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venerdì 30 agosto 2013

Un FH eroico sfiora l'impresa a Genk, ma fallisce il colpo di grazia e poi crolla. Recuperi di campionato: l'urlo di liberazione del Breiðablik e l'allungo (decisivo?) del KR

Tutti in piedi, per favore. C'è una standing ovation da fare ad una squadra che ha dimostrato di avere coraggio e grinta da vendere. Una squadra che ha lottato finché ha potuto, prima di perdere le speranze quando poi la situazione si è resa difficile, e lo sarebbe stato per chiunque, per qualunque squadra. Ed è per questo che il risultato finale, impietoso, alla fine risulta falso, bugiardo, figlio di una partita totalmente diversa da un incontro datato a una settimana prima. Il calcio, lo abbiamo ripetuto più volte, è questo, è fatto così, e se non lo si accetta è meglio abbandonarlo. Ma il premio che ha avuto il Genk è davvero troppo generoso. Sì, avete capito bene: la standing ovation va fatta all'FH Hafnarfjörður, il cui unico errore è stato quello di fermarsi ad un passo dall'obiettivo. Pagando ad un prezzo troppo alto.
Una partita combattutissima, a dispetto del risultato finale. Il Genk sembrava insuperabile, ma in realtà l'FH l'ha messo in difficoltà, rischiando quasi di eliminarlo. Non è una disfatta per la squadra islandese, ma solo un inizio che potrà portare lontano. Ma, nel frattempo, grazie FH per averci fatto immaginare l'Islanda tra le grandi d'Europa! (fonte: sport.is)

mercoledì 28 agosto 2013

Ritorno play-off di Europa League: l'FH vola nelle Fiandre per dimenticare una settimana da film horror. Ma l'umore è sotto i piedi...

Che il tempo fugga troppo in fretta è una sensazione che tutti abbiamo avuto più volte nella vita e che i poeti hanno reso magnificamente più volte nella storia. Questo non è un blog letterario e quindi vi risparmieremo inutili citazioni fatte e rifatte, ma non possiamo tralasciare un dettaglio: il tempo passa, e ricordare il passato non è sempre piacevole. Per capire meglio, si può chiedere qualcosa all'FH Hafnarfjörður, che soltanto sette giorni fa sprizzava entusiasmo da tutti i pori, trasmettendolo anche dal proprio sito ufficiale, mentre adesso fa i conti con la maestra più dura della vita, ma anche di un più banale processo di crescita di una squadra: l'esperienza. Inutile girarci intorno, senza esperienza non si va lontano, e l'unico modo per acquisirla è sbagliare.
Il pubblico della Cristal Arena è abituato a vedere il Genk giocare partite contro formazioni di primo livello in Europa. Non è particolarmente caloroso anche se molto fedele alla squadra, per cui l'ambiente non sarà troppo ostile come potrebbe esserlo in paesi dove il calcio è quasi un motivo di vita, ma pensare di riuscire a qualificarsi qui è un pensiero (purtroppo) francamente difficile da sostenere. (fonte: hln.be)

martedì 27 agosto 2013

17° giornata di Úrvalsdeild: il Víkingur Ólafsvík apre la crisi del Breiðablik. La settimana storica dell'FH è solo uno storico disastro: il KR lo batte ed intravede lo scudetto!

Dura lex, sed lex dicevano i Romani quando invitavano a rispettare la legge, anche quando questa era spietata. E la dura lex in questo caso è quella del calcio: se non segni almeno un gol più dell'avversario, le partite non le vinci. C'è poco da fare. Un'antica frase che però non sembra suggerire niente alle squadre islandesi, in particolar modo a chi dovrebbe adoperarsi per non buttare all'aria una stagione intera. Ma questa giornata di Úrvalsdeild ci ha offerto interessantissimi spunti su cui riflettere e con cui provare ad interpretare le ultime cinque giornate.
Il KR è felice. Ha battuto per 3-1 l'FH nello scontro diretto per lo scudetto, superandolo in classifica, ed ha ancora due partite da recuperare rispetto ai suoi diretti avversari. La matematica ancora non ha emesso la sua sentenza, ma appare ormai inevitabile il ritorno dello scudetto nella Reykjavík bianconera! (fonte: sport.is)

lunedì 26 agosto 2013

18° giornata di 1. deild karla, ovvero l'assenza di pareggi. Grindavík e Haukar avanti col fiatone, Fjölnir e BÍ/Bolungarvík come tenaglie. Þróttur-Fjallabyggðar: a voi la salvezza!

Alla fine della fiera, tutte le squadre del mondo si dannano come pazze per cercare di racimolare quanti più punti è possibile, soprattutto se la classifica è corta. Succede così che le dominatrici del campionato trovino qualche difficoltà di troppo, perché la fame di punti spinge tutti a rischiare su campi difficili, come la fame spinge i lupi in ambienti a loro ostili come le città. Il paragone non è esagerato, perché la necessità di punti sta animando alcune squadre finora un po' timide. Però chi è timido sa che questa caratteristica talvolta è difficile da superare e perciò complica i propri piani, ed è per questo che chi ancora non è riuscito a scogliersi adesso è di fronte ad un bivio: o ci si dà una mossa, o si perde il treno. Con conseguenze diverse, ma unite da un unico denominatore: il rammarico.
Sævar Geir Sigurjónsson del KA Akureyri durante un'azione della partita di andata col Grindavík, che all'ultima giornata sfiderà in casa proprio il KA, che per un intero girone di andata ha sognato la promozione. Sarà la regina delle rammaricate, dovendo guardare (probabilmente) la festa-promozione dei suoi avversari? (fonte: sport.is)

venerdì 23 agosto 2013

Stavolta storia non fa rima con gloria: l'FH "europeo" perde in casa 2-0 col Genk. Rimonte al 90° in campionato: la grinta per lo sprint finale

"L'importante è partecipare". "Almeno ci abbiamo provato". Quante volte abbiamo sentito dire queste frasi fatte, ma sempre vere? Tante, e quasi sicuramente ogni volta che il risultato non ci era favorevole. Ci piacerebbe moltissimo dirvi che stavolta è diversa dalle altre, ma purtroppo non si può. Non si può perché il tanto atteso 22 agosto lascia dietro soltanto record, ed una storia completa solo a metà. Certo, siamo comunque di fronte ad un qualcosa di inatteso e di sorprendente, e nessuno si aspettava di vedere l'FH alla finale dello Juventus Stadium di Torino, ma così l'amaro in bocca è tantissimo. Sì, è un 2-0 che si può recuperare, ma la prestazione di ieri lascia ben poche speranze. Un 2-0 secco e tutto sommato meritato del Genk, che ha fatto valere la legge del più forte. Quello che resta è la speranza di una prestazione oltre ogni limite al ritorno, ma qui si sfiorerebbe il miracolo sportivo. Se è triste lo scenario europeo, è addirittura cupo quello delle squadre impegnate ieri in alcuni recuperi del campionato, recuperate veramente allo scadere. Lo Stjarnan è l'unico a sorridere un po', ma le luci restano puntate su quella leggerissima vena di tristezza per un dolce assaggiato, ma non gustato...
L'FH e il Genk entrano in campo preceduti dai due guardalinee e dall'arbitro, il signor Pawel Gil, dalla Polonia. Il direttore di gara assegnerà poi all'FH un rigore, che sarà parato dal portiere avversario. Sarà l'ultima emozione di una partita negativa, e che lascia poche speranze per il ritorno in terra belga. (fonte: sport.is)

giovedì 22 agosto 2013

17° giornata di 1. deild karla: il tragico finale del Völsungur simboleggia la catastrofe calcistica del Norðurland eystra. Grindavík, tra poco puoi tornare a casa!

Fuori una. Due parole, un verdetto ormai incontrovertibile. Se l'Úrvalsdeild è in preda al caos del calendario e non è neanche lontanamente pensabile azzardarsi a parlare di verdetti, il campionato cadetto ha proceduto finora con un ordine e una precisione da orologio svizzero. Ma gli orologi migliori, scoccata l'ora, suonano. E l'orologio del Völsungur purtroppo è suonato. Ne esce come un pugile suonato (scusate il gioco di parole), mai in grado di tenere testa all'avversario. Purtroppo non è mai riuscito a impressionare nel nuovo campionato e, dopo un'ottima 2. deild karla nel 2012 conclusa al primo posto, come la più beffarda delle storie, retrocede all'ultimo posto. Certo, di matematico c'è solo la retrocessione e non ancora l'ultimo posto, ma visto l'andamento avuto finora, si può affermare senza timore di essere poi smentiti che la dodicesima ed ultima piazza sia solo questione di tempo e che magari sarà assicurata già alla prossima giornata.

Il Völsungur, come già detto in passato, è una squadra del villaggio di Húsavík, nella regione del Norðurland eystra, che calcisticamente sta vivendo il suo annus horribilis. Infatti nella massima serie è rappresentato dal Þór Akureyri e dalle sue manie da suicida, mentre nella serie cadetta vanta tre squadre. Ma una è già retrocessa, l'altra (il Fjallabyggðar) è in serio pericolo e la terza (il KA Akureyri) ha imitato i suoi cugini, buttando alle ortiche punti su punti, soprattutto nelle ultime giornate. Insomma, si può fare anche peggio, ma è molto difficile; si potrebbe fare meglio, ma ora come ora pare più facile fare peggio...
Il KA Akureyri festeggia il gol del momentaneo pareggio contro l'Haukar. Ma la gioia è effimera, perché nel giro di tre minuti l'Haukar torna in vantaggio e vince la partita. Un gol che forse allontana i sogni di gloria dei tifosi del capoluogo del Norðurland eystra, mentre accende quelli degli avversari (fonte: sport.is)

mercoledì 21 agosto 2013

Verso il 22 agosto 2013: la data da record sarà anche quella della svolta? Il calcio islandese ha già un appuntamento con la storia

Il conto alla rovescia è ormai ufficialmente iniziato, e i pensieri iniziano a volare lontano. Per moltisslimi tifosi di calcio sparsi per il mondo è un normalissimo giovedì di Europa League, e di indimenticabile in questa data ci vedono ben poco. Ma in Islanda non può essere così: l'anno d'oro del calcio locale ha bisogno di una gemma che lo impreziosisca ulteriormente, rendendolo il pezzo più pregiato, quello da novanta, della storia di questo sport in questa nazione. Un compito in parte già assolto dalla nazionale, che nel girone di qualificazione ai mondiali di Brasile 2014 è in piena lotta per la sua storica prima volta. Certo, ci sono anche diverse gare di campionato da recuperare, tra cui spicca la riedizione della finale di coppa, e la stessa Europa League non lesina partite d'interesse (per noi amanti del calcio islandese spicca Aktobe - Dinamo Kiev, per renderci conto della squadra che al turno precedente ha fatto fuori il "nostro" Breiðablik), ma c'è un appuntamento importantissimo. Nel titolo si parla di sette squadre per una data da record, ma tra queste ce n'è una che più di tutte "sente" il peso sulle spalle: stiamo parlando del solito, immenso FH Hafnarfjörður degli ultimi anni, che a ragion veduta è la speranza europea del paese.
Ecco gli undici uomini che domani dovranno regalare all'FH Hafnarfjörður e all'intera Islanda calcistica l'ingresso in Europa. L'avversario è un assiduo frequentatore dei palcoscenici europei, ma le due prove offerte già contro l'Austria Vienna sono davvero molto incoraggianti. Non resta che aspettare domani! (fonte: fh.is)

lunedì 19 agosto 2013

Breaking news: la tragedia fortunatamente evitata per poco

Stando a quanto ha comunicato il Breiðablik sul suo sito ufficiale, il motivo per il quale la partita con il KR Reykjavík fissata per il 18 agosto 2013 è stata rinviata è un incidente subito dal suo centrocampista Elfar Árni Aðalsteinsson. Sempre sul sito si legge che il KR e la federazione hanno subito deciso di rimandare il match di comune accordo col Breiðablik a data da destinarsi, ricevendo anche l'unanime consenso del pubblico. Per chi conoscesse l'islandese, questo è il comunicato ufficiale del club:
Yfirlýsing Breiðabliks:
Nú er lokið heilskanni á Elfari Árna Aðalsteinssyni, leikmanni Breiðabliks, sem fékk þungt höfuðhögg í leik liðsins við KR á Kópavogsvelli í kvöld. Niðurstöðurnar lofa góðu þar sem allt virðist vera í lagi. Ekki liggur fyrir hvort hann þarf að dveljast á sjúkrahúsi í nótt.
Knattspyrnudeild Breiðabliks og leikmenn liðsins vilja þakka áhorfendum á leiknum í kvöld þann skilning sem þeir sýndu þeirri ákvörðun að fresta leiknum. Nýr leiktími verður ákveðinn af Knattspyrnusambandinu og verður frítt inn á þann leik.
Borghildur Sigurðardóttir
formaður Knattspyrnudeildar Breiðabliks
Elfar Árni Aðalsteinsson, il giovane ragazzo che ha rischiato davvero tanto con un incidente. Per fortuna, tutti hanno subito capito la gravità della situazione e nessuno ha protestato alla sospensione dell'incontro. Ora, il ragazzo sta meglio. Da parte nostra, gli auguriamo una pronta e ottima guarigione! (fonte: breidablik.is)

Cosa è successo nella 15° giornata di Úrvalsdeild: il campionato incompleto e il caos delle partite da recuperare

Chi vuole provare ad orientarsi nel labirinto del campionato islandese, almeno quello di "Serie A", e del suo calendario, non speri poi di uscirne facilmente. Succede, infatti, che mentre scriviamo della 15° giornata (passata da un bel po', ma per tenervi aggiornati è giusto scriverne anche con ritardo), ci ritroviamo a dover commentare una giornata terminata con 6 partite giocate su 6, ma che sulle sue spalle porta il peso di partite rinviate ad un mese di distanza dalla giornata alla quale appartengono: è il caso di ÍA Akranes - Breiðablik, partita della 14° giornata spostata al 22 agosto a causa degli impegni europei della squadra ospite. Il 22 agosto è giovedì, ma visto che il Breiðablik ha già salutato l'Europa League può tranquillamente giocare nello stesso giorno in cui l'FH Hafnarfjörður è impegnata nella competizione continentale. Ma, paradosso dei paradossi, il 22 si gioca anche il posticipo serale della 16° giornata (l'attesissima Stjarnan-Fram, riedizione della finale di coppa) ed il recupero di ÍBV Vestmannaeyjar - Keflavík, partita rinviata della 10° giornata, disputatasi il 3 luglio: in pratica, ben 3 giornate saranno recuperate nello stesso giorno, il confusionario 22 agosto, una data da bollino nero! E, come se non bastasse, il 29 agosto ci saranno gli altri due recuperi della 10° giornata. Per il momento, questa è la data nella quale tutti i ritardi saranno riparati e tutte le squadre avranno giocato lo stesso numero di partite, e così dovrebbe essere fino al 28 settembre, la data in cui il sipario calerà. Ovviamente, a meno che l'FH non vada clamorosamente avanti in Europa League, ma in quel caso si aprirebbero scenari inesplorati e che forse, almeno per ora, è meglio non immaginare...
Il logo della KSÍ (Knattspyrnusamband Íslands, ovvero Federazione calcistica dell'Islanda), che quando stilò i calendari il 28 novembre 2012 certo non immaginava una situazione del genere. Nessuno è colpevole di questa situazione, se non il maltempo che ha costretto al rinvio di alcune partite, mentre gli impegni europei più che "colpevoli" sono "graditi inconvenienti". L'unica cosa imputabile all'organo governativo del calcio islandese è l'aver accumulato tutti i recuperi in un solo giorno, che tra l'altro è anche un giorno "europeo".

domenica 18 agosto 2013

Fram-Stjarnan come Milan-Liverpool del 2005: Fram tre volte sotto, poi l'orgoglio e il clamoroso trionfo in coppa!

La storia si ripete. Sembra una frase fatta, ma questa volta calza a pennello. Come annunciatovi, dopo una settimana di vacanze estive, torniamo a scrivere e ad aggiornarvi su quanto accade nel calcio islandese. E per fortuna le squadre del posto ci danno una mano per ripartire alla grande, e con un paragone che rimanda la mente di ogni singolo tifoso ad una delle partite più incredibili ed indimenticabili della storia del calcio: chi, infatti, non ricorda la mitica finale di Istanbul, quella del 25 maggio 2005 tra Milan e Liverpool? Ecco, rinfrescata la memoria e con le dovute proporzioni, la stessa cosa è accaduta nella finale di Bikar karla (la coppa nazionale islandese), con un incontro destinato ad entrare nella storia del calcio islandese.
Il Fram gioca una partita forse meno buona dello Stjarnan dal punto di vista tattico e tecnico, ma ha mostrato un orgoglio da grandissima squadra che di fatto legittima la vittoria finale e che lo riporta ai fasti di un tempo. La stagione da mediocre diventa quasi ottima con questa prestazione. Adesso, il compito più duro: dare continuità a questa vittoria vincendo altri trofei. Nel frattempo, pur rimanendo neutrali, complimenti vivissimi, Fram! (fonte. sport.is)

venerdì 9 agosto 2013

Ritorno terzo turno preliminare coppe europee: all'FH Hafnarfjörður non basta il suo "spirto guerrier", il Breiðablik non riesce a svegliarsi dall'incubo

La serata dei rimpianti. Non può essere altrimenti in Islanda, perché i risultati da una parte sono buoni, quasi straordinari e di certo insospettabili solo un mese fa, ma dall'altra segnano anche la quasi definitiva cancellazione del paese dalle coppe europee. Sono rimpianti perché si tratta di imprese a metà, che hanno un indubbio valore ma che ancora non sono sufficienti ad arrivare fino in fondo. Entrambe le squadre sono state eliminate dalla propria competizione, ma se per l'Hafnarfjörður si tratta di un semplice passaggio dalla "prima classe" alla "classe economica", per il Breiðablik è una caduta libera.
Per il Breiðablik, la corsa finisce qui. Rene Troost (in foto) si dispera dopo aver sbagliato il rigore decisivo. (fonte: sport.is)

giovedì 8 agosto 2013

14° giornata Úrvalsdeild: FH e KR al timone, Stjarnan e Fram si mandano segnali per la coppa. Le squadre in basso giocano a fare i kamikaze

Se non ti piace il tempo, aspetta 10 minuti. Così recita un vecchio detto islandese in riferimento alla volubilità del tempo sull'isola. Per il campionato è possibile riadattarlo in "se non ti piace la classifica, aspetta 1 partita". Paragone, questo con la meteorologia, sempre vecchio e sempre nuovo e calzante. Ma per capirlo bisogna liberarsi da quella convinzione un po' snob (talvolta avallata anche da alcuni mezzi di comunicazione) che degni di interesse siano soltanto i primi posti perché spesso accade che le sorprese arrivino dai bassifondi della classifica. Certo è che i tifosi islandesi stanno facendo una grande abbuffata di partite, vista l'elevata concentrazione di impegni, e sicuramente qualcuno si sarà confuso tra campionato, coppa nazionale e coppe europee. E di sicuro questa giornata a spezzatino non aiuterà i più smemorati, tra incontri anticipati di cinque giorni, incontri giocati ed incontri rinviati a non si sa quando...
Il Valur strapazza il Fram, finalista della Coppa nazionale, per 4-0. Con questa vittoria, il Valur si porta in quinta posizione e vede in lontananza la terza piazza, l'ultima utile per l'Europa. Il Fram, invece, continua a comportarsi da regina delle incostanti.
A dire il vero, la giornata non si apre proprio in Islanda, ma a Vestmannaeyjar, un comune delle isole Vestmann, arcipelago al largo delle coste islandesi. La partita ha visto opporsi l'ÍBV Vestmannaeyjar e l'FH Hafnarfjörður ed è stata giocata il 3 agosto per l'impegno in Champions League di questi ultimi.

martedì 6 agosto 2013

Ritorno terzo turno preliminare coppe europee: Hafnarfjörður e Breiðablik e lo scontro tra sogni proibiti e dura realtà.

Se i principali campionati europei stanno per ripartire solo ora e le squadre sono ancora imballate dai carichi di lavoro (si veda la recente Caporetto delle big italiane nelle amichevoli internazionali), in Islanda siamo all'apice della stagione. Capita così che i giocatori non possano più perdersi in promesse o che i discorsi sugli obiettivi di inizio stagione diventino soltanto abili giochi di retorica per provare ad infiammare le fredde (rispetto a quelle italiane o inglesi) tifoserie locali. E in questi giochi di retorica capita pure che si giochi al ribasso, nascondendosi, forse per scaramanzia, forse per scarsa fiducia nei propri mezzi. Sarà forse per l'evidente distanza geografica dalla piattaforma continentale, ma mai nessun uomo di calcio islandese ha pensato di puntare almeno ad una capatina in Europa. I risultati sono poi arrivati in conseguenza a questa scelta quasi arrendevole. Ma quest'anno le cose vanno un po' diversamente e (almeno così sembra) forse c'è stata la tanto attesa alzata di testa... Le due islandesi sono state entrambe battute 1-0 all'andata, e quindi sono ancora in corsa per la qualificazione.
Il piccolo ma grazioso e confortevole Stadio Kaplakriki di Hafnarfjörður domani ospiterà l'incontro dell'FH contro l'Austria Vienna, nel quale i padroni di casa cercheranno una non facile rimonta per raggiungere i play-off di Champions League. Ad inizio stagione, tutto ciò era fervida immaginazione; oggi, è possibile realtà. (fonte: arkitekt.is)


lunedì 5 agosto 2013

Semifinali della Coppa d'Islanda: lo Stjarnan fa fuori il KR (segnale per lo scudetto?), il Breiðablik non si riscatta dal flop europeo

In Islanda ormai la stagione calcistica è sulla via del tramonto. Se per il campionato, però, c'è tempo fino agli ultimi di settembre con un tempo piuttosto instabile, la coppa nazionale (Bikar karla nella lingua locale) tra il 1° e il 4 agosto ha visto emergere le due squadre finaliste che si affronteranno il 17 di questo mese, dando anche alcuni interessanti spunti per scacciare i nuvoloni dell'instabilità di fine stagione in campionato. Paragoni meteorologici a parte, questi round di semifinali sembra avere da una parte alimentato tanti sogni di gloria, dall'altra aver creato un incubo.

Con una prestazione superba e oltre le aspettative, il Fram batte il Breiðablik 2-1 e vola in finale, dove incontrerà lo Stjarnan, che a questo punto può sperare in uno storico double coppa-campionato. Se per il Fram la finale vale una stagione, il Breiðablik cade un'altra volta dopo la brutta partita in Europa League. (fonte: sport.is)

venerdì 2 agosto 2013

Andata terzo turno preliminare coppe europee: Hafnarfjörður cuor di leone, Breiðablik ombra di se stesso

Sconfitte, ma non già eliminate. È con queste parole che si può ben riassumere quanto accaduto in questi giorni europei decisamente "a doppia faccia". Se infatti quella che state per leggere è da una parte la cronaca di una sconfitta per tutte e due le squadre islandesi con impegni continentali, dall'altra è anche la consapevolezza di due sconfitte "dignitose" e che addirittura lasciano (moderatamente) speranze di rimonta per il ritorno.
Gunnleifur Gunnleifsson ha eretto un autentico muro insuperabile per 90', ma a pochi secondi dal termine un'ingenuità dei suoi compagni di squadra regala un rigore all'Aktobe, che al ritorno a Kópavogur può semplicemente gestire l'1-0 dell'andata (fonte: www.mbl.is)
In Champions League giocava l'Hafnarfjörður in casa dell'Austria Vienna, che in molti credevano destinato ad una vittoria facile facile. Le premesse sembravano andare in questa direzione, ma a molti era sfuggito un dettaglio che invece noi abbiamo messo in evidenza: la differenza nella forma fisica. Accettabile per gli austriaci, ottimale per gli islandesi. Ed infatti in campo questo è stato ben visibile da subito. Tuttavia - è cosa risaputa - dove non arriva la forma, arrivano qualità ed esperienza. E sono stati proprio questi due fondamentali tasselli a far pendere l'ago della bilancia in favore dei giocatori di casa. Ma si tratta di un solo gol subito, un danno tutt'altro che irrimediabile, e se la truppa di mister Heimir Guðjónsson in casa al  Kaplakriki si comporterà bene come ha fatto a Vienna, non è esclusa qualche inaspettata sorpresa...

giovedì 1 agosto 2013

14° giornata di 1. deild karla: 11 squadre in 11 punti, promozione possibile (quasi) per tutti!

Ormai siamo entrati nel vivo della 1. deild karla (la serie B islandese), che mai come quest'anno si sta dimostrando anche più affascinante della sorella maggiore, la Úrvalsdeild. Eh già, perché se in un campionato di 12 squadre, chi sta retrocedendo può addirittura sperare di lottare non solo per salvarsi, ma anche per una clamorosa promozione, è impossibile non dare almeno uno sguardo al campionato cadetto. Tuttavia, il titolo parla chiaro: le squadre che possono sognare sono soltanto 11, ma il torneo si gioca in 12, quindi una è già con i piedi nella fossa.

Con la vittoria per 2-1 ai danni del Selfoss, l'Haukar aggancia il Víkingur Reykjavík in vetta, ma entrambe sono seguite da un intero campionato! (fonte: sport.is)

Ed è il Völsungur la squadra che comincia già a fare le valigie, vista una ormai quasi matematica retrocessione. Vogliamo però rendere onore a questo piccolissimo club di Húsavík, un altrettanto piccolo villaggio di pescatori nell'estremo nord dell'Islanda. Dopo una ottima 2. deild karla l'anno scorso, gli intraprendenti ragazzi del Völsungur non sono stati in grado di reggere all'impatto del nuovo campionato, tanto che in 14 partite hanno totalizzato appena 2 punti. L'ultimo naufragio il 31 luglio a Reykjavík, contro il Leiknir: dopo il vantaggio dei padroni di casa, qualche tentativo di rimonta gli ospiti l'hanno fatto, ma con la solita scarsa convinzione dei propri mezzi. E, come al solito, la poca audacia ha poi lasciato il posto allo sconforto, e dall'1-0 all'85° si è arrivati al 3-0 al 90°. Il Völsungur è ultimo a 2 punti, il decimo posto (il primo utile per la salvezza), ne dista 12, ma considerando la disastrosa differenza reti (-25, la peggiore di tutti i campionati del paese, anche di quelli inferiori) i punti diventano almeno 13.