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domenica 16 agosto 2015

Coppa d'Islanda, finale - Valur, riassapora la gloria di un tempo: KR sconfitto e decima coppa in bacheca

Come promesso, dopo una breve pausa estiva, il blog riapre i battenti e lo fa con una delle partite più importanti dell'anno in Islanda: la finale di coppa nazionale, che a queste latitudini ha una dignità pari al campionato (contrariamente alla coppa di lega). E questa finale ha rispettato tutte le premesse, mostrandosi equilibrata e divertente, ma anche giusta nel risultato: la vittoria finale è andata al Valur, che contro il KR Reykjavík sfodera una prestazione maiuscola assicurandosi una coppa che nella sua bacheca mancava da dieci anni esatti.


Giubilo sfrenato per la squadra rossoblù, con i giocatori che hanno fatto passare la coppa tra i tifosi entusiasti accalcatisi a bordocampo (visir.is)


Finale come noto molto attesa per via dei rapporti tra le due squadre, che sono della stessa città (quindi un derby) e due delle più importanti a livello storico per il calcio islandese. Però, a voler essere onesti, erano soprattutto i tifosi del Valur ad aspettare questa partita che quelli del KR, ormai completamente assuefatti alla vittoria. Squadre che si schierano comunque in modo speculare, con un 4-3-3 che ha destato stupore soprattutto tra i tifosi bianconeri, visto che pezzi da novanta come Gary Martin e Þorsteinn Már Ragnarsson sono rimasti in panchina. I primissimi minuti del match danno però ragione al tecnico bianconero, con la difesa del Valur in costante affanno e persino imbarazzante in qualche disimpegno. Ma a parte questo nel primo tempo non accade niente di particolarmente significativo, e i 5751 spettatori sugli spalti giustamente si annoiano. I primi quarantacinque minuti sono un susseguirsi di tiri sbagliati o fuori misuri, ma di occasioni concrete nemmeno l'ombra.

Nel secondo, grazie anche alle sostituzioni, qualcosa si muove: al 55° Bjarni Eggerts Guðjónsson si decide finalmente a far entrare in campo Gary Martin al posto di un Hólmbert Aron Friðjónsson che, marcato stretto dalla retroguardia avversaria, non ha combinato granché. Tuttavia, l'occasione più ghiotta capita al Valur al 65°, quando Kristinn Ingi Halldórsson, servito in maniera impeccabile da un buon Sigurður Egill Lárusson, riesce a sbagliare il gol davanti alla porta, facendo imbufalire Ólafur Davíð Jóhannesson in panchina. A questo punto, il KR tenta un'altra carta (al 69° dentro Søren Frederiksen al posto di Óskar Örn Hauksson); ma, per una strana coincidenza, più il KR cambia, più il Valur attacca. Ed è così che al 71° il muro bianconero crolla con il colpo di Bjarni Ólafur Eiríksson, abile a sfruttare una palla calciata ancora una volta divinamente da un divinamente ispirato Lárusson. La gioia per i Valsmenn è talmente incontenibile che il loro tecnico si lascia andare a festeggiamenti fin troppo vistosi, attirando le ire dei tifosi avversari. Ma il vantaggio rossoblù ha anche l'effetto di far saltare i nervi del KR, che proverà a metterla d'ora in poi sul piano nervoso, finendo però per irretirsi da solo. Il Valur a questo punto però indietreggia, e difende il vantaggio con le unghie e con i denti, con le buone e con le cattive, facendo sbattere l'agitato mare bianconero contro la scogliera rossoblù. All'87°, poi, è il delirio quando ancora Lárusson (un 8,5 in pagella non glielo toglie nessuno) serve di nuovo Halldórsson, che a porta vuota non sbaglia e manda in visibilio tutta l'Islanda anti-KR. A nulla serve la poderosa sfuriata finale degli uomini di Guðjónsson, perché il risultato non cambia e la coppa va al Valur.

La vittoria del Valur è molto significativa, perché arriva a dieci anni dall'ultima coppa (1-0 al Fram) e a quattro dall'ultimo titolo in assoluto vinto dai rossoblù, una coppa di lega vinta per 3-1 ai supplementari col Fylkir. Inoltre, dopo questa finale il Valur raggiunge quota 10 coppe nazionali vinte, dietro solo al KR che comanda con le sue 14 bikar karla; resta invece indietro l'ÍA Akranes a quota 9, tallonato dal Fram a 8. Difficile dire se questo avrà ricadute anche in campionato, anche perché ormai il Valur è fuori da ogni discorso per il titolo, escludendo catastrofi delle squadre al comando. Ma il KR un titolo ormai l'ha perso, e non gli resta altro che la rincorsa all'FH. Saranno due mesi di fuoco, ma adesso il Valur può fare quello che vuole: uno dei tre posti alla prossima Europa League è suo, ed è giusto che sia così.

Coppa d'Islanda
Finale

Reykjavík, Laugardalsvöllur, 15 agosto 2015, ore 18:00 (ore 16:00 locali)  
Valur - KR Reykjavík 2-0
Arbitro: Erlendur Eiríksson (44 anni)
Reti: 72° Bjarni Ólafur Eiríksson, 87° Kristinn Ingi Halldórsson

2 commenti:

  1. Ciao Francesco, a questo punto la stagione del KR si rivela deludente, cosi' continuerà se non si decide a schierare sempre Ragnarsson... Onore al Valur, anche se ricorderei che al suo posto in finale per un soffio non è arrivato il KA...

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    1. Guarda Alby, tu sai benissimo che idea io avessi del KR a inizio stagione, e quindi puoi notare tu stesso che sui bianconeri la mia opinione è migliorata in questi mesi. Certo, la coppa avrebbe reso ottima una stagione che già così non è da buttare, ma non parlerei ancora di delusione: in Europa ha fatto quello che poteva contro un Rosenborg che si giocherà i play-off contro la Steaua Bucarest e quindi quest'anno è un osso duro, in coppa ha perso in finale e in campionato è comunque alle spalle dell'FH capolista dopo aver guidato la classifica per un paio di giornate dopo lo scontro diretto. Insomma, per trasformare in deludente la sua stagione dovrebbe perdere il secondo posto che ha occupato per tutto l'anno, ma per ora credo che si tratta di un'annata tutto sommato buona ma necessariamente da migliorare.
      Per quanto riguarda il Valur, è vero che ha sfiorato l'eliminazione col KA (che spero vivamente di vedere promosso perché è una bella squadra che se la gioca con chiunque), ma è altrettanto vero che è la rivelazione della stagione per giudizio credo quasi unanime

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