"Man of the night. Take a bow" scrive Finnbogason (non convocato per un infortunio) su Twitter con questa immagine di Guðmundsson. Niente di più condivisibile. Con buona pace di Berna. (foto presa da sport.is) |
Stade de Suisse, Berna, Svizzera. Ore 20:30 del 6 settembre 2013. Queste le coordinate spazio-temporali che resteranno vivide nella mente di tutti i tifosi islandesi, ma in particolare in quella di Jóhann Berg Guðmundsson, per una sera (almeno per ora) eroe sportivo nazionale. Che le stelle fossero dalla sua parte lo capisce subito, non appena l'arbitro russo Sergei Karasev fischia il calcio d'inizio. Tempo tre minuti, infatti, e Guðmundsson raccoglie l'assist dalla fascia di Gylfi Sigurðsson (che non a caso gioca nel Tottenham), si coordina e spara un siluro sotto la traversa. Purtroppo, però, l'Islanda vede il primo posto del girone troppo vicino, e quindi si distrae. E crolla. Il gol avrebbe dovuto spianarle la strada, ed invece le erge montagne di difficoltà da far paura alle vicine Alpi. Ed infatti non passa molto che arriva il pareggio da parte di un ragazzo che per giocare non ha dovuto fare troppi chilometri, essendosi spostato da Torino a Berna: stiamo parlando del difensore juventino Stephan Lichtsteiner, che invece insacca un cross di testa. Neanche un quarto d'ora e l'area di rigore islandese diventa peggio di un flipper, vinto da un altro che ha dovuto fare anche meno strada del bianconero, ma difensore come lui: Fabian Schär. Non c'è tempo per staccare lo sguardo dal televisore, perché la difesa islandese si fa cogliere in contropiede, e permette a Lichtsteiner di segnare la sua personale doppietta. Il primo tempo dunque si chiude con altra sofferenza, ma si resta sul 3-1. Per ora, "the man of the match" gioca in Italia...
Il secondo tempo si apre anche peggio. Birkir Sævarsson perde il contrasto e regala letteralmente un calcio di rigore alla Svizzera. Dal dischetto va Blerim Džemaili, l'altro "italiano" che segna (tre dei quattro gol svizzeri arrivano da due giocatori che giocano in Italia, tra l'altro in Juve e Napoli, le due favorite per lo scudetto nostrano!). Sul 4-1 al 54° sembra davvero essere tutto finito e, considerando che il secondo posto del girone adesso è occupato dalla Norvegia vincitrice per 2-0 contro Cipro, forse Berna è la tomba dei sogni mondiali. L'Islanda si mette con pazienza a raccogliere i cocci del suo sogno ormai infranto, e sente la delusione a mille. L'impresa d'altronde sembra impossibile, ma... scusate, ma l'FH non era dato per spacciato a Genk? E invece come sono andate le cose? Ha perso, ma a testa altissima e giocandosela. L'FH dunque fa scuola e l'Islanda inizia a fare fuoco e fiamme in campo. Accorcia immediatamente le distanze con Kolbeinn Sigþórsson, giovane esperto di titoli vinti grazie all'Ajax. Poi, inizia lo show. In dieci minuti arriva anche la doppietta di Jóhann Berg Guðmundsson. 4-3 al 68°: una reazione mostruosa, da applausi, ma non può finire qui. Lo Stade de Suisse raccoglie tutte le paure di tutti gli elvetici e tutte le speranze di tutti gli islandesi, e diventa un catino bollente. In campo è botta e risposta, ma per 20 minuti abbondanti la situazione non cambia. L'arbitro dà solo 2 minuti di recupero. Bisogna fare in fretta. L'Islanda ormai staziona in attacco, disperatamente. Palla ancora a Guðmundsson, che riceve da un compagno, tenta il tiro, un sinistro a girare da fuori area e... GOOOOOOOOOOOOL! Arriva il 4-4 che chiude la partita!
Un pareggio spettacolare che però deve essere valorizzato, affinché non si riveli un risultato da incorniciare ma senza successo. Insomma, niente vittorie di Pirro! Anche perché dagli altri campi le notizie che arrivano non sono confortanti: abbiamo accennato prima alla vittoria per 2-0 della Norvegia ai danni della nazionale cipriota, e questa non è una buona notizia per l'Islanda. Il pubblico norvegese non è andato numeroso allo stadio, anche perché Cipro si è rivelato un avversario non altisonante, tant'è vero che è ultimo con una sola vittoria (ottenuta, neanche a dirlo, contro l'Islanda). Buone notizie invece arrivano da Lubiana, dove la Slovenia ha superato l'Albania per 1-0. E lo stop della squadra allenata dal "nostro" Gianni De Biasi era necessaria per non scivolare a -3 invece che a -1 dal secondo posto.
Questo turno quindi regala alla formazione del "paese dei fiordi" il secondo posto nel girone, che dà il diritto di giocarsi i play-off per qualificarsi ai mondiali, mentre il primo assicura direttamente un biglietto per il Brasile. Su nove gironi di qualificazione, soltanto otto seconde però possono andare al play-off: in pratica, la "peggior seconda" se ne torna comunque a casa, in compagnia delle altre quattro posizioni. E l'Islanda attualmente si trova tra queste, ma la distanza dalla Norvegia è di appena un punto. Ma adesso bisogna dimostrare di avere carattere, e quindi guai a chi farà errori nella difficile sfida di Reykjavík contro l'Albania, in programma per martedì 10. E guai anche a pensare al risultato che arriverà da Oslo tra Norvegia e Svizzera, una partita in cui è importante che i rossocrociati sconfiggano gli avversari ed allunghino in testa al girone. Infatti, la Norvegia è raggiungibile, la Svizzera no. E attenzione anche alla Slovenia, che a Nicosia certo non andrà a fare la stessa figuraccia dell'Islanda. Tornando all'Albania, i precedenti sono 4 (tre incontri ufficiali e un'amichevole) e sono di perfetta parità: 2 vittorie a testa. L'andata a Tirana è stata quella della seconda vittoria islandese, ma sui campi nordici questa sfida è andata in scena soltanto una volta. Era il lontano 1990, e finì 2-0 per i padroni di casa. Le statistiche in pratica sono confortanti, così come le ultime prestazioni. Ma non bisogna cullarsi sugli allori, e bisogna mettere in cascina quanti più punti è possibile. Con l'Albania, con un solo obiettivo: non la vittoria, ma il secondo posto.
P. S. Se il nostro racconto non vi basta e volete guardare i gol, cliccate su questo link, consigliatoci dal nostro lettore Denis, al quale vanno i nostri ringraziamenti.
Qualificazioni
Mondiali Brasile 2014
Gruppo
E, 7° giornata, 6 settembre 2013Berna, Stade de Suisse, ore 20:30
Svizzera - Islanda 4-4 (3-1)
Svizzera: Diego BENAGLIO, Stephan LICHTSTEINER, Steve VON BERGEN, Haris SEFEROVIC, Granit XHAKA (76° Josip DRMIC), Valon BEHRAMI, Ricardo RODRIGUEZ, Valentin STOCKER (79° Tranquillo BARNETTA), Blerim DZEMAILI, Fabian SCHAER, Xherdan SHAQIRI (89° Timm KLOSE)
Islanda: Hannes Þór HALLDORSSON; Birkir SAEVARSSON (82° Olafur SKULASON), Ragnar SIGURDSSON, Jóhann Berg GUDMUNDSSON, Birkir BJARNASON, Kolbeinn SIGTHORSSON, Gylfi SIGURDSSON, Kari ARNASON, Helgi DANIELSSON (45+1° Eidur GUDJOHNSEN), Aron GUNNARSSON, Ari SKULASON
Altre partite del gruppo E
19:00 Norvegia - Cipro 2-0
20:30 Slovenia - Albania 1-0
Classifica Partite giocate Punti
1. | Svizzera | 7 | 15 | |||||
2. | Norvegia | 7 | 11 | |||||
3. | Albania | 7 | 10 | |||||
4. | Islanda | 7 | 10 | |||||
5. | Slovenia | 7 | 9 | |||||
6. | Cipro | 7 | 4 |
Prossime partite gruppo E
Martedì, 10 settembre 2010
19:00 Norvegia - Svizzera
20:30 Cipro - Slovenia
21:00 Islanda - Albania
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