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lunedì 21 settembre 2015

Effodeildin, 25ª giornata - AB Argir, la salvezza è vicina. HB - KÍ, guerra all'ultimo punto!

Acclamata ormai la squadra campione, l'attenzione dell'Effodeildin si sposta su altri obiettivi. Restano da assegnare il posto di vice-campione (giusto una questione d'onore) e l'ultimo posto per l'Europa League, così come è ancora da decidere l'ultima squadra che retrocederà. Tutte questioni che la giornata appena trascorsa non ha voluto risolvere, né ci ha fornito qualche indicazione utile. Forse solo su un fronte si è avuto qualche progresso: quello della salvezza. Sì, la questione-salvezza sembra ormai pronta per essere archiviata, perché una delle due pretendenti (l'FC Suðuroy) non sembra più essere in grado di combattere.

Autore di un discreto campionato, il TB Tvøroyri ha ottenuto ufficialmente la salvezza in questa giornata

La resa, forse definitiva, dell'FC arriva al Sarpugerði, la tana del Víkingur Gøta. Una partita che i padroni di casa controllano fin dall'inizio, esercitando a tratti un dominio imbarazzante. La difesa degli ospiti conferma ancora una volta di essere a livelli troppo bassi anche per il pur modesto campionato faroese, e si fa infilare con estrema facilità, anche se bisogna che bisogna ammettere che il gol del vantaggio nerazzurro è piuttosto fortunoso: al 31° riceve palla dai limiti dell'area e cadendo calcia un rigore in movimento che scheggia la parte bassa della traversa ed entra in rete. Incolpevole, su un colpo così strano e una traiettoria ancora più strana, il portiere. Gli ospiti però hanno un sussulto d'orgoglio e tre minuti più tardi conquistano un rigore nettissimo per un'ingenuità di Sámal Jákup Joensen: dagli undici metri Jón Krosslá Poulsen non fallisce. La situazione si ribalta, e l'FC può addirittura portarsi in vantaggio immediatamente dopo, ma prima il capitano Palli Augustinussen e poi Búi Egilsson si fanno trascinare dall'emozione e sbagliano. Dura lex, sed lex quella del calcio: al 44° i nerazzurri tornano in vantaggio col colpo di testa di Heðin Hansen. Nella ripresa gli ospiti ripartono forte, ma al 52° la traversa è di nuovo loro nemica, consentendo a Gunnar Vatnhamar di triplicare. Ci saranno poi occasioni da entrambe le parti, ma i portieri svolgono il loro lavoro egregiamente. Finisce qui, e l'FC Suðuroy ha un piede e mezzo nella fossa.

Sono quattro, infatti, i punti di svantaggio dall'AB Argir che occupa il decimo posto, il primo utile per salvarsi. La distanza è aumentata dopo che l'AB ha costretto sul 2-2 un tranquillissimo ÍF Fuglafjørður: padroni di casa subito in vantaggio al 6° con una bella azione dalle retrovie conclusa dal colpo al volo di Rógvi Poulsen, pareggiato dopo nemmeno sessanta secondi dal mezzo pallonetto di Andy Ólavur Olsen, che prende in controtempo l'altissima difesa avversaria. Fioccano le occasioni da gol visto che le retroguardie lasciano a desiderare, ma a tornare in vantaggio è di nuovo l'AB al 44°. Nella ripresa, l'ÍF preme intensamente per trovare il gol del pareggio, ma più volte un Heðin Stenberg in buona giornata si oppone con apprezzabili parate: peccato che sia proprio il numero 16 ex-HB a tradire i suoi con una papera che all'83° permette a Dánjal á Lakjuni di segnare e di fissare il punteggio su un 2-2 comunque rassicurante. I quattro punti di vantaggio sull'FC e la differenza reti a favore (-7 contro -30) permettono di dormire sonni tranquilli. Proprio contro l'ÍF Fuglafjørður l'FC Suðuroy sarà chiamato all'ultima spiaggia: perdere sarebbe la condanna definitiva, pareggiare prolungherebbe l'agonia, vincere è l'unica soluzione. Magari una mano può giungere dal prossimo avversario dell'AB, cioè il B36.

Meglio non contarci troppo però, perché i bianconeri, dopo aver raggiunto il titolo, hanno sempre avuto la tendenza a rilassarsi. E stavolta, come da tradizione, non si fa eccezione. La caduta sul campo del KÍ Klaksvík, quindi, rientra perfettamente nella norma. Certo, la partita si era messa benissimo fin dall'11°, quando Philip Lund aveva trovato il gol con un pallonetto meraviglioso da posizione impossibilmente defilata: fin troppo facile dire che la colpa è anche di Meinhardt Joensen, troppo fuori dai pali ma che avrà abbondantemente modo di riscattarsi. Gli azzurri inseguono la chimera dell'Europa League, ma nella prima mezz'ora giocano talmente male che sembrano averlo dimenticato: l'occasione che spacca la partita è un calcio d'angolo al 31°, che Kenan Hajdarević sfrutta alla perfezione per segnare l'1-1. A questo punto, i campioni faroesi (di nuovo) in carica credono di aver fatto la loro parte, e decidono che è ora di smettere di giocare: la difesa fa errori imbarazzanti, e il KÍ Klaksvík fa 2-1 con Ndende Adama Guéye. Per nulla pentiti di ciò, nella ripresa i bianconeri non faranno granché: segnialiamo solo la doppietta negata a Lund per fuorigioco. Nonostante tutti i buoni propositi della vigilia, il B36 cade malamente a Klaksvík: impossibile non pensare ad un tentativo di ostacolare i cugini-rivali dell'HB nella rincorsa europea.

Ma l'HB per il momento ce la fa a reggersi in piedi da solo, nonostante ormai tutti i tifosi faroesi sperino di vedere i tiranni rossoneri lontani da qualsiasi posizione di rilievo. Davanti ad un Gundadalur semi-deserto (a causa anche del cielo minaccioso che da settembre a marzo-aprile incombe quotidianamente sull'arcipelago), l'HB resta imbrigliato per quaranta lunghi minuti nella ragnatela dell'EB/Streymur, prima di trovare il vantaggio con Teit Jacobsen, subito dopo imitato da Adrian Justinussen (gran gol il suo). Insomma, il 2-0 rossonero all'intervallo è pesantissimo, ma... ma la ripresa chiude lo spazio ad eventuali recriminazioni. In parole molto semplice, l'EB/Streymur non esce proprio dagli spogliatoi. Quello che questa squadra si rivela capace di combinare tra il 62° e il 65° è semplicemente allucinante: subisce non uno, non due, ma ben tre gol nell'arco di quattro minuti! Di certo non si tratta di un record mondiale, e basta cercare su Internet per trovare notizie di tre gol in così poco tempo: se sia mai successo in Effodeildin e negli altri campionati locali, sinceramente non saprei. Di certo, almeno in tempi recenti non c'è notizia di imprese simili. Comunque, completa il quadro nerissimo dell'EB/Streymur il 6-0 nel finale ancora di Jacobsen.

Chiude la giornata una partita effettivamente poco importante per i padroni di casa, appena più interessante per gli ospiti che puntano ad essere vicecampioni. Per carità, tra secondo e terzo posto non cambia assolutamente nulla (si accede comunque al primo turno preliminare di Europa League), ma almeno la soddisfazione della medaglia d'argento è legittimo continuare a seguirla. Partita non particolarmente spettacolare, ma comunque divertente. Alla fine tra TB Tvøroyri e NSÍ Runavík finisce 2-2, con i gialloneri chi subiscono una doppia rimonta. Ma entrambe le squadre possono uscire soddisfatte: il TB adesso è salvo anche secondo la matematica (sei punti sulla penultima, differenza reti e scontri diretti a favore), l'NSÍ conserva un punto di vantaggio sul Víkingur terzo.


25ª giornata
Domenica 20 settembre
AB Argir - ÍF Fuglafjørður 2-2 (vedi sintesi)
HB Tórshavn - EB/Streymur 6-0 (vedi sintesi)
KÍ Klaksvík - B36 Tórshavn 2-1 (vedi sintesi)
Víkingur Gøta - FC Suðuroy 3-1 (vedi sintesi)
TB Tvøroyri - NSÍ Runavík 2-2 (vedi sintesi)


26ª giornata
Domenica 27 settembre
FC Suðuroy - ÍF Fuglafjørður
Víkingur Gøta - HB Tórshavn
EB/Streymur - TB Tvøroyri 
NSÍ Runavík - KÍ Klaksvík
B36 Tórshavn - AB Argir


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