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giovedì 8 ottobre 2015

Úrvalsdeild, 22ª giornata - KR, che trionfo nel derby! Keflavík, una malinconica gioia finale...

Non serviva a nulla quest'ultima giornata di campionato, se non per l'onore e le statistiche. Con l'FH campione, le posizioni europee già assegnate e le retrocessioni già decise, la ventiduesima giornata (come spesso accade) è servita soltanto a perfezionare piccole cose, ma di interesse reale ne ha suscitato molto. Qualche spunto di riflessione, però, possiamo trarlo comunque, soprattutto dal pirotecnico derby di Reykjavík e da alcuni dati che già ci proiettano verso un' altra emozionantissima stagione calcistica.

Piccola festa tra i giocatori del KR e i loro tifosi sugli spalti per la sonora umiliazione inflitta ai rivali del Víkingur nel derby della capitale.

Proprio il derby della capitale tra KR e Víkingur ha regalato le maggiori emozioni di questo uggioso sabato di inizio ottobre, coi bianconeri (senza obiettivi da un pezzo) subito in vantaggio al 5° con un colpo di testa di Óskar Örn Hauksson. Il posizionamento della linea difensiva rossonera in occasione del gol, con tanto di spazi enormi regalati ai cugini, fa capire fin da subito che i rossoneri andranno in contro ad un'umiliazione. Ma ciò diventa realtà già dal fischio d'inizio dopo il vantaggio del KR: il Víkingur batte la palla all'indietro, gestisce male i passaggi e Hólmbert Aron Friðjónssn, intercettata la sfera, segna il più facile dei gol. Due reti subite in meno di sessanta secondi: è l'episodio che psicologicamente condiziona i restanti ottantaquattro minuti di gioco. Bellissima invece la terza rete del KR, che è uno splendido pallonetto da posizione abbastanza defilata di Gary Martin: inutile anche stavolta soffermarsi sulla difesa altissima e mal coordinata della compagine ospite, che però in pieno recupero riapre i giochi con Erlingur Agnarsson. Addirittura, la squadra di casa inizia a temere la rimonta nella ripresa, perché al 46° Haukur Baldvinsson incredibilmente accorcia ulteriormente. Ma è un fuoco di paglia, perché nel quarto d'ora successivo il KR ne fa due e chiude il match sul 5-2, anche se cerca insistentemente il sesto gioiello per un risultato tennistico. Il gioiello finale non arriva, ma è festa comunque: l'ultima vittoria così schiacciante del KR sul Víkingur risaliva al 4-1 datato 4 luglio 1999. Una vita fa.


Sconfitta indolore, ma pur sempre sconfitta per l'FH, che col Fylkir si concede un turnover moderato. Ma non si cerchino scuse: la vittoria del Fylkir è in primo luogo merito del Fylkir stesso, e in secondo luogo frutto dell'atteggiamento da gruppo di amici in gita adottato dall'FH. Difficile motivare altrimenti la scarsa copertura difensiva in occasione del vantaggio del Fylkir con Andrés Már Jóhannesson al 12°, oppure l'illusorio pareggio di Atli Viðar Björnsson al 23°, subito demolita dal nuovo vantaggio di Ingimundur Níels Óskarsson centoventi secondi dopo. Ma il capolavoro al rovescio dell'FH si vede al 54°, quando una rimessa laterale diventa un assist per Tonci Radovnikovic, che mette dentro il 3-1 completamente indisturbato. La flebile reazione dei neocampioni d'Islanda porta al 3-2 di Emil Pálsson, ma è un risultato tutto sommato di lusso, visto che poi il Fylkir sfiora più volte il poker. L'FH, quindi, conclude con un vantaggio risicatissimo sul Breiðablik.

Conclude in maniera più che positiva la sua stagione lo Stjarnan, che a parte la Supercoppa tolta al KR ha un po' deluso le aspettative. Nessuno credeva in una riconferma, ma nemmeno in una stagione così sotto tono. In casa di un Valur già certo dell'Europa League in virtù della vittoria finale in coppa nazionale la partita è apertissima, ma sono gli azzurri a procurarsi le occasioni migliori sia nel primo che nel secondo tempo. L'espulsione per somma di ammonizioni (la seconda per un calcio involontario nelle parti intime a un avversario) al 54° di Pablo Punyed non cambia più di tanto l'equilibrio del match, tant'è vero che lo Stjarnan prima va in vantaggio al 65° con una bella girata su se stesso di Jeppe Hansen e poi raddoppia dopo due minuti con una ripartenza conclusa da Arnar Már Björgvinsson. Emil Atlason poi dimezza lo svantaggio al 71°, ma i tre punti vanno allo Stjarnan. E, mirabile dictu, con un filotto di quattro vittorie consecutive, cui si aggiunge un pareggio all'inizio della serie, gli azzurri raggiungono proprio il Valur in classifica e lo scavalcano in virtù della miglior differenza reti: nonostante la stagione deludente più del previsto, lo Stjarnan si piazza proprio nella posizione prevista per lui, la quarta. Ma, ribadiamolo ancora, in Europa ci va comunque il Valur, nonostante un andamento molto incerto dalla finale in poi.

Ma il proverbio dice tra i due litiganti il terzo gode. E se il terzo è lo Stjarnan e il primo litigante è il Valur, il secondo litigante non può che essere il Fjölnir, che comunque è andato oltre ogni previsione. Ma la figura rimediata in casa contro il Breiðablik è quello che è: vada per il vantaggio firmato dal solito Jonathan Glenn al 20°, ma la squadra gialloblù semplicemente è stata cancellata dalla furia biancoverde. Tutto ciò nonostante l'espulsione dello stesso Glenn al 72° e addirittura del tecnico Arnar Grétarsson un minuto dopo per proteste eccessive, cosa più unica che rara in Islanda. Al quinto minuto oltre il 90°, poi, Andri Reoman mette il sigillo alla partita e al campionato (il suo è stato l'ultimo gol dell'Úrvalsdeild 2015). La distanza dall'FH campione è di soli due punti, che lasciano ben sperare per l'anno prossimo.

Spostandoci più in basso, si godono la loro meritatissima salvezza l'ÍBV Vestmannaeyjar e l'ÍA Akranes, in un clima decisamente da partita amichevole. A portarsi in vantaggio sono gli isolani al 12° con Gunnar Heiðar Þorvaldsson, ma tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa i gialloneri ribaltano il risultato in loro favore, con la preziosa collaborazione del portiere di casa (non nuovo a certe papere). Ottimo il loro finale con sei risultati utili consecutivi e tre vittorie di seguito nelle ultime tre giornate.

Tristissima invece l'atmosfera in Keflavík-Leiknir, la partita delle retrocesse. A trovare però l'ultimo sorriso prima di lasciare la massima serie sono i giocatori di casa, che trovano la seconda vittoria in tutto il campionato contro una squadra che ha deluso praticamente chiunque. Certo, il salto di categoria è stato notevole, ma del Leiknir dell'anno scorso non è rimasto più nulla. Finisce 3-2, un modo dei padroni di casa per augurarsi un immediato ritorno in un campionato che, in fondo, è anche la loro casa. Ma ci sarà da vincere la voglia di vendetta di un'Akureyri inferocita e avvelenata per il finale della 1. deild. Per il momento, diamo il benvenuto a Víkingur Ólafsvík e Þróttur. Anzi, sarebbe meglio dire "diamo il bentornato".


22ª giornata
Sabato 3 ottobre
Keflavík - Leiknir 3-2
ÍBV Vestmannaeyjar - ÍA Akranes 1-2
Valur - Stjarnan 1-2
KR Reykjavík - Víkingur Reykjavík 5-2
Fylkir - FH Hafnarfjörður 3-2
Fjölnir - Breiðablik 0-2
















1 commento:

  1. In questo finale di campionato FH e Valur hanno mollato gli ormeggi, però il Breidablik ha fatto un campionato veramente interessante e se lo Stjarnan torna a giocare come nelle ultime partite, l'anno prossimo sarà un campionato molto interessante!

    Fabio

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