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lunedì 17 agosto 2015

Effodeildin, 21ª giornata - Milan Cimburović parte col piede giusto e l'HB torna a vincere. Ma chi è Milan Cimburović?

Ormai è tardi per dire che per la vetta dell'Effodeildin possa cambiare qualcosa, ma di certo una sterzata a questo campionato può arrivare dalla notizia della settimana: Heðin Askham, il tecnico dell'HB Tórshavn, si è dimesso in seguito alla sconfitta per 2-0 sul campo del KÍ Klaksvík, venendo sostituito dalla società rossonera a tempo di record con Milan Cimburović. Una scelta alquanto discutibile, decisamente strana e apperentemente fuori da ogni logica. Ma, almeno per ora, azzeccata. Le perplessità però restano quando di Milan Cimburović si va ad analizzare la carriera.

Indubbiamente è lui il "man of the week", "l'uomo della settimana": Milan Cimburović, nuovo tecnico dell'HB, ha attirato curiosità da buona parte degli sportivi faroesi. E il suo esordio sulla panchina rossonera fa ben sperare (foto da hb.fo)

Nato nell'allora Jugoslavia nel 1967, Milan Cimburović si trasferisce abbastanza presto dalle parti di Tórshavn, e già a trentuno anni esordisce come allenatore nel calcio faroese sulla panchina del Royn, dove però ottiene due vittorie (di cui una ai rigori in coppa) e sei sconfitte, tra cui alcune molto pesanti, come un 7-0 dal GÍ e un 7-1 dal B36: con ventinove reti subite in otto partite, la società decide di esonerarlo. Negli anni seguenti, allena NSÍ Runavík, Sumba e TB Tvøroyri, raccogliendo buoni risultati solo sulla panchina dell'antenato dell'FC Suðuroy, fino ad ottenere un esonero anche qui. Iniziata e conclusa in appena un mese e mezzo, tra agosto e settembre del 2001, la sua avventura a Tvøroyri (dove già era stato chiamato a sostituire un altro tecnico), resta fermo per ben sei anni, prima di essere richiamato di nuovo dal TB, dove guida la squadra per metà stagione con buoni risultati; unica pausa un'esperienza da vice nel 2005 ancora al TB. Nell'aprile 2009 vive una parentesi insignificante al B36 Tórshavn raccogliendo due vittorie e un pareggio in tre partite, mentre due anni dopo torna per l'ennesima volta al TB, con cui disputa una discreta 2. deild. Poi quattro anni di pausa, fino alla sorprendente chiamata dell'HB che, se gli permetterà di allenare almeno per qualche mese, rappresenterà la migliore occasione della sua carriera, finora tremendamente avara di soddisfazioni. Basti pensare che su 93 partite in panchina (che, se si allena dal 1998, sono pochine), ben 48 sono sconfitte, cioè poco più della metà. Praticamente, una carriera legata alle serie minori o comunque a una squadra non di prima fascia come il TB Tvøroyri e costellata di esperienza brevi o terminate male. Con questo non si vuole esprimere un'opinione negativa sull'allenatore jugoslavo, che merita rispetto e stima già per il solo fatto di sedersi in panchina e di essere alla guida della squadra più titolata del paese, però queste sono statistiche che mostrano quanto sia confusa e anche spiazzata la società rossonera dalle dimissioni di Askham, che ad ogni modo stava andando parecchio male, rispetto alle aspettative di una squadra di questo calibro. Questo risulta comunque il secondo cambio in panchina a campionato in corso; il primo, giova ricordarlo, è quello finora infrutto dell'AB Argir, passato a giugno da Oddbjørn Joensen a Sámal Erik Hentze. Chissà se Cimburović sarà più fortunato: di certo c'è che all'esordio, proprio contro l'AB, ha vinto agevolmente per 3-1, risultato che permette ai rossoneri di restare al quarto posto che è l'ultimo valido per l'Europa League, in quanto la finale di coppa sarà Víkingur Gøta e NSÍ Runavík, due squadre presumibilmente già qualificate alla competizione continentale in virtù del loro piazzamento in campionato.

Campionato che si colora sempre più delle tinte bianconere del B36 Tórshavn, che passa ad occhi chiusi in casa dell'EB/Streymur con un secco 5-0, anche se il risultato finale nasconde l'enorme fatica del primo tempo, quando i padroni di casa hanno fatto vedere davvero delle ottime cose, salvo poi perdersi negli ultimi minuti e incassare due gol allo scadere. Il risultato è sufficiente per allontanare ulteriormente le due inseguitrici (che sono le due finaliste della coppa), affrontatesi in uno scontro diretto il 12 agosto. Lo scontro diretto in realtà era previsto per fine mese, ma è stato anticipato per evitare una sovrapposizione con la finale di coppa: con la vittoria per 3-1 del Víkingur Gøta, l'NSÍ Runavík è scivolato a -4 dalla capolista, rimasto tale anche dopo la partita di domenica 16 agosto (l'effettiva 21ª giornata) nonostante lo spietato 5-1 inflitto all'FC Suðuroy. Accorcia in questo modo invece la compagine nerazzurra, che regola con un divertente 4-2 l'ÍF Fuglafjørður e mantiene il secondo posto conquistato nello scontro con i gialloneri. Non bisogna dimenticare che però il -3 del Víkingur Gøta e il -4 dell'NSÍ Runavík sono frutto di una partita giocata in più, per cui si tratta di una distanza provvisoria, in attesa che il B36 recuperi il match in meno nel derby del 27 agosto, che seguirà di tre giorni l'altra battaglia cruciale proprio contro il Víkingur.

 Chiude la giornata un 1-1 tra TB Tvøroyri e KÍ Klaksvík, il quale perde punti utili per la causa europea per colpa di un autogol all'86° di Sørmundur Kalsø.


21ª giornata
Domenica 16 agosto
Víkingur Gøta - ÍF Fuglafjørður 4-2
TB Tvøroyri - KÍ Klaksvík 1-1EB/Streymur - B36 Tórshavn 0-5
HB Tórshavn - AB Argir 3-1
NSÍ Runavík - FC Suðuroy 5-1

Anticipo 23ª giornata
Mercoledì 12 agosto (inizialmente prevista per mercoledì 26 agosto)
Víkingur Gøta - NSÍ Runavík 3-1

22ª giornata
Domenica 23 agosto
AB Argir - TB Tvøroyri
FC Suðuroy - KÍ Klaksvík
NSÍ Runavík - EB/Streymur
ÍF Fuglafjørður - HB Tórshavn
B36 Tórshavn - Víkingur Gøta

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