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domenica 10 febbraio 2013

La regina d’Islanda: il KR Reykjavík


Come promesso, rieccoci qua. A continuare (o, meglio, ad iniziare) questo lungo percorso introduttivo al campionato islandese. E, allora, non potevamo che scegliere di partire da quella che, nel corso del tempo, si è affermata come l’autentica dominatrice dei campionati islandesi: il Knattspyrnufélag Reykjavíkur, più semplicemente noto come KR Reykjavík.


Lo stemma del KR Reykjavík

Noi però non vogliamo proporvi e raccontarvi la storia del club presieduto da Guðjón Guðmundsson.
Troviamo però giusto che almeno vi diciamo che nel corso della sua storia il KR ha messo insieme ben 45 titoli, cui però non ha mai fatto seguito un buon cammino nelle coppe europee, dalle quali è stato eliminato sempre con grande velocità. Forse, però, se ne ricorderanno alcuni tifosi del Torino, la cui squadra è l’unica italiana ad essersi imbattuta nella principale squadra della capitale islandese: ai trentaduesimi di finale della Coppa UEFA 1991-1992, il Torino eliminò con un risultato complessivo di 8-1 il KR (vittorie per 2-0 in Islanda e per 6-1 a Torino). A dimostrazione di quanto detto, basta pensare che il KR attualmente è il detentore della Coppa d’Islanda, della Supercoppa d’Islanda e della Coppa di Lega Islandese, mentre in campionato è arrivato solo quarto. A giugno avrà comunque l’”onore” di partecipare ai turni preliminari di Europa League in virtù della coppa nazionale vinta in rimonta contro lo Stjarnan, di cui parleremo successivamente.

Piuttosto, vogliamo presentarvi alcuni giocatori interessanti di questa squadra e pensare a quelle che possono essere le prospettive per i bianconeri di Reykjavík. Tra questi, Jónas Guðni Sævarsson, che dopo una triennale esperienza in Svezia con la maglia dell’Halmastads tra il 2009 e il 2012, è tornato in patria.


Jónas Guðni Sævarsson con la maglia del KR

Altro giocatore interessante è l’attaccante Kjartan Henry Finnbogason, che di sicuro è il giocatore con la maggiore esperienza internazionale in squadra. Infatti, sebbene sia ancora giovane (26 anni), ha già avuto modo di giocare in Scozia con la gloriosa maglia del Celtic o con squadre meno celebri (Queen’s Park e Falkirk), ed anche in Svezia con l’Åtvidabergs e in Norvegia con il Sandefjord, prima di tornare in Islanda.

Per quanto invece riguarda le ambizioni, è innegabile che una squadra detentrice di bene 3 su 4 titoli nazionali non possa far altro che puntare a riconfermarne almeno 2, magari provando a vincere il campionato. Invece, purtroppo in Europa il KR non sembra avere moltissime speranze, anche se il pallone è rotondo, per cui… mai dire mai.

Ora però vi salutiamo, rimandandovi al prossimo approfondimento che vedrà come protagonista gli attuali campioni in carica, quelli dell’FH Hafnarfjarðar.

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