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lunedì 28 dicembre 2015

Pagelle di fine anno, Islanda - Nazionale quasi perfetta, ma quanti flop inattesi!

Ancora oggi, e forse per sempre, è nei nostri occhi la meravigliosa vittoria di Amsterdam che di fatto ha spianato la strada alla Nazionale islandese verso Euro 2016, meta ufficialmente raggiunta con il successivo 0-0 al Kazakistan. Di certo è stato quello l'apice del 2015 (e forse di tutta la storia) islandese, ma per il resto fuori dai confini non c'è stato nulla di particolarmente esaltante. Ma come si sono comportate le squadre dell'Úrvalsdeild? Il momento di scoprirlo è finalmente arrivato: ecco il pagellone di fine anno.

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Old but gold: il grande abbraccio dopo il fischio finale della partita col Kazakistan. La foto più bella del 2015 islandese!

lunedì 21 dicembre 2015

Marta Carissimi, annata con lode in Islanda e Italia

Marta Carissimi, classe 1987, è centrocampista dell'AGSM Verona, della nazionale italiana e vanta un'esperienza con le islandesi dello Stjarnan. La sua disponibilità ci ha permesso di approfondire il mondo del calcio islandese e femminile.

Per quanto riguarda quest'ultimo, come spesso succede, in un contesto europeo dove questa disciplina gode di attenzioni ed investimenti, l'Italia riesce a distinguersi in negativo. L'Italia è il paese del calcio a metà: lo spazio dato al calcio maschile è inversamente proporzionale a quello dato al calcio femminile.

Tutto ciò si riflette sulla sua competitività internazionale che ha vissuto un periodo buono a cavallo degli anni 90' per poi annaspare nei successivi anni. Solo di recente la FGCI ha iniziato a mettere in campo qualche progetto concreto e la nazionale di Cabrini ha sfiorato ai playoff la qualificazione ai prossimi mondiali.

Marta con la maglia dello Stjarnan (da veronacalciofemminile.com)

1) Il calcio femminile in Italia è un movimento in crescita, sia come risultati che come seguito, ma non ha ancora la visibilità che meriterebbe. Quale è secondo te lo stato di salute del calcio femminile italiano?

giovedì 17 dicembre 2015

Skallagrimur, making history from the Egils Saga to the football pitch

Skalla-Grímur was a viking man who began to colonize Borgarfjordur between IX and X centuries. Nowadays his descendants play football, basketball, badminton and many other sports in a sport club with his name. In this way, Skallagrimur goes on in being a key figure for Borgarnes, a very nice village at the shore of Borgarfjörður in Icelandic West Coast.

Skallagrimur football team played in Urvalsdeild just once, in 1997. In 2012 it gave up in having a first team and restarted from 4.deild the following year. This season it was third in the championship, missing playoff for the second time in a row.

Here you are the interview with Ívar Örn Reynisson, the chairman of the local football club, who illustrates us the club organization, history and ambitions of Skallagrimur:

Borgarnes at the shore of Borgarfjörður (flickr.com)


1) Skallagrimur is a sport club belonging to Borgarnes, a nice 2.000 people village on Borgarfjörður coast. How important is your club for Borgarnes?

martedì 15 dicembre 2015

Jonathan Glenn, il bomber caraibico alle soglie dell'Artico

Jonathan Glenn è stato votato dai lettori del nostro blog come il miglior giocatore dell'ultima stagione. Ha giocato 20 partite segnando 12 goal, giocando fino a luglio con la maglia dell'IBV e poi con quella del​ Breiðablik.

Abbiamo avuto uno scambio veloce di battute con Jonathan al suo ritorno dai suoi impegni con la nazionale di Trinidad e Tobago. Ha appena rinnovato per due anni con il Breiðablik. Con questa importante riconferma, i biancoverdi di Kópavogur iniziano l'assalto al prossimo titolo.

Ecco qua le sue risposte, veloci come quando corre verso la porta avversaria:

Jonathan Glenn festeggia l'ennesimo goal (mbl.is)

1) Jonathan Glenn, da Trinidad e Tobago all'Islanda passando dagli USA. Quali sono state le tue esperienze migliori in questi paesi?

domenica 13 dicembre 2015

SORTEGGI EURO 2016: la fortuna ci sorride, l'Islanda con Portogallo, Austria e Ungheria

Se il 2015 per le squadre di club islandesi è stato un anno tutto sommato anonimo, lo stesso non si può dire per la nazionale, autrice come noto di una storica qualificazione alla fase finale degli Europei. Ebbene, l'anno d'oro  della nazionale si conclude in maniera perfetta, con un sorteggio che definire fortunato è poco. Sì, perché la sorte ha donato all'Islanda un girone ampiamente alla sua portata, che autorizza a cullare discrete ambizioni. Sia chiaro, nessuno pensa alla vittoria finale (sarebbe poco realista), ma un buon percorso che vada oltre il girone è fattibilissimo. Partendo dalla quarta fascia, incontrare Portogallo, Austria e Ungheria significa giocarsi almeno il secondo posto, cioè la qualificazione. Ma analizziamo in dettaglio le nostre euroavversarie.

giovedì 10 dicembre 2015

Jonathan Glenn, scoring goals from the Caribbean to the Artic

Jonathan Glenn has been voted as the best player during Urvalsdeild 2015 by our blog. He has played 20 matches scoring 12 goals in the season, playing with IBV till July and than with Breiðablik.

We've had a quick talk with Jonathan after his trips with the Trinidanian national team. He has just renewed with Breiðablik for a two years contract. By this confirmation, the green&white team from Kópavogur begins the assault to the next Urvalsdeild.

Here you are his answers, fast as he runs to the goal:

Jonathan scoring again (mbl.is)

1) Jonathan Glenn, from Trinidad and Tobago to Iceland, passing through the US. Which have been your best experiences in these countries?

venerdì 4 dicembre 2015

Alla scoperta del B-67, il dream team dell'Artico!

Dopo esserci occupati di calcio islandese e faroese, il nostro blog si trasferisce ancora più a nord per scoprire cosa succede in Groenlandia.

La Groenlandia è la più isola del mondo, coperta per 3/4 da ghiacciai perenni. Ha una popolazione di circa 56.000 abitanti che vivono in tanti piccoli villaggi lungo la costa. La Groenlandia ha un suo parlamento ed un suo governo, ma è ancora dipendente dalla Danimarca a cui è legata da forti legami economici, sociali e culturali. La Groenlandia e la Danimarca, insieme alle Faer Oer, costituiscono il Regno Unito di Danimarca.

Nuuk è la capitale dell'isola ed è anche la città natale del B-67, una sorta di Barcellona dell'Artico con il suo Messi: ha vinto undici campionati dal 1993 ad oggi ed ha in rosa un cannoniere con una media goal impressionante.

Grazie alla disponibilità di Finn Meinel, membro del direttivo del B-67, e di Christian Laursen, presidente della società, abbiamo ripercorso le orme del calcio groenlandese e della storia del B-67. Già durante la videointervista via Skype, ho scoperto che la connessione groenlandese è decisamente meglio di quella sulle alture di Genova.

La prima squadra del B-67 festeggia l'ennesimo trofeo (cortesia del B-67)

1) Innanzitutto, come è la vita lì a Nuuk?

martedì 1 dicembre 2015

Discovering B-67, the dream team coming from the Artic Circle

After Icelandic and Faroese football, our blog is going to discover Greenlandic one.

Greenland is the biggest island in the world and over three-quarters of which is covered by permanent ice. It has a got a population of about 56.000 people who live in small villages by the sea. Greenland has got its own parliament and government, but it still keeps a strong relationship with Denmark. Greenland and Denmark, together with Faeroe Islands, are the United Kingdom of Denmark.

Nuuk is the Greenlandic capital and it's the hometown of B67, a kind of Barcelona of the Arctic with its own Arctic Messi: it has won eleven championships since 1993 and have a topscorer with an impressive scoring record.

I tried to have a videoconference with someone belonging to B67 board and I discovered that Greenlandic connection is much better than in Genoa back country. Thanks to board member Finn Meinel and chairman Christian Laursen, we've travelled through Greenlandic football and B67 history.

B-67 first team celebrates the umpteenth trophy (B-67 courtesy)

1) First of all, how is life in Nuuk?

domenica 29 novembre 2015

Discovering a protagonist: interview with Birkir Már Sævarsson, a long trip around Iceland, Norway and Sweden

After the interview with first time national Oliver Sigurjonsson, it's time to talk about a Icelandic national veteran: Birkir Már Sævarsson. He was born in 1984 and he is a cornerstone of Lagerbäck's team with 54 caps and playing on both wings.

He is spending his career between Iceland, Norway and Sweden. He played for Valur and Brann before arriving to Hammarby this season. He is getting prestigious results both with his clubs and the national team. He has still got a strong bond to Valur, the team where he is grown, and many satisfaction to achieve with Hammarby and Iceland.

Birkir playing with Iceland

1) Birkir, 31 years old, 54 caps in the national team and many championships played through Iceland, Norway and Sweden. Are you satisfied about your career? What have been your best moments in these three countries?

giovedì 26 novembre 2015

Discovering a protagonist: interview with Oliver Sigurjonsson, from Breiðablik to Iceland national team


Iceland qualification to Euro 2016 is the tip of the iceberg of a football movement, the Icelandic one, which is rising quickly. Both male and female Icelandic youth teams are doing very well. Between them, U21 is standing out from the top of their European round ahead of France, Scotland, Ukraine, Macedonia and Northern Ireland.

During last friendly matches against Poland and Slovakia, Lagerbäck and Hallgrimsson have launched some talent coming from U21 team. At only 20 years, Oliver Sigurjonsson has gained his first cap and a good international experience. Thanks to our passionate colleague Mattia Giodice, we have talked to him the day after his debut.


Oliver debuting against Slovakia at Žilina stadium


1) Oliver, last week you received your first call from Iceland national team and last night you collected your first cap against Slovakia. How have you felt in these last days?

mercoledì 25 novembre 2015

Discovering a protagonist: interview with Signar í Homrun, EB/Streymur's chairman

Together with few other states, Faer Oer are a genuine exception to modern football, based on business and tv. Faer Oer national team has proudly faced best European teams, playing without overpayed professional players. We all remember when Italy played against Faer Oer in 2007, few months later having won FIFA World Cup in Germany. Azzurri won 2-1 with difficulty.

We begin our report on Faroese football with a former powerhosue team: EB/Streymur. This team was founded in 1993 by the merger of other two teams, EB and Streymur. Since then, it has won 2 championships, 4 national cups, 3 national super cups.

This year EB/Streymur has been relegated. We have a talk with Signar í Homrun, in the club board since 2010 and chairman since last summer. The team is passing thorugh a difficult generational change and it's taking on it with the head held high and believing in forthcoming success.

Streymnes, EB/Streymur homevillage (flickr.com)

1) In 2012 you won your last championship, in this season you've been relegated in 1 Deild. What's happened to EB/Streymur?

lunedì 23 novembre 2015

ESCLUSIVA - Birkir Már Sævarsson, terzino dell'Hammarby e della nazionale

Dall'esordiente Sigurjonsson della settimana scorsa, passiamo ad un veterano della nazionale islandese: Birkir Már Sævarsson. Classe 1984, con 54 presenze è uno dei pilastri dell'Islanda di Lagerbäck che lo impiega per presidiare tutte e due le fasce.

Ha speso la sua carriera fra Islanda, Norvegia ed ora Svezia, militando nei club principali di questi paesi e ottenendo risultati prestigiosi. La perla è ovviamente la storica qualificazione ottenuta con la nazionale. Ha ancora un forte legame con il Valur, la squadra dove è cresciuto, e qualche soddisfazione professionale da togliersi, come potrete leggere dall'intervista a cui ha risposto con molto entusiasmo.

Birkir in azione con la maglia della nazionale

1) Birkir, 31 anni, 54 presenze con la nazionale maggiore e molti campionati giocati fra Islanda, Norvegia e Svezia. Sei soddisfatto della tua carriera? Quali sono stati i tuoi momenti migliori in questi tre paesi?

sabato 21 novembre 2015

ESCLUSIVA - Oliver Sigurjónsson, centrocampista del Breiðablik e della nazionale: "Che emozione l'esordio in nazionale. Il mio futuro? Forse in Germania, magari un giorno in Italia. Campione d'Islanda 2016? Il mio Breiðablik!"

La qualificazione della nazionale maggiore è la punta dell'iceberg di un movimento, quello del calcio islandese, in crescita vertiginosa. Tutte le rappresentative giovanili, sia maschili che femminili, stanno ottenendo ottimi risultati. Fra queste brilla l'Under21 che guida il proprio girone davanti a nazionali blasonate come Francia (battuta con un epico 3-2), Scozia, Ucraina.

In occasione delle ultime due amichevoli, Lagerbäck e Hallgrimsson ne hanno approfittato per dare spazio ai giovani talenti più promettenti. Fra questi spicca Oliver Sigurjonsson che, a soli 20 anni, vanta già un'esperienza internazionale di tutto rispetto e numerosi riconoscimenti per le sue prestazioni. Grazie a Mattia Giodice, amico e collaboratore del blog, siamo riusciti a contattarlo proprio il giorno dopo il suo esordio con la nazionale maggiore.


Oliver al momento del suo esordio a Žilina contro la Slovacchia

giovedì 19 novembre 2015

Amichevoli: Islanda, perdere così è un peccato! Ma non si parli di crisi...

D'accordo, ci si sarebbe aspettati ben altro dall'Islanda, ma non è il caso di far partire i processi. Diciamo pure che era lecito attendersi una risposta da parte della nazionale islandese dopo aver chiuso il girone in sofferenza, e invece sono arrivate due nuove cocenti delusioni. Per carità, sono amichevoli e hanno una loro importanza, ma ci sono diversi fattori che ci impediscono di portare subito la truppa di Lagerbäck sul banco degli imputati. Innanzitutto, giusto per dirne una, la Polonia e la Slovacchia sono due avversarie di assoluto spessore, per cui perdere in casa ci può assolutamente stare.

Gylfi Þór Sig­urðsson nella partita contro la Repubblica Ceca quest'estate (mbl.is/​Golli)

lunedì 16 novembre 2015

Alla scoperta dei protagonisti - intervista ESCLUSIVA a Signar í Homrun, presidente dell'EB/Streymur

Le Faer Oer, insieme a pochi altri piccoli stati, rappresentano una genuina eccezione al calcio moderno basato su soldi e tv. La nazionale ha dato filo da torcere alle più titolate compagini europee schierando in campo più artigiani e pescatori che giocatori professionisti. Ricordiamo tutti il 2-1 con cui gli azzurri neocampioni del mondo batterono faticosamente gli isolani nel 2007.

Così come per l'Islanda, siamo andati a cercare i protagonisti della realtà del calcio feringio, iniziando con una “nobile decaduta”: l’EB/Streymur. La squadra, nata dalla fusione di due altre team nel 1993, vanta un palmarès di tutto rispetto: 2 campionati, 4 coppe nazioni, 3 supercoppe nazionali.

Quest’anno è arrivata la retrocessione con l’ultimo posto in classifica. Come ci spiega Signar í Homrun, dirigente del club dal 2010 e presidente da pochi mesi, la squadra sta vivendo un non facile cambio generazionale, affrontato tuttavia a testa alta e con la convinzione che servirà ad arrivare a nuovi successi.

Streymnes, villaggio dove gioca l'EB/Streymur (flickr.com)

1) Solamente tre anni fa, nel 2012, avete vinto il vostro ultimo campionato mentre quest’anno siete retrocessi in 1.deild. Cosa è successo all’EB/Streymur?

sabato 14 novembre 2015

SIAMO TUTTI FRANCESI, SIAMO TUTTI PARIGINI!

Questo blog si occupa di calcio, ma non può restare indifferente a quanto successo a Parigi dove peraltro l'amichevole fra Francia e Germania è stata uno degli obiettivi dei terroristi. In questi momenti in cui ci chiediamo come possano vivere fra noi persone capaci di simili atrocità, crediamo che il calcio e lo sport in generale servano a tenere insieme quei principi che queste bestie vogliono sgretolare: il piacere di vivere con tante persone dei momenti di festa e la vicinanza fra popoli e culture diverse.

La mia intenzione era di commentare la partita tra Polonia e Islanda, su cui ci sarebbe molto da dire. Ma oggi non si può, non si può parlare di calcio e di risultati dopo l'orrore parigino. Non importa ai tedeschi aver perso un'amichevole su cui è stato versato sangue innocente, come non interessa (per ora) a noi che l'Islanda ha perso in terra polacca. La redazione del blog condanna all'unanimità tali atti di barbarie ed esprime il suo profondo cordoglio a Parigi e a tutta la Francia. Oggi siamo tutti francesi, siamo tutti parigini. #PrayForParis 


martedì 10 novembre 2015

Alla scoperta dei protagonisti - Intervista ESCLUSIVA a Fabrizio Pratticò, ex portiere del BÍ/Bolungarvík

L'unico italiano che in questa stagione è stato protagonista fra le prime due serie islandesi è Fabrizio Pratticò, portiere, che a 25 anni è già alla sua terza esperienza estera. Cresciuto nelle giovanili della Reggina, è passato dalla Serie B svedese con il Syrianska al Western United delle Isole Salomone (con cui ha giocato anche la Champions dell'Oceania) approdando infine al BÍ/Bolungarvík, squadra di Ísafjörður, la cittadina pù importante dei fiordi dell'ovest. E' arrivato a campionato in corso e la sua è stata un'esperienza tutt'altro che facile sia per la situazione drammatica di classifica della squadra che per il contesto ambientale. I fiordi dell'ovest sono infatti la zona più selvaggia di un paese che, come sappiamo, è già impervio di suo.


Ísafjörður e il suo intreccio di fiordi

1) L'Islanda è stato il terzo campionato estero dove hai militato, dopo Svezia e Isole Salomone. Quali pregi e difetti hai riscontrato nel calcio di questi tre paesi?

sabato 31 ottobre 2015

Alla scoperta dei protagonisti - Intervista a Francesco Battistella, allenatore dei pulcini dell'Íþróttafélag Reykjavíkur

Francesco è un ragazzo friulano di 24 anni che non si è limitato a sognare di fare le valigie, le ha preparate ed è partito. In Islanda ha allenato per un anno le giovani dell'IR, squadra dei sobborghi della capitale, prima di trasferirsi in un'altra parte dell'isola.

Come ha sottolineato più volte, la sua è stata un'esperienza di secondo piano nel mondo del calcio islandese. Tuttavia la sua contemporanea conoscenza del calcio italiano ci permette di evidenziare le principali differenze fra questi due pianeti... così distanti.


Il campo dell'IR nel quartiere di Breiðholt, a sud di Reykjavik


mercoledì 28 ottobre 2015

Discovering a protagonist: interview with Magnús Björn Ásgrímsson, Leiknir Fáskrúðsfjörður's chairman

Icelandic and Faroese championships have finally ended but we are going to keep the blog constantly updated till next season restart. Our staff is getting in touch with teams, coaches and players to keep the light on our favourite championships.

Here you are the interview with Magnús Björn Ásgrímsson, Leiknir Fáskrúðsfjörður's chairman, both in english and in italian.

Leiknir F. comes from two consecutive promotions and it could be the next 1.deild revelation. It belongs to a 600 people town in the savage east coast and, in its own small way, replays the Icelandic national team's growth of these years: good training facilities, experienced staff, perseverance, few economic resources, a great talent in "do it yourself".

In his long introduction to the interview Magnús, who's being Leiknir F.'s chairman for almost 19 years, point out that he is doing a no paying job as the big part of jobs in Icelandic football world, except coaches.

Leiknir Fáskrúðsfjörður in 2015 season

sabato 24 ottobre 2015

Alla scoperta dei protagonisti - Intervista ESCLUSIVA a Magnús Björn Ásgrímsson, pres. Leiknir Fáskrúðsfjörður

Con quest'articolo iniziamo un nuovo ciclo di interviste con cui il nostro blog vi terrà compagnia fino all'inizio della nuova stagione agonistica. La redazione del blog sta contattando società e atleti dei campionati islandese e faroese. Nei prossimi mesi in cui calerà il buio sulle nostre isole preferite, la luce dei riflettori sul calcio locale rimarrà sempre accesa... e non mancheranno le sorprese!

Apriamo con Magnús Björn Ásgrímsson, Presidente del Leiknir Fáskrúðsfjörður, ovvero una delle possibili rivelazioni della prossima 1.deild. Il Leiknir F. infatti viene da due promozioni consecutive e non ha intenzione di fermarsi. Questa squadra, che rappresenta un villaggio di 600 abitanti sperduto nei selvaggi fiordi dell'est, riproduce nel suo piccolo quello che è riuscito a fare la nazionale maggiore: poche risorse, strutture valide, pazienza e personale preparato per dare il meglio con ciò che si ha a disposizione.

Nella lunga premessa alla sua intervista Magnús, che è Presidente da quasi 19 anni, ci tiene a precisare che il suo incarico non è stipendiato, così come la maggior parte delle persone che gravitano nel mondo del calcio islandese, allenatori esclusi.
Il presidente Magnús Björn Ásgrímsson al momento della firma con l'attuale allenatore del club, Viðar Jónsson.

domenica 18 ottobre 2015

Úrvalsdeild 2015: le sei stelle che hanno illuminato la stagione


Fine campionato, tempo di bilanci. Ecco per il blog quali sono stati i protagonisti della stagione appena conclusa. Sono stati scelti incrociando statistiche, risultati ottenuti e premi distribuiti dalla KSI. Potrete scegliere il vostro top player con il sondaggio qui affianco. Voilà i fantastici sei dell'Urvalsdeild 2015:

Patrick Pedersen, capocannoniere del campionato nonché uno dei migliori giocatori della stagione. La vera marcia in più del Valur.

venerdì 16 ottobre 2015

Qualificazioni Euro 2016, 10ª giornata - Islanda, beffa al 90° e schiaffo all'Ungheria: la Turchia vince e passa come miglior terza

Non rimandare a domani quel che puoi fare oggi. Quante volte le persone sagge ci hanno ripetuto questa frase, fino allo sfinimento? Tante, troppe per qualcuno, ma non abbastanza per l'Islanda, che si è completamente rilassata dopo la certezza matematica della qualificazione a Euro 2016. E, volendo continuare con proverbi e modi di dire, chi la fa l'aspetti. Se non vinci due partite facilissime, per di più in casa tua, contro due squadre già eliminate (quali Kazakistan e Lettonia erano), la beffa devi aspettartela. E il tempo, in questo caso non proprio un galantuomo, è stato preciso come al solito e nell'infuocata trasferta di Konya ha dato alla nazionale di Lagerbäck e Hallgrímsson il benservito. Un risultato, quella in terra turca, che ha avuto ripercussioni enormi, che vanno ben al di là della semplice - e francamente brutta - serata islandese. Quasi superfluo parlare dell'ingloriosa chiusura della nazionale faroese in casa contro la Romania, se non fosse che il risultato dalla Turchia ha avuto conseguenze anche sul loro girone.


Festa grande negli spogliatoi della Turchia, che torna agli Europei dopo otto anni: l'ultima avventura fu ad Austria-Svizzera 2008, quando la nazionali biancorossa arrivò sorprendentemente fino alla semifinale, persa all'ultimo minuto con la Germania. Il merito di questo grande ritorno è del solito "Imperatore" Fatih Terim.

domenica 11 ottobre 2015

Qualificazioni Euro 2016, 9ª giornata - Una doppia rimonta subita che grida vendetta

Con questi giorni di metà ottobre, sta volgendo finalmente al termine la stagione ufficiale per il calcio islandese e per quello faroese. A novembre, infatti, non giocheranno né l'Islanda già qualificata né le Fær Øer già eliminate, a meno che non si organizzi qualche amichevole nell'ultima pausa del 2015, prevista appunto per il mese prossimo. Questi giorni dunque possono essere considerati come un'occasione per gli esperimenti tattici e tecnici, soprattutto per la nazionale del duo Lagerbäck-Hallgrímsson che esordirà agli Europei 2016 in Francia. Ma, almeno a questo turno, c'è ben poco di cui essere soddisfatti.

Una buona dose di insoddisfazione è quello che si legge sui volti di Gylfi Þór Sig­urðsson e di Hann­es Þór Hall­dórs­son a fine partita (mbl.is/​Golli)

giovedì 8 ottobre 2015

Úrvalsdeild, 22ª giornata - KR, che trionfo nel derby! Keflavík, una malinconica gioia finale...

Non serviva a nulla quest'ultima giornata di campionato, se non per l'onore e le statistiche. Con l'FH campione, le posizioni europee già assegnate e le retrocessioni già decise, la ventiduesima giornata (come spesso accade) è servita soltanto a perfezionare piccole cose, ma di interesse reale ne ha suscitato molto. Qualche spunto di riflessione, però, possiamo trarlo comunque, soprattutto dal pirotecnico derby di Reykjavík e da alcuni dati che già ci proiettano verso un' altra emozionantissima stagione calcistica.

Piccola festa tra i giocatori del KR e i loro tifosi sugli spalti per la sonora umiliazione inflitta ai rivali del Víkingur nel derby della capitale.

domenica 4 ottobre 2015

Effodeildin, 27ª giornata - L'HB decide per tutti: rossoneri in Europa e FC Suðuroy sul gradino di sotto

Cala finalmente il sipario sul campionato faroese, e cala in modo del tutto anonimo. Nonostante ci fossero ancora due cose da decidere, di fatto l'ultimo turno non ha regalato la minima emozione. La classifica è rimasta invariata rispetto all'ultimo turno. Il risultato finale, quindi, è abbastanza scontato. Nello scontro fondamentale con l'FC Suðuroy, l'HB Tórshavn ha di fatto deciso per tutti: lui in Europa League e i suoi avversari in 1. deild.

Partita combattutissima e tiratissima quella tra HB e FC, perché era alta la posta in palio. Alla fine, però, a spuntarla sono stati i rossoneri

mercoledì 30 settembre 2015

Úrvalsdeild, 21ª giornata - Scettro e corona all'FH: è il nuovo campione d'Islanda!

Era ormai chiaro da qualche tempo, ma puntualmente l'ufficialità veniva rimandata. Merito, soprattutto, di un'inseguitrice che non ha mollato mai la presa, che ci ha creduto fino a quando la matematica non ha chiuso i giochi. Giusto il riconoscimento finale alla squadra che più di tutte ha meritato questa vittoria finale, che è stata capolista solitaria fin dalla terza giornata (escludendo la parentesi KR tra l'undicesima e la dodicesima): settimo gioiello in appena undici anni per l'FH Hafnarfjörður, giunto finalmente a quel posto per il quale lottava da anni e che l'anno scorso gli era sfuggito all'ultimo secondo. Onore delle armi anche al Breiðablik, che ha saputo tenere vivo un campionato altrimenti già chiuso da tempo.

Festeggiamenti sfrenati in casa FH dopo la conquista del titolo che mancava dal 2012. Nella foto, i giocatori che hanno reso possibile questa grandissima festa

lunedì 28 settembre 2015

Effodeildin, 26ª giornata - Il dado (non) è tratto: si decide tutto negli ultimi novanta minuti! NSÍ e Víkingur, che numeri da record

Millimetrici cambiamenti rispetto alla settimana scorsa, ma pur sempre cambiamenti. Sembra tutto uguale, eppur (la classifica) si muove. Di poco, ma si muove. Non sempre si arriva a fine anno con mezzo campionato praticamente in bilico, ignaro del proprio destino. Invece stavolta accade proprio questo: a novanta minuti dal termine, HB Tórshavn e KÍ Klaksvík non sanno chi di loro due andrà in Europa League, così come AB Argir e FC Suðuroy non sanno chi tra loro due sarà costretto a fare i bagagli e a scendere di categoria. Insomma, quattro squadre su dieci ancora in attesa di conoscere il verdetto. Ma questo limbo infinito è esclusivamente colpa dei diretti interessati.

Mai nessuno come l'NSÍ Runavík nella storia: dopo i quattro gol rifilati al KÍ Klaksvík, la squadra giallonera è salita a ben 72 reti in un solo campionato, cosa che non era riuscita a nessuno nel massimo campionato faroese. Segue più distanziato il Víkingur Gøta di quest'anno, a quota 66 (fonte: nordlysid.fo)

mercoledì 23 settembre 2015

Úrvalsdeild, 20ª giornata - Breiðablik-FH, tutto in sette minuti! Leiknir, a un passo dal baratro...

Poteva finire di fatto già con questa giornata l'Úrvalsdeild 2015, e invece per una serie di risultati (alcuni dei quali davvero sorprendenti) resta ancora tutto da decidere. Gli occhi erano ovviamente tutti puntati sulla supersfida per il primo posto tra Breiðablik e FH, che effettivamente non ha deluso chi si aspettava grandi cose. Ma fuochi d'artificio sono arrivati anche per la zona Europa League e per quella della retrocessione. Insomma, grande spettacolo in campo quando ormai mancano solo 180 minuti alla fine della stagione calcistica islandese (le due gare della nazionale ad ottobre sono ormai solo una formalità).

Grande spettacolo nel match tra le prime due della classifica, che decidono tutto in una manciata di minuti (mbl.is/​Eva Björk)

lunedì 21 settembre 2015

Effodeildin, 25ª giornata - AB Argir, la salvezza è vicina. HB - KÍ, guerra all'ultimo punto!

Acclamata ormai la squadra campione, l'attenzione dell'Effodeildin si sposta su altri obiettivi. Restano da assegnare il posto di vice-campione (giusto una questione d'onore) e l'ultimo posto per l'Europa League, così come è ancora da decidere l'ultima squadra che retrocederà. Tutte questioni che la giornata appena trascorsa non ha voluto risolvere, né ci ha fornito qualche indicazione utile. Forse solo su un fronte si è avuto qualche progresso: quello della salvezza. Sì, la questione-salvezza sembra ormai pronta per essere archiviata, perché una delle due pretendenti (l'FC Suðuroy) non sembra più essere in grado di combattere.

Autore di un discreto campionato, il TB Tvøroyri ha ottenuto ufficialmente la salvezza in questa giornata

domenica 20 settembre 2015

1. deild, 22ª giornata - Il KA domina il derby di Akureyri, ma non basta: è il Þróttur l'altra promossa

Alla fine, tutti i calcoli si sono rivelati inutili. La situazione in classifica non è cambiata di una virgola rispettoa qualche giorno fa. Ci ha creduto fino alla fine il KA Akureyri nel sogno promozione: di questo bisogna rendergli atto. Ma ciò non è bastato. Un rendimento da prima della classe nel girone di ritorno non è bastato a riequlibrare un andamento incerto nel girone d'andata, e così alla fine l'ha spuntata la squadra che, obiettivamente, meritava di più questa promozione, non foss'altro che per il fatto di aver occupato dall'inizio dell'anno sempre le prime due posizioni. Dunque, è il Þróttur, alla fine dei giochi, ad ottenere la promozione. La "reykjavizzazione" del massimo campionato ormai sta raggiungendo livelli allarmanti: c'è il serio rischio di avere ben 10 squadre su 12 provenienti dalla stessa area nella prossima Úrvalsdeild!

La squadra, la società e i tifosi: tutti insieme in una foto per festeggiare la vittoria del campionato da parte del Víkingur Ólafsvík, certo già da tempo della promozione (mbl.is/Alfons)

giovedì 17 settembre 2015

1. deild, 21ª giornata - Suicidio finale del KA, il Þróttur è (quasi) promosso. Ma se finissero a pari punti?

Non è detta l'ultimissima parola, ma poco ci manca. Si aspetta l'ultima vocale di quella "promozion..." che il Þróttur insegue dall'inizio dell'anno. Il club rossonero non esce definitivamente dalla crisi che lo ha attanagliato in queste ultime giornate, ma ottiene il risultato che gli serviva; o, meglio, i risultati, visto che aveva una partita da recuperare. La matematica tiene viva una minuscola fiammella per una delle due squadre di Akureyri, ma si tratta di una situazione ai limiti dell'impossibile. Al 99% è il Þróttur, insomma, la seconda squadra a prendersi la promozione. Il Grótta, invece, è quella che ci lascia dopo un solo anno per tornare in 2. deild, lasciando il posto ad una rivoluzione geografica per la 1. deild dell'anno che verrà.

L'effimera gioia del KA dopo un gol contro il Grindavík, al termine della partita da kamikaze che potrebbe costargli molto caro... (foto da ka.is)

martedì 15 settembre 2015

Úrvalsdeild, 19ª giornata - Ciao ciao Keflavík, adesso la retrocessione è ufficiale. FH, il tempo è galantuomo...

Ormai, ci siamo. Se la 1. deild vivrà un'ultima giornata di fatto inutile (scarsissime le possibilità che dal derby di Akureyri arrivi la seconda promozione), in massima serie siamo un po' dietro col calendario. Ma questo non ha impedito alla 19ª giornata di chiudere praticamente mezzo discorso: servitoci, infatti, il nome della prima retrocessa, ha ormai iniziato a scandire le prime lettere del nome della vincitrice del campionato, che ha ormai le grinfie sul titolo. I nomi ormai li conoscete: l'uno è il Keflavík, l'altro è l'FH Hafnarfjörðar.

Atli Guðna­son, come al solito immenso, riaccende uno spento FH contro un ÍBV pimpante: è lui l'uomo che sta trascinando i bianconeri al titolo

lunedì 14 settembre 2015

Effodeildin, 24° giornata - B36 ufficialmente campione, ma il campionato è tutt'altro che chiuso!

E dopo la retrocessione dell'EB/Streymur, ecco che il campionato faroese ci regala alla ripresa delle ostilità il secondo verdetto: il B36 Tórshavn, superata con un risicato 2-1 la strenua opposizione del TB Tvøroyri, si è finalmente laureato campione. Con tre giornate d'anticipo. Partita combattuta ed iniziata nel peggiore dei modi per i bianconeri, con un errore dal dischetto. Ma i gol di Høgni Eysturoy al 54° e di Hanus Thorleifsson al 68°, inframmezzati dal temporaneo pareggio di Patrick Johannesen, chiudono definitivamente una pratica che durava da troppo tempo. Un'incoronazione - l'undicesima totale, la seconda di seguito (non era mai successo) - resa possibile anche dalla bandiera bianca che hanno alzato le inseguitrici, che hanno pagato per i loro errori. Confermata a questo punto anche l'eventualità paventata nelle scorse settimane: la Supercoppa dell'anno prossimo metterà di nuovo contro B36 e Víkingur Gøta, le padrone incontrastate del calcio faroese negli ultimi anni.

Old but gold, direbbero gli inglesi: è con un'immagine della premiazione dell'anno scorso che la federazione sceglie di omaggiare il B36 campione per la seconda volta di seguito, cosa mai accaduta nella sua storia. Complimenti!

giovedì 10 settembre 2015

1. deild, 20ª giornata - Lotta promozione, un posto per quattro! Grótta sull'orlo del precipizio

Passata l'euforia per l'impresa della nazionale, in Islanda ormai siamo entrati nella fase saliente della stagione. Ormai nessun errore può essere più commesso ed ammesso. E se ciò è vero per la massima serie, è un dogma incontestabile per la serie cadetta, dove restano da decidere ancora una promozione e una retrocessione: insomma, il rischio che anche gli ultimi novanta minuti siano da vivere intensamente è vivo come non mai. I punti caldi sono quindi quelli che vanno dal secondo al quarto posto, con possibilità di estensione al quinto (maxi ingorgo con tre o quattro squadre), e la coppia decimo-undicesimo posto (dove però la situazione è molto meno complessa).


martedì 8 settembre 2015

Nazionali - Oui, Islande, C'EST LA FRANCE! Il 6 settembre è nella storia. E i giornali italiani scoprono che l'Islanda ha saputo programmare...

Alla fine, il mondo se n'è accorto. Mentre l'Islanda scriveva la storia, tutti guardavano da un'altra parte. Poi l'impresa ad Amsterdam aveva attirato qualche attenzione, ma ancora con aria di sufficienza. Poi la qualificazione al termine della scialba partita col Kazakistan, ma l'ufficialità dell'arrivo a Euro 2016 fa il giro dei media: il mondo (e soprattutto l'Italia) ha finalmente scoperto l'Islanda. Chi parla di "fenomeno", chi di "miracolo", chi cerca radici politiche in questo exploit sportivo: tanta carne a cuocere, ma l'importante è che, a poco più di un anno di distanza da Inter-Stjarnan, sia finalmente crollato quel muro di diffidenza e snobismo verso il calcio islandese. Insomma, l'ultima Thule del calcio è stata scoperta! Sempre bello vedere come cambiano i giudizi nel giro di tre giorni, secondo la nobile arte del salire sul carro dei vincitori: fortuna che a Reykjavík sono sempre stati consapevoli di potercela fare. Che poi l'Islanda sia tra le prime nazionali a qualificarsi ufficialmente a Euro 2016... beh, questo aggiunge valore ad una scalata già rispettabilissima.
Il cerchio della felicità

sabato 5 settembre 2015

Nazionali - Islanda AD UN PUNTO DALLA STORIA: ad Amsterdam è un trionfo. Fær Øer, la resa è onorevole!

L'estate francese sa essere molto torrida, e di sicuro non ha nulla a che vedere col tepore islandese di luglio. Ma non sarà il clima a scoraggiare l'Islanda dal compiere l'ultimo, definitivo passo verso la qualificazione a Euro 2016. Perché ormai resta solo quello da fare, perché anche la diga Olanda non ha retto all'impatto con la furia della nazionale più ingiustamente derisa e sottovalutata (in Italia) degli ultimi anni. Certo, la crisi degli oranje è evidente, ma non si può pretendere di ridurre la vittoria dell'Islanda a questa motivazione. Contro il Kazakistan l'ultimo atto di una sceneggiatura con una sola accettabile sbavatura - la sconfitta in Repubblica Ceca -, ma comunque praticamente perfetta. Meno perfetta, ma ugualmente orgogliosa, la nazionale faroese, che contro l'Irlanda del Nord di fatto vede spegnersi le sue minuscole speranze di qualificazione, ma soltanto dopo una partita giocata ad armi pari. Il tutto in un quadro generale che, dopo anni bui, vede la rinascita del calcio scandinavo.

Una foto destinata ad entrare nella storia, perché è quella dell'undici titolare nella partita contro l'Olanda, quella che di fatto ha consegnato all'Islanda il passaggio del turno: Ragn­ar Sig­urðsson, Jón Daði Böðvars­son, Kol­beinn Sigþórs­son, Kári Árna­son, Birk­ir Már Sæv­ars­son, Gylfi Þór Sig­urðsson, Jó­hann Berg Guðmunds­son, Ari Freyr Skúla­son, Hann­es Þór Hall­dórs­son, Birk­ir Bjarna­son, Aron Ein­ar Gunn­ars­son (mbl.is/​Skapti Hall­gríms­son)

martedì 1 settembre 2015

Úrvalsdeild, 18ª giornata - Leiknir, che impresa: ferma il Breiðablik e regala mezzo titolo all'FH!

Non sta regalando le stesse emozioni della serie cadetta questa Úrvalsdeild, che anzi rischia di diventare noiosa in questo finale di stagione. Dopo questo turno, col quale il massimo campionato islandese è ormai vicino ad emettere tutti i suoi verdetti, ci sarà la pausa per le nazionali, l'ultima prima della fine della stagione in Islanda. Ma il rischio che nessuno se ne interessi è concreto: dati alla mano, è stata una delle giornate con meno gol segnati. Anzi, escludendo la terza giornata del campionato 2010 (quando furono segnati appena nove gol), questa con 10 gol è stata la seconda giornata col minor numero di gol. Se non altro, almeno si è trattato di gol pesantissimi. Come dire, pochi ma buoni.

Travolto per 3-0 dall'ÍBV Vestmannaeyjar, il Keflavík è ormai giunto alla fine del suo percorso in massima serie: al Valur spetterà l'arduo compito di dargli la mazzata finale

lunedì 31 agosto 2015

23° giornata di Effodeildin e finale di coppa: la settimana in cui B36 e Víkingur Gøta hanno confermato la loro dittatura sul calcio faroese

Se c'è un dato abbastanza evidente per chiunque segua il calcio faroese, questo è l'oggettivo e assoluto dominio di due squadre negli ultimi due anni: il B36 Tórshavn e il Víkingur Gøta. Qualcuno chiederà forse di aggiungere anche l'HB Tórshavn e l'NSÍ Runavík, ma c'è un dato che può spegnere in anticipo qualsiasi polemica: i bianconeri e i nerazzurri sono le uniche due squadre ad aver vinto negli ultimi due anni. Che sia campionato, coppa o Supercoppa, cambiano gli sfidanti (si fa per dire) ma non i risultati finali. Il 2014 e, a questo punto, il 2015 saranno ricordati come gli anni di una diarchia che estromette mezza capitale, tenendosi la metà meno vincente; gli anni delle vittoria della "Tórshavn perdente" e di un piccolo villaggio a metà strada tra le due principali città dell'arcipelago. E questa settimana, di fatto, conferma questa tesi: il calcio faroese è nelle mani di una dittatura a due, che potrebbe non essere così effimera come si crede.

giovedì 27 agosto 2015

Úrvalsdeild, 17° giornata - Il "BreiðaGlenn" affonda lo Stjarnan, mentre ad Akranes si canta l'inno al calcio

Sarà difficile trovare una giornata più bipolare di questa che è appena trascorsa. A vedere le prime due partite, si sarebbe definito un turno di campionato spettacolare e divertente; a vedere, le quattro restanti ci si sarebbe addormentati davanti al televisore. Nel rush finale di campionato, con cinque giornate ancora da giocare, capitano anche queste cose. In attesa di verdetti che continuano a latitare, e che - mettiamoci l'anima in pace - continueranno a farlo fino alla fine, non c'è una sola squadra che molli possa dormire sonni tranquilli. Ma intanto bisogna farsi qualche domanda sul Breiðablik, perché indipendentemente dall'esito finale del campionato... potremmo essere di fronte alla nascita di una nuova superpotenza del calcio islandese.

Jonahan Glenn: con il suo arrivo al Breiðablik, i biancoverdi sono diventati una serissima candidata al titolo, e potenzialmente favoriti per l'anno prossimo. Il KR e l'FH dovranno darsi da fare per evitare la nascita di un temibile avversario

martedì 25 agosto 2015

1. deild, 18ª giornata - L'agonia del BÍ/Bolungarvík finisce qui, quella di Þróttur e Fram è appena all'inizio...

Si fa sempre più imprevedibile la 1. deild man mano che ci avviciniamo al verdetto definitivo. E, proprio come all'inizio del campionato, non mancano i risultati a sorpresa. Ammesso che tali risultati si possano definire davvero sorprendenti, visto che ormai il Þróttur sembra essersi messo d'impegno per non farsi promuovere, mentre il Fram pare che finalmente si sia messo in testa che la salvezza va conquistata sul campo il prima possibile, perché la questione potrebbe protrarsi pericolosamente fino alla fine, anche se ormai una squadra l'abbiamo già persa.

Il Þróttur, con una doppia rimonta, pareggia col Fram: i giocatori in campo festeggiano, ma la classifica è più minacciosa che mai... (Eva Bjork/mbl.is)

lunedì 24 agosto 2015

Effodeildin, 22ª giornata - Il B36 fa fuori il Víkingur Gøta e ormai corre verso il titolo

A cinque giornate dalla fine (quattro per le due finaliste di coppa), l'Effodeildin rischia di vedere molti verdetti emessi prima degli ultimi novanta minuti. Infatti, almeno nella parte alta della classifica i giochi sembrano effettivamente già chiusi, mentre la zona più instabile sembra essere quella della retrocessione, dove invece la battaglia potrebbe davvero continuare fino alla fine. A questo punto, la settimana prossima diventa cruciale: tra finale di coppa e 23ª giornata, il mese di settembre rischia di trasformarsi in una bella vetrina dove giocare soltanto pro forma, ma senza reali obiettivi.

Tanti auguri al KÍ Klaksvík, che oggi (24 agosto 2015) compie 111 anni di vita: come regalo, il club azzurro potrebbe concedersi un ritorno in Europa League. E l'HB sembra non avere nulla in contrario...

domenica 23 agosto 2015

Úrvalsdeild, 16ª giornata - Il KR non c'è più: pari con l'ÍBV e titolo ormai andato; Breiðablik nuovo anti-FH

Forse siamo arrivati al punto di svolta di questo campionato, e ancora una volta è una piccola squadra a spegnere le ambizioni del club più titolato d'Islanda. Il KR Reykjavík ormai non c'è più, non connette più: dopo la sconfitta col Fjölnir e la finale persa nel derby col Valur, il team bianconero sbanda ancora in un mese di agosto più nero che bianco, e forse questa volta è la volta definitiva. Senza coppa nazionale persa all'ultimo round, senza Supercoppa regalata allo Stjarnan, senza una coppa di lega macchiata da un ignobile ritiro a giochi in corso, forse senza nemmeno il campionato, la stagione (condita anche da un percorso europeo terminato precocemente, pur con l'attenuante di un Rosenborg quest'anno stratosferico) rischia di trasformarsi in una débâcle storica per chi aveva fiducia nel team di Bjarni Eggerts Guðjónsson, in una triste conferma dei pronostici per chi era scettico.

Jón Inga­son e Óskar Örn Hauks­son sono stati tra i protagonisti della bellissima partita tra ÍBV e KR (Sig­fús Gunn­ar/mbl.is)

giovedì 20 agosto 2015

1. deild, 17ª giornata - Þróttur, ora si rischia la beffa. Fram, mai così in basso nella tua storia.

Due turni senza occuparcene, e la 1. deild cambia aspetto (e padrone): un campionato semplicemente diverso. Insomma, l'ennesima dimostrazione che sul campionato cadetto del calcio islandese c'è una sola certezza, e cioè che non esistono certezze, perché chi ne ha prima o poi le vedrà smentite. E a smentire clamorosamente quelle poche certezze che finora eravamo riusciti a farci ci ha pensato il Þróttur, che dalla promozione quasi sicura è passato alla minaccia concreta di una beffa nel finale, a cinque giornate dalla fine. Ma anche il Fram è ad un passo dal punto più basso della sua storia.


Leadership confermata quella del Víkingur Ólafsvík, che con un netto 3-0 liquida l'HK Kópavogur e si avvia decisamente verso la promozione (Eggert Jó­hann­es­son/mbl.is)

lunedì 17 agosto 2015

Effodeildin, 21ª giornata - Milan Cimburović parte col piede giusto e l'HB torna a vincere. Ma chi è Milan Cimburović?

Ormai è tardi per dire che per la vetta dell'Effodeildin possa cambiare qualcosa, ma di certo una sterzata a questo campionato può arrivare dalla notizia della settimana: Heðin Askham, il tecnico dell'HB Tórshavn, si è dimesso in seguito alla sconfitta per 2-0 sul campo del KÍ Klaksvík, venendo sostituito dalla società rossonera a tempo di record con Milan Cimburović. Una scelta alquanto discutibile, decisamente strana e apperentemente fuori da ogni logica. Ma, almeno per ora, azzeccata. Le perplessità però restano quando di Milan Cimburović si va ad analizzare la carriera.

Indubbiamente è lui il "man of the week", "l'uomo della settimana": Milan Cimburović, nuovo tecnico dell'HB, ha attirato curiosità da buona parte degli sportivi faroesi. E il suo esordio sulla panchina rossonera fa ben sperare (foto da hb.fo)

domenica 16 agosto 2015

Coppa d'Islanda, finale - Valur, riassapora la gloria di un tempo: KR sconfitto e decima coppa in bacheca

Come promesso, dopo una breve pausa estiva, il blog riapre i battenti e lo fa con una delle partite più importanti dell'anno in Islanda: la finale di coppa nazionale, che a queste latitudini ha una dignità pari al campionato (contrariamente alla coppa di lega). E questa finale ha rispettato tutte le premesse, mostrandosi equilibrata e divertente, ma anche giusta nel risultato: la vittoria finale è andata al Valur, che contro il KR Reykjavík sfodera una prestazione maiuscola assicurandosi una coppa che nella sua bacheca mancava da dieci anni esatti.


Giubilo sfrenato per la squadra rossoblù, con i giocatori che hanno fatto passare la coppa tra i tifosi entusiasti accalcatisi a bordocampo (visir.is)

venerdì 7 agosto 2015

Úrvalsdeild, 14ª giornata - KR, il suicidio ti costa caro: l'FH è di nuovo capolista in solitaria, ma il Breiðablik non molla

Continua a regalare spettacolari incroci e strepitosi colpi di scena la lotta per la vittoria finale dell'Úrvalsdeild, che tra due mesi chiuderà i battenti. Chi possa arrivare alle ultime curve in posizione di forza è un vero mistero, perché nelle ultime settimane la vetta della classifica è stata più instabile e mutevole di quanto si possa solo lontanamente immaginare. E così, puntuale, eccovi servito l'ennesimo controsorpasso.



giovedì 6 agosto 2015

1. deild, 14ª giornata: Fram, adesso la retrocessione è un pericolo concretissimo

Come quando si vive una disavventura alla quale all'inizio non si vuole credere e ci si ripete che si tratta soltanto di un incubo, il Fram ormai sembra risucchiato in un vortice famelico, in un buco nero in cui ci si avvicina sempre di più all'orizzonte degli eventi. Un declino lento, ma a quanto pare inesorabile quello della squadra azzurra. Insomma, la retrocessione di una delle grandi storiche non sembra più un evento così improbabile e sarebbe l'ultima conferma che ormai la geografia del calcio islandese di oggi non ha quasi più nulla in comune con quella di una volta.

mercoledì 5 agosto 2015

Effodeildin, 19ª giornata: B36-NSÍ, ormai il titolo è questione solo vostra. EB/Streymur ormai senza speranze

A meno di una settimana di distanza dallo scontro diretto al vertice che darà importantissime indicazioni su chi arriva meglio allo sprint finale, B36 Tórshavn e NSÍ Runavík sono rimasti praticamente gli unici a contendersi il titolo, perché la concorrenza è pian piano venuta meno. Ma come si avvicinano la squadra bianconera e quella giallonera allo spareggio definitivo? Da un punto di vista prettamente emotivo, ovviamente c'è massima carica per entrambe le squadre. Tuttavia, nel calcio più delle emozioni conta il campo, ed è lì che qualcuno al momento appare in vantaggio...

Il Víkingur Gøta spreca tantissimo in casa col KÍ Klaksvík, e alla fine deve accontentarsi di un 1-1 che lo allontana forse definitivamente dalla lotta per il titolo (nordlysid.fo/Myndir: Oliver)

sabato 1 agosto 2015

Coppa d'Islanda, semifinale: niente da fare, la coppa resterà comunque a Reykjavík

Guardando un po' le squadre alle semifinali, un po' tutti ci eravamo illusi che finalmente fosse arrivato il momento di portare via un trofeo dall'area della capitale, come non accade da diverso tempo ormai. Invece no, le semifinali di questa Coppa d'Islanda chiudono le parte in faccia a quanti sognavano di vedere squadre di altre parti del paese arrivare alla gloria e concedono il diritto di giocarsi il trofeo a KR Reykjavík e Valur, cioè la storia del calcio islandese. Ma le eliminazioni di KA Akureyri e ÍBV Vestmannaeyjar sono arrivate in modi davvero molto diversi.
Un momento della partita tra KR e ÍBV (mbl.is/Þ​órður)

giovedì 30 luglio 2015

Effodeildin, 18ª giornata: Víkingur Gøta, la goleada è esagerata. EB/Streymur - KÍ Klaksvík, pari spettacolo

Dopo la pausa estiva durata tutto il mese di luglio, nello scorso fine settimane è ricominciata l'Effodeildin. E che modo di ricominciare! Partite scoppiettanti, alcune da vivere con le palpitazioni dal primo all'ultimo minuto, anche se qualcuno un po' noiosetta c'è stata. Insomma, il campionato faroese riparte dopo lo shock europeo e a divertire di più sono proprio le due squadre che in Europa League hanno fatto relativamente meglio: NSÍ Runavík e Víkingur Gøta.

L'NSÍ Runavík vince, ma questo non basta per ritornare al primo posto, occupato dal B36: sembra ormai essere quasi decisivo lo scontro diretto del 9 agosto. Senza dimenticare che in agguato per il titolo c'è anche qualcun altro...