate le foto che avevo mandato... se si sarebbe bello avere il link diretto.

    Grazie

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    1. prova a guardare qui Manuel ^^
      http://calcioislandese.blogspot.it/2015/07/coppe-europee-ritorno-primo-turno.html
      Egill

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    2. Grazie mille Egill!

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  6. Scrivo un unico commento per rispondere a tutti:
    1) Sì, hai perfettamente ragione Egill. Ho trascurato questa cosa che invece è fondamentale, anche se ovviamente la Turchia era comunque obbligata a vincere.
    2) Posso capire (e credo di averlo negli articoli precedenti) lo 0-0 col Kazakistan perché lì le emozioni erano effettivamente troppo forti per giocare bene. Posso anche sforzarmi di capire la sconfitta in Turchia viste le motivazioni dei turchi (eppure si doveva giocare meglio), ma quella rimonta dalla Lettonia per me non ha alibi: una grande squadra non si fa rimontare in quel modo da una squadra infinitamente inferiore. All'Europeo simili leggerezze possono costare l'eliminazione immediata.
    3) La critica alle Far Oer è stata fatto solo ed esclusivamente per il 3-0 subito dalla Romania, perché è un risultato che non rende onore ad un percorso davvero ottimo, anche se non dobbiamo dimenticare che tutti i 6 punti sono arrivati contro la Grecia, mentre le altre squadre (che pure non erano fortissime) hanno regolarmente vinto contro i faroesi... Per le altre scandinave non sarei così duro: la Norvegia si stava qualificando fino a 20 minuti dal termine, e comunque andrà a fare i play-off dopo aver giocato onorevolmente in un girone dove Italia e Croazia erano le strafavorite; Svezia e soprattutto Danimarca davvero deludenti; Finlandia incommentabile.

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