A cinque giornate dalla fine (quattro per le due finaliste di coppa), l'Effodeildin rischia di vedere molti verdetti emessi prima degli ultimi novanta minuti. Infatti, almeno nella parte alta della classifica i giochi sembrano effettivamente già chiusi, mentre la zona più instabile sembra essere quella della retrocessione, dove invece la battaglia potrebbe davvero continuare fino alla fine. A questo punto, la settimana prossima diventa cruciale: tra finale di coppa e 23ª giornata, il mese di settembre rischia di trasformarsi in una bella vetrina dove giocare soltanto pro forma, ma senza reali obiettivi.
Lo strapotere del B36 Tórshavn si è manifestato nello scontro diretto con il Víkingur Gøta. Insolitamente contratta, la squadra nerazzurra ha dato l'impressione di partire già sconfitta, lasciando l'iniziativa ai bianconeri. Paradossalmente, però, i giocatori della capolista colpiscono proprio in contropiede, ribaltando l'azione ospite: il match-winner (e forse l'autore del gol che può quasi decidere il campionato) è Łukasz Cieślewicz al 70°.
L'ultima squadra che può evitare una cosa che però appare inevitabile è l'NSÍ Runavík. Certo, le possibilità dei gialloneri sono comunque limitate, e questo è un discorso che andrà aggiornato tra qualche giorno, ma per ora sono l'unica squadra che riesca a mantenere un distacco ragionevole. Il 6-0 sul malcapitato EB/Streymur, maturato interamente nella mezz'ora finale, innanzitutto conferma che l'attacco del team di Runavík è di gran lunga il migliore di tutto l'arcipelago (ora siamo a 66 reti in 23 partite, con la media di quasi tre a partita!) e in secondo luogo fa scalare il Víkingur Gøta un'altra volta in terza posizione.
E in terza posizione, salvo sorprese, dovrebbe rimanere, anche perché l'HB Tórshavn ha di fatto gettato la spugna. L'effetto del cambio tecnico sembra essersi già esaurito: in casa dell'ÍF Fuglafjørður non va oltre il 2-2, con l'aggravante del doppio spreco. Due volte in vantaggio, due volte rimontato. Con quindici punti esatti che lo separano dal vertice, il team rossonero adesso ha matematicamente perso lo scudetto, al quale comunque non guardava più da tempo. L'obiettivo dunque è difendere con le unghie e con i denti quel quarto porto che vale l'Europa; ma non sarà facile
Il KÍ Klaksvík, infatti, non molla e anzi ne approfitta. Nella settimana del suo centoundicesimo compleanno, il club azzurro si regala una trasferta col brivido a Vágur, dove suda per quarantacinque minuti prima del regalo di Christian Ibeagha: rigore ed espulsione. Jóannes Bjartalíð prima lo sbaglia, poi si fa perdonare sulla ribattuta. Chiuso in vantaggio il primo tempo, il KÍ raddoppia al 61° con una grande azione e un gran tocco di Heðin Klakstein. Insomma, il quarto posto vale l'Europa League e a Klaksvík si sono resi conto che due punti non sono impossibili da rimontare: è qui che si annuncia la prima battaglia incandescente da qui alla fine dell'anno.
L'altra si giocherà in coda, perché se l'EB/Streymur ormai sembra destinato a salutarci, non la pensa così l'AB Argir, che vince 3-0 contro il TB Tvøroyri e quindi va a pari punti con l'FC Suðuroy. Se il campionato fosse finito così, sarebbe stato l'AB a salvarsi in virtù della differenza reti.
22ª giornata (vedi sintesi)
Domenica 23 agosto
AB Argir - TB Tvøroyri 3-0
FC Suðuroy - KÍ Klaksvík 0-2
NSÍ Runavík - EB/Streymur 6-0
ÍF Fuglafjørður - HB Tórshavn 2-2
B36 Tórshavn - Víkingur Gøta 1-0
23ª giornata
Giovedì 27 agosto
HB Tórshavn - B36 Tórshavn
KÍ Klaksvík - AB Argir
Domenica 30 agosto
TB Tvøroyri - ÍF Fuglafjørður
EB/Streymur - FC Suðuroy
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