Dura lex, sed lex dicevano i Romani quando invitavano a rispettare la legge, anche quando questa era spietata. E la
dura lex
in questo caso è quella del calcio: se non segni almeno un gol più
dell'avversario, le partite non le vinci. C'è poco da fare. Un'antica
frase che però non sembra suggerire niente alle squadre islandesi, in
particolar modo a chi dovrebbe adoperarsi per non buttare all'aria una
stagione intera. Ma questa giornata di Úrvalsdeild ci ha offerto
interessantissimi spunti su cui riflettere e con cui provare ad
interpretare le ultime cinque giornate.
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Il
KR è felice. Ha battuto per 3-1 l'FH nello scontro diretto per lo
scudetto, superandolo in classifica, ed ha ancora due partite da
recuperare rispetto ai suoi diretti avversari. La matematica ancora non
ha emesso la sua sentenza, ma appare ormai inevitabile il ritorno dello
scudetto nella Reykjavík bianconera! (fonte: sport.is) |
L'FH ha fallito.
Parole durissime, come la legge di cui sopra, ma purtroppo vere. La
squadra infatti non ha saputo reggere alla pressione intorno a lei in
questa settimana topica, ed è implosa. La prestazione col Genk certo non
poteva essere considerata come un segnale, vista la caratura
dell'avversario. Ma neanche si può parlare di stanchezza per
giustificare la brutta (e forse fatale) caduta al KR-völlur, la casa del
KR, visto che con la formazione fiamminga l'FH ha subito passivamente
per quasi tutta la partita. E allora cosa è successo?La risposta è
nella parola "autodistruzione". Sì, perché l'FH era partito bene, tanto
da guadagnarsi un calcio di rigore al 14°con
Davíð Þór Viðarsson ma, analogamente alla disfatta europea, questo sarà parato. Sarà parato da
Rúnar Alex Rúnarsson,
il classico bel ragazzo islandese biondo con occhi azzurri, come
stereotipo vuole. Ma la sua bellezza dev'essere almeno pari alla sua
bravura, visto che nonostante la giovane età (18 anni) è già nel giro
dell'Islanda under 21, ed ha un futuro assicurato nella nazionale
maggiore. Rúnarsson (titolare oggi, ma non sempre) a parte, per l'FH il
replay del suo giovedì nero non è certo terminato qui, perché al 55°
arriva l'autogol di
Freyr Bjarnason, proprio come col Genk:
è l'inizio della fine.
L'FH va al tappeto, o meglio si stende da solo, e sbanda
spaventosamente. Come una barca che prende acqua da tutte le parti nel
pieno della tempesta in mezzo all'oceano agitato, la formazione di Hafnarfjörður sbaglia passaggio su passaggio. Ma la goccia che fa affondare la barca arriva poco dopo, al 59°, da
Guðmundur Reynir Gunnarsson, che insacca un ottimo assist di Jónas Guðni Sævarsson. La partita sembra chiusa qui, anche perché l'FH non reagisce, si lascia andare, forse non consapevole che stava lasciando il titolo di campione d'Islanda sul campo. Lo intuisce forse Atli Viðar Björnsson all'81°,
quando con un eurogol ha riaperto i giochi. Ma all'88°, da calcio di
punizione, si verifica un gol fantasma del KR che la squadra arbitrale
non sa se convalidare o meno
; approfittando della distrazione generale e della respinta (dentro o fuori la porta?) non impeccabile del portiere, Óskar Örn Hauksson mette dentro il 3-1, col quale forse il campionato emette il suo verdetto.
L'altra grande novità di giornata riguarda il
Breiðablik, la squadra principale a cui è dedicata la nostra introduzione. Infatti, dopo aver pareggiato per 2-2 ad Akranes, sul campo dell'ultima in classifica, la squadra di Kópavogur è andata ad Ólafsvík a sfidare la penultima in classifica. Ma ormai i biancoverdi devono essersi affezionati al segno X, e quindi pareggiano per 0-0. Se al fatto che ha pareggiato contro le ultime due della classe aggiungiamo che il Breiðablik non vince da un mese esatto (l'ultima vittoria il 28 luglio contro l' ÍBV Vestmannaeyjar), si ha un'idea esatta della difficoltà di vincere di questa squadra. E una squadra che non vince è
una squadra in crisi. Si adegua anche lui allo standard delle squadre della sua regione il
Þór Akureyri, che va verso la salvezza solo grazie alle squadre sotto di lui che stanno facendo anche peggio. Avrebbe anche potuto vincere col
Valur essendo in doppio vantaggio, ma con quella difesa colabrodo il 2-2 non è da buttare... Torna a perdere il
Fylkir dopo quasi due mesi di imbattibilità in campionato (escludendo quindi la coppa nazionale), superato 1-0 in casa dall'
ÍBV Vestmannaeyjar.
Si riducono ancora le speranze dell'
ÍA Akranes di permanenza nel massimo campionato, anche se va detto che sul campo dello
Stjarnan se l'è giocata a viso aperto. Ma la
dura lex del calcio non ha interesse per la qualità del gioco espresso, ma soltanto per il numero di reti: e finire la partita sotto per 1-0 equivale ad una sconfitta, anche se si è giocato bene. Respira invece ossigeno puro il
Keflavík, corsaro in casa di un ormai (a torto) tranquillo
Fram per 3-2. Ancora un po' di pazienza, e sarà tempo di verdetti...
17° giornata
Domenica, 25 agosto 2013
Valur - Þór Akureyri 2-2
Fylkir - ÍBV Vestmannaeyjar 0-1
Víkingur Ólafsvík - Breiðablik 0-0
KR Reykjavík - FH Hafnarfjörður 3-1
Lunedì, 26 agosto 2013
Stjarnan - ÍA Akranes 1-0
Fram - Keflavík 2-3
Classifica Partite giocate Punti
1. | KR Reykjavík | 15 | |
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| 37 |
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2. | FH Hafnarfjörðar | 17 |
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| 36 |
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3. | Stjarnan | 16 |
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| 34 |
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4. | Breiðablik | 15 |
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| 29 |
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5. | Valur | 16 |
|
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| 25 |
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6. | ÍBV Vestmannaeyjar | 17 |
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| 23 |
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7. | Fram | 17 |
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| 18 |
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8. | Fylkir | 17 |
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| 17 |
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9. | Keflavík | 17 |
|
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| 17 |
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10. | Þór Akureyri | 17 |
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| 16 |
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11. | Víkingur Ólafsvík | 17 |
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| 13 |
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12. | ÍA Akranes | 17 |
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| 8 |
18° giornata
Domenica, 1° settembre 2013
ÍBV Vestmannaeyjar - Valur
Þór Akureyri - Fram
Breiðablik - Fylkir
ÍA Akranes - KR Reykjavík
Keflavík - Stjarnan
FH Hafnarfjörður - Víkingur Ólafsvík
Ciao Francesco, è incredibile come le squadre "europee" siano implose, forse la pressione? O semplicemente la non abitudine ad avanzare cosi tanto nelle competizioni Uefa hanno portato gare in più nelle gambe, che alla lunga non hanno giovato? Chi può dirlo, certo è una coincidenza non del tutto casuale che ne pensi? Per l'FH poi questa settimana è stata tragica, buttata via la stagione in una manciata di giorni.
RispondiEliminaUn caro saluto, Denis.
Ciao Denis, mi fa piacere risentirti! La tua è una giusta osservazione, e questa domanda me la sono posta pure io. Io credo che un'influenza, anche minima, le coppe europee l'abbiano avuta. Ma non sono da ritenersi le uniche responsabili, almeno non nel caso del Breiðablik, che rispetto a inizio stagione ha subito un'involuzione, soprattutto nel carattere. Ma io non mi preoccuperei più di tanto per lui, visto che ormai è salvo e con uno Stjarnan così, l'Europa può sognarsela... Sono preoccupato più per l'FH, e soprattutto per la partita di domani a Genk e per la prossima in casa con il Víkingur Ólafsvík. Comunque sia, sono d'accordo con te: è un mix dei fattori da te elencati che ha contribuito a questa situazione, e non uno solo di questi. Almeno questa è la mia modesta opinione.
EliminaUn altrettanto caro saluto, Francesco.